Dolce/ Torte

Riciclo ‘veneziano’ e …Torta Nicolotta (di pane)

Oggi vi propongo un dolce tipico veneziano, di riciclo, povero.

Prende il nome dalla Parrocchia di San Nicolò dei Mendicoli (mendicanti), una delle più antiche chiese di Venezia (VII sec.), con campanile duecentesco e dipinti della scuola del Veronese, nella cui antica comunità, fatta per lo più di gente umile (pescatori e artigiani), era usanza fare questo dolce.

Questa torta veniva preparata per la festa di San Nicolò, parrocchia dei Nicolotti, antichi rivali degli abitanti di Castello, i Castellani.

A base di pane raffermo, è un dolce povero, un riciclo del pane raffermo.

Si dice che, nei tempi passati, la Nicolotta fosse distribuita al venerdì mattina presso tutti i conventi di Venezia, ai poveri della città.

Dolce povero si, ma ricco di sapore grazie agli aromi, ai semi di finocchio e alla grappa che non manca quasi mai nei dolci tradizionali veneti.

Io alla ricetta originale faccio diverse aggiunte a seconda della frutta secca che ho in dispensa…in questo caso ho aggiunto anche le gocce di cioccolato ed il cardamomo…

Lo so, avete ragione, non è più una torta Nicolotta, è più una Torta dei Dogi adesso … ma, facciamo così, vi lascio la ricetta originale e le mie aggiunte / modifiche, poi fate un po’ voi!

 

 

TORTA NICOLOTTA (DI PANE)
Ingredienti:
400 g pane raffermo (io di cereali e integrale)
½ lt latte (ricetta originale 1 lt latte, no acqua)
½ lt acqua
3 uova biologiche (ricetta originale 5)
40 g burro (ricetta originale 100 gr)
120 g zucchero di canna (ricetta originale 220 gr zucchero semolato)
120 g uvetta (ricetta originale 200 gr)
Scorza grattugiata 1 limone(io no)
1 dl rum
pane grattugiato per spolverare (io no)
Mie aggiunte
2 cucchiai zucchero integrale Mascobado
100 g albicocche secche
2 manciate mandorle a lamelle
2 cucchiai gocce di cioccolato
3 bacche cardamomo



Versate il rum in una ciotola e mettete ad ammollare sia l’uvetta che le albicocche secche tagliate a pezzetti.
Tagliate il pane a pezzetti piccolissimi e mettetelo in una terrina capiente.
Fate bollire il latte mescolato con l’acqua, spegnete il fuoco e scioglietevi lo zucchero ed il burro, quindi versatelo sul pane raffermo.
Quando il latte sarà assorbito completamente (dopo circa ½ ora), unitevi anche le uova leggermente sbattute, e la frutta secca ammollata e strizzata.
Unite anche le gocce di cioccolato, le mandorle e le bacche di cardamomo di cui avrete polverizzato i semini.
Mescolate bene e versate in una tortiera foderata di carta forno (io 24 cm).
Io non ho utilizzato il pane grattugiato, ma ho cosparso la superficie con zucchero di canna.
Infornate a 180° per circa 1 ora.
E’ ottima fredda.


San Nicolò dei Mendicoli, Campo San Nicolò, 1907 Dorsoduro  – Venezia
Venezia - San Nicolò
Germano Manganaro – Flickr

                                        Foto dall’album di Germano Manganaro

 

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39 Comments

  • Reply
    Manu
    17 Gennaio 2013 at 7:21

    Che buona dev’essere questa torta, sia l’originale che la tua versione. Sono commossa dalla presentazione del blog di Elisabetta e Chiara…vado subito a visitarlo, di fronte a certe cose si resta sempre colpiti. Un abbraccio

  • Reply
    m4ry
    17 Gennaio 2013 at 7:50

    Ma sai che non ho mai assaggiato un dolce fatto di pane ??
    Bacio e buona giornata !

