L’estate volge al termine ma questi biscotti meritavano di essere condivisi, a me piacciono tantissimo!
Una merenda velocissima da preparare, anche insieme ai bambini, e un gelato ‘furbissimo’ che non necessita di gelatiera.
Questi biscotti gelato si preparano in pochissimi minuti, vi basterà raffreddare bene gli ingredienti e poi pazientare per il dovuto riposo in congelatore.
“Attualmente mi godo una relazione con due uomini fantastici:
Ciocco e Lato.”
Renee Zellweger in “Bridget Jones”
Il soufflé è una preparazione tipica francese che si può preparare sia nella versione dolce che salata, la sua caratteristica principale è la morbida consistenza data dal rigonfiamento durante la cottura.
La preparazione del soufflé incute abbastanza timore e mette alla prova anche i cuochi più esperti, in realtà secondo me non è così complicato da preparare. La riuscita di questo (meraviglioso) dessert al cucchiaio dipende da pochi e semplici accorgimenti, uno tra questi la giusta temperatura del forno.
Qui vi propongo il soufflé al cioccolatoin monoporzione, un classico e una vera delizia per gli amanti dei dolci al cioccolato. È una vera coccola cioccolatosa, con un interno soffice e cremoso e una leggera crosticina in superficie.
Se posso darvi un consiglio, cercate di servirlo appena sfornato ancora bello gonfio, il soufflé purtroppo, appena fuori dal forno inizierà a sgonfiarsi.
In rete troverete ricette diverse tra loro, la ricetta del Maestro Knam ad esempio non prevede l’utilizzo di latte; io vi propongo questa che è la prima che ho provato a fare e mi è sempre riuscita bene, secondo me una garanzia!
Questi semini dalle tante proprietà hanno una storia molto antica.
Sono originari del Messico e del Guatemala e rappresentavano un alimento base per gli antichi Aztechi e Maya.
I semi della pianta di chia (Salvia Hispanica) sono piccoli semini scuri molto ricchi di preziosi nutrienti, arrivarono in Europa dopo la scoperta dell’America, ma hanno avuto un notevole incremento del loro utilizzo negli ultimi anni proprio grazie alle loro tante proprietà benefiche.
Tra queste proprietà, ad esempio, contrastano l’infiammazione, grazie all’elevato contenuto di acidi grassi omega-3 migliorano l’attività del sistema nervoso centrale e la salute cardiovascolare; promuovono la salute dell’intestino grazie all’elevato contenuto di fibre; favoriscono il senso di sazietà, grazie all’apporto proteico; favoriscono inoltre la salute di ossa, cuore e muscoli grazie all’elevato contenuto di minerali; riducono il rischio cardiovascolare e il rischio di osteoporosi.
In cucina sono davvero molto versatili e si possono utilizzare in tanti modi diversi.
Potete aggiungerli a yogurt, porridge, cereali da colazione e insalate per conferire croccantezza, ma anche a risotti, vellutate, orzo, legumi e cereali.
Sono ottimi anche nella macedonia o nello yogurt, non alterano il sapore ma aggiungono croccantezza al piatto.
Nelle diete vegetariane e vegane sono molto utilizzati anche come sostituto delle uova, messi in ammollo con acqua o con una bevanda vegetale si gonfiano e creano un gel che può essere utilizzato proprio per sostituire le uova negli impasti e nelle preparazioni dolci.
Il modo più semplice per consumare i semi di chia, per colazione, merenda o dessert, è preparare il Chia pudding o budino di semi di chia, io ve lo propongo con fragole, menta e granola.
Per comodità trovate le dosi per una porzione, così come indicato sul (bellissimo) libro “La cucina botanica” da cui ho preso ispirazione per questa ricetta.
Il crème caramel (o la crème caramel considerato che ‘crème’ in francese è femminile) è un dolce al cucchiaio che io personalmente adoro.
È molto simile ad un budino per consistenza, si prepara con pochi e semplici ingredienti, latte, uova, zucchero e vaniglia.
Le origini di questo dolce sono molto antiche, sembra che già romani e greci consumassero preparazioni molto simili, sia dolci che salate, addensando il latte con il solo uso delle uova.
Viene a volte associato e confuso con il latte portoghese che in realtà è una preparazione leggermente diversa.
A differenza di altre creme è addensato senza utilizzare gelatine o amidi, ma soltanto con le uova, e cotto a bassa temperatura a bagnomaria.
Il crème caramel deve avere una consistenza soda, liscia e compatta, senza bolle al suo interno, e le regole per prepararlo bene sono poche e semplici.
Lasciate perdere le scatolette con i preparati e provate a farlo partendo dagli ingredienti freschi, non ve ne pentirete!
