Oggi vi racconto una ricetta.
Un’eccellenza italiana, la pasta di grano duro,
condita con legumi e verdure di stagione per contrastare la stanchezza
ed il calo di tono tipici della stagione.
Un primo piatto semplice ma davvero gustoso e sano, ricetta che potete trovare nel sito Territori Coop.
Si dice Italia all’estero, ed ecco che automaticamente pensano a pizza e pasta.
Non a torto. Gli italiani sono i primi consumatori di pasta al mondo (davanti a venezuelani e tunisini).
Ma vi siete mai chiesti quali siano le origini della pasta?
Pensate che è stato trovato un piatto di spaghetti di miglio nel nord-ovest della Cina, risalente a 4000 anni fa. Sfatata comunque la leggenda che la tradizione della pasta sia stata importata da Marco Polo di ritorno dal suo viaggio in Cina. All’epoca la pasta era già un prodotto noto nel nostro paese e, molto probabilmente, è stata introdotta in Sicilia e nel resto d’Italia con l’invasione araba.
L’invenzione e l’utilizzo della pasta secca è da attribuire, con grande probabilità, proprio ai popoli arabi, i primi a praticare la tecnica dell’essicazione, necessaria per conservare il cibo da portare durante i loro lunghi spostamenti nel deserto.
La storia della pasta ha comunque inizio quando l’uomo abbandona la vita nomade e diventa agricoltore, imparando a seminare ed a raccogliere. La storia dell’uomo che incrocia e si unisce a quella del grano, inizia così, lentamente, la storia della pasta.
Poco per volta l’uomo ha imparato a macinarlo, impastarlo con l’acqua, spianarlo e cuocerlo. Lenti progressi e passaggi fino ad arrivare all’essicazione artificiale ed alla produzione industriale di oggi, in cui dal chicco allo spaghetto, ogni singolo passaggio è automatizzato.
Grano duro e grano tenero, quali sono le differenze? Il chicco del grano duro (Triticum durum) è leggermente più lungo e traslucido, cresce bene in terreni assolati nel Sud Italia e viene tradizionalmente utilizzato per la produzione della pasta secca; mentre il chicco del grano tenero (Triticum vulgare) è tondeggiante e più opaco, preferisce il clima umido della Pianura Padana e se ne ricava la farina con la quale, anche in modo casalingo, si prepara la pasta all’uovo.
Città della Pasta per eccellenza è Gragnano, incastonata tra il golfo di Amalfi ed il golfo di Sorrento, dove da 500 anni si produce la pasta di grano duro, una delle eccellenze italiane, tramandando segreti e tradizioni di padre in figlio.
Il formato di pasta che vi propongo nella ricetta mi piace molto abbinato a legumi freschi di stagione ed agli asparagi.
Io sono fermamente convinta che la natura non fa nulla a caso. Non è un caso infatti che piselli e fave contengano L.Dopa, precursore dell’adrenalina, l’ormone che ci rende più reattivi e con tanta voglia di fare, e in primavera ci sentiamo tutti un po’ stanchi, giù di tono, con l’umore ballerino. Anche gli asparagi vengono in aiuto, poveri di calorie, grazie alla loro azione disintossicante e diuretica sembra contrastino malumore e depressione.
Insomma, non vi resta che mettervi a sgranare legumi, attività peraltro rilassante, e prepararvi una buona e salutare pasta come questa!
MEZZI RIGATONI DI GRANO DURO ALLE FAVE, PISELLI, ASPARAGI, SPECK E ZAFFERANO
Ingredienti (per 4 persone)
340 g mezzi rigatoni di grano duro
500 g piselli freschi (da sgusciare)
500 g fave fresche (da sgusciare)
1 mazzetto di asparagi verdi
1 scalogno
80 g Speck di Sauris
1 bustina di zafferano
Olio evo qb
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
Prezzemolo fresco qb
Erba cipollina fresca qb
2 cucchiai di Grana Padano grattugiato
Preparazione
Sgusciate fave e piselli e lessateli separati in acqua bollente salata per 5-6 minuti. Scolateli, tenete da parte i piselli e eliminate la buccia delle fave.
Lavate bene una parte dei baccelli (bucce) dei piselli, circa una decina, e lessatele in acqua bollente leggermente salata per 20 minuti circa. Scolatele, frullatele e passatele al setaccio, tenete da parte la purea ottenuta.
Lavate e mondate gli asparagi, eliminando la parte finale bianca più dura e, con un pelapatate, pelateli dall’alto verso il basso per eliminare la parte filamentosa.
Tagliateli a pezzettoni con taglio obliquo e lessateli in una padella con poca acqua per 5-6 minuti, dovranno ammorbidirsi ma rimanere compatti.
In una padella capiente fate appassire lo scalogno tritato con poco olio evo. Unite fave, piselli e la purea che avete ottenuto dai baccelli. Fate insaporire bene, salate ed unite anche lo zafferano sciolto in pochissima acqua. Aggiungete lo speck tagliato a dadini e gli asparagi. Tenete da parte.
Lessate i mezzi rigatoni in abbondante acqua salata. Scolateli al dente e conservate poca acqua di cottura prima di scolarli.
Versate la pasta nella padella con il condimento alle verdure, aggiungete acqua di cottura quanto basta e saltatela insieme al condimento.
A fine cottura pepate, aggiungete il Grana Padano grattugiato ed il prezzemolo fresco.
Servite nei piatti guarnendo con erba cipollina fresca.
La provate?
Se volete leggere la ricetta sul portale cliccate QUI.
8 Comments
barbara
27 Maggio 2015 at 12:49ed io un bel piatto di questa pasta me lo mangerei proprio volentieri!!
grazie mille anche per tutte le spiegazioni a riguardo…troppo spesso dimentichiamo la storia di ciò che mangiamo!!
un abbraccio
Roberta Morasco
27 Maggio 2015 at 14:32Grazie a te Barbara!! E’ vero a me piace leggere così ricordo e quando mangio penso oltre a quanto è buono quel piatto anche quanto mi fa bene!! ^_^
Ciao!!! un abbraccio a te!
Marghe
28 Maggio 2015 at 16:03Pensa che io non mangio proprio la pasta, mi capiterà a dire tanto due volte all’anno e sempre quando sono ospite da qualcuno che non lo sa 🙂
In compenso a ristabilire la media a casa nostra ci pensa Fabio, che la consumerebbe due volte al giorno senza alcuna moderazione!
La tua proposta comunque è golosissima, con le verdure che preferisco. Un abbraccio stretto Roby!!
Roberta Morasco
29 Maggio 2015 at 9:07Io senza pasta credo che non vivrei, comunque i primi piatti sono i miei preferiti e la pasta davanti a tutti!
Grazie Marghe, un abbraccione stretto anche a te <3
m4ry
28 Maggio 2015 at 16:38Interessantissimo questo post Roby…e devo dire che questo piatto di pasta, non solo è ricco di proprietà benefiche…ma è anche un sacco buono !
Mi mette fame anche ora !
Bacini amica mia bella <3
Roberta Morasco
29 Maggio 2015 at 9:09Grazie tesora!! Un bacio e buon fine settimana!!
Roby
AngelaS
2 Giugno 2015 at 16:41Tra fave, piselli e asparagi c’è tutta la primavera in questo piatto! Che buona deve essere questa pasta 😉
Grazie per la prima parte del post, ricette a parte, a me la storia della cucina e degli alimenti appassiona molto 😉
Buona festa della repubblica
AngelaS
Roberta Morasco
3 Giugno 2015 at 9:57Grazie Angela!! La storia dei piatti ed alimenti appassiona molto anche me!
Ciao!!!