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Marzo 2013

Antipasti/ Primi piatti/ Salato

Risotto capesante e bruscandoli … e Capesante gratinate

 



Avrei voluto provare a fare la colomba, ma con i lievitati in questo periodo mi è stato, non difficile, ma IMPOSSIBILE, anche solo azzardare qualche esperimento.
Ho ammirato i lavori di tante amiche blogger.
Letto con assoluta venerazione e stima ad esempio il post con il resoconto del lavoro di Michela, assolutamente fantastica.
Io i suoi post li prendo sul serio, so che con i lievitati ci vuole dedizione, tempo..cose che io in questo periodo davvero non ho.
Quindi niente focacce né colombe questa Pasqua.
E allora un bel risotto!
Di quelli pasquali, con prodotti di stagione, sia del mare che della terra.
E di quelli stra- buoni (come direbbe la mia figliola pre-adolescente..), di quelli che vi fanno fare una gran figura, ché le capesante hanno un gusto davvero speciale!
L’idea era di fare il risotto con gli asparagi e le capesante (o coquilles Saint Jacques).
Poi però, rientrando a casa, mi viene in mente di dare uno sguardo in giardino, nei soliti posti dove solitamente sbucano..ed eccoli!
Eccoli che sono spuntati! Timidamente hanno già messo la testa fuori…
I bruscandoli! E io che faccio? Li lascio lì? Ma certo che no!
Forse molte di voi non li conoscono, perché ho scoperto che questa pianta alimurgica (piante di cui vi ho parlato anche qui) è presente nel Nord Italia, ed è forse la più conosciuta ed utilizzata.
Il nome comune è Luppolo, mentre in dialetto veneto si chiamano Bruscandoli (o Bruscandoi).
I germogli primaverili possono essere lessati in acqua e conditi, oppure si possono passare in padella con olio e cipolla come base per risotti e frittate.
Le inflorescenze femminili, presenti a settembre, si usano per aromatizzare birra, liquori e grappe.
Una nota interessante che ho trovato riguarda le proprietà medicinali di questa pianta.
Nei tempi antichi si consigliava, a chi soffrisse di insonnia, di riempire il cuscino del letto con le infruttescenze secche del Luppolo che contengono sostanze che hanno proprietà calmanti e ormoni vegetali simili agli estrogeni.
Posandovi la testa, infatti, l’insonne avrebbe trovato presto sollievo.
Presenta inoltre proprietà calmanti del sistema neuro-gastrico.
Ovviamente se non potete reperire i bruscandoli, questo risotto è ottimo con gli asparagi, sia bianchi che verdi.
Garantito!
E poi una ricettina sciué-sciué, le capesante gratinate.
 BUONA PASQUA!

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Salato/ Secondi di pesce

Viaggiare, almeno con i sapori … Rana pescatrice al curry e anacardi

 

Mi piace tanto viaggiare. Ma tanto tanto…
Mi ritengo fortunata perché qualche viaggio l’ho pure fatto negli anni passati…
Tra quelli del cuore l’Australia, girata per un intero mese, assaporata nella sua selvaggia bellezza, le metropoli, le città  ed i suoi contrasti.
Ma anche il viaggio di quando ero poco più che una ragazza, da sola, in California, dai parenti americani scoperti dopo anni di oblio, e questa prima o poi ve la racconterò perché è davvero una bella storia…
E New York, meravigliosa. O la si ama o la si odia, New York.
E l’Europa. Parigi, più volte, e la Grecia, la Spagna…
Ma tra i tantissimi posti che non ho ancora visitato ce n’è uno che mi affascina particolarmente, l’India.
E’ un viaggio impegnativo, sicuramente non leggero, e che spero di poter fare, prima o poi.
E mi piace la cucina indiana. Mi piacciono i colori, i sapori, i profumi. Le spezie.
Uno dei piatti più conosciuti è forse il Chicken tikka masala, meglio conosciuto come Pollo al curry.
Di versioni ne esistono diverse. Tra l’altro la versione originale prevede pure il pomodoro, che spesso non viene utilizzato.
Beh, ho voluto modificare la ricetta con una mia interpretazione.
Pesce al posto del pollo e qualche cosina in più (tipo gli anacardi, che secondo me hanno un loro perché qui dentro!) e qualcuna in meno (ad esempio il pomodoro).
Della salsa vi scrivo la ricetta a parte.
Questa ricetta arriva direttamente dalla dispensa del corso di cucina naturale che ho seguito un paio di mesi fa.
E’ ottima, ed è perfetta per condire semplicemente il riso o altri cereali e legumi.
Ale, questa ricetta international è per il tuo contest, spero sia abbastanza internazionale, abbastanza rivisitata ed abbastanza etnica!
 

