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Ottobre 2012

Primi piatti/ Salato

Halloween? Ma anche no. Pizzoccheri alla zucca, nocciole (de ‘noantri) e pecorino

 

Halloween…Spero mi scuserete, ma non avevo molta voglia di fare dolcetti a tema quest’anno.

Pensare che lo scorso anno mi sono prodigata nella produzione di ‘dita di strega’, ‘cimitero di brownies’ con tanto di scheletrino appoggiato e lapidi spostate, ‘muffin ragnetto’, ‘biscotti zucca’…

Insomma ho lavorato una giornata intera per una festa tra bimbi, ma quest’anno no, non ce n’era la voglia.

Devo confessarvi che questa festa ‘indotta’ non mi fa impazzire, semplicemente non fa parte della nostra tradizione, quindi, a parte il divertimento nel creare dolcetti, quello c’è sempre e comunque, non la sento mia, punto.

Ma la zucca si che la sento MIA, eccome!

Solo che non ci ho intagliato occhi e bocca, eh no!

Io l’ho cotta al vapore e ne avevo accumulata un bel po’ nel frigorifero…pertanto, dato che c’era voglia di pasta, ho aperto la dispensa ed ho trovato questa scatola di pizzoccheri, un po’ nascosta dietro ad altre confezioni, che aspettava solo di essere sistemata.

Adoro la ricetta originale dei pizzoccheri, verza,  patate, formaggio…cremosa, avvolgente. Che tra l’altro ho mangiato, buonissimi, non in Valtellina, ma in un ristoro dalle parti di Vittorio Veneto, al Ristoro S. Augusta, che per la precisione si trova a Serravalle lungo un bellissimo percorso al Santuario omonimo. Ma questo è un altro discorso.
Mi piaceva l’idea di usare questa pasta grezza, ruvida in un altro modo. Secondo me, insieme alla morbidezza della zucca e della ricotta ci stanno davvero bene, le nocciole ed il pecorino sardo poi (acquistato quel sabato mattina in giro a Treviso)  hanno dato il tocco croccante e salato che ci voleva.

A noi è piaciuta tanto, provatela e poi mi dite!

Poi i dolcetti….Eli, io te lo avevo detto che avevo la zucca cotta nel frigo, ricordi?

Quindi come omaggio a te carissima, ho rifatto i tuoi dolcetti che sono buonissimi  SWEET PUMPKIN di Eli un po’ a modo mio.

 

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Salato/ Secondi di pesce

Sempre di corsa … Sgombro al forno speziato con erbe provenzali e pistacchi

 

