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Biscotti e Frolle/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate/ Greenery mood/ Qualcosa di rosso

Crostatine con kiwi curd, crema mascarpone e lamponi

 

Eh niente…

Proprio nel periodo in cui uno dovrebbe prepararsi per la prova costume, alimentazione sana, tanta verdura e pochi dolci e zuccheri, sport, massaggi, estratti e centrifughe drenanti e depurativi come se non ci fosse un domani…

Quell’uno, cioè io, cosa fa invece?

Dolci, dolci e ancora dolci. E se li mangia pure in abbondanza!

Che vi devo dire?

Per prima cosa, sono golosa. Si, e pure parecchio.

Secondo in questo momento c’è un’esplosione di frutta colorata che mi invoglia ancor di più a sfornare frolle, crostate ed affini.

Alcune non riesco nemmeno a fotografarle per poterne fare un post.

Infatti mi toccherà pure rifare la crostata con le fragole che avete visto passare su Instagram, era deliziosa ed è sparita nel giro di un nanosecondo.

Vabbè, intanto beccatevi queste crostatine và!

Frolla + kiwi curd + crema mascarpone + lamponi = omammamia! (si insomma, ‘esperimento riuscito’)

Vi avanzerà del kiwi curd, ma non preoccupatevi, è buono spalmato anche su una fetta biscottata!

Ricettina?

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CROSTATINE CON KIWI CURD, CREMA MASCARPONE E LAMPONI

 

Ingredienti

Pasta sablée

150 g burro salato (o burro normale + 2 g di sale)

150 g zucchero semolato

80 g tuorlo (ca 4 tuorli uova bio) a temperatura ambiente

200 g farina macinata a pietra tipo 1

5 g lievito

½ bacca vaniglia (o ½ cucchiaino vaniglia in polvere)

Kiwi curd

300 g kiwi (circa 4)

2 cucchiai succo di limone

190 g zucchero

3 uova biologiche

100 g burro biologico morbido

1 cucchiaino di amido di mais

1 presa sale

Crema di mascarpone

250 g mascarpone

200 g panna fresca

100 g zucchero a velo

Lamponi per finire

Preparazione

Kiwi curd

Sbucciate i kiwi e riduceteli a fettine, frullate tutto con un mixer ad immersione.

In una casseruola mettete la polpa dei kiwi, il succo di limone, lo zucchero, le uova, l’amido di mais ed il sale.

Quando il composto inizia a bollire unite anche il burro a dadini e sbattete con una frusta fino a quando il composto inizierà ad addensarsi.

Versate il curd in un contenitore ermetico sterilizzato e fate raffreddare. Fatelo riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore prima di utilizzarlo. (Si conserva in frigorifero per circa 3 settimane)

Pasta sablée

Lavorate il burro morbido a crema insieme allo zucchero e la vaniglia (o i semini estratti dalla bacca o la polvere).

Unite i tuorli e amalgamate bene. Aggiungete anche la farina setacciata con il lievito e lavorate velocemente per non far scaldare troppo l’impasto.

Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e fatelo riposare in frigorifero per almeno 2 ore.

Crema mascarpone

Lavorate il mascarpone a crema. Montate la panna con lo zucchero e unitela delicatamente al mascarpone.

Assemblaggio crostatine

Stendete la pasta sablée su un piano di lavoro infarinato, ritagliate la pasta leggermente più larga rispetto al diametro degli stampini che utlizzerete, sarà il vostro bordo.

Adagiatela sugli stampini precedentemente imburrati ed infarinati, fate aderire bene e ritagliate la pasta in eccesso sui bordi. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e coprite con della carta forno e pesi (o legumi) per la cottura in bianco.

Cuocete a 180° per circa 20 minuti.

Sfornate e fate raffreddare.

Una volta raffreddate, farcite con il kiwi curd e successivamente coprite con la crema mascarpone.

Finite con i lamponi freschi.

Conservate in frigorifero fino al momento di servire.

 

Il KIWI CURD, una delizia!

