Browsing Tag:

frutta secca

Salato/ Secondi di carne

“Happiness is homemade” e … Involtini di pollo e asparagi allo zafferano con pesto di nocciole e bruscandoli

 


Quando ho letto il suo post ho pensato: “Questo è davvero il titolo del suo contest”.
E mi è piaciuto tantissimo, lei lo sa.
Con questa amica ho parecchie cose in comune, non soltanto il nome.
Non ci siamo ancora incontrate di persona (anche se manca davvero pocoooo), ma abbiamo imparato a conoscerci ugualmente, attraverso i nostri blog, comunicazioni via facebook, telefono.
A entrambe piace fare la spesa al mercato o direttamente dai produttori, entrambe amiamo seguire la stagionalità dei prodotti, entrambe odiamo gli sprechi ed amiamo invece il riciclo.
Mi è capitato spesso di vedere nel suo blog ricette simili a piatti che preparo anch’io, a volte abbiamo creduto di essere separate alla nascita. Cosa assolutamente non possibile, ché io ho qualche annetto più di lei!
Ci piacciono le erbe spontanee, a lei piace andare in collina per cercare asparagi selvatici, io vado a campi per raccogliere rosolacci.
Le piacciono gli stivaletti con le borchie, come a me!
Insomma, due anime rock che però amano la semplicità  in cucina, vero Roby?
E per semplice non intendo l’aprire una busta di prodotti surgelati e versarla in una padella per alcuni minuti come indicato sulla confezione. Naaaaa….
Per semplice intendo una cucina a base di prodotti di stagione, possibilmente locali, meno elaborati ed industrializzati possibile.
Nel post di presentazione del suo contest, Roberta lo spiega molto bene.
Abbiamo perso il piacere di stare in cucina, ci sembra tempo sprecato.
E’ vero, per preparare certe pietanze, certi prodotti, si lavora un pochino di più, ma pensiamo che lo facciamo per curare il nostro benessere, la nostra salute.
E poi oltre a sapere esattamente cosa abbiamo nel piatto, volete mettere la soddisfazione nel preparare qualcosa con le nostre mani, per noi e per i nostri cari???
Essendo una assidua lettrice della rivista La Cucina Naturale, sono davvero contenta che il giudice del suo contest sia lo chef Giuseppe Capano, collaboratore della rivista, e del quale, grazie a Roberta, ho scoperto il blog.
E, se non lo avete ancora fatto, andate a leggere il post che ha suggerito Roby,  “L’artigianalità della cucina”, io l’ho letto, riletto e riletto…
Robyyyyy!
Sono diventata matta per stare dentro ai 30 minuti, stavano per crescermi altre due braccia, e mi sembrava di essere a Masterchef, solo che ero io da sola in cucina con l’orologio!
Eh eh eh … insomma, di corsa, ma ci sono riuscita.
Poi sui prodotti di stagione dovremmo esserci,  e sulla filiera corta, beh, i bruscandoli li ho bruscati nel mio giardino! Più corta di così!
E’ tutta per te amica!
E dato che non hai posto limiti alla quantità di ricette, conto di partecipare anche con altre!
Ciao!

Continue Reading…

Primi piatti/ Salato

Voglia di primavera … Tortigilioni di grano khorasan con fave fresche, rucola e anacardi

 


Eccomi riemergere dal break pasquale.
Ho staccato qualche giorno, o meglio, non ho acceso il PC qualche giorno.
Ogni tanto ci vuole, io ne avevo bisogno.
Non che abbia fatto chissà che cosa. Semplicemente sentivo la necessità di dedicarmi alla famiglia ed alla casa, niente di più.
Non ho nemmeno fatto queste enormi abbuffate pasquali a dirvela tutta. Cenato e pranzato, bene, ma moderatamente.
Ed eccomi qui, ma che fatica riprendere gente…
Ma a voi succede di avere dei blocchi, di non riuscire a scrivere nulla di soddisfacente?
Non che io mi senta una scrittrice, per carità, ben lungi dall’esserlo, ma quando mi prendono questi vuoti, capisco quelli che parlano di blocco dello scrittore…
Ormai sapete che non amo arrivare qui, postare la ricetta e via. Non mi piace.
Mi piace raccontare qualcosa, a volte attinente alla ricetta, altre per niente.
Semplicemente scrivo quello che mi passa per la testa in quel momento, o delle riflessioni che partono da qualcosa che ho letto, o ascoltato…
Insomma, vi sto raccontando che non ho nulla di particolare da raccontarvi, blocco totale…
Che sia la primavera? Un semplice calo di energie? Mah? Passerà.
Mannaggia, mancando dal blog, mi sono pure persa il superamento delle 50.000 visualizzazioni…
Che dire, vi ringrazio sempre e tanto, davvero.
Mi lusinga e mi fa piacere che in così tanti passiate di qua per leggere quello che scrivo (o non scrivo..) e  per  vedere quello che sforno nelle mia cucina!
Va beh … ricetta dai!
In questi giorni di vacanza non ho cucinato tanto, ma viste la fave fresche non ho potuto resistere.
Ne è uscita questa pasta, facilissima, colorata, primaverile, e davvero buona.
Alla prossima amici!

Continue Reading…

Salato/ Secondi di pesce

Viaggiare, almeno con i sapori … Rana pescatrice al curry e anacardi

 

Mi piace tanto viaggiare. Ma tanto tanto…
Mi ritengo fortunata perché qualche viaggio l’ho pure fatto negli anni passati…
Tra quelli del cuore l’Australia, girata per un intero mese, assaporata nella sua selvaggia bellezza, le metropoli, le città  ed i suoi contrasti.
Ma anche il viaggio di quando ero poco più che una ragazza, da sola, in California, dai parenti americani scoperti dopo anni di oblio, e questa prima o poi ve la racconterò perché è davvero una bella storia…
E New York, meravigliosa. O la si ama o la si odia, New York.
E l’Europa. Parigi, più volte, e la Grecia, la Spagna…
Ma tra i tantissimi posti che non ho ancora visitato ce n’è uno che mi affascina particolarmente, l’India.
E’ un viaggio impegnativo, sicuramente non leggero, e che spero di poter fare, prima o poi.
E mi piace la cucina indiana. Mi piacciono i colori, i sapori, i profumi. Le spezie.
Uno dei piatti più conosciuti è forse il Chicken tikka masala, meglio conosciuto come Pollo al curry.
Di versioni ne esistono diverse. Tra l’altro la versione originale prevede pure il pomodoro, che spesso non viene utilizzato.
Beh, ho voluto modificare la ricetta con una mia interpretazione.
Pesce al posto del pollo e qualche cosina in più (tipo gli anacardi, che secondo me hanno un loro perché qui dentro!) e qualcuna in meno (ad esempio il pomodoro).
Della salsa vi scrivo la ricetta a parte.
Questa ricetta arriva direttamente dalla dispensa del corso di cucina naturale che ho seguito un paio di mesi fa.
E’ ottima, ed è perfetta per condire semplicemente il riso o altri cereali e legumi.
Ale, questa ricetta international è per il tuo contest, spero sia abbastanza internazionale, abbastanza rivisitata ed abbastanza etnica!
 

Continue Reading…

Biscotti e Frolle/ Cioccolato/ Colazione e merenda/ Dolce

8 Marzo e festeggio con un tè e … Frolle di riso, ricotta, cioccolato bianco e fava tonka

 

8 MARZO.
Che non amo molto questa festa molte di voi già lo sanno.
Ma non nel senso che non debba esserci una festa della donna, per carità.
E un fiore penso che a tutte faccia piacere riceverlo…
Semplicemente non amo quello che ci