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Gennaio 2013

Antipasti/ Salato

Vorrei più tempo. Crostoni con Casatella, salsiccia e origano fresco



Questo antipasto, o spuntino pomeridiano.
Vedete un po’ voi, è davvero veloce sia da preparare che da consumare.
Non vi lascio nemmeno le quantità, qui onestamente si va ad occhio.
Forse non si può nemmeno considerare una ricetta tanto è semplice e veloce.
E’ un po’ come me in questi giorni, fugace.
Mi dovete scusare se manco nei vostri blog, è una cosa che mi manca molto, mi piace visitare gli amici, leggere i racconti, le ricette e lasciare il mio saluto, ma arrivo ad accendere il PC ad orari assurdi in questi giorni (in questo momento sono le 24.00…) e sono davvero troppo stanca per rimanere collegata a lungo.
Intanto vi lascio qualche nota sull’ORIGANO che ho messo in questi crostoni…ci sta benissimo con la salsiccia!
Vi confesso che io lo utilizzavo sempre e solo per la pizza, essiccato.
Ma ho scoperto che la pianta dell’origano è bellissima, resistente (la mia in questo periodo è fuori, e resiste benissimo alle intemperie..).
Le foglie sono molto profumate, ricche di olii essenziali ed utilizzarlo fresco è davvero un’altra storia. Provatelo.
E’ interessante sapere che è un tonico stimolante, è una pianta che ha molta energia.
Stimola le funzioni digestive, è diuretico ed è un calmante della tosse e degli attacchi asmatici. Nella medicina cinese viene utilizzato per trattare la febbre e le affezioni cutanee ad esempio.
Fresco è ottimo nelle insalate, nel minestrone, ma anche nelle macedonie di frutta.
Se possibile, evitate di lavare le piante che contengono oli essenziali (salvia, menta, basilico, origano..) perché perdono moltissimo il loro profumo, sarebbe opportuno strofinarle poco con un panno umido (tenendole ben lontane dai pelosi, come il mio Eliot, che amano irrorarle con la loro pipì…).
Vi auguro una buona giornata!



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Primi piatti/ Salato

Una giornata davvero piena. Vellutata di piselli secchi al rosmarino

 

Ieri (anzi oggi ché sto scrivendo il post di sera e ne programmo la pubblicazione…) è stata una giornata decisamente intensa.
Ho fatto tante cose, conosciuto persone, è stata una giornata davvero ‘piena’.
Devo dire che ho anche mangiato un buonissimo panettone preparato da un food blogger, che già conoscevo (via blog), ma che ho avuto il piacere di conoscere di persona.
Poi, la sera, il corso sulle spezie che sto terminando, e che mi sta entusiasmando tanto.
Non mi dilungherò molto con il post, ma vi lascio qualche utile indicazione sul rosmarino, spezia locale dalle proprietà davvero importanti.
Il nostro insegnante l’ha definito ‘il ginseng nostrano’.
E’ una pianta molto solare, maschile, che fiorisce tutto l’anno. Una delle piante aromatiche più antiche, già Greci ed Egizi conoscevano le sue proprietà.
E’ un ottimo tonico generale, esercita un’azione stimolante e fortificante,  risulta quindi perfetto nei casi di affaticamento fisico e mentale.
Svolge un’azione antibatterica ed antinfiammatoria.
E’ un ottimo depuratore del fegato (fluidifica i succhi biliari), organo che risente moltissimo di tutti gli effetti dovuti allo stress, ha inoltre spiccate proprietà digestive e carminative, che favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali.

E’ perfetto abbinato ai legumi.

Ed eccolo qui, in una vellutata che mi fa molto casa.
Perché ho imparato a farla da mia mamma, fatta proprio così.
Semplice, nutriente, buona.
Fa freddo e la sera cosa c’è di meglio di un buon piatto di zuppa o vellutata calda per coccolarsi?
Ciao!

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Colazione e merenda/ Dolce

Cupcake al cioccolato e panna con frosting al mascarpone e torrone

 

Ok, sto guardando Crozza che imita i giudici di Masterchef, anzi BastardChef, è fantastico!Per poco non cado dalla sedia con l’imitazione finale di Joe Bastianich, eh eh eh ‘Vuoi che muoro?’Andatevelo a guardare sul sito de La7, giusto per sganasciare un pochino, ché ridere fa tanto bene alla salute!