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Un piccolo omaggio alla nuovissima fan page di Pomikaki Store di Jesolo e a Giorgia,

la mia spacciatrice di borse belle e colorate!

Colori, colori, colori!

Questo portachiavi – gelato è troppo carino!

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Io ora vi saluto e corro a preparare il trolley!

Sono in partenza per Verona,

dove IFOOD è media partner di ESPERIENZE GUSTOSE

a Villa La Mattarana, Verona, dal 6 all’8 Maggio 2016.

Non perdetevelo!

 … e seguite gli hastag #ifoodit #LeFluffose #esperienzegustose #EGV16

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Ciao gente!

 

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Biscotti e Frolle/ Colazione e merenda/ Dolce

Buon Natale!

 

 

Oggi niente ricetta.

Di ritorno da un bellissimo fine settimana a Cortina D’Ampezzo e la presentazione de IL GUSTO DELLA TERRA, passo davvero di corsa.

Non riesco a curare di più il mio ‘povero’ blog in questo periodo.

Ma come potevo non passare per gli auguri, anche se velocissimi?

 

“Caro Babbo Natale, io vorrei che quest’anno per Natale tutti diventassero più buoni

e io più figa (questo lo chiedo ogni anno però…).

Se pensi che, anche per te che sei babbo, esaudire questo desiderio sia proprio una mission impossible,

calami pure giù dalla canna fumaria un assegno da 5.000 euro che me lo faccio bastare.”

Luciana Littizzetto

…scherzetti a parte

BUON NATALE e BUONE FESTE A TUTTI!

La ricetta dei biscotti la trovate QUI.

Per decorarli preparate la glassa, montando un albume ed aggiungendo poco per volta dello zucchero a velo (circa 150 g, comunque 4 volte il peso dell’albume) e poche gocce di limone.

Se desiderate potete anche colorarla utilizzando del colorante alimentare in gel.

Versate la glassa in una sac à poche con bocchetta piccola liscia, decorate e cospargete con zuccherini a vostro piacere e lasciate asciugare.

 

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A presto gente!

 

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Biscotti e Frolle/ Diario/ Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi/ Qualcosa di rosso

Tiramisù alle fragole con savoiardi homemade

tiramisu alle fragole con savoiardi home made

Oggi una piccola novità.

Sono stata invitata a collaborare con il portale Territori Coop con alcune mie ricette.

La loro proposta mi ha fatto davvero piacere, perché seguo e leggo Territori,

sono socia e cliente Coop da parecchi anni e ne apprezzo molto la filosofia,

l’attenzione al Territorio, alle eccellenze, alla sostenibilità, all’alimentazione dei più piccoli con prodotti dedicati.

Oggi vi presento la prima ricetta pubblicata, un Tiramisù leggero alle fragole preparato con dei savoiardi fatti in casa.

La potete leggere ovviamente anche su Territori Coop.

 

Il tiramisù non è un dolce che ha bisogno di grandi presentazioni, abbastanza semplice da preparare e che accontenta praticamente tutti, ci avete fatto caso?

A me diverte molto scoprire la storia dei piatti, ed in particolar modo dei dolci, saperne qualcosa di più.

Sulla ricetta del tiramisù ci sono state numerose discussioni, diverse teorie, ed altrettante città (e rispettive Regioni) che ne hanno rivendicato la paternità. Le uniche fonti scritte però sembrano confermare però che il dolce sia stato creato intorno agli anni ’60, dal cuoco (con la passione per la Pasticceria) di un ristorante storico di Treviso, Le Beccherie. Ebbe una felice intuizione, unendo pochi e semplici ingredienti tra loro. Tra questi semplici ingredienti i biscotti Savoiardi.

Certo, c’è chi lo prepara con il Pan di Spagna, o con altri tipi di biscotti, ma la ricetta originale prevede l’utilizzo dei savoiardi, non ci sono dubbi.

