Di ritorno dalla piscina, un sabato mattina, carica di energia, mi sono messa a fare di tutto, compresi questi crackersche ho servito con un hummus saporitissimo (ma questa è un’altra ricetta…ve la proporrò la prossima volta!).
L’abbinamento mi è piaciuto tantissimo.
Questi cracker si sgranocchiano piacevolmente anche da soli, sono profumati e aromatici.
Credetemi, più difficili da spiegare che da fare.
Bando alle ciance, saltiamo a piè pari nella ricetta dei crackers integrali ai semi con farina di canapa, che dite?
Un po’ per il lavoro che mi impegna parecchie ore al giorno, ma anche per mia esigenza, sono un po’ assente in generale qui sul web.
Il blog riesco ad aggiornalo poche volte al mese, ovviamente continuo a cucinare per la famiglia, trovare però il tempo (e a volte la voglia…) per fotografare quello che cucino è difficile.
Sui social compaio poco, sbirciatina la mattina, a volte a pranzo e poi alla sera.
Me ne sto in silenzio e vivo ‘li fuori‘.
Tra persone in carne ed ossa, senza lo stress delle notifiche, dei giga finiti, del wifi che non prende…
Staccare.
Potersi permettere di staccare da tutto, e sentirsi bene.
Ci sono periodi in cui è necessario, che dite?
Oggi vi propongo una quiche, la ricetta della briséeè la stessa di questa che vi avevo proposto qualche tempo fa, ma ho utilizzato la farina di farro e una farcia nuova e assolutamente di stagione!
Dai, vediamo come ho preparato questa quiche di farro alla curcuma, zucchine e asparagi!
Se siete alla ricerca di idee sfiziose per l’antipasto, vi propongo questa ricettina preparata con la mozzarella senza lattosio Valcolatte.
Non fatevi spaventare dal lievitato!
Preparare queste focaccinealla mozzarella, radicchio rosso di Treviso e salmone affumicatoè davvero semplice, e il risultato a mio avviso è di grande effetto!
Non le trovate carinissime da presentare in tavola per l’aperitivo?
Ovviamente potete anche variare il tipo di farina se preferite un risultato meno ‘rustico’.
Speriamo di leggerci prima di Natale, non sono certa di riuscire a ‘passare’ di qua, ma giuro che ci proverò!
Eh niente! Davanti al banco della gastronomia la piccola Serena ha deciso cosa avremmo dovuto preparare per pranzo il giorno successivo.
La piadina romagnola!
Mettere le mani in pasta le piace troppo.
Il corso di cucina che abbiamo fatto tutti insieme a Bellaria-Igea Marinaall’Azienda Agricola Collina dei Poeti, durante il blog tour #BIMFORKIDS, (di cui vi ho parlato nel post precedente) ha riscosso un enorme successo con le mie ragazze.
La piadina, forse la più classica delle specialità romagnole, ha origini davvero antiche, ci sono tracce di questa forma di pane fin dall’epoca romana.
Un impasto semplicissimo, acqua, farina, sale e strutto (nella ricetta tradizionale), ‘pane povero’ che fa parte della cultura contadina di queste terre.
La ricetta della piadina, è bene saperlo, non è una sola. Tra le due varianti principali, la riminese molto grande e sottile e quella forlivese più piccola e spessa, esistono tante varianti, ogni paese della Romagna ha la sua piadina, ogni casa e famiglia ha la sua ricetta.
Io ho imparato a prepararla a scuola, con la ricetta tradizionale che prevede lo strutto (magari pubblicherò qui nel blog anche quella ricetta più avanti) ma ho apprezzato tantissimo questa che ci hanno insegnato Barbara e nonna Mariula de La Collina dei Poeti, stupenda Azienda Agricola di Santarcangelo di Romagna.
Una ottima piadina preparata con l’olio Extravergine di oliva (di loro produzione!).
Come credo accada un po’ a tutti, ci sono piatti, cose, profumi che mi ricordano l’infanzia, che mi portano indietro nel tempo. Quando, bimba in quel di Venezia, con la famiglia ci fermavamo in qualche bàcaro e quello che io e mio fratello chiedevamo sempre erano le polpette oppure la mozzarella in carrozza.