In questo periodo muffin e cupcake li farei di continuo, mi danno troppa soddisfazione, ‘sti dolcetti!
Di solito non ci vado sempre così pesante con i dolci, nel senso che cerco di evitare i frosting al burro, un po’ troppo americani e ciccionissimi… certo sono buoni, ma esageratamente calorici…
È che avevo questo torrone, residuo delle ceste natalizie.
Nessuno qui a casa intendeva mangiarlo così, e di buttarlo non se ne parla davvero…
Di solito se mi avanza del torrone, lo utilizzo per preparare un semifreddo ma, siccome avevo una confezione di mascarpone nel frigorifero che attendeva giusta collocazione, e dato che avevo programmato di fare dei muffin, insomma ecco che sono usciti questi cupcake!
Se siete a dieta, lasciate perdere! Perché qui di calorie non so quante, ma ce ne sono ‘na botta … anche perché, mangiato uno non sarete soddisfatti, ne vorrete subito un altro!
Vi auguro un felice week end!

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Primi piatti/ Salato

Riflessioni sull’ignoranza. Penne integrali al topinambur, Casatella e semi di papavero



Sto guardando ‘Le invasioni barbariche’, ospite Tiziano Ferro.
Sta parlando dell’omosessualità, delle unioni gay.
Onestamente, io vorrei tanto che l’Italia fosse un paese meno ipocrita, meno ignorante.
Io ho amici gay, e sono persone meravigliose, normalissime.
Ho lavorato per un gay, ho avuto colleghi gay.
Detesto i pregiudizi, i pregiudizi portano alle classificazioni.
Questo è giusto, questo non lo è. Questo è normale, questo no.
In fondo non sono questi i pregiudizi che poi hanno condotto persone malate a compiere orrori come la Shoah?…
Vi racconto un episodio dello scorso anno.
Gli incontri di catechismo di Carola prevedono anche degli incontri tra genitori e parroco (…) durante uno di questi incontri il parroco parlava di ‘normalità’.
Spiegava (secondo lui…) cosa dire ai figli, cosa è normale, sempre secondo lui, e cosa no.
Ad un certo punto dice: “Vogliamo parlare dell’omosessualità? Al giorno d’oggi ce ne sono molti di omosessuali, ma non possiamo mica dire che sono normali!””EHH???” 
Io ho strabuzzato gli occhi nel sentire queste parole…
Di fronte ad una sala piena di genitori muti, gli ho chiesto se stava scherzando, con quale potere si arrogava il diritto di dire cosa è normale e cosa non lo è.
Gli ho spiegato che io mai e poi mai avrei insegnato a mia figlia che gli omosessuali non sono normali.
E che se un giorno mia figlia avesse scoperto di esserlo, avrei desiderato che si sentisse libera di parlarmene e di vivere la sua vita alla luce del sole, senza per questo sentirsi diversa, o doversene vergognare.
L’unico genitore che ha parlato mi ha detto “Beh, allora sarai anche d’accordo sul fatto che si possano sposare..”…ed io “E perché no, scusa?”.
Il parroco non mi ha risposto. Ha semplicemente cambiato discorso.
Certo, non tutti i preti sono uguali.
Poi sono semplici persone, e le persone sbagliano.
Ma, vi confesso, che la sola idea che venga delegata l’educazione etica e morale dei ragazzini a persone che la pensano ancora così mi terrorizza, nel modo più assoluto.
‘Ho un segreto 
Ognuno ne ha sempre uno dentro. 
Ognuno lo ha scelto o l’ha spento. 
Ognuno volendo e soffrendo 
E nutro un dubbio 
non sarà mai mai mai inutile ….
Ti verrò a prendere con le mie mani 
Sarò quello che non ti aspettavi 
Sarò quel vento che ti porti dentro 
E quel destino che nessuno ha mai scelto 
E poi l’amore è una cosa semplice e adesso..adesso…adesso te lo dimostrerò’

“L’amore è una cosa semplice”  Tiziano Ferro
Passiamo alla ricetta?
I topinambur ve li ho già proposti altre volte, mi piacciono tanto.
In questa pasta integrale, con la cremosità della Casatella erano davvero ottimi secondo me.
Ovviamente, potete anche usare un altro formaggio morbido, tipo lo stracchino ad esempio.
Vi auguro una buona giornata!
 