L’origine dei biscotti savoiardi non è certa. Sembra nascano nel tardo Medioevo alla corte di Amedeo di Savoia. In occasione della visita del Re di Francia venne chiesto al pasticciere di corte di creare un dolce indimenticabile. Il nome ‘Savoiardi’ fu dato infatti come omaggio ai Savoia.

Continue Reading…

Biscotti e Frolle/ Dolce/ Qualcosa di rosso

Shortbread con fragole e chantilly al limone

 

Gli shortbread sono dei tipici biscotti scozzesi, molto burrosi e friabili.

Molto diffusi anche nel Regno Unito, lo shortbread tradizionale va preparato di norma mescolando una parte di zucchero, due di burro e tre parti di farina.

Le forme tradizionali sono tre, shortbread fingers, quella rettangolare e spessa, bucherellata con i rebbi di una forchetta, round shortbread, quella rotonda, come questi ed infine la petticoat tails, un unico grande biscottone rotondo tagliato in spicchi.

Short, termine ormai un po’ in disuso, sta per friabile, ed infatti la particolarità di questi biscotti è, oltre alla burrosità, la friabilità che si forma dopo il  loro raffreddamento.

Questa ricetta arriva dal calendario di ‘Jamie Magazine’, io ho usato due tipi di farina, ché la 00 non la utilizzo, e messo la buccia di limone nella chantilly.

Shortbread + chantilly + fragole = piatto vuoto in un nanosecondo.

 

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SHORTBREAD CON FRAGOLE E CHANTILLY AL LIMONE

Dal Calendario di Jamie Magazine

Ingredienti

Per 8-10 porzioni

100 g burro biologico (morbido)

55 g zucchero semolato

100 g farina macinata a pietra (tipo 1 per dolci)

50 g farina di riso biologica

½ cucchiaino di polvere di vaniglia

300 ml panna fresca

30 g zucchero a velo

buccia di mezzo limone non trattato

200 g fragole

Preparazione

Nella planetaria (o in un recipiente) lavorate insieme con la foglia (o frusta K) il burro morbido e lo zucchero, fino ad ottenere una crema morbida.

Unite la vaniglia e le due farine setacciate, formate l’impasto e create un salsicciotto. Avvolgetelo nella pellicola trasparente, fatelo riposare e rassodare per almeno un’ora in frigorifero.

Accendete il forno a 180°C.

Affettate il salsicciotto in fettine da 1 cm circa, quindi disponetele su una teglia coperta di carta forno.

Infornate per 8-10 minuti, fino a quando saranno leggermente dorati. Sfornate e fate raffreddare nella teglia, sono molto fragili, si induriranno raffreddandosi.

Montate la panna con lo zucchero e velo e la buccia di limone.

Servite gli shortbread con la panna spalmata all’interno e qualche fettina di fragola.

NOTE:

Li potete conservare in una scatola di latta o in un contenitore a chiusura ermetica.

 

 

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Buon fine settimana gente!!!

 

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Biscotti e Frolle/ Dolce

Torta fregolotta

 

 

La torta Fregolotta è un dolce tipico della Marca Trevigiana, e più precisamente di Castelfranco Veneto.

E’ simile alla Sbrisolona di Mantova, ma da non confondere con quest’ultima perché gli ingredienti sono un po’ diversi.

Il nome deriva dalla sua consistenza decisamente friabile,  fregola in Veneto significa infatti briciola.

La storia di questo dolce risale ai primi del ‘900, quando iniziò ad essere preparata e venduta nel forno della famiglia Zizzola, che ancora oggi la produce in un moderno stabilimento.

Ma il suo ideatore rimane misterioso, si sa soltanto che zia Evelina, sorella del fondatore Angelo Zizzola, ebbe la ricetta di questa frolla particolare da un’amica, cuoca presso una nobile famiglia di Treviso.

Esiste una versione priva di burro (che non ho ancora provato…), nella quale si aggiungono tre o quattro cucchiai di panna liquida.

 

Dedico questo dolce alle mandorle a Ventura la mia frutta secca, 

avete visitato il loro bellissimo sito appena rinnovato?