In questi giorni sono di corsa.
Arriva il freddo, non ho finito il cambio dell’armadio, devo mettere via i gerani e le altre piante che temono il freddo, dovrei lavare tutte le tende e finire di pulire anche i termosifoni (che pXXXe pulire i termosifoni, odio farlo!) ché altrimenti non serve a niente lavare le tende, dovrei anche svuotare la credenza e lavare tutti i bicchieri e i piatti al suo interno, ché quelli verso il fondo del mobile iniziano ad assumere un colore opalino, poi ho un po’ di lavoretti di bricolage parcheggiati da oltre un mese in attesa di essere considerati seriamente, vorrei anche aggiornare il blog ogni giorno perché mi sta dando molto, tante emozioni, nuove conoscenze, nuove amicizie, ma devo anche cercare di concretizzare qualche progetto che ho per la testa, ché il tempo passa…
Le cose da fare sono sempre tante e il tempo passa tanto, troppo veloce, i giorni, le settimane, mi volano…
Se ci penso, a come passa veloce il tempo, mi deprimo e non mi va davvero di deprimermi, c’è già il cambio dell’ora e la luce in meno a disposizione a farmi girare un po’ le scatole.
Ma come fanno nei paesi nordici a vivere con così poca luce in inverno?
..il mese che io preferisco in assoluto è giugno perché hai ancora tutta l’estate davanti ed il sole tramonta tardissimo, uscire alle nove di sera ed avere ancora luce è fantastico…
Pensandoci però, questa mattina, davanti a casa mia, c’era un cielo stranissimo, bello da togliere il fiato.
Un muro di nuvole sopra ed una fetta di sereno sotto che illuminava in lontananza le montagne già innevate…tanto bello che l’ho fotografato…che vi devo dire, tutto sommato, anche l’inverno che sta arrivando sarà bello.
Ma passiamo alla ricetta.
Forse qualcuna/o l’ha già capito o lo sospetta, ve l’ho già parzialmente confessato con le farine che uso…sono per un’alimentazione meno raffinata e più naturale possibile. Raffinata nel senso di industrializzata.
Oggi vi propongo un piatto davvero semplice, ma molto, molto sano.
Lo sgombro, che ho trovato fresco, pescato e della giusta dimensione è’ un pesce povero ma ricco di omega 3, acidi grassi e potenti antinfiammatori, di cui sono ricchi anche il salmone e le sardine.
Un pesce che fornisce proteine di elevata qualità.
Cotto in modo semplicissimo, con tante erbe e spezie, al forno.
Servito con due contorni tutta salute: i ceci, ricchi di fibra e nutrienti, favoriscono anche l’abbassamento del colesterolo e della glicemia e i broccoli, ortaggio che ha moltissime proprietà antinfiammatorie e antitumorali.
A tutta salute amiche/i!
Che è la cosa più importante!
 

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Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Cheesecachi. Ovvero Cheesecake alla vaniglia, cachi e cioccolato

 

Ciao! Come avete passato la domenica?
Noi a casa, in relax completo.
A dire il vero, abbiamo fatto una breve uscita, solo la mattina, presso un negozio vicino per acquistare un vaso ed alcune piante (eriche) che mi servivano per sostituire i gerani e metterli al riparo prima che arrivi il freddo…
Ma lo volete sapere?
Nel mega negozio (un garden center molto fornito), udite, udite…
Siamo stati accolti da renne alte un metro e mezzo, alberi di Natale, pinguini e Babbo Natale-automa che leggeva le fiabe davanti ad un focolare.
Ma, dico io: e fatemi almeno fare il cambio dell’armadio, no?
Allestimento bellissimo, non c’è che dire, ma ho provato un certo senso di angoscia…
Sembra quasi che Natale sia dietro l’angolo e, forse per certi aspetti è vero, ma a me sembra che con tutta questa frenesia, non ci permettano di godere delle festività un po’ per volta e nei tempi consoni.
Mi spiego meglio: ma poi quando Natale arriverà davvero, non ne avremmo già due pXXXe piene così, che dite?
Poi, confesso che la tentazione di acquistare qualche nuovo addobbo per l’albero ce l’ho avuta…ma mi sono imposta di soprassedere. E checcavolo!
Va beh.
Oggi ancora dolce, si perché vi avevo detto ieri che i bicchierini li avevo preparati utilizzando gli avanzi di un altro dolce…ebbene eccolo qua!
A me la cheesecake piace tantissimo, la preferisco nella versione cotta, come la fanno negli Stati Uniti e non uso quel formaggio spalmabile ben noto ma preferisco la ricotta o la robiola unite a dello yogurt.
Con i cachi è davvero la prima volta che la preparo, tanto che quasi quasi deposito il marchio…
Si, perché mio marito, tutto tranquillo, la guarda e dice: “Ma questa allora è una cheesecachi!”…ed io ho pensato “Ma questo qui è un genio!”…
Poteva sembrare il nome più logico ma io mica c’ero arrivata…
Vado su Google, digito il nome e niente. Nessuno che abbia già fatto la cheesecachi.
Voi che dite? Vado a depositare il marchio?
Poi ditemi cosa ne pensate!
Buon lunedì!

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Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Bicchierini di cachi, pere e crema all’amaretto

 

Ieri mattina pioveva.