  • Reply
    Chiara Setti
    17 Gennaio 2013 at 7:57

    Ciao Roby, non conoscevo questo dolce ma sembra un’ottima soluzione di riciclo…
    Ho visto anch’io il blog in questione…grazie per avercelo ricordato..
    Un beso e buona giornata

  • Reply
    Ely
    17 Gennaio 2013 at 8:39

    Conosco le due ragazze e amo molto il loro blog, cara.. lodevole. 🙂 Questo dolce è delizioso e mi ricorda tantissimo ‘La turta de pan’ del mio paese. Prima o poi la posterò, la faceva sempre la zietta alle feste. Mi sorprende e mi fa tenerezza vedere come i dolci della tradizione e della povertà.. siano tutti simili, a base di pane e di dolcezze ‘variabili’, a seconda di quello che si aveva! Una ricetta che porterò nel cuore la tua! Complimenti!! Un abbraccione!! <3 TVB!

  • Reply
    Vale@Lattealcioccolato
    17 Gennaio 2013 at 9:21

    Guarda un po’ come sono diverse le tradizioni: da voi con il pane raffermo si prepara un dolce, da noi i canederli! Tutt’e due pietanze squisite, aggiungerei 🙂 Un abbraccio forte amica :*******

  • Reply
    framboise
    17 Gennaio 2013 at 9:41

    Sei stata proprio carina a presentarci quel blog!! Grazie. E’ bello sapere che nei blog si parla anche con sensibilità della vita altrui!
    http://basilicopistacchioenonsolo.blogspot.it/

  • Reply
    Roberta
    17 Gennaio 2013 at 9:46

    mi piace questa ricetta e mi piacciono anche le tue variazioni! Buona giornata

  • Reply
    SQUISITO
    17 Gennaio 2013 at 10:19

    adoro le ricette del riciclo…nascono sempre delle ottime e golose idee!
    bacione

  • Reply
    Valentina
    17 Gennaio 2013 at 10:37

    Tesoro quante cose ho imparato, grazie! Non conoscevo questo dolce e la storia che c’è dietro! Deve essere buonissimo… a me con le tue aggiunte/modifiche piace un sacco, deve essere delizioso… Complimenti, un abbraccio forte e buona giornata! Smack! :**

  • Reply
    Valentina
    17 Gennaio 2013 at 10:40

    Roby… avevo commentato ma improvvisamente si è bloccato tutto e il commento è sparito… uffa 🙁 Dicevo che questo post mi è piaciuto tanto, non conoscevo questo dolce e la storia che c’è dietro… quindi grazie! 🙂 Deve essere squisito e le tue aggiunte/modifiche mi ispirano tantissimo! Complimenti tesoro, un bacio grande e buona giornata :**

  • Reply
    Giovanna Bianco
    17 Gennaio 2013 at 10:41

    Complimenti per il dolce, è bello portare le nostre tradizioni nel blog anche se con qualche rivisitazione.

    Ti faccio i miei complimenti per la segnalazione del blog di Elisabetta e Chiara. Passo a conoscerlo con vero piacere e ti ringrazio per averlo segnalato.

    Ciao.

    pastaenonsolo.blogspot.it

  • Reply
    Claudia
    17 Gennaio 2013 at 10:53

    Non ho mai fatto una ricetta che contenesse pane.. questa tua proposta è bella ricca.. chissà se potrebbe piacermi.. baci e buona giornata 🙂

  • Reply
    Emanuela Ricami di pastaafrolla
    17 Gennaio 2013 at 11:08

    Assolutamente una torta da re! Ops da Doge…bellissima ricetta della tradizione rivisitata, e rivisitata molto bene. Bravissima, a presto Manu

  • Reply
    Ely Valsecchi
    17 Gennaio 2013 at 11:22

    Una torta davvero buona buona, proverò anche questa versione di torta di pane e grazie per il tam tam che hai ripreso! Un bacione

  • Reply
    Monica Chiocca
    17 Gennaio 2013 at 12:00

    Un dolce di pane? mai provato.. con tutto il pane che mi avanza in casa voglio provare a farlo… buona giornata bella ! 🙂

  • Reply
    Berry
    17 Gennaio 2013 at 12:10

    Corro subito a vedere il blog che consigli, l’autismo mi ha sempre colpito molto, grazie per fare da passa parola!
    E grazie anche per avermi fatto scoprire questo scorcio di Venezia, mi piacerebbe scoprirlo dal vivo!
    Un bacione

  • Reply
    Roberta
    17 Gennaio 2013 at 12:25

    Roby, grazie davvero per la segnalazione, vado subito a vedere!
    E questa torta, slurp, croccantina, piena di frutta secca, n po’ speziata, proprio come piace a me!
    Baci!!!