Se non lo avete ancora fatto, correte a farvi un giretto nel sito!

Troverete anche molte informazioni utili sulla frutta secca (che fa benissimo!)

 

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TORTA FREGOLOTTA

Ingredienti

Dose per uno stampo da 28 cm di diametro

300 g mandorle

250 g zucchero

150 g farina di riso biologica

150 g farina macinata a pietra tipo 1

200 g burro biologico (ammorbidito)

2 uova + 2 tuorli (biologiche)

un pizzico di sale integrale

½ cucchiaino di polvere di vaniglia bourbon (o buccia di limone)

burro e farina per la teglia

zucchero per cospargere la torta (io anche zucchero in cristalli)

Preparazione

Fate bollire dell’acqua in un pentolino, raggiunto il bollore tuffate le mandorle per un minuto. Scolatele, asciugatele un po’ e spellatele. Distribuitele su una teglia e fatele asciugare per un po’ nel forno ben caldo. Tritatele nel mixer, ma non troppo finemente.

Mescolate la mandorle tritate alle due farine, allo zucchero, la vaniglia ed il sale.

Fate una fontana sul piano di lavoro, mettete al centro il burro ammorbidito ed a pezzetti e le uova. Con le mani amalgamante gli ingredienti poco per volta, ma non troppo acuratamente, cercate di formare dei grossi ‘bricoloni’ di impasto.

Imburrate e infarinate uno stampo (preferibilmente a cerniera) e versate poco impasto. Pressatelo leggermente sul fondo poi sbriciolate sopra il rimanente distibuendolo in modo uniforme. Cospargete con lo zucchero (io anche con dei cristalli di zucchero) ed infornate a 180° per circa 40 minuti.

Fate raffreddare e cospargete a piacere con zucchero a velo. Raffreddandosi diventa croccante e friabile, e difficile da tagliare con il coltello. Va quindi tagliata, anzi spezzata in modo irregolare.

 

Qui nella Marca Trevigiana si trova in commercio anche la versione al Radicchio di Treviso tardivo IGP

 

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Buona settimana gente!

 

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Biscotti e Frolle/ Dolce

Rose del deserto ai mirtilli e cioccolato bianco

 

 

Questi biscotti sono forse tra i primi che ho provato a fare taaaanti anni fa.

Sono tanto facili quanto buoni.

Si chiamano Rose del deserto proprio perché nell’aspetto ricordano la formazione minerale dalla forma curiosa, tipica del deserto.

Sono sempre perfetti.

Per la colazione, per il tè del pomeriggio, per la merenda a scuola delle bimbe.

Io mi diverto a provare la stessa ricetta utilizzando ingredienti un po’ diversi.

Cambio tipo di farina, ché io la 00 anche no, poi faccio abbinamenti diversi, in questo caso mirtilli e cioccolato bianco.

Si conservano bene in un contenitore ermetico o in una scatola di latta.

Io non vi ripeto la solita storia, che non ho tempo, che sono di corsa e bla bla bla, non voglio diventare pesante e noiosa.

In realtà è davvero così.

Settimane frenetiche, tante ore davanti al pc e poche davanti ai fornelli.

Un po’ mi pesa non avere molto tempo per cucinare.

Ma ne vale la pena.

Quello che bolle in pentola è davvero grandioso.

Insomma, voi leggetevi la ricetta dei biscotti intanto, presto potrò raccontare tutto!

 

 

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ROSE DEL DESERTO AI MIRTILLI E CIOCCOLATO BIANCO

Ingredienti

Dose per circa 15 biscotti grandi

150 g farina di avena biologica

100 g farina di mais biologica tipo fioretto

150 g burro biologico

2 uova biologiche

100 g zucchero di canna

50 g zucchero mascobado

½ cucchiaino di polvere di vaniglia biologica

1 cucchiaino di cremor tartaro

1 manciata di mirtilli disidratati

1 manciata di gocce di cioccolato bianco

corn flakes qb

zucchero a velo (facoltativo)

Preparazione

Accendete il forno a 180°C.