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Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Ancora radicchio! Crostata al Radicchio rosso di Treviso tardivo e crema pasticcera



Qui a Treviso finalmente c’è il sole!
E sono chiusa in casa perché polpettina ha nuovamente la febbre, mal di gola. Ma si può? Uff…
Va beh, speriamo sia un raffreddamento di passaggio, ché con il tempo orribile e la nebbia dei giorni scorsi non c’è molto da sorprendersi se i piccoletti si beccano dei malanni.
Ma passiamo alla ricetta.
Un dolce fatto con il radicchio! Mancava vero?
Confesso che ero leggermente perplessa prima di assaggiarla, ma è davvero particolare, e buona.
Non avendo una ricetta precisa da cui partire, ho fatto diverse prove prima di arrivare a questa che, secondo me (e secondo i miei assaggiatori), è riuscita bene!
In questa ultima versione ho aggiunto anche poca arancia candita che a mio avviso ci sta proprio bene, ma se non vi piace è ottima anche senza.
Quella che io avevo avuto occasione di mangiare era molto più rossa, cioè era stata preparata con molto più radicchio.
Vedete un po’ voi, in base ai vostri gusti.
Nel caso potete semplicemente aumentate la quantità di radicchio nella farcia per renderla più colorata.
Spero vi piaccia!
Vi lascio la ricetta e vado a misurare la febbre a polpettina.
Felice giornata!

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Contorni/ Salato

Change your perspective. Cavoletti di Bruxelles all’arancia e semi di sesamo

  

Change your perspective
“abbiamo camminato sulle pietre incandescenti
 abbiamo risalito le cascate e le correnti
 abbiamo attraversato gli oceani e i continenti
 ci siamo abituati ai più grandi mutamenti
 siamo stati pesci e poi rettili e mammiferi
 abbiamo scoperto il fuoco e inventato i frigoriferi
 abbiamo imparato a nuotare poi a correre
 e poi a stare immobili….
 nessuno si disseta ingoiando la saliva
 ci vuole pioggia,
 vento
 e sangue nelle vene
 e sangue nelle vene
 e una ragione per vivere
 per sollevare le palpebre
 e non restare a compiangermi
 e innamorarmi ogni giorno ogni ora
 ogni giorno ogni ora di più…”
 
 
Voglio partecipare così al compli-blog della mia amica Elle del blog Limone & Stracciatella.
Questa canzone è perfetta per come mi sento in questo momento della mia vita.
Senza parlare del fatto che adoro Lorenzo Cherubini.
Lo stimo molto, come persona e come artista.
Ecco vorrei davvero non stare mai immobile.
Immobile a rimuginare su cose che non hanno affatto importanza.
Immobile e buttare via le giornate, la vita. Così preziosa.
Non voglio nemmeno compiangermi.
E voglio entusiasmarmi.
Voglio innamorarmi.
Ogni giorno di più.
Della mia famiglia.
Delle mie passioni.
Dei miei amici.
Dei miei difetti, si anche dei miei difetti, ché ormai fanno parte di me…
Di nuove esperienze.
Nuove avventure.
Nuove sfide.
Credo che questo atteggiamento possa giovare sempre.
Possa assicurare positività.
E sono più che certa che la positività possa portare nuove opportunità.
Io ci credo.
Felice compli-blog Elle!
My first giveaway
 
Ricettina?
Beh, che cavoli e cavoletti hanno ottime proprietà antiossidanti sono certa lo sapete già. Vero?
Questo è davvero un contorno semplice e veloce da preparare, che sono certa farà piacere i cavoletti anche a chi non ne ama il gusto un po’ amaro (io ne vado matta!).
L’arancia ci sta benissimo, e conferisce un aroma particolare che si sposa perfettamente con i semi di sesamo, insomma provatela!
Ci si mette più tempo a parlarne che a farla!
Buona giornata!



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Primi piatti/ Salato

Vellutata di funghi pleurotus, patate e curcuma



Ieri nevicava in montagna, se nevicava!

Carola ha fatto le sue tre ore di corso, ma noi abbiamo rinunciato a sciare.

Un po’ per le pessime previsioni meteo, un po’ perché a Cortina D’Ampezzo c’era pure la coppa del mondo di sci femminile, e di conseguenza piste affollate e parzialmente chiuse, abbiamo deciso che sarebbe stato molto meglio farci un giretto in centro.

La strada che dalle piste porta al centro città è di poco passaggio e molto suggestiva.

Tutte casette molto graziose ed una chiesetta che si confondeva con il paesaggio.

Tutto bianco.

E che fatica tornare indietro in salita!

Comunque, con la neve che mi sono beccata ieri la voglia di zuppe e vellutate non può che aumentare quindi, ecco quella che ho fatto un paio di giorni fa.

Seguendo i consigli del mio insegnante erborista, pepe e curcuma alla fine.

E’ davvero semplice e gustosa.

Un ottimo modo per utilizzare i funghi pleurotus (da noi in Veneto chiamati ‘sbrise’) che, secondo me, sono un pochino sottovalutati.

Felice lunedì a tutti!