Io non avevo una gran bella giornata.
Proprio perché sono un po’ meteoropatica e le giornate di pioggia, soprattutto se la giornata è un sabato, non è che mi piacciano tantissimo…
Accendo il PC per verificare che il post che avevo programmato sia in rete (si,  perché ho qualche problemino a capire che cavolo di ora devo mettere sulle impostazioni…a volte me lo posta e a volte no, vai a capire!) e nella bacheca di blogger mi cade l’occhio sull’anteprima del post di Morena, vedo la foto dei miei cupcake e penso, ‘toh, guarda…che abbia rifatto la mia ricetta?’…
Sarò anche scema, tutto mi aspettavo, ma di aver vinto il suo contest proprio no.
E’ stata una sorpresa bellissima, la giornata si è illuminata improvvisamente.
A volte un incoraggiamento ci vuole davvero.
Grazie, grazie a tutte.
Poi vincere con i cupcake, dolcetti che io adoro e con i quali però lotto regolarmenteperché di solito le ricette (americane..) sono ciccionissime, stra-piene di burro, panna, zucchero…e io mi ostino a rifarle modificando però a mio modo gli ingredienti, tentando di renderli buoni ma anche non troppo pesanti…
Questo premio è particolarmente gradito perché nel post parlavo della serata ‘cena-cine’ con due delle mie migliori amiche, Stefania e Orietta, con le quali me li sono ‘sbafati’ (..ne avevo lasciati anche a casa…non sono così crudele..) con tanto di ciucciata non troppo elegante al pirottino (ma chisseneimporta, la ganache era troppo buona per essere buttata…).
Quindi dedico questo premio all’AMICIZIA, quella con la ‘A’ maiuscola.
Grazie ancora.
E complimenti a Claudia, Monica (sorry!) di L’Emporio 21 che ha vinto il contest con me con i suoi Cupcake intellettual-chic, buonissimi e bellissimi.
 

Ho vinto con questi cupcake qui.
  

CUPCAKE ALLA BANANA E VANIGLIA CON GANACHE FONDENTE AL CARDAMOMO
E adesso la ricetta di oggi.
Confesso che l’ho preparata utilizzando gli avanzi di un altro dolce (che posterò forse domani).
L’idea mi è venuta vedendo una ricetta del blog QB 2 nutrizioniste in cucina.
L’ho modificata un pochino…
A me questo abbinamento è piaciuto tanto e devo dire che fanno anche una gran figura.
Un peccato che i cachi ci siano per un breve periodo, che dite?
BICCHIERINO CACHI, PERE E CREMA ALL’AMARETTO
Ingredienti per 4 bicchieri:
Composta di cachi
2 cachi grandi
1 limone
3 cucchiai zucchero di canna
Pere
3 pere abate
2 cucchiai zucchero di canna
Cannella qb
Crema all’ amaretto
200 gr robiola
4-5 amaretti
2 cucchiai zucchero a velo
Decorazione con ganache al cioccolato fondente (qui)


 
 


Mettete la polpa dei cachi in un pentolino con il succo del limone e lo zucchero, cuocete pochi minuti per far consumare i liquidi e poi frullate con il mixer ad immersione, tenete da parte.
Tagliate le pere a cubetti e fatele caramellare poco in una padella con lo zucchero e la cannella, non devono disfarsi. Tenete da parte.
Lavorate la robiola con lo zucchero e gli amaretti sbriciolati.
Componete il bicchiere con un fondo di pere, uno strato di crema all’amaretto e finite con la composta di cachi.
Io ho decorato con un po’ di ganache al cioccolato fondente. L’ho messa in frigorifero per un paio d’ore e l’ho servita fredda.


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Antipasti/ Salato

Parmigiano Reggiano night! Muffin al Parmigiano Reggiano, zucca e semi di zucca.