Sembra che le origini della mozzarella in carrozza portino a Napoli intorno all’800, preparazione nata come recupero del pane raffermo e della mozzarella avanzata che, piano piano, è poi entrata a far parte della tradizione gastronomica di tante altre regioni italiane.
La mozzarella veneziana è però diversa da quella che viene tradizionalmente preparata a Napoli.
Nella città partenopea viene comunemente utilizzato pane in cassetta o casereccio, una fetta di mozzarella tra le due fette (la ‘carrozza’ per l’appunto), passato il tutto nella farina poi nell’uovo sbattuto con poco latte quindi fritte.
La versione veneziana è un po’ diversa, si usa comunemente pan carrè o pane bianco da tramezzini, alla mozzarella viene aggiunto prosciutto crudo oppure acciuga e il risultato è più gonfio perché i sandwich di pane e mozzarella vengono passati in una pastella che va lasciata lievitare prima di essere fritti (sotto, a fine post, vi indico due locali storici dove si possono gustare delle ottime mozzarelle in carrozza).
Io ve ne propongo una versione casalinga leggermente diversa, senza l’utilizzo della pastella lievitata, sandwich bagnati nel latte, poi nell’uovo ed infine nel pangrattato, otterrete delle mozzarelle in carrozza leggere ed asciuttissime, una tira l’altra insomma!
Io mi diverto molto in cucina e, nello specifico, tantissimo nel produrre polpette!
Chi non ama le polpette?
Una preparazione così versatile da poterla declinare in ogni modo, utilizzando ogni tipo di prodotto, verdure, carne, pesce, cereali, legumi.
Permette di recuperare avanzi e non buttare nulla, ché è sacrilegio!
Queste polpette di merluzzo e zucchine hanno fatto felici tutti qui a casa!
La salsa allo yogurt è assolutamente perfetta per accompagnare le polpettine appena fritte e ancora fumanti.
Le patate con la buccia poi, semplicissime da preparare e buonissime, finiscono in un attimo!
Ricettina?
POLPETTE DI MERLUZZO E ZUCCHINE CON SALSA ALLO YOGURT E PATATE CON BUCCIA
Ingredienti:
Per le polpette
600 g merluzzo (cuore o filetto)
2 patate medie (lessate o cotte al vapore)
1 zucchina
3 uova (io biologiche)
1/2 spicchio d’aglio
prezzemolo qb
sale qb
pepe qb
2 cucchiai Grana Padano grattugiato
pane grattugiato qb
olio per friggere (io di arachidi)
Per le patate con la buccia
patate con la buccia sottile
fior di sale
rosmarino
olio extra vergine di oliva
1 spicchio d’aglio
Per la salsa allo yogurt
400 ml yogurt intero naturale
1 limone non trattato
menta fresca qb (o prezzemolo a seconda dei vostri gusti)
olio extra vergine di oliva qb
sale qb
pepe qb
Preparazione polpette
Tritate nel cutter la zucchina, unite le patate, il merluzzo, lo spicchio d’aglio privato dell’anima, il Grana Padano e un uovo. Regolate di sale e pepe.
Alla fine unite anche il prezzemolo fresco tritato e mescolate bene.
Iniziate a formare le polpette con le mani umide, passatele prima nelle uova sbattute e poi nel pane grattugiato. Se desiderate una crosticina più croccante fate una doppia panatura, passando nuovamente nell’uovo e poi nel pangrattato.
Fate riposare le polpette per una mezz’ora in frigorifero.
Scaldate abbondante olio in una padella capiente e verificate la giusta temperatura, immergete uno stecchino, se si formeranno delle bollicine tutto attorno al temperatura è raggiunta.
Friggete poche polpette per volta, facendole dorare su tutti i lati, fino a quando avranno raggiunto la giusta doratura e un bel colore nocciola.
Scolatele dall’olio in eccesso ponendole su un foglio di carta assorbente.
Preparazione patate con la buccia.
Accendete il forno a 180°.
Lavate accuratamente le patate, utilizzando anche una spazzolino al bisogno per eliminare tutte le impurità.
Tagliatele in grossi spicchi e disponetele su una teglia rivestita di carta forno, distribuite l’aglio privato dell’anima a fettine (o tritato), il rosmarino, il sale e cospargete con un filo d’olio extra vergine di oliva.