  • Reply
    lalexa
    17 Gennaio 2013 at 12:27

    ma pensa te!io questa super torta mica la conoscevo!mi sembra di sentirne la consistenza e il gusto se chiudo gli occhi!una torta sicuramente particolarissima.penso che ne andrei matta!grazie per il blog che hai segnalato!:)bacione grande

  • Reply
    Anonymous
    17 Gennaio 2013 at 13:15

    Amica mia quante idee ci suggerisci ogni giorno ma come fai??! 😀
    Una mia zia anziana la fa spesso e confermo che è più buona fredda che appena sfornata.
    Un abbraccio affettuoso,
    Marinella

  • Reply
    wisteria blue
    17 Gennaio 2013 at 13:44

    Ciao Roberta…quando qualche mese fa abbiamo iniziato l’avventura nel blog mai avremo pensato di incontrare persone autentiche, che pian piano potranno diventare amiche per davvero…quello che hai scritto ci commuove…grazie veramente di cuore! La tua torta è splendida…soprattutto con le modifiche!!! Buon pomeriggio.
    Chiara e Eli

  • Reply
    Luca Monica
    17 Gennaio 2013 at 14:34

    Mi piace questa ricetta…non ho mai assaggiato una torta fatta col pane…
    mi piacciono un sacco anche le tue modifiche…..

    Grazie della segnalazione…

    Un abbraccio
    Monica

    (fotocibiamo)

  • Reply
    Roberta
    17 Gennaio 2013 at 14:37

    Ma che bontà!! Peccato che non ho mai pane raffermo in casa…quello che cucino non avanza mai!!!
    Un abbraccio!

  • Reply
    Dolcemeringa Ombretta
    17 Gennaio 2013 at 15:10

    Roberta io vado subito sul blog perché per certe cose sono molto sensibile…
    L ho sentita questa torta ma non l ho mai fatta però se devo essere sincera mi piace di più la tua versione :)))
    Scusa non ti ho risposto sul blog ma son presa con le bombe a lavoro!!! Per andare al Sira mi son persa te lo giuro ma ti racconterò 😉
    Prima possibile ti lascio il mio num su fb:)
    Un bacione

  • Reply
    Roberta Morasco
    17 Gennaio 2013 at 15:16

    Ciao a tutti!!
    Sono felice vi piaccia questa torta, qui a casa nostra va alla grande..:-)
    Poi potete davvero modificarla un po’ a seconda dei gusti e di quello che c’è in dispensa…Mi fa piacere mettere qualche nota e foto di Venezia..mi sembra un pochino di tornarci e poi dovete sapere che un veneziano..può anche spostarsi in capo al mondo, ma in fondo resta sempre ‘veneziano dentro’..è così anche per voi? 😉
    Roberta..ti confesso che nemmeno io avevo pane raffermo..ho dovuto comperarlo apposta dal mio panificio di fiducia…non avanza mai nemmeno qui!!!
    @Wisteria Blue: ringrazio Ely che ci ha fatto incontrare e trovo davvero molto bello quello che state facendo. Penso che possa essere di molto conforto per famiglie, donne che hanno lo stesso problema di un bambino, ragazzo autistico potersi confrontare, trovare un’ascolto, qualche suggerimento, anche qualche risata e distrazione. Complimenti a voi. E tutto il mio appoggio per ciò che posso fare. Ciao.

  • Reply
    la cucina della Pallina
    17 Gennaio 2013 at 15:28

    ho un debole per le torte di pane e mi fai venire una gran voglia, è una vita che ne faccio!

  • Reply
    Patty Patty
    17 Gennaio 2013 at 15:35

    Buonissima questa torta e anche molto semplice! Sono andata sul blog da te segnalato e l’ho fatto ocn tanto piacere. Ho due coppie di amici che hanno figli con questo tipo di problema a seguito di un vaccino, quindi conosco (anche se esternamente) il calvario che devono percorrere queste famiglie. In questo blog invece si respira un’aria frizzante e allegra, che è sempre quello che ci vuole! Un bascio grande, grande amica mia!!

