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Giugno 2013

Colazione e merenda/ Diario/ Dolce

Happiness is … Muffin fragole e mascarpone

 

 

“Il fatto che mi basti poco per essere felice
non significa che mi accontenti delle briciole.
Altrimenti sarei un criceto.”
Italo Calvino
“Non esiste una strada verso la felicità. La felicità è la strada.”  Confucio
“La migliore vendetta? La felicità.
Non c’è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.”
Alda Merini
“Quando andai a scuola, mi domandarono come volessi essere da grande.
Io scrissi ‘felice’.
Mi dissero che non avevo capito il compito,
e io dissi loro che non avevano capito la vita.”
John Lennon
“Scegli di avvicinarti a quelli che cantano, raccontano storie,
si godono la vita e hanno la gioia negli occhi.
Perché la gioia è contagiosa e riesce sempre a scovare una soluzione..”
Paulo Coelho
 
Ho scelto questi aforismi per esprimere un po’ il concetto della felicità..
Felicità è tante cose, le più semplici secondo me, quelle di ogni giorno.
Roberta lo ha spiegato molto bene nella presentazione del suo contest HAPPINESS IS HOMEMADE.
 
 
“La soddisfazione immensa che si prova nel vedere qualcosa che abbiamo fatto con le nostre mani. 
Il piacere di assaggiare un piatto che abbiamo preparato noi stessi, e di sentirne il gusto sul palato.
Queste sono emozioni viscerali, positive, ma spesso dimenticate.
Perché non si ha tempo, perché tutto si può comprare, e allora troppo spesso ci si dimentica del gusto che hanno i gesti semplici. ….
Con l’alibi della mancanza di tempo, delle mille cose da fare, dei pensieri e degli impegni, si finisce per pensare che cucinare sia un gesto a cui possono dedicarsi  solo pochi privilegiati che non hanno nulla di meglio da fare dalla mattina alla sera.
Non è così naturalmente. Ma fa comodo pensarlo.
Non ci si ricorda, e forse è normale, che un pomodoro fresco passato in padella con un filo d’olio e una foglia di basilico, sia uno dei piatti più buoni del mondo! E che i profumi che sprigiona sono una vera dose di benessere!
Prendersi invece venti minuti di tempo da dedicare al gesto ancestrale di preparare del cibo, immergere le mani negli ingredienti, sentire i profumi freschi che si sprigionano, giocare con le consistenze, è una scelta ottima per tanti motivi: riscoprire piccoli piaceri del gusto dimenticati, prendersi cura di sè e dei propri cari scegliendo cibi sani e naturali, contribuire allo sviluppo di un’economia del cibo che sia più a misura d’uomo……”
E ora la ringrazio.
E ringrazio lo chef Giuseppe Capano  che ha collaborato con lei e decretato le ricette vincitrici.
Sono onorata e molto felice per aver vinto il contest nella categoria delle ‘Ricette dalla terra’. La ricetta è questa qui.
Quella che invece vi propongo oggi risale a diverse settimane fa.
Non sto cucinando granché in questo periodo, un po’ per il tempo che non ho, un po’ perché ogni giorno torno a casa con contenitori pieni zeppi di ciò che cuciniamo al corso…
…quindi se voglio aggiornare il blog sono costretta a postare alcune ricette in archivio, che non è poi male, visto che se si lascia passare troppo tempo non vanno più bene…
Capita anche a voi di lasciare qualche ricetta parcheggiata per troppo tempo nella cartella “Prossimi post”?
A me regolarmente.
Poi a volte succede che passa la stagione del prodotto con cui è stata preparata, oppure non mi piace più molto la foto o il piatto scelto…insomma a volte è meglio postare subito e non se ne parla più!
Quindi muffin gente!
Meno una settimana al trasloco, abbiate pazienza se latito dal web, tra qualche settimana torno!
 

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Primi piatti/ Salato

Sgraniamo? Vellutata di piselli alle mandorle

 
Piselli.
Adesso è davvero il loro momento, che mi piacciono freschi e che sgusciarli mi ricorda bei momenti, ve l’avevo già detto qui e qui.
Le vellutate e le zuppe a me piacciono estate e inverno, sempre.
Questa è di una facilità ed immediatezza estrema, lo spunto viene da un Sale & Pepe di Maggio 2004.
Io ho fatto delle modifiche come al solito, la ricetta originale prevedeva yogurt greco e ravanelli affettati sottili per guarnire.
Io l’ho fatta così per esigenze di dispensa!
Buona? Di più!
Qui tutto procede, freneticamente purtroppo, ma procede.
Ormai tra due settimane si trasloca ed il corso prosegue.
Arrivo al venerdì che sono stremata, e non posso riposarmi perché nel week end  approfittiamo per sbrigare tanti lavori che durante la settimana non riusciamo a fare.
Il corso all’Alberghiero è bellissimo, e mi sta dando tanto, davvero tanto.
Io già lo sapevo, ma ne ho avuto la conferma, e sapete che vi dico?
Che in cucina bisogna arrivare con tantissima umiltà, perché le cose da imparare sono davvero un sacco.
Chi crede che per dire di saper cucinare basta riuscire a fare una pastasciutta più o meno al dente o due muffin, si sbaglia di grosso.
Saper cucinare bene, con competenza, conoscenza vera delle tecniche e della materia, è cosa che si deve acquisire.
Con il tempo, tanto tempo.
E poi, anche riuscire ad afferrare un trinciante e tagliare abbastanza velocemente e finemente una cavolo di carota, senza affettarsi le unghie e/o le falangi diventa un’enorme soddisfazione!

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