Nella planetaria con la frusta, lavorate il burro morbido con lo zucchero di canna ed il mascobado. Aggiungete le uova e continuate a impastare, unite le farine, la vaniglia ed il cremor tartaro e lavorate bene. Unite anche le gocce di cioccolato e i mirtilli.

Foderate due teglie con la carta forno. Versate dei corn flakes in un piatto e, con l’aiuto di un cucchiaio (o di un cucchiaino se volete farli più piccoli), prendete poco impasto (sarà abbastanza morbido) formando delle palline che farete rotolare sui cork flakes. Sistemate le ‘palline’ sulla teglia ben distanziate tra loro, perché si allargheranno in cottura.

Cuocete a 180°C per circa 20 minuti.

Sfornate a fate raffreddare bene. Appena sfornati sono molto fragili, diventeranno croccanti raffreddandosi.

Cospargete a piacere con zucchero a velo (io no in questo caso)

NOTE:

Si conservano bene in una scatola di latta.

 

 

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Buona settimana gente!

 

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Biscotti e Frolle/ Colazione e merenda/ Dolce/ Radicchio di Treviso

Biscotti al radicchio rosso di Treviso Tardivo IGP caramellato

 

Non so se succede anche a voi.

Se assaggio una cosa che mi piace, non c’è niente da fare, io devo provare a farla a casa.

Questi biscotti non sono una mia invenzione.

Li ho mangiati in una pasticceria in centro a Treviso.

Non potevo chiedere la ricetta al titolare, ovviamente…non era il caso.

Non rimaneva quindi che mettersi all’opera, e provare a rifarli.

Devo dire che al primo tentativo sono arrivata ad un ottimo risultato, erano praticamente identici a quelli assaggiati.

Fortuna. Logica. O tutte e due insieme.

Ho pensato che avrei dovuto partire da una ricetta base, quindi la mia partenza è stata la ricetta dei frollini al caramello dalle dispense del corso di Pasticceria.

Seguita quasi alla lettera, ho aggiunto  solo il radicchio nella fase iniziale e dei cristalli di zucchero insieme allo zucchero di canna che, a mio avviso, aumentano l’effetto scronch di questi biscotti.

Qui a Treviso il radicchio viene utilizzato anche nei dolci quindi, non siate prevenuti, perché sono buonissimi!

Buona settimana gente!

 

BISCOTTI AL RADICCHIO ROSSO DI TREVISO TARDIVO IGP CARAMELLATO

Ingredienti (per ca 30 biscotti)

100 g di zucchero semolato

50 g radicchio di Treviso tardivo IGP

25 g di panna

200 g burro biologico

250 g farina integrale macinata a pietra

15 g zucchero di canna integrale

10 g cristalli di zucchero*

1/2 cucchiaino di polvere di vaniglia biologica (o i semini di 1/2 bacca)

*oppure 25 g in tutto solo di zucchero di canna

per finire

1 uovo biologico

zucchero di canna

 

 

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Lavate e asciugate il radicchio tamponandolo leggermente. Tagliatelo a brunoise (piccolo piccolo).

Caramellate a secco lo zucchero: scaldate una padella antiaderente con il fondo spesso, versate poco zucchero per volta e mescolatelo con un cucchiaio di legno pochissimo e solo se necessario.

Unite il radicchio e lasciate caramellare per alcuni minuti.

Trasferite in una casseruola, unite la panna (portata quasi a bollore) e mescolate velocemente con un cucchiaio, unite anche il burro e fate sciogliere bene, lasciate raffreddare.

 

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Unite lo zucchero di canna, poi anche la farina e la vaniglia, impastate solo il tempo necessario per far amalgamare gli ingredienti. Coprite con della pellicola e fate riposare in frigorifero per almeno 3-4 ore (io ho utilizzato l’abbattitore riducendo i tempi).

