Avete presente quando vi capita di mangiare fuori qualcosa di buono, che vi stuzzica il palato, e il desiderio di riprovare a farlo a casa vi assale?
Ecco.
A me capita spesso.
Questo forse non è un piatto così strano e particolare, in fondo è un hamburger…
Ma mi è piaciuto così tanto che ho voluto provare a farlo praticamente subito, appena tornati da Londra.
Potete servirlo a mò di hamburger con tutti gli ingredienti stratificati, ma vi servirà un ananas più piccolino, diversamente le fette deborderanno dal panino…
Io ho preferito lasciarlo destrutturato, esattamente come l’ho mangiato a Londra.
Poi volete mettere la soddisfazione di farsi anche i panini?
Si ok, si lavora un pochino, ma vedere tutta la famiglia concorde sulla bontà, che ripulisce allegramente il piatto, ripaga del tempo impiegato a prepararlo!
Alla fine del post, un piccolo reportage fotografico del mini-raduno de Le Bloggalline alla Festa della Vendemmia 2014, presso le Tenute Tomasella in quel di Portobuffolé.
Vi saluto, buon fine settimana gente!
HAMBURGER di POLLO con ANANAS GRIGLIATO e PANINI HOMEMADE
Ingredienti ( per 4 hamburger e 4 panini):
Panini per hamburger (ricetta tratta da “Come si fa il pane” di E. Hadjiandreou)
200 g di farina macinata a pietra tipo 1
¾ cucchiaino di sale integrale
6 g di lievito di birra fresco (o 3 gr di lievito secco attivo)
130 ml acqua calda
Hamburger di pollo
500 g di petto di pollo
1 uovo biologico
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 spicchio d’aglio (a piacere)
Salvia e prezzemolo freschi qb
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
3 grani di pepe di Sichuan (tritato o pestato nel mortaio)
Per completare
1 ananas fresco
2 cipolle di Tropea
Insalata a piacere (a foglia grande)
mandorle a lamelle una manciata
olio EVO
sale qb
pepe qb
Panini per hamburger
1) In una piccola ciotola, mescolate la farina e il sale, tenete da parte. Questi sono gli ingredienti secchi.
2) In un’altra ciotola (più grande), mescolate il lievito con l’acqua calda fino a che sarà sciolto. Questi sono gli ingredienti umidi.
3) Unite gli ingredienti secchi a quelli umidi.
4) Mescolate i due composti con un cucchiaio di legno (io ho eseguito questa operazione con la planetaria, gancio) e lavorateli con le mani finché si formerà un impasto.
5) Usate un raschia-pasta per pulire le pareti della ciotola (o della planetaria) ed assicurarvi che gli ingredienti siano ben mescolati.
6) Coprite l’impasto con una ciotola e fatelo riposare per 10 minuti.
7) Trascorso il tempo l’impasto è pronto da lavorare. Lasciandolo nella ciotola, tirate una parte dell’impasto dal lato e premetelo al centro. Girate leggermente la ciotola e ripetete l’operazione con un’altra porzione di impasto. Ripetete altre 8 volte. L’intero processo dovrebbe durare circa 10 secondi e l’impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.
8) Coprite nuovamente e lasciate riposare per 10 minuti.
9) Ripetete due volte le fasi 7 e 8. Dopo la terza lavorazione, l’impasto dovrebbe essere liscio.
10) Ripetete la fase 7 un’ultima volta. Dopo questa lavorazione, capovolgendo l’impasto nella ciotola dovreste avere una palla liscia.
11) Coprite nuovamente e fate lievitare per 1 ora.
12) Trascorso il tempo l’impasto dovrebbe essere raddoppiato di volume, schiacciatelo delicatamente con il pugno per sgonfiarlo e fare uscire l’aria.
13) Trasferite l’impasto su un piano di lavoro infarinato e dividetelo in 4 porzioni uguali (da ca. 80 gr ciascuna) utilizzando un raschia-pasta di metallo o un coltello.
14) Prendete una porzione di impasto e rotolatela tra le mani fino ad ottenere una pallina liscia perfettamente rotonda. Appiattitela leggermente da un lato ed appoggiatela su una teglia coperta di carta forno, con il lato schiacciato in basso.
Formate in questo modo i 4 panini.
15) Coprite e fate lievitare per circa 15-20 minuti, fino a quando saranno quasi raddoppiati di volume.
16) Nel frattempo accendete il forno a 240° (ventilato) o alla massima temperatura.
Mettete a scaldare una teglia sul fondo del forno e tenete da parte una tazza piena d’acqua.