Non me ne sono quasi resa conto, ma sono ormai tre mesi che non mangio più carne.
La mia ragazza più grande, vegetariana da diverso tempo e molto più consapevole e attenta di quanto non sia io, mi stimola a provare ricette vegan e a cercare nuove strade per consumare meno prodotti di origine animale.
C’è la curiosità di provare nuovi prodotti e nuove ricette, per me sfide interessanti, inoltre non mi dispiace affatto provare a rivedere le mie abitudini alimentari, sia per l’aspetto etico che per quello della salute.
Non ne mangerò mai più? Non lo so, per ora sto bene così.
Oggi condivido con voi questo dessert che a noi ci è piaciuto molto.
Ovviamente la crema la potete preparare anche con il latte vaccino, ma vi assicuro che con il latte vegetale (nello specifico ho utilizzato quello di cocco) il risultato è ottimo!
Ve lo avevo già detto vero che vado pazza per le fragole?
E niente, eccovi la crema di riso e yogurt al cocco (vegan) con la salsa di fragole al lime.
Le foto non sono un granché, portate pazienza, qualcuno ha fatto cadere la mia reflex e al momento (Sob) si trova all’assistenza, speriamo torni dalla ‘mamma‘ presto!
“Oh estate abbondante, carro di mele mature, bocca di fragola in mezzo al verde, labbra di susina selvatica”
Pablo Neruda
Giornate lente e soleggiate.
Tempo per leggere, fare yoga e stare in cucina.
Le prime fragole, grosse e succose.
Perché non preparare una panna cotta primaverile?
Tra gli ingredienti non troverete la colla di pesce, io utilizzo l’agar agar, un gelificante di origine vegetale derivato da alcuni tipi di alghe rosse.
È un ottimo sostituto della gelatina o colla di pesce (ottenuta invece utilizzando derivati da ossa bovine e altri tessuti connettivi di origine animale), pertanto ideale anche per chi ha scelto un’alimentazione vegetariana. Il risultato sarà un prodotto compatto, solidificato, ma più morbido e meno gelatinoso, con una consistenza al palato più ‘naturale’.
In questa panna cotta troverete la freschezza del limone ed il profumo intenso di fragole e menta.
Per una presentazione allegra e primaverile, decorate i bicchieri con foglioline di menta fresca, un fiore e una mezza fragola, diventeranno bellissime!
Si lo so, sto sempre a lamentarmi che non ne ho abbastanza per fare tutto quello che vorrei.
E anche quest’anno arrivo a Natale che non ho preparato nessuna ricetta natalizia per il blog.
In realtà ho cucinato pochissimo, a parte i dolci fatti lo scorso week end per i compleanni delle mie due ragazze.
E quindi, che si fa?
Io intanto vi propongo questo dessert al cucchiaio che ho preparato qualche tempo fa per una collaborazione, è davvero delizioso e facilissimo da preparare.
Nel procedimento troverete la preparazione della pâte à bombe che di fatto è la base per qualsiasi semifreddo decidiate di preparare, quindi scatenate poi la vostra fantasia!
Dai, andiamo a vedere come ho preparato questo semifreddo alla ricotta e cioccolato bianco con salsa di kiwi e ribes, è semplicissimo ma molto natalizio, non trovate?
“Conosci la terra dei limoni in fiore,
dove le arance d’oro splendono tra le foglie scure,
dal cielo azzurro spira un mite vento,
quieto sta il mirto e l’alloro è eccelso,
la conosci forse?”
Johann Wolfgang von Goethe (sull’Italia)
Amo il limone.
Non manca mai a casa mia.
Lo uso tantissimo, e nei dolcilo adoro.
Il soufflépoi, che sia dolce o salato, è una preparazione che esalta i profumi degli ingredienti che vengono utilizzati per prepararlo.
Vederli gonfiare nel forno e sentire il profumo che avvolge tutta la cucina, beh, vi troverete in attesa, lì davanti allo sportello del forno, armati di cucchiaino e pronti ad affondarlo per l’assaggio!
Se seguirete gli accorgimenti che mi hanno insegnato, e che vi indico di seguito alla ricetta, vi assicuro che la riuscita è garantita, e il soufflé non vi spaventerà più!
Consiglio, se volete usarne anche la buccia preferite sempre limoni biologici e comunque non trattati (tra l’altro sono anche molto molto più profumati).
Ah! Come ogni anno, mi sono dimenticata del compleanno del mio blog.
Ebbene si, il 12 settembre ha compiuto 6 anni!
Nessun tempo per post dedicati e torte di compleanno, lo festeggiamo così che dite?