Trascorso il tempo del riposo, prendete l’impasto e fate dei rotolini (io ne ho fatti 2) del diametro di 3-4 cm, cercate di dargli una forma più regolare possibile, otterrete dei biscotti quasi tutti uguali.

Fate riposare ancora in frigorifero (almeno un’ora).

Accendete il forno a 180°.

Sbattete l’uovo e spennellate i rotolini, quindi versate lo zucchero di canna su un piatto e rotolate sopra affinché aderisca bene.

Tagliate delle fettine dello spessore di ca. 1 cm, disponeteli sulle teglie foderate di carta forno e teneteli in frigorifero fino a quando il forno non sarà ben caldo.

Cuocete per circa 15 minuti, comunque fino a quando saranno dorati in superficie.

Lasciare raffreddare prima di spostarli dalla teglia, appena estratti dal forno sono ancora morbidi, raffreddando diventeranno croccanti.

Se non li finite prima, potete conservarli in una scatola di latta.

 

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La campagna trevigiana e il suo fiore più bello.

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Biscotti e Frolle/ Dolce

Biscotti pan di zenzero – Gingerbread Xmas cookies

“SE CI DIAMO UNA MANO I MIRACOLI SI FARANNO

E IL GIORNO DI NATALE DURERA’ TUTTO L’ANNO”

Gianni Rodari

Ecco che è arrivato.

Alla velocità della luce.

Ma quanto mi piace il Natale!

Mi piace l’atmosfera festosa in giro per le strade, le luminarie, le vetrine addobbate.

Mi piace festeggiare in famiglia, senza troppi eccessi e fronzoli…solo per stare insieme rilassati.

Mi piace il profumo della cioccolata calda e dei biscotti speziati.

Mi piace poter uscire a passeggiare senza dover controllare l’orologio.

Mi piacciono le serate in divano con la copertina ed i filmetti natalizi (visti e stravisti decine di volte mavabenelostesso), senza preoccuparsi dell’orario ché il giorno dopo c’è scuola.

E mangiare panettone e pandoro senza preoccuparmi del bottone dei jeans che tira leggermente….

Mi piacciono le mattinate in cui ci si alza tardi e si fa due volte colazione, una alle 9 a casa e una alle 11 fuori, in pasticceria…eh si…

Mi piacciono le canzoncine natalizie che si sentono ovunque, e cantarle senza preoccuparmi del fatto che non sono tanto intonata...

E a voi?

A voi piace il Natale?

Oggi vi saluto così, con dei biscotti profumatissimi.

Ho provato diverse ricette per i gingerbread cookies, quella che preferisco è questa che ho visto da Patrizia, io l’ho leggermente modificata ed aggiunto alcune spezie.

Vi auguro tutto quello che desiderate ma soprattutto, giornate serene e tanta salute!

Buon Natale gente!

 

 

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Biscotti di pan di zenzero – Gingerbread Xmas Cookies

Ingredienti:

Gingerbread cookies

250 g farina integrale macinata a pietra

80 g burro biologico

50 g miele (io di Tiglio)

80 g zucchero di canna integrale

90 ml acqua

1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio

un pizzico di sale integrale

1 cucchiaio di cannella in polvere

1 cucchiaio di zenzero in polvere

4-5 bacche di cardamomo (semini interni pestati al mortaio)

1/2 cucchiaino chiodi di garofano in polvere

1 grattugiata generosa di fava tonka

2 bacche di pepe di Giamaica (tritate)

Glassa Reale

1 albume

150 g zucchero a velo

limone (poche gocce)

zuccherini a piacere per decorare

 

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Mettete sul fuoco un pentolino con l’acqua, il miele, lo zucchero e le spezie, portate a bollore.

Raggiunta la temperatura spegnete  ed aggiungete il burro tagliato a pezzetti, mescolate bene fino a quando non sarà completamente sciolto.

Setacciate la farina con il bicarbonato e un pizzico di sale in una ciotola e versate sopra lentamente il composto ancora caldo, mescolate bene.

