Primi piatti/ Salato

Mezze penne con pomodoro ciliegino e melanzane grigliate

Non c’entra niente con la ricetta che vi posto, ma oggi mi sento un po’ malinconica e penso.
Così mi va di raccontarvi un po’ di me.

Sapete già che sono veneziana ‘trapiantata’ a Treviso.
Sono nata a Venezia ed ho passato una bellissima infanzia nel sestiere di Dorsoduro.
Mi ritengo molto fortunata per questo.
Venezia è davvero una città unica al mondo, nel bene e nel male.
Chi ci è cresciuto, secondo me, porta un ricordo speciale nel cuore, forse come chi cresce in mezzo ai monti, non lo so…
Io so che sono e rimarrò sempre veneziana dentro di me.
Ho ricordi bellissimi della mia infanzia, tanta libertà, tanta spensieratezza.
Sono cresciuta in una città senza automobili, dove l’unico pericolo è l’acqua ma, nuotare, è la prima cosa che i bambini, almeno allora, imparavano a fare.
Anzi, ci tuffavamo nei canali, l’acqua era ‘leggermente’ diversa da oggi, è passato qualche anno, ma non troppi credete…
Ricordo che quando aspettavo il vaporetto all’imbarcadero mi divertivo a guardare l’acqua sotto alle briccole e a quel tempo si vedevano i pesciolini e le schie.
E i campi (per quanti non lo sapessero a Venezia le piazze si chiamano ‘campi’ fatta eccezione per Piazza S. Marco) pieni di gente fino a tarda sera d’estate, quanti bambini…
Le serenate delle gondole la sera e noi a correre sul ponte per vederli passare e salutare.
Mi ricordo gli ‘storti’ (una specie di cannoli molto croccanti) con la panna che si comperavano nelle latterie.
La latteria da Nèa sulla fondamenta dei Tre Ponti, vicino a dove abitavo e che non esiste più.
Un giorno vi voglio ‘portare’ a fare un giro a Venezia, che dite?
Intanto vi lascio una foto di un quadro-ritratto del mio nonno che nel 1937 ha vinto la Regata Storica e quella che vedete nel quadro è la bandiera vinta.
Tornando alla ricetta, è proprio sciuè-sciuè.
E’ che avevo gli ultimissimi ciliegino dell’orto e li ho usati per questa pasta…
A voi non capita mai di aprire la dispensa e trovarci tanti sacchettini di pasta con 100 – 150 gr di pasta da finire?…a me regolarmente.
Noi siamo in quattro e calcolando circa 90 gr di pasta a testa (le bimbe un po’ meno…) finisce che di un sacchetto da 500 gr ne consumo soltanto 350 gr, quindi a meno che io poi non acquisti lo stesso tipo di pasta, mi capita di trovarmi in questa situazione…che fare allora?
In questo caso avevo due sacchetti di pasta, una di kamut e l’altra di farro, con due cotture diverse e si, l’ho fatto! Le ho mescolate.
Ovviamente ho tuffato in acqua prima il tipo di pasta con la cottura più lunga ed il risultato, beh, non se ne sono accorti.
 

MEZZE PENNE CON POMODORO CILIEGINO E MELANZANE GRIGLIATE
Ingredienti per 4 persone:
360 g mezze penne (io 150 di farro e 210 ca di kamut)
10 pomodoro ciliegino
250 g passata di pomodoro biologico
melanzane grigliate una decina di fettine
1 spicchio d’aglio
Parmigiano Reggiano qb
Basilico qb
Sale, pepe
Olio evo
 




Preparate il sugo versando in un pentolino un po’ di olio evo, la passata di pomodoro, l’aglio grattugiato privato dell’anima (se non vi va sentirlo molto, mettetelo nella salsa schiacciato, poi ricordate di toglierlo!) regolate di sale e pepe.
Lasciate cuocere una decina di minuti, nel frattempo lessate la pasta (io seguendo due tipi di cottura diversi, ho tuffato prima una e poi l’altra) scolandola al dente.
Solo alla fine aggiungete al sugo le melanzane grigliate tagliate a fettine ed il basilico spezzettato con le mani, condite velocemente la pasta unendo anche il Parmigiano Reggiano grattugiato.


Il mio nonno Giordano

 

 

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12 Comments

  • Reply
    Ely
    10 Ottobre 2012 at 9:26

    Stella.. che dolci i tuoi malinconici pensieri. Ogni tanto mi ritrovo anche io a pensare a profumi, paesaggi, situazioni e atmosfere che mi mancano immensamente. Io verrei di corsa con te a scoprire Venezia..! Quei ricordi resteranno sempre con te, come un tesoro prezioso. E queste penne? Le adorerei! Con i ciliegini sono la fine del mondo!! 😀 Complimenti, poi questo tipo di pasta lo uso volentieri 🙂 Un bacione.. a te e al tuo nonno, dalla splendida bandiera 🙂

  • Reply
    QekaQewe. Regalos Ilustrados // Illustrated Gifts
    10 Ottobre 2012 at 9:29

    Madre mía!!!! pero que es esto que acabo de encontrar!!!!! que buena pinta tiene, me lo como y te sigo 🙂
    xoxo

  • Reply
    SQUISITO
    10 Ottobre 2012 at 9:48

    le melanzane grigliate nel sugo per la pasta non ci avevo mai pensato…ottima idea!
    felice giornata!