  
Oggi si svolge la Parmigiano Reggiano Night, la prima cena web 2.0 (info qui) un’iniziativa che il Consorzio di tutela ha organizzato per oggi, 27 ottobre, al Salone del Gusto di Torino.
Ho letto questa notizia in diversi siti di blogger amiche e mi è subito sembrata una cosa molto bella.
La Parmigiano Reggiano Night ha lo scopo di dare un sostegno morale, ma non solo, alle famiglie coinvolte dal sisma.
Tutti gli amanti del Parmigiano Reggiano, da nord al Sud Italia, sono dunque invitati a partecipare inviando una ricetta da loro preferita che abbia tra gli ingredienti principali il Parmigiano Reggiano, oppure scegliendola tra le numerose proposte nel sito di Parmigiano Reggiano.
Se volete cimentarvi in qualcosa di più elaborato potete provare a preparare la ricetta di Massimo Bottura, uno dei più grandi chef del mondo e, tra l’altro, originario dell’Emilia Romagna, che ha ideato una ricetta esclusiva per questa iniziativa, il Risotto cacio e pepe.
Qui il video della presentazione: http://youtu.be/iJMOGSRWe6w
Sono invitati a partecipare tutti i cittadini italiani, preparando una ricetta e a condividerla, fotografando il piatto e postando le immagini sulla pagina Facebook dedicata, all’indirizzo: https://apps.facebook.com/parmigianonight/.






A dire il vero era difficile decidere cosa fare perché il Parmigiano è un prodotto che mi piace tantissimo, che ho sempre nel frigorifero e uso molto in cucina,  ma alla fine ho deciso di preparare questi muffin che sono velocissimi da fare e davvero molto gustosi, accompagnati da degli affettati ma, secondo me, anche soli soletti.

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Primi piatti/ Salato

Fusilli integrali con pesto di rucola e mandorle

Oggi apro il post invitandovi a guardare questo video e leggere questa pagina, è tratta da una puntata di Report, l’ha commentata Come cucinare la nostra vita  ed infine l’ha condivisa ieri su facebook Roberta Cobrizo, che seguo con tanto interesse, come seguo le ragazze di Salutiamoci.
La prevenzione inizia sicuramente a tavola, mangiando.
Il motivo per cui io non utilizzo mai farine bianche è qui dentro, mi sembrava anche giusto spiegarlo, prima o poi.
Io sto cambiando modo di comperare e di alimentarmi.
E’ un percorso iniziato da tempo ed è in continua evoluzione.

Il mio arrivo qui, in rete, lo ha anche accelerato perché ho conosciuto molte persone che la pensano come me, che ne sanno molto più di me e dalle quali sto imparando tante cose.

Ma non voglio farvi un sermone e non sono qui per insegnare niente a nessuno, ci mancherebbe, ma leggete e guardate il video, anche per semplice conoscenza.
La conoscenza rende l’uomo libero di decidere, sempre.

La ricetta di oggi.
Si, lo so che sembra un piatto estivo. Ma a voi sembra sia autunno? Io fino ad ieri ero ancora in maniche corte…ed il lillà del mio giardino ha messo dei fiori…non ci si capisce più niente.
Ma se sei in maniche corte e ci sono 20°, una bella pasta colorata, con il pesto di mandorle ed i pomodori datterini a me fa ancora voglia!
Me lo concedete?

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Biscotti e Frolle/ Dolce/ Travel

Bussolà de Buran

   


Leggevo poco tempo fa un articolo che si intitolava ‘Figli della modernità, malati di poca natura’.
Vi ricordate che qui, vi ho spiegato dei ‘pizzini’ che io ritaglio abitualmente da tutte le riviste e che poi mi leggo e/o rileggo con calma?
Questo è uno dei tanti ‘pizzini’. Si perché non strappo solo ricette, io lo so che finirò i miei giorni sommersa dai miei pizzini.

Per la precisione questo l’ho strappato da un inserto ‘Settegreen’ del Corriere.Sara Gandolfi inizia l’articolo scrivendo: “Mai ascoltato in silenzio i suoni di un bosco? Mai camminato a piedi nudi sull’erba di un parco cittadino?”.