17) Mettete i panini lievitati nel forno ben caldo, versate l’acqua tenuta da parte nella teglia sul fondo per formare il vapore e abbassate la temperatura a 220°.
Cuocete i panini per circa 15 minuti, comunque fino a che saranno belli dorati.
Per verificare la cottura, rigiratene uno e dategli un colpetto sul fondo, dovrebbe suonare vuoto.
Fateli raffreddare su una griglia.
Hamburger di pollo
Tritate la carne di pollo nel cutter (robot da cucina), trasferitela in una terrina ed unite l’uovo, il Parmigiano, l’aglio tritato (privato dell’anima) e mescolate bene con un cucchiaio di legno.
Unite anche sale, pepe bianco, pepe di Sichuan tritato e le erbe aromatiche lavate e tritate.
Mescolate bene e, con le mani bagnate, prelevate una parte di prodotto e formate delle palline con i palmi delle mani, disponetele su un piatto coperto di pellicola trasparente, appiattendole un po’ per dare loro la forma dell’hamburger.
Fate riposare gli hamburger in frigorifero per almeno una mezz’ora affinché si compattino (io li ho passati in abbattitore in modalità surgelazione per una decina di minuti).
Scaldate una padella antiaderente dal fondo spesso e cuoceteli a fiamma media per circa 3-4 minuti per lato.
Io ho finito la cottura in forno caldo, li ho trasferiti su una teglia rivestita di carta forno e li ho lasciati a 180° per circa 6-7 minuti.
Per completare il piatto
Tagliate le cipolle a fette spesse e grigliatele da entrambi i lati, salate e pepate.
Preparate le fette di ananas e grigliate anche queste da entrambi i lati.
Tostate le mandorle in una padella antiaderente.
Servite il piatto con le foglie di insalata sul fondo (lavate ed asciugate), disponete sopra l’ananas e la cipolla grigliati, hamburger ed il panino.
Regolate di sale e pepe, finite il piatto con poco olio EVO e le mandorle tostate.
Torno da un fine settimana intenso, interessante e divertente.
Oggi vi parlo solo della giornata di venerdì 19 Settembre, trascorsa all’insegna del biologico e del rispetto dell’ambiente.
Io e la mia ‘socia’ Lara, ci siamo alzate di buon’ora (diciamo che abbiamo ammirato l’alba) per raggiungere Milano, unirci ad un gruppo di blogger, e partire tutte insieme alla volta di Monguzzo, dove siamo state ospiti del modernissimo stabilimento della Fattoria Scaldasole.
Confesso che questa esperienza per me, consumatricegià da diverso tempo dei loro prodotti, è stata una piacevolissima conferma.
Fattoria Scaldasole, presente da 30 anni sul mercato, è un’azienda bio che nasce da una scelta di vita di Marco e Simona Roveda che, nel 1981, lasciano Milano per trasferirsi in una bellissima azienda agricola sulle colline della Brianza.
Da qui la coltivazione con il sistema biodinamico, le mucche nutrite con foraggi naturali ed un latte di elevata qualità, che dopo pochi anni decidono di trasformare in yogurt.
Nel 1987 nasce lo stabilimento di Monguzzo, visitando il quale si capisce bene che la scelta biologica e biodinamica dell’azienda sono strettamente legate all’attenzione ed al rispetto per l’ambiente.
La settimana è quasi passata, e per noi è stata abbastanza frenetica.
La prima settimana di scuola è sempre così, se poi è moltiplicata per due diventa una settimana di corsa.
Respirando profondamente e ripetendo ‘OHMMMM’ mentalmente, mattinate passate in coda per acquistare il materiale scolastico, i libri, per fare i vari pagamenti in banca (contributo volontario, ne vogliamo parlare? No, meglio di no và, ché sennò ci viene mal di stomaco di prima mattina…), per acquistare i buoni mensa (ovviamente in un’altra banca, mica vorremmo semplificare le cose, naaaaaaa), per consegnare documenti vari in direzione, le alzatacce e le vestizioni frenetiche da metabolizzare … insomma non è stato semplice ma siamo sopravvissuti!
La cosa che però ci rende felici è che Polpettina ha avuto un approccio perfetto, è contenta, carica e si sveglia volentieri per andare a scuola, cosa chiedere di più?
Si sente grande, ed è davvero cresciuta tanto, soprattutto caratterialmente.
Come crescono in fretta.
Lei non vorrebbe più essere chiamata così.
Polpettina intendo.
Ma la chiamo in questo modo da quando è nata, mi viene così spontaneo mannaggia!
Capisco però che ormai è grande, quindi abbiamo trattato sulla faccenda.