Otterrete un impasto abbastanza morbido, ma non aggiungete altra farina, fatelo raffreddare, poi coprite la ciotola con della pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per tutta una notte.

Il giorno successivo preparate i biscotti.

Accendete il forno a 190°.

Infarinate leggermente il piano di lavoro e stendete l’impasto in una sfoglia sottile (circa 2 mm).

Usate la formina per biscotti che preferite (io omino e renna), disponete i biscotti su delle teglie rivestite di carta forno e cuocete in forno ben caldo a 180-190° per circa 8-10 minuti (verifivcate la cottura controllando il colore, devono diventare ambrati ma ci mettono pochissimo a bruciare, quindi attenzione!).

Mentre cuocete una teglia conservate le altre in frigorifero, i biscotti manterranno meglio la forma.

Fateli raffreddare e decorateli con la glassa reale e zuccherini a vostro piacere.

Glassa reale

Montate l’albume a neve, quindi sempre sbattendo con le fruste, unite lo zucchero a velo e poche gocce di limone.

Versate tutto in una sac à poche con bocchetta liscia piccolissima e decorate!

 

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Biscotti e Frolle/ Dolce/ Eventi

Biscottini d’orzo alla vaniglia e cranberry per #Ventura #TopBlogger2014

 “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.”
Eleanor  Roosevelt
 
Sono giorni molto pieni.
Frenetici.
Agitati.
Ma anche molto felici.
Strano a volte come le cose capitano tutte insieme…
Così, improvvise. Davvero quando meno te lo aspetti.
E allora non resta che rimboccarsi le maniche e andare.
Fare, scrivere, progettare, pianificare…
La testa scoppia, l’agitazione toglie il sonno, ti tocca prendere due pasticchette di valeriana per riuscire a dormire senza svegliarti di soprassalto sul letto come ‘na cavalletta…

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Biscotti e Frolle/ Cioccolato/ Colazione e merenda/ Dolce

Tartellette all’avena e mandorle con crema di mascarpone al cioccolato e more

 

Arrivato anche il fine settimana.
Non so voi ma io ho corso tanto.
Tra pediatra (ché la polpettina ha la tosse che non se ne vuole andare..),  riunioni e colloqui a scuola, per cui due interi pomeriggi passati in coda tra mamme accaldate e un po’ agitate…
E per mia fortuna ho avuto solo belle notizie, ché la mia pre-adolescente è una rompi, ma è davvero bravina a scuola, bella testolina di mamma sua!
Insomma sono arrivata a fine settimana pure un po’ acciaccata, quasi afona (diciamo pure che ho una voce leggermente da trans oggi…) e raffreddata.
Ma non ci lamentiamo và!
ENJOY TODAY!
E godiamoci questo fine settimana!

da Pinterest
 

Questo dolcetto finger lo dovevo postare da qualche giorno, ma sempre per problemi di tempo (mannaggia) ormai riesco a fare un solo post a settimana.

A dirla tutta fatico anche a fotografare le cose che cucino…a volte non ho tempo, altre onestamente non ho nemmeno voglia.

Per fortuna le giornate si stanno allungando così avrò la possibilità di fare delle foto decenti anche nel tardo pomeriggio/sera.

Insomma, di corsa e quasi allo scadere del termine, un piccolo finger dolce per il contest di Paola e Monique.

Buon w.e. a tutti!
 


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Colazione e merenda/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Cake pops e il ciambellone di Maurizio ‘Black’ Santin