  • Reply
    Valentina
    10 Ottobre 2012 at 10:02

    Che bello, Robi, questo post! 🙂 Grazie per averi fatto partecipi della tua infanzia, per un attimo mi è sembrato di essere a Venezia (che, tra l’altro, non ho ancora visitato purtroppo, spero di rimediare al più presto!) Ti capisco quando dici che dovunque sarai sempre veneziana dentro… ti capisco perfettamente! Io sono di Napoli, una città dai mille contrasti… ma la amo e se un giorno dovessi cambiare città la porterei sempre nel cuore 🙂 Queste penne sono invitantissime, complimenti! Sapessi quante volte capita anche a me di avere pacchetti di pasta da 80/100 gr o anche meno, hai fatto benissimo! 😉 Un abbraccio e buona giornata! 🙂

  • Reply
    Claudia
    10 Ottobre 2012 at 10:18

    Oh ma che bontà questo piatto di pasta.. baci 🙂

  • Reply
    Romy
    10 Ottobre 2012 at 10:33

    Mia cara hai ragione tu ti sentirai sempre veneziana ed io anche se vivo in veneto mi sentirà sempre umbra. le nostre radici la nostra infanzia è parte di noi ed è con quella che siamo divenate delle donne così….sei davvero una bella persona e Venezia che dire ogni volta che posso vado ho la fortuna di averla così vicina!
    Questa pasta…buonissima anche io la faccio spesso. baci

  • Reply
    Roberta Morasco
    10 Ottobre 2012 at 12:10

    Grazie ‘donne’…oggi mi girava così…e che l’infanzia mi è proprio ‘rimasta’ dentro..e, Vale, quanto mi piacerebbe visitare tutta l’Italia, a Napoli non ci sono mai stata…devo rimediare al più presto!
    Buona giornata a tutte voi!
    Roberta

  • Reply
    Maria
    10 Ottobre 2012 at 15:31

    Cara Roberta, sempre malinconia emerge quando ci ricordiamo i momenti magici della nostra infanzia, ma alla fine diventano un tesoro prezioso, che ha salvato nei nostri cuori, ci fanno venire in mente quando arrivano momenti neri e brutti della nostra vita.
    Nel corso del tempo sono venuto anche a capire che quello che mi manca di più nella vita non si perde gioventù, infanzia felice, ma le persone che amo e non più.
    Ma credo che mai l’amore muore, ho la certezza che l’amore reciproco è sempre con noi, ci conforta nel dolore, la solitudine ci accompagna.
    Io amo i sentimenti di condivisione, è ciò che ci rende veramente umano giusto?.
    E poi i nostri piatti, naturalmente. Il mio rapporto con lei è cambiato molto da quando conosco un po ‘di cucina italiana … è un mondo meraviglioso che mi piace di più anche se non italiano.
    Piatto di oggi sembra divina, attraente nella sua semplicità e appetitoso.
    Roberta, perdona la mia lunga chiacchierata, ma mi piaceva condividere questo po ‘con voi.
    Un grande abbraccio che comprende Venezia, Jaén, la mia piccola città andalusa ei nostri cari, che vivono sempre nei nostri cuori.
    Un bel pomeriggio!

  • Reply
    Roberta Morasco
    10 Ottobre 2012 at 17:54

    Grazie Maria del tuo bellissimo messaggio! Condivido pienamente quello che hai detto. Credo anch’io sia molto importante condividere, può essere una ricetta, un pensiero o un’emozione…
    Un abbraccio!

  • Reply
    Alessandra
    11 Ottobre 2012 at 8:32

    …ora capisco tante cose…percepivo qualcosa di profondo e artistico in te..una creatura lagunare!!Ecco con chi avevo a che fare….

  • Reply
    Roberta Morasco
    11 Ottobre 2012 at 9:09

    Grazie Ale..sei tanto tanto carina!!!
    Un bacio!

  • Reply
    Alessia
    11 Ottobre 2012 at 22:10

    Che bello questo ricordo veneziano…mi hai fatto venire i brividi e poi tornare in mente una canzone di Guccini che parla proprio di Venezia e si chiama Venezia…stupenda la canzone e stupenda la città…l’ho sempre amata e ho dei ricordi favolosi…le osterie enoteche una in particolare dell’oste Lorenzon..chissa se c’è ancora?? un bacione

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