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Biscotti e Frolle/ Diario/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Seguendo le stagioni educhiamo il gusto. Crostata ricotta e lemon curd

 

La gente deve rifiutare di danneggiare se stessa ed il pianeta comprando contro natura.

Si fanno viaggiare le merci per mezzo mondo, e così dobbiamo chiederci quanta chimica c’è nelle fragole che ci propongono in questa stagione.

Io acquisto una quota di biologico e una quota di prodotti del territorio.

Dobbiamo cercare solo cose che ci fanno bene.

La stagionalità è entusiasmante, ci fa riscoprire verdure come le rape, le bietoline.

Sogno il giorno in cui dai banchi della grande distribuzione vedrò scomparire quei pomodori pallidi tirati avanti con la chimica violenta.

Cosa mangi quando mangi quel pomodoro lì?

FABIO PICCHI – Ristorante Cibreo Firenze

 

I mercati contadini poi sono il massimo. In quelli veri, dove i contadini vendono esclusivamente merci da loro prodotte, si ha immediatamente il senso della stagione: pochi prodotti in inverno; un’esplosione di colori e forme in primavera-estate.

Non ci saranno fragole a gennaio e l’occhio più attento, unito ad un’assidua frequentazione, potrà apprezzare con il passare delle settimane le diverse varietà di frutta e verdura che si succedono in vendita. Il mercato non è soltanto uno dei luoghi migliori dove ri-educarsi al cibo; è un concentrato di socialità con le sue regole ed i suoi ritmi.

E’ il vero piacere di fare la spesa, imparando tra l’altro ad ottimizzare secondo i propri reali bisogni e non sprecare con acquisti inutili che finiranno nella spazzatura.

CARLO PETRINI – Slow Food

 

Ho voluto iniziare questo post così, semplicemente perché credo molto in tutto questo, molte di voi ormai lo sanno bene.

E queste due citazioni mi sono sembrate perfette per tradurre quello che secondo me è ormai un’esigenza comune.

Le ho lette nell’inserto de La Repubblica dello scorso giovedì, ‘La guida del gusto’, il cui titolo era ’La riscossa dei mercati’.

In primo piano il tema della stagionalità e della spesa a chilometro zero, se ne elencavano tutti io vantaggi, per il portafoglio e soprattutto per la salute.

Io non mi voglio dilungare troppo, ma se siete sensibili a questo tema e vi interessa trovare vicino a voi un mercato o bottega consultate il sito di Fondazione Campagna amica, un progetto di Coldiretti, nato alcuni anni fa, che ha di fatto anticipato i tempi, parlando di filiera corta, spesa consapevole e stili d’acquisto responsabili.

Una bella idea per portare chi produce più vicino possibile ai consumatori.

 

Ma parliamo di questa torta.

Tutto parte dalla ricetta del lemon curd.

A questo si è aggiunta la voglia di crostata, e mi sembrava bella l’idea della ricotta come fondo…una sorta di cheese cake, ma con il fondo di frolla.

La frolla poi mi è piaciuta un sacco.

Da quando ho provato la farina d’orzo, non riesco a smettere di usarla, mi piace troppo.

Insomma, ve lo confesso, non ha avuto nemmeno il tempo di respirare questa torta, è finita subito!

Ma per Pasqua la devo rifare!!