Mi ha concesso di chiamarla Polpettina solo tra le mura domestiche, fuori no, fuori è Serena e basta.
A proposito di polpette, io con queste l’ho ingannata per bene, che le seppie non le vuole vedere neanche da lontano, ma che sotto forma di polpetta mangerebbe qualsiasi cosa.
Provatele, sono ottime!
La salsa secondo me ci sta troppo bene, ed è ottima per accompagnare anche carni bianche ed in particolar modo quelle alla griglia!
Ora vi saluto e mi riposo un po’, ché il fine settimana sarà abbastanza pieno.
Domani vado in gita in un bel posto con la mia cara amica Lara .
Domenica invece saremo in tante ad una bella festa, presso le Tenute Tomasella!
Le Bloggalline alla vendemmia!
Insomma fine settimana intenso, vi auguro buon week end gente!
Poi quando torno vi racconto!
POLPETTE DI SEPPIA con SALSA ALLO YOGURT
Ingredienti:
Polpette di seppia
500 g di seppie
40 g Parmigiano Reggiano grattugiato
90 g pane grattugiato (più altro per panare le polpette)
Lavate bene le seppie sotto l’acqua corrente (le mie erano già state pulite, diversamente eliminate pelle, osso, becco ed occhi), tagliatele a pezzettoni e tritatele finemente nel cutter (robot da cucina) con lo spicchio d’aglio privato dell’anima, unite le uova, il Parmigiano ed il pane grattugiato.
Per ultimo unite il prezzemolo fresco, mescolate bene, quindi con le mani bagnate per evitare vi si appiccichi il composto, formate delle palline e passatele nel pane grattugiato.
Scaldate l’olio nella padella (verificate se è pronto facendo la prova stecchino, immergete uno stecchino, se si formano delle bollicine tutto intorno l’olio è alla giusta temperatura), fate cuocere poche polpette per volta (3-4 a seconda della dimensione della padella), giratele durante la cottura e toglietele appena le vedrete belle colorate.
Servite calde (potete tenerle al caldo nel forno, a bassa temperatura) con la salsa allo yogurt.
Salsa allo yogurt
Tritate l’aglio ed unitelo allo yogurt, mescolate bene quindi unite anche gli altri ingredienti.
Menta fresca sminuzzata se vi piace, ma è buona anche senza.
Regolate di sale e pepe e conservate in frigorifero fino al momento di servirla.
Certo che si può, ci sono io a confermare tutto questo.
Insomma, il compi-blog era il 12 e io mi ritrovo a festeggiarlo oggi!
Mi fa un certo effetto pensare che sono passati già due anni.
Confesso che per certi aspetti mi sembra di aver aperto questo blog da molto più tempo.
Forse perché di cose ne sono successe parecchie, ho conosciuto tante persone, imparato tante cose, chissà.
Ma al tempo stesso mi sembra ieri che, bella imbranata quale sono in quanto a tecnologie, riuscivo comunque ad aprire questo mio piccolo spazio di esperimenti e condivisione.
Quest’anno mi sono finalmente regalata anche il nuovo look, con l’header che adoro, disegnato con le mie manine.
Insomma passo dopo passo, anche il blog è cresciuto ed è cambiato con me.
Mi sembra doveroso ringraziare chi mi segue, chi viene a leggere, chi prova le mie ricette, chi scrive e commenta, ma anche chi passa in silenzio.
Senza di tutti voi questo piccolo spazio non avrebbe senso di esistere, quindi GRAZIE.
Ci sono dei piatti che per me rappresentano l’estate, le vacanze, il sole.
Uno di questi piatti è la panzanella.
Da quando l’ho scoperta, diversi anni fa, non l’ho più lasciata.
E’ un piatto unico che risolve in modo semplice ed elegante sia pranzo che cena.
Piatto povero della tradizione contadina, permette di creare un pasto delizioso e profumato partendo da del semplice pane raffermo.
Dalla ricetta base, con pomodoro, cipolla, cetrioli e basilico, è divertente spaziare, sperimentando nuove versioni con l’utilizzo di altri ingredienti (mai provato a fare la panzanella svuota dispensa?).
Questa versione di mare arriva dalla lettura di un quotidiano mentre facevo colazione in pasticceria.
Non potevo strappare la pagina (mammamia quante volte leggo cose interessanti e mi verrebbe da fare STRAAAAPP a voi no?), quindi ho letto bene, preso nota e una volta a casa, cercato sul web.
La ricetta originale la trovate qui, io ho fatto le mie (solite) piccole modifiche.
Oggi qui piove e la temperatura si è anche abbassata (pensare che ieri al mare si stava benissimo), ma l’estate mica è finita!