 

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Cioccolato/ Colazione e merenda/ Dolce

Pa-ra-di-si-a-ci! Mini plum cake al doppio cioccolato e whisky

 

Buongiorno!
Finalmente il post l’ho scritto comodamente di mattina.
Durante la settimana sono costretta a scriverlo la sera (tardi di solito…) e programmarne la pubblicazione ad una certa ora del giorno successivo…
Oggi invece l’ho scritto dopo essermi alzata un po’ più tardi ed aver fatto colazione con le bambine (marito stamattina al lavoro…).
Avevo bisogno di dormire.
Poi la sorpresa aprendo il balcone.
Le previsioni dicevano brutto tempo…invece ho trovato il sole.
Cosa c’è di meglio del sole il sabato mattina?
Ricetta?
Quando giovedì ho visto il post della mia amica Patrizia del blog I Dolci nella Mente, mi sono segnata subito la ricetta con l’intenzione di provarla al più presto.
Adoro i plum cake.
Adoro il cioccolato.
Potevo non rifarla?
Naaaaaa…
Ieri dovevo preparare un dolce da portare a cena la sera dai miei, pronto e fatto!
Siccome non sapevo quanto sarebbe evaporato il whisky in cottura ho preferito non fare un cake intero.
Così ho diviso l’impasto ed ho utilizzato questi simpatici stampini monoporzione che avevo a casa, e ne ho preparati 5 con whisky e 5 senza.

Secondo me, onestamente, avrebbero potuto mangiare quelli con il whisky anche le bambine, perché se nei sentiva l’aroma, ma non si sentiva per nulla l’alcool.

Vi riporto la ricetta di Patrizia, con le mie modifiche (tra parentesi) e aggiunte (con *).

Comunque aveva perfettamente ragione Patty dicendo che sono PA RA DI SI A CI!
Grazie Patty! Sei sempre una garanzia!

Buon week end amici!

 

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Primi piatti/ Salato

Riso selvaggio al succo d’arancia, ceci e semi di zucca

Ho un po’ di novità da raccontarvi.
No, non si tratta di quella telefonata di cui vi avevo parlato qui, purtroppo stiamo ancora aspettando sviluppi e conferme, ma non disperiamo.
Si tratta di due corsi ai quali mi sono iscritta.
La scorsa settimana ho iniziato a frequentare un corso sulle spezie. Ho già seguito due lezioni e sono davvero super-entusiasta!
Sto imparando tantissime cose, ad esempio che tanti prodotti sarebbe meglio eliminarli dalla propria alimentazione (per alcuni l’ho già fatto, per altri lo farò, gradatamente), o almeno ridurne molto il consumo.

Sto imparando le proprietà delle varie spezie, come capire se sono fresche, il modo corretto di utilizzarle. E mi sono resa conto che le utilizzavo in modo non corretto.
Ad esempio, lo sapete che le spezie non vanno mai cotte, ma vanno utilizzate solo a fine cottura (a fuoco spento)?
Io no onestamente.
A dire il vero, sia lo zafferano che il curry li ho sempre messi a fine cottura, ma nessuno mi aveva detto che cotti perdono tutte le loro proprietà.
Anche il pepe va utilizzato a crudo, se cotto diventa tossico.
Lo sapevate? Io no.

Lunedì sera l’insegnante, un naturopata ed erborista davvero bravo, ci ha portato una scatola delle meraviglie, piena zeppa di spezie di ogni tipo.
Ha fatto passare i sacchettini con i vari tipi di pepe. Ragazzi, sono rimasta con il naso schiaffato dentro al sacchetto del pepe di Szechuan per un tempo infinito.
Fino a quando non ho incrociato lo sguardo della compagna accanto che diceva “Oh, me lo vuoi passare quel sacchetto o devo venire  a strappartelo dalle mani?”

Poi, la prossima settimana, inizierò un’altro corso di cucina naturale, i temi principali saranno cereali, legumi, tofu, seitan, PASTA MADRE!
Non sto nella pelle!
Sono davvero contenta e un po’ per volta vi parlerò delle cose che apprendo, delle ricette che imparo.

La conoscenza va diffusa, altrimenti che bello è?
Ho imparato davvero tante cose nel corso degli anni e continuo ad impararne, anche da amiche blogger che per me sono fonte di continua ispirazione, e non potrei imparare senza diffondere a mia volta quello che so.

Ultimamente ho voglia di cucinare con gli agrumi.
Facendo la spesa al supermercato la scorsa settimana, mentre io scorrazzavo tra gli scaffali, Carola, che per le riviste è peggio di me, ha trovato in esposizione un giornale di cucina della Coop.
L’ho sfogliato molto velocemente e ho sbirciato parecchie ricettine che mi ispiravano. Insomma preso!