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Primi piatti/ Salato

Fa freddo quindi … Pasta e fagioli alla trevisana




Si lo so, il calendario dice che è primavera.
Ma qui al Nord fa ancora parecchio freddo. Vento pioggia e temperature decisamente bassine, quindi.
Dai, ci sta. Ci sta ancora, la pasta e fagioli!
E siccome mi stavo dimenticando di postarla prima che finisca la stagione fredda e non si trovi più il radicchio di Treviso tardivo, eccola qui.
Questo secondo me è il piatto unico per eccellenza.
Ed è forse l’unico piatto che si trova un po’ in tutta Italia, in tutte le tradizioni regionali.
A Venezia si serve in semplicità, aromatizzata con un rametto di rosmarino.
Qui a Treviso invece, in stagione (di radicchio), si serve così, su un fondo di radicchio di Treviso tardivo.
Io preferisco prepararla con i borlotti e, come dice Allan Bay (l’ho letto in un suo articolo..), anche secondo me viene meglio con i fagioli secchi piuttosto che con quelli freschi.
Sui legumi.
Sono alimenti che dovremmo mettere in tavola almeno tre volte la settimana, i vegetariani dovrebbero farlo anche tutti i giorni.
Contengono carboidrati complessi, proteine ad alto valore biologico, acidi grassi insaturi (omega 3 e omega 6) utili per controllare il colesterolo, minerali e fibre alimentari.
Sono molto ricchi di calcio, ferro, potassio e vitamine del complesso B.
Se li consumate poco a causa della scarsa digeribilità, provate ad utilizzare l’alga kombu per ammollo e cottura, elimina questi inconvenienti e dona anche un ottimo sapore.
Buon inizio settimana!!!

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Cioccolato/ Colazione e merenda/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Plum cake al caffè’, cioccolato bianco e profumo di cardamomo

 

Dato che sto sistemando gli appunti, qualche informazione sul CARDAMOMO non guasta vero?
E’ arrivata la primavera.Ma io sono chiusa dentro casa da una settimana ormai.

Dallo scorso sabato, quando mi sono dilettata ad andare a raccogliere rosolacci.

Non che sia colpa dei rosolacci.

Avevo già mal di gola la sera prima, ma io alla scorribanda nei campi mica ci potevo rinunciare.

Insomma, oggi c’è una bellissima giornata, e la osservo dalla finestra, purtroppo.

Questa mattina sono dovuta uscire mezz’ora per portare Carola dal pediatra, ché non vogliamo farci mancare nulla e si è ammalata pure lei, e mi sembrava di essere un vampiro tanto mi dava fastidio la luce…la luce che mi dava fastidio! A me?

Devo stare davvero male!

Insomma, le forze torneranno un po’ alla volta.

Intanto vi lascio un dolce che ho fatto la scorsa settimana.

Tutto è nato dal caffè.

Mi stavo sistemando gli appunti del corso sulle spezie e ho voluto provare a fare il caffè con il cardamomo, un semino nella polvere del caffè, buonissimo.

Da qui a metterli insieme dentro ad un dolce il passo è stato davvero breve.

Ed eccolo qua. Semplicissimo e davvero profumato.
N.B. non badate alla foto..i miei problemi a fotografare ‘robe lunghe’ persistono e ancora non riesco a trovare un’inquadratura che mi soddisfi.

Il cardamomo è originario dell’India meridionale dove cresce in modo spontaneo.

Viene chiamato ‘pepe d’India’ ed è uno degli ingredienti della ben nota spezia indiana chiamata curry.

Una delle proprietà più importanti del cardamomo è quella digestiva (eupeptica, stimolante, carminativa).

Stimola in generale la digestione, evita il gonfiore addominale se aggiunto a cibi tipo legumi e verdure cotte, e blocca la proliferazione batterica.

Aiuta denti e gengive, è infatti molto attivo nel contrastare la formazione della carie.

Previene o elimina l’alitosi, è sufficiente masticare semplicemente uno o due semini.

Fare gargarismi con un infuso di cardamomo procura benefici in caso di tosse e raffreddore.

Ha anche proprietà antidepressive ed è perfetto per combattere la stanchezza che accompagna gli stati influenzali.

Da provare: mettere un semino di cardamomo nella polvere del caffè o in infusione con il tè.

 

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Antipasti/ Piatti unici/ Salato/ Secondi vegetariani

Andare ad erbette … Torta salata integrale con rosolacce, feta e ricotta

 