 
Cosa volete che vi racconti?
Che non ne posso più di tutta questa pioggia?
Che con tutta questa umidità sono in seria difficoltà con il rito mattutino del trucco e parrucco?
…e i miei capelli prendono una forma non ben definita a mo’ di casco di banane..
Che quando ho il raffreddore il trucco non mi si attacca alla faccia e, nonostante il mio impegno, non ci riesco davvero ad ottenere un qualche significativo cambiamento grazie all’utilizzo di spazzole, phon, piastre, pennelli e spugnette…
Naaaaaaaa…..non voglio annoiarvi con cose così poco originali.
Parliamo di ordine (oggi nemmeno i miei discorsi seguono un qualche ordine…che sia sempre l’umidità?!).
Le mie cartelle di archivio ricette sono un vero disastro…
Urge assolutamente un intervento per sistemarle e per stabilire una qualche forma di programmazione…
Questa ricetta ad esempio era li che aspettava, poverina, da inizio dicembre….
Prima volta che li preparavo i cake pops..quale occasione migliore se non la festicciola di compleanno della mia pischella più grande???
Sono partita da una base sicura.
Il ciambellone di Maurizio ‘Black’ Santin.
Ricetta tratta dal suo libro ‘Pasticceria le mie ricette di base’, che ho rispettato nelle quantità, e modificato solo nel tipo di ingredienti.
Potete preparare i cake pops con una qualsiasi torta da colazione o da inzuppo.
Se non li avete mai preparati, io ve li consiglio.
Il divertimento è assicurato, e non solo per i più piccoli.
 

CAKE POPS e  IL CIAMBELLONE DI MAURIZIO ‘BLACK’ SANTIN
Ciambellone di Maurizio Santin (da “Pasticceria le mie ricette di base”)
Ingredienti:
300 g farina (io di farro biologica)*
250 g zucchero (io di canna)
4 uova (io biologiche)
1 bicchiere di olio di semi (io di girasole biologico)
½ bicchiere di latte
7 g di lievito in polvere (io polvere lievitante naturale – cremor tartaro)
5 g di sale (io rosa dell’Himalaya)
aroma a piacere (io polvere di vaniglia bourbon biologica)
*(per prepararlo al cacao, ho ridotto la dose di farina  ed aggiunto il cacao in polvere, 270 gr farina – 30 gr cacao in polvere)
 
 
 
 
 
Accendete il forno a 180°.
Sbattete i tuorli con lo zucchero e l’aroma (io vaniglia), nella planetaria se ne disponete oppure con la frusta elettrica.
Montateli fino ad ottenere un composto spumoso e soffice.
Aggiungete l’olio, il latte e mescolate ancora.
Come ultima cosa unite la farina setacciata (io due volte) con il lievito (io anche con il cacao), aiutandovi con una spatola.
Montate gli albumi a neve ferma, ed incorporateli al composto precedentemente ottenuto.
Versate in uno stampo da ciambellone (dose per diametro di 28 cm) imburrato ed infarinato, cuocete in forno a 180° per circa 40-45 minuti.
Controllate sempre la cottura con uno stecchino (dovrà uscire asciutto), lasciate raffreddare prima di sformare.
 

 

 
 
Cake Pops
Alcune fette di ciambellone
Ricotta biologica qb
Confettura di albicocche qb
Codette colorate per decorare (o palline, cocco rapé….)
Cioccolato fondente al 70 %
Bastoncini per Cake Pops
 
 
 
 
 
 
In una ciotola, sbriciolate le fette di ciambellone con le mani.
Aggiungete qualche cucchiaio di confettura e di ricotta, impastate con le mani, fino ad ottenere un impasto bello compatto.
Formate delle palline compattando bene l’impasto, infilate su ciascuna lo stecchino, disponetele su una teglia e fatele riposare in frigorifero per una mezz’ora.
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato, precedentemente spezzettato.
Immergete nel cioccolato i cake pops nel cioccolato fuso, fate sgocciolare il cioccolato in eccesso e passateli sulle codette o nella finitura che avete a disposizione.
Fate raffreddare in posizione verticale (se non disponete dell’apposito sostegno, potete utilizzare un pezzo di polistirolo o un vasetto).
 
 
 
 
 
 
 
 
Note: 
Non indico quantità precise, io ho aggiunto alcuni cucchiai di confettura e di ricotta (in parti uguali) fino a quando non ho ottenuto la consistenza giusta.
Il composto non deve essere troppo molle ma abbastanza compatto da poterci formare delle palline.