Tra i temi gli agrumi, e questa ricetta con il riso.
Leggermente modificata, aggiunta dei semi di zucca, del gomasio, della curcuma (…dopo che ho appreso quanto bene fa alla salute adesso la metterò anche nel caffè).
Beh, ottimo. Sia caldo che freddo.
Si, perché quello avanzato l’ho mangiato io il giorno successivo senza riscaldarlo (ché non avevo tempo!) ed era buonissimo!

Vi auguro un felice venerdì!

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Dolce/ Torte

Riciclo ‘veneziano’ e …Torta Nicolotta (di pane)

Oggi vi propongo un dolce tipico veneziano, di riciclo, povero.

Prende il nome dalla Parrocchia di San Nicolò dei Mendicoli (mendicanti), una delle più antiche chiese di Venezia (VII sec.), con campanile duecentesco e dipinti della scuola del Veronese, nella cui antica comunità, fatta per lo più di gente umile (pescatori e artigiani), era usanza fare questo dolce.

Questa torta veniva preparata per la festa di San Nicolò, parrocchia dei Nicolotti, antichi rivali degli abitanti di Castello, i Castellani.

A base di pane raffermo, è un dolce povero, un riciclo del pane raffermo.

Si dice che, nei tempi passati, la Nicolotta fosse distribuita al venerdì mattina presso tutti i conventi di Venezia, ai poveri della città.

Dolce povero si, ma ricco di sapore grazie agli aromi, ai semi di finocchio e alla grappa che non manca quasi mai nei dolci tradizionali veneti.

Io alla ricetta originale faccio diverse aggiunte a seconda della frutta secca che ho in dispensa…in questo caso ho aggiunto anche le gocce di cioccolato ed il cardamomo…

Lo so, avete ragione, non è più una torta Nicolotta, è più una Torta dei Dogi adesso … ma, facciamo così, vi lascio la ricetta originale e le mie aggiunte / modifiche, poi fate un po’ voi!

 

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Antipasti/ Salato

Di riciclo. Quiche di pane carasau con indivia belga e salmone affumicato

 

Inizio il post ringraziandovi per ieri.
Siete arrivate qui in tante a lasciare commenti entusiasti per il tiramisù ed i savoiardi.
Mi ha fatto davvero piacere, soprattutto perché si tratta di una ricetta e di un dolce che adoro davvero.
E’ stato il primo dolce che ho preparato quand’ero ragazzina, sono affezionata a questa ricetta. Oltre al fatto che mi piace davvero ed il solo vederne una fetta mi provoca la bavetta immediata.
Non finirò mai di scriverlo, un blog può essere fatto con tutto l’amore e la passione del mondo ma se non è letto, non è seguito, non è vivo.
Quindi se io sono ancora qui, se faccio i salti carpiati per cucinare, e fotografare, e scrivere, e postare il tutto, facendo anche le ore piccole, è perché ci siete voi.
E quante cose ho imparato, e provato in questi mesi.
La condivisione con voi è preziosa.
La stessa ricetta del tiramisù è frutto della condivisione con amiche blogger, la pastorizzazione delle uova l’ho letta sul blog di alcune amiche e mi sono incuriosita.
La curiosità. Lo scambio. E’ questo il bello.
Il blog per me si è rivelato essere una scuola, una scuola di cucina, di tradizioni, italiane e non, di culture, di caratteri, di amicizia e di vita.
Quindi GRAZIE.
E mi scuso se in questi ultimi giorno sono stata meno presente sui vostri di blog. Ho avuto davvero poco tempo, e prometto che mi rifarò in settimana.
Mi mancano i miei giretti, i miei copia e incolla nella cartella delle ‘ricette da fare’.
Oggi vi propongo una ricetta riciclona, a dirvi la verità non è che il salmone mi fosse avanzato, a noi piace anche semplicemente su una fetta di pane tostato con una fettina di limone, ma è interessante provare e sperimentare…
A dirla tutta quello che avevo in abbondanza era il pane carasau, che quando lo comperi ti vendono certe confezioni enormi.
Insomma, ecco qui una sorta di quiche, ma fatta con il pane carasau.
Le dosi onestamente sono approssimative perché in questi casi vado un pochino a occhio.
Io con queste dosi ho preparato due cocottine piccole ed una piccola pirofila (15×15 cm).
Piaciute tanto. Un antipasto veloce e d’effetto.
Se vi piace il curry, abbondate, ci sta davvero bene, e FA bene.
Buona giornata!

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