Ve ne avevo accennato sabato (qui) della mia scorribanda nei campi…
Era qualche giorno che lo volevo fare, anzi temevo fosse pure tardi, ormai.
Già da una settimana, dalla finestra di casa, vedevo gruppetti di donnine chinate con borse belle piene che si dedicavano alla raccolta, invece.
Invece ce n’erano ancora tantissime.
Sto parlando delle piante alimurgiche, o meglio conosciute come erbe spontanee.
L’utilizzo alimentare delle piante spontanee è stato definito infatti fitoalimurgia, dal greco phytón, ovvero pianta e dal latino alimenta urgentia, cioè alimentazione in caso di necessità, urgenza alimentare.
A me piacciono molto e trovo che sia molto importante preservare la conoscenza di queste erbe spontanee ed il loro utilizzo in cucina.
Un tempo era normale utilizzare queste erbe, anzi erano una componente essenziale ed insostituibile per il sostentamento delle popolazioni, soprattutto per quelle rurali.
Purtroppo la loro conoscenza è legata ad antichi saperi, che venivano tramandati dagli anziani e che si rischiano di perdere in questo mondo ormai davvero troppo globalizzato, secondo me.
Io, purtroppo, non ne conosco molte, solo alcune, quelle che mi ha insegnato a riconoscere mia mamma, forse le più comuni.
Ogni anno mi ripropongo di frequentare un corso sul tema, quest’anno l’avevo pure trovato, ma purtroppo si svolgeva un po’ troppo distante da casa mia…un vero peccato.
Anche perché saper riconoscere le specie non è cosa da poco, è assolutamente sconsigliato improvvisare, esattamente come per i funghi.
Raccogliere la pianta sbagliata può creare seri problemi, potrebbe essere tossica. Inoltre è importante raccoglierle in luoghi possibilmente lontani da aree trafficate o in campi coltivati dove si conoscono le operazioni che vengono effettuate.
Il Papaver rhoeas L. il cui nome comune è Rosolaccio, in Veneto viene chiamato Rosoe o Rosoline.
E’ un infestante dei cereali, ed è una pianta diffusa in tutta Italia.
A fine inverno e primavera si possono facilmente trovare le rosette basali che sono belle croccanti.
Qui in Veneto normalmente viene utilizzata cotta, da sola o mescolata ad altre erbe, e si utilizza per la preparazione di torte salate, risotti, minestre o semplicemente come contorno.
Vi lascio un passaggio che ho trovato in rete e che mi piace molto.
“Chi conosce le erbe spontanee le considera una risorsa perché arricchiscono la tavola di “nuovi sapori” da riscoprire. Queste piante danno al palato sensazioni rustiche e arcaiche dimenticate dalla selezione operata dall’uomo che ha privilegiato altri aspetti (la resa, il gusto standardizzato, le qualità estrinseche, ecc.) appiattendo e omologando le caratteristiche organolettiche dei cibi, creando una sorta di “addomesticamento dei gusti.
La natura ci mette a disposizione queste verdure nei campi, sul ciglio delle strade di campagna, nei boschi e negli incolti, in gran quantità nella bella stagione, ma anche durante i mesi invernali. Un tempo presenza abituale sulle tavole, sono oggi meno diffuse ed è un peccato visto che le erbe spontanee, oltre a essere buone, sono spesso ricche di sostanze nutraceutiche.”
Con parte del raccolto ho fatto la più classica delle preparazioni, vuoi perché siamo prossimi a Pasqua, vuoi perché ci stanno davvero bene, eccole qui dentro ad una torta salata, una simil-torta Pasqualina!
Se rustico è l’interno, rustico è anche il guscio perché adoro la brisée integrale!
Ciao!

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Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Tiramisù

“Rispetto a tanti dessert felicemente e irrimediabilmente local,

il trevigiano tiramisù ha saputo espandersi per gran parte del pianeta,

riuscendo come il paradigma della seduzione tradotta in morsi solluccherosi,

dall’America puritana alla laicissima Norvegia,

ogni volta con un vestito un poco diverso,

ma sempre riconoscibilissimo.”

Licia Granello

 

Se mi chiedete qual è il mio dolce preferito io vi rispondo proprio, il Tiramisù!

Dolce al cucchiaio meraviglioso, entrato a far parte della tradizione pasticcera italiana e nelle nostre case presumibilmente solo alla fine degli anni ’60, il tiramisù, è un dolce al cucchiaio a base di pochi semplici ingredienti, il mascarpone, i biscotti savoiardi (anche se c’è chi lo prepara con Pan di Spagna o addirittura con altro tipo di biscotti) e caffè.

Pochissimi semplici ingredienti che, uniti insieme, hanno dato vita ad un vero capolavoro che tutto il mondo ci invidia.