Cuocete in forno ben caldo per circa 30 minuti, comunque fino a quando avranno una bella doratura.
Preparazione salsa allo yogurt
Unite allo yogurt la buccia del limone non trattato (precedentemente lavato accuratamente), il succo di metà limone, la menta spezzettata, poco olio, regolate di sale e pepe e mescolate bene.
NOTE:
La salsa allo yogurt si può preparare anche con altre aromatiche, erba cipollina o prezzemolo ad esempio. Si può accompagnare a diversi tipi di polpette, se preparata con la menta ad esempio si accompagna benissimo con le polpette di melanzane o di ceci.
“Troppa gente si occupa dei sensi unici e dei sensi vietati,
senza mai mettersi in cammino.”
(Fabrizio Caramagna)
Eh, che sono testarda è un dato di fatto.
Non ci piove proprio.
Ma l’ho sempre considerato un pregio, non un difetto.
Ci ho provato più volte con il lievito madre, e qualche esperimento l’ho fatto già in passato (qui e qui ) però, soprattutto per mancanza di tempo, il lievito era passato a miglior vita.
Una specie di killer di lievito madre direte voi.
Eh succede…
Ma non ci si arrende, non si deve.
È così che, grazie al gentile spaccio di Monica ho ripreso ad occuparmene e, rinfresca e rinfresca, l’esubero devi pure gestirlo in qualche modo no?
Ché non si butta via niente. Sacrilegio!
Ed è così che sono nati questi grissini attorcigliati.
Dei grissini con pesto di pomodorini secchi con esubero di lievito madre, preparati ispirandomi alla ricetta di Monica del blog Fotocibiamo, e da me leggermente modificata.
Occhio che uno tira l’altro!
GRISSINI (attorcigliati) CON PESTO DI POMODORINI SECCHI (con esubero di lievito madre)
Ingredienti
Per i grissini
350 g lievito madre
110 g farina tipo 0
75 g farina macinata a pietra semi integrale
1 cucchiaino di miele
35 g acqua
70 g olio extravergine di oliva
10 g sale
Per il pesto di pomodorini secchi
1 manciata di pomodorini ciliegino essiccati
1 manciata di mandorle
olio extravergine qb
origano qb (secco o fresco)
Lui si ‘blobbizza’ e voi fate grissini!
Preparazione
Preparate il pesto di pomodorini. Fate bollire poca acqua in un pentolino, tuffate i pomodorini secchi e sbollentateli per circa 5 minuti.
Scolateli, e frullateli nel cutter con le mandorle, l’origano e olio quanto basta per avere una sorta di cremina. Tenete da parte.
Nel contenitore della planetaria, con il gancio, impastate il lievito madre non rinfrescato spezzettato, con le due farine ed il miele.
Aggiungete poi anche acqua e olio poco per volta, continuando ad impastare per circa 5 minuti.
Accendete il forno a 180°, statico.
Prendete l’impasto e ponetelo sul piano di lavoro infarinato. Stendetelo con il matterello in una sfoglia abbastanza sottile.
Tagliate tante strisce larghe circa 1,5 cm, spalmate una metà delle strisce con la crema di pomodorini secchi.
Accoppiate ciascuna con una striscia non spalmata, appoggiandola sopra, quindi attorcigliatele ottenendo in questo modo i grissini.
Disponeteli su di una placca foderata di carta forno e cospargeteli con poco sale.
Cuoceteli una decina di minuti in forno ben caldo, 180°, comunque fino a quando saranno belli dorati e croccanti.
” ‘Courtney gli ha rivelato il segreto della vita.’
‘Ha detto che gli ha insegnato a essere.’
‘A essere cosa?’
‘Non scherzare, è importante. A essere e basta.
A vivere ogni momento.
E sai una cosa? Ha perfettamente ragione.’ “
Da ‘Insieme con i lupi’ Nicholas Evans
Quei piatti che con pochi ingredienti a disposizione e pochi rapidi, semplici passaggi, ti danno un sacco di soddisfazione.
Questo sformato di verza, patate e speck.
Profumato, filante, ottimo come contorno ma perfetto in dose più abbondante come piatto unico.
Un vero piatto comfort.