Affronta un tema davvero interessante: il ‘Nature deficit disorder’, ovvero disturbo da carenza di natura, termine coniato qualche anno fa dallo scrittore americano Richard Louv autore de ‘L’ultimo bambino nei boschi’ (che voglio leggere).

Non è il nome di una vera e propria malattia, ma di un rapporto mancato con la natura, con l’ambiente.

In poche parole ci sono studi che confermano che il nostro stato di salute mentale, fisica e spirituale è direttamente collegato al legame che abbiamo con il mondo naturale.

Che problemi quali obesità, disattenzione, depressione, ansia, noia, svogliatezza possono essere trattati in modo efficace, incentivando e favorendo il rapporto tra i bambini/ragazzi e la natura.

Per cui non sono sufficienti soltanto una buona alimentazione ed un buon sonno per essere in buona salute, ma è essenziale anche il contatto con il verde.

E’ provato da varie ricerche scientifiche che i bambini che vivono a contatto con la natura, rispetto a quelli che restano spesso chiusi a casa, davanti a TV e PC, hanno maggiore capacità di osservazione, ragionamento, sono sensibilmente meno inclini al bullismo e, cosa secondo me meravigliosa, sanno stupirsi. Capacità che spesso sembra davvero perduta.

 

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Primi piatti/ Salato

Creste di gallo integrali con porcini e zucchine piccanti


Il porcino.

Che dire, è un’opera d’arte della natura!
In questo periodo vivrei davvero soltanto di alcuni prodotti, zucca, radicchio (ma questo lo sapete già..), verza, funghi…senza parlare della frutta autunnale.

I funghi sono davvero un prodotto meraviglioso.

Delicati, profumati e ricchi di gusto nonché di vitamine.

Cosa non da poco, hanno pochissime calorie, per cui sono anche molto indicati nelle diete.

Qualcuno dice di consumarli con moderazione perché possono essere indigesti in dosi eccessive, boh?…Non lo so, credo che questo valga un po’ per tutto.
La regola migliore comunque è non eccedere in nulla e mangiare in modo variato, seguendo le stagioni.La natura ha un suo perché.

Ho scoperto, pensate un po’, che i funghi erano molto apprezzati già nell’antichità.

Li consumavano gli Egizi, i Babilonesi, i Greci ed i Romani. Questi ultimi li definirono ‘cibo reale’.

Mentre Cinesi e Giapponesi li utilizzavano come farmaci per potenziare le difese dell’organismo.

Scusate la divagazione, ma mi piace scoprire e conoscere la storia degli alimenti, trovo davvero affascinante sapere il rapporto che avevano i nostri antenati con il cibo, con alcuni prodotti, le loro origini…

…ma torniamo alla ricetta.
Mia mamma mi ha molto gentilmente donato un porcino qualche giorno fa.
Facciamo spesso questi scambi di prodotti, crudi ma anche cotti, ‘scambi culinari in famiglia’…
Un porcino intero era davvero troppo per farci una pasta per due (le bimbe mangiavano entrambe a scuola…), quindi metà l’ho utilizzato per preparare questa pasta insieme alle zucchine, abbinamento che mi piace troppo ed ho approfittato dell’assenza delle bimbe per andar giù con il peperoncino che, secondo me, ci sta molto bene.
Cosa dirvi, è una pasta di una semplicità disarmante, ma davvero buonissima.
Poi questo tipo di pasta integrale (se vi piace) ci sta benissimo, un po’ grezza, ruvida, assieme alla morbidezza del porcino…secondo me è una favola.
Dell’altra metà ho fatto una vellutata con le patate…

Ma questo è un altro post!


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Eventi/ Salato/ Secondi di pesce

Il mio week end. Merluzzo con patate e radicchio

Buon lunedì! Come state?