 

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Contorni/ Piatti unici/ Salato

Due insalate! Spinacino, uovo sodo e pancetta croccante; Carciofini, Parmigiano Reggiano e sesamo




Ieri c’era il sole.
Anche oggi in realtà ce n’è un poco.
Va e viene, ma non piove ed è già qualcosa.
E questa mattina presa dall’entusiasmo, nonostante il mal di gola ed altri piccoli acciacchi, ho pensato di andare ad erbette con mamma, figlia grande e cane.
Il raccolto consisteva in due borse belle piene. Il ‘poi’ è stato un po’ un lavoraccio…
Si, perché raccoglierle è pure divertente, ma il lavoro più ingrato consiste nel pulirle bene dalle radici e terra, lavarle accuratamente, cucinarle etc..
Però la soddisfazione alla fine è tanta.
Nei prossimi giorni qualche spiegazione in più e ricettina in tema.
Oggi passo qui davvero velocemente e vi lascio due insalate semplicissime ma di stagione.
Non le ho ideate io.
Me le hanno servite come antipasto in due ristoranti diversi (anzi un agriturismo ed una trattoria. Sapete che a me piacciono i posti ruspanti), e mi sono piaciute entrambe moltissimo.
Non c’è modo migliore di aprire un pasto, secondo me, se non con un’insalata di stagione.
Non ho indicato delle dosi, mi sembrava un po’ assurdo, ma soltanto il procedimento, anche se è davvero molto semplice e magari non ce n’era bisogno.
Nota: le mie foto non sono uno spettacolo, le faccio ancora con la compattina…ma ho catturato  il sole, una bellissima e rigenerante luce!
Primavera in arrivoooooo….



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Cioccolato/ Colazione e merenda/ Dolce/ Eventi

Bloggalline il raduno! Muffin cioccolato bianco e mirtilli

 

Ancora non ci credo onestamente.
Mi sembra impossibile.
Ma ho acquistato il biglietto del treno, prenotato l’hotel.

ROMA, 26-27 Aprile 2013.

Come è nato tutto ve l’ho raccontato qui, l’8 Marzo, Festa della Donna, e non potevamo farci regalo più bello!
In questi giorni alcune delle protagoniste, insieme a me, di questa avventura ne hanno parlato nei loro post, RobertaMonicaBerryVatyMonica, ma anche M4ryPatty, uno più bello ed emozionante dell’altro.
Ma del resto sono mie AMICHE, io mi emoziono a leggere quello che scrivono.

’Amiche?  Ma se non le hai mai incontrate?’ Penserà qualcuno…

Si, AMICHE.
Perché in questi mesi ho imparato a conoscerle attraverso quello che leggevo nei loro blog, attraverso i loro commenti, alcune anche attraverso il telefono…AMICHE.

E poi ci sono anche tutte le altre che ho conosciuto (virtualmente) da poco e che si sono unite a noi con tanto entusiasmo, rendendoci davvero felici.

Insomma, in pochi giorni da quel fatidico 8 Marzo, il gruppo è aumentato moltissimo.
Il gruppo aperto su Facebook al fine di organizzare al meglio il raduno e condividere le informazioni, conta ormai 206 blogger (cifra in continuo aumento..).

Non tutte riusciranno ad organizzarsi per questa data purtroppo, sarebbe stato chiedere troppo, ma ci saranno altre occasioni, altre città, ne sono certa!


QUINDI…

Se non siete su Facebook, per avere informazioni sul programma potete contattare:

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Salato/ Secondi di carne

Di cibo sano e homemade … Nuggets di pollo al forno


“Voti ogni volta che fai la spesa, voti ogni volta che schiacci il telecomando, 

ogni volta che vai in banca, sono voti che dai al sistema.”