Le cose semplici vincono sempre.
Ricettina?
SFORMATO DI VERZA, PATATE E SPECK
Ingredienti
1 verza
5/6 patate di media grandezza (lessate)
1 cipolla
150 g speck (fette spesse per ridurlo a dadini)
150 g formaggio Emmentaler DOP
100 g Grana Padano grattugiato
qb burro biologico
qb olio extravergine di oliva
qb sale, pepe
qb noce moscata
Preparazione
Mondate la verza, eliminando eventuali foglie esterne sciupate, staccate le foglie dal torsolo e tuffatele in acqua bollente, lasciandole cuocere per circa 6-7 minuti.
Scolatele e strizzatele bene, quindi riducetele a sottili listarelle.
Tritate la cipolla finemente e fatela appassire in una padella capiente con poco olio extravergine.
Unite la verza e lo speck tagliato a dadini, regolate di sale, pepe e lasciate insaporire per una decina di minuti.
Affettate una parte delle patate, a fette non troppo sottili.
Mettete dei fiocchetti di burro sul fondo di una pirofila, fate uno strato di patate affettate, quindi coprite con la verza stufata insieme allo speck.
Proseguite con uno strato di Emmentaler a fette, e cospargete con 1/3 del Grana Padano grattugiato.
Fate un ultimo strato con le restanti patate passate con lo schiacciapatate, cospargete con poca noce moscata, sale e il restante Grana Padano grattugiato.
Cospargete con alcuni fiocchetti di burro e cuocete in forno caldo a 190° per circa 30 minuti, comunque fino a quando avrà fatto una bella crosticina colorata e croccante.
In questi giorni di gran caldo e tante cose da fare, accendere il forno non è la migliore delle cose…
Ma, tra insalate di cereali, legumi, pasta e gran insalatone, ogni tanto trasgredisco a questa regola e parto di forno.
I pomodori al gratin sono uno dei miei comfort food estivi preferiti. Li prepara spesso mia mamma e, insieme alle verdure ripiene, sono a mio avviso un piatto estivo perfetto.
Ottimi anche freddi, sia come antipasto che come contorno o addirittura piatto unico se serviti con una bella insalata.
Vi avevo già proposto dei pomodori ripieni al gratin, questi sono un po’ più semplici e molto simili a come li prepara mia mamma, ricetta sbirciata nel libro “Pomodori gourmet” di Jenny Linford e da me leggermente rivisitata.
Non sono ancora riuscita a fare un post sul raduno IFOOD di cui vi ho parlato qui, spero di riuscirci nei prossimi giorni 🙂
Intanto auguro buona settimana a chi è ancora al lavoro, buone vacanze a chi è in partenza e a me buoni scatoloni… ché il trasloco dovrebbe essere prossimo.
Ricettina?
POMODORI RIPIENI GRATINATI ALLA PROVENZALE
Ingredienti
Per 6 persone
1 kg di pomodori a grappolo o cuore di bue
1 scalogno
2 spicchi d’aglio
150 g pane grattugiato
1 limone non trattato (buccia)
Parmigiano Reggiano grattugiato qb
timo fresco qb
basilico fresco qb
erba cipollina fresca qb
olio EVO qb
sale, pepe qb
Preparazione
Accendete il forno a 200°.
Lavate i pomodori e tagliatene la sommità. Con un coltello scavate la polpa, creando dei gusci.
Cospargete l’interno con poco sale e capovolgeteli su un piatto, lasciando che scolino un po’ i liquidi.
In una padella antiaderente dal fondo spesso, scaldate poco olio e fate rosolare scalogno e aglio tritati finemente.
Aggiungete il pane grattugiato e mescolando bene fate soffriggere per un paio di minuti. Togliete dal fuoco ed unite le erbe aromatiche tritate, precedentemente sciacquate sotto l’acqua corrente, e la buccia di limone.
Mescolate ed unite anche in Parmigiano grattugiato e parte della polpa di pomodoro tagliata a piccoli dadini.
Salate, pepate e mescolate bene.
Sistemate i pomodori su una pirofila cosparsa d’olio e riempiteli bene con il composto di pane aromatico.
Infornate per circa 30° fino a quando comunque saranno belli gratinati in superficie.