Io bene, abbiamo passato davvero un bel fine settimana.
Un week end di relax, ma anche di divertimento e senza allontanarci troppo da casa.
Non ci siamo alzati presto né la mattina di sabato né quella di domenica.
Abbiamo infatti fatto un po’ tardi sia venerdì sera, (cena dai nonni e mangiato…pesce, pesce, pesce…è sempre brava la mia mamma!) sia sabato in cui abbiamo cenato a casa nostra con dei cari amici (…ed il merluzzo ce lo siamo mangiato proprio in questa occasione..).
Sabato abbiamo fatto una passeggiata in centro a Treviso ed ho approfittato del fatto che, in occasione dell’evento Treviso Dripping Taste (..che mi ha abbastanza delusa, ma lasciamo perdere le polemiche..), molte piazze della città erano allestite come ‘Piazze del Gusto’ ognuna con un tema a km0, dove i prodotti venivano raccontati e si potevano acquistare!
In Piazza S. Vito, grazie al gemellaggio con la Coldiretti di Sassari erano presenti dei produttori artigianali di formaggi e ricotte e, dopo aver assaggiato il loro pecorino, non ho potuto non acquistarlo, buonissimo. Mi sono pentita di non averne acquistato di più.
I prodotti protagonisti erano quelli della tradizione, dal Radicchio rosso di Treviso, l’Olio Extravergine delle Colline Trevigiane, la Patata del Montello, il miele, i kiwi e, ovviamente i vini che rendono famosa la Marca Trevigiana.
Ho portato a casa anche un bel po’ di finferli, acquistati sempre in Piazza S. Vito e che sono finiti nel risotto la sera stessa insieme ai cugini chiodini che già avevo nel congelatore dalla scorsa settimana.

 

Mandras Largas – ricotte e formaggi artigianali (Sassari)

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Cioccolato/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Salutiamoci di ottobre e la mia Torta di Castagne con cioccolato fondente e frutta secca

 
Ed eccomi qua Salutiamoci!
Finalmente riesco a partecipare all’iniziativa di BriiCobrizoLoStella e un grazie a Azabel che questo mese ci ospita a casa sua.
Tema del mese di ottobre le castagne.
E ho deciso, un dolce sia!
Confesso però che è stata dura, ho dato uno sguardo alla tabella degli ingredienti (ci sono ingredienti non permessi, ingredienti permessi ma non consigliati e ingredienti consigliati) e mi son detta: ma come faccio?
Come faccio a fare un dolce senza zucchero, senza burro né miele…non ce la posso fare…
Ma insomma!
Le castagne le ho già bollite, mi sono lessata le mani per sbucciarle…adesso qualcosa mi invento e la preparo seguendo queste indicazioni, e che sarà mai!!!
Non avevo molte alternative perché in casa non avevo né succo di mela concentrato né altro surrogato dello zucchero.
Voglia di uscire a comperare qualcosa neanche a parlarne, quindi ho deciso che avrei dolcificato solo con la frutta secca, albicocche e mirtilli, che con il cioccolato fondente ci stanno bene.
Le note speziate, vaniglia e cardamomo, hanno conferito il tocco in più secondo me.
Che dirvi, sono soddisfatta, perché è molto semplice e buona.
Mi ricorda un po’ la torta ‘Nicolotta’ della tradizione veneziana, (ve la devo preparare..) compatta ma molto, molto profumata e golosa.
Donne di Salutiamoci, non ci posso credere ho fatto una torta senza zucchero né burro e l’hanno mangiata di gusto anche le mie bambine!
HIP, HIP… HURRA’!
Quindi ecco a voi il mio contributo per il mese di ottobre!

L’unica cosa che ho faticato davvero a non fare è stato non mettere la ‘neige’, la spolveratina di zucchero a velo che io, malata di ‘parodite’, metto un po’ dappertutto…

Mi sono schiaffeggiata la mano destra ma ce l’ho fatta, ho resistito alla tentazione.


 
 

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