padre comboniano Alex Zanotelli

Chi mi segue da un po’ già lo saprà che non amo affatto i prodotti ‘pronti’, sia quelli nel banco frigo che surgelati.
Le aziende che li producono non fanno affari con me.
Innanzitutto sono costosi, fateci caso alla differenza prezzo tra il prodotto fresco e quello pronto/surgelato, enorme.
Poi, cosa non da poco, NON SAPETE COSA CI METTONO DENTRO.
E, cosa assurda, sembra non lo sappiano (o ci provano..) nemmeno le aziende produttrici.
Questo alla luce delle giustificazioni che hanno avanzato per giustificarsi (‘non ne sapevamo nulla’….cit. caso carne di cavallo trovata su prodotti che avrebbero dovuto contenere soltanto manzo).
Nello specifico per preparare i nuggets, cotolette e altri prodotti pronti con la carne di pollo, non ci sono pezzi di pollo intero, eh no.
Viene utilizzato un impasto di pollo (dove finisce dentro di tutto, ossa, occhi e quant’altro…)  tritato, aromatizzato e ricompattato. ‘Na bella schifezza insomma.
Come dice Martina, vedere cosa ci finisce dentro fa passare davvero la voglia di mangiarli.
Ma.
Visti i post di Martina prima e Michela poi.
Eccoli qui, HOMEMADE, con dei VERI pezzi di petto di pollo.
Io a dire il vero già facevo qualcosa di simile, il petto di pollo panato con i corn flakes e cotto al forno (visto da Benedetta Parodi…qualcosa si impara pure da lei, nonostante continui a cucinare con la besciamella pronta…Benedetta, Benedetta….), ma si sa, ai bambini i bocconcini piacciono di più.
Insomma il successo è garantito!
Io ne ho preparati parecchi e una parte li ho surgelati con FRESCO, risultato perfetto perché riposti poi nel sacchetto gelo, sono rimasti staccati uno dall’altro, così al bisogno posso cucinarne solo la quantità che mi serve e rimettere gli altri nel congelatore. Cosa che non succede congelando, la carne diventa un blocco unico che poi devi scongelare interamente.
In tema di qualità del cibo che mangiamo, vi lascio il link di un blog  qui, conosciuto grazie alla mia amica Roberta.
Leggetelo, fa davvero riflettere.
Decidiamo di ‘buttare dentro di noi’ solo cose sane, non ci vuole poi così tanto impegno.

 

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Colazione e merenda/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

La nascita delle Bloggalline e … Torta di pere, mele e zenzero di M4ry

 

Vi sarete chieste come è nata la cosa.
8 marzo, Monica Chiocca scrive in chat ad alcune di noi, Roberta ParisMonica Pennacchietti,  Berry, Valentina, Vaty e la sottoscritta.
Le era successa una cosa spiacevole, aveva trovato la foto di una sua ricetta nel blog di un tizio (l’ennesimo.), si c’era il link al suo blog, ma il tizio in questione non aveva chiesto il permesso di usare il suo materiale.
Ecco fateci un giro anche voi e controllate se ha usato anche materiale vostro, qui.
Che senso ha poi aprire un blog per postare roba di altri, mah?
Valla a capire tu, la gente.
Comunque, dall’avviso e richiesta di consigli, si passa alla consulenza su muffin in corso (Monica li stava preparando), interviene la preparatissima pasticcera Vale, e da li si comincia a parlare (chattare) tutte insieme, è davvero fantastico, sembra di essere vicine, e invece.
Qualcuna scrive che sarebbe davvero bello incontrarsi, Vaty propone Milano, Vale a Milano fatica un pochino ad arrivare, e Monica molto ‘democraticamente’ propone Roma…una cascata di parole e io scrivo ‘..ma che figata è parlare tutte insieme? Pensa quando ci vedremo, altro che galline starnazzanti, noi insieme facciamo concorrenza ad un pollaio intero!’
Poi da disquisizioni su una ganache per i muffin, viene naturale comunicare l’idea alle altre amiche, arriva Berry, che si dice entusiasta dei meeting tra GALLINE, da qui il passo è stato ovviamente molto breve, Berry propone di creare un gruppo su FB per comodità, e propone il nome di BLOGGALLINE.
Approvato all’unanimità!
Ecco fatto.
Aperto il gruppo, invitate altre blogger amiche e inizio del progetto.
Riusciremo nel nostro intento?
Io lo spero tantissimo.
Quindi ad aprile, Roma, se tutto va bene, tenetevi pronti.
MEETING DELLE BLOGGALLINE!
Ricetta. Non è mia, ma di M4ry.
Appena ho letto il suo post, gli ingredienti, la sua descrizione della torta, viste le sue foto, me ne sono innamorata.
Ho deciso che l’avrei fatta al più presto.
Adoro le torte con le mele e le pere.
E M4ry ha ragione, questa è la torta PERFETTA.
La ricetta è praticamente la sua, fatta eccezione per la farina (io ho usato l’integrale), lo zucchero (io sempre integrale di canna) ed il limone (io lime…ma perché il limone non ce l’avevo..).
M4ry, è semplicemente meravigliosa!
…e Riccardo (figlio della mia cara amica Gianna) mi ha dato un 10 e lode per questa torta!….beh, il merito è tuo amica!
Buona domenica!
AVVISO ALLE ALTRE AMICHE CHE NON SONO SU Facebook,
ovviamente l’invito è anche per voi!
 

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