  • Reply
    Damiana
    17 Gennaio 2013 at 16:23

    Embe’ sia gli artigiani che i pescatori sono sempre stati dei buongustai,quindi le loro ricette sono una garanzia!L’altra garanzia,sei tu cara Roberta che oltre a questa meraviglia,ci ricordi un po’ di Venezia!
    Un abbraccione cara e grazie per averci ricordato questo blog delizioso,che ho avuto modo di apprezzare!

  • Reply
    Elle
    17 Gennaio 2013 at 16:37

    Anche dalle mie parti c’é una torta della tradizione molto simile a questa, buonissima! La proverò con le tue variazioni, per ammodernarla un pochino.
    Ho sbirciato il blog, molto interessante. In effetti mi apre un mondo che non conoscevo e di cui non comprendevo bene le difficoltà. Molto utile saperne di più. Grazie!

  • Reply
    Silvia- Perle ai Porchy
    17 Gennaio 2013 at 17:07

    Roby, vorrà dire che la nostra torta sarà un po pù ricca, non ce ne vogliano i Nicolotti.
    Nel frattempo vado a trovare il blog di Wisteria lue.
    Grazie della segnalazione!
    baci

  • Reply
    Elisabetta S.
    17 Gennaio 2013 at 17:32

    Non ho mai assaggiato un dolce fatto col pane, sono molto curiosa… Un bacione

  • Reply
    Francesca
    17 Gennaio 2013 at 17:46

    questa torta mi ricorda tanto quella della mia nonna umbra;-99

  • Reply
    ViviConVivi
    17 Gennaio 2013 at 19:27

    sembra deliziosa!
    se ti va passa a trovarmi:http://viviconvivi.blogspot.it/

  • Reply
    Marisa. Uncicloneincucina
    17 Gennaio 2013 at 21:14

    Sai Roby, ho una mamma veneziana come ti avevo già detto….e le ricette tipiche me le insegni TU! 🙂 pensa te….Grazie per la spiegazione, mi piace sapere anche la storia del cibo, è molto interessante! E la torta è favolosa!
    Sono molto sensibile anche io al problema dell’autismo, e vado subito a vedere il blog di cui ci parli.
    Grazie Roby!
    un bacione
    Mari

  • Reply
    Elisa Bonanni
    17 Gennaio 2013 at 22:09

    Mi piacciono le torte del riciclo e della tradizione :-)!
    Vado subito a vedere il blog che mi hai segnalato, io ho lavorato per circa un anno con i bambini autistici..
    Bacino Roby!

  • Reply
    Piovonopolpette
    17 Gennaio 2013 at 22:19

    Mi piace che tu spesso ci proponga dolci della tradizione, dolci che magari in altre parti d’Italia non si conoscono… o forse sono solo io a non conoscerli 😛 È bello imparare e conoscere cose nuove! Grazie Roby!

  • Reply
    paneamoreceliachia
    17 Gennaio 2013 at 22:26

    mi piace questa ricetta ed anche il link che hai messo, vado ad approfondire! mille abbracci.
    alice

  • Reply
    Roberta Morasco
    17 Gennaio 2013 at 23:08

    Ciao!!!
    ..come sempre arrivo tardissimo.
    Felice di leggervi, felice siate andate a visitare il blog che ha segnalato Ely, bisogna parlarne di certi problemi affinché le famiglie non siano sole. Purtroppo in Italia non ci sono molti aiuti, il sostegno viene di solito da gruppi e reti organizzate da famiglie coinvolte nel problema.
    ‘notte!

  • Reply
    La cucina di Esme
    18 Gennaio 2013 at 0:48

    un delizioso dolce della tradizione, quando le nonne, donne fantastiche, con pochi ingredienti poveri creavano con la maestria delle loro mani un piatto che riscaldava i cuori e una torta come questa li riscalda ancora oggi! Grazie di averla postata e di avercela fatta conoscere.
    bacioni
    Alice

  • Reply
    www.mipiacemifabene.com
    18 Gennaio 2013 at 7:58

    Bellissima questa torta!! 🙂 mi piacerebbe provare a farla senza uova… Chissà se ce la faccio!?! 😉 ciao roberta, un abbraccio!

    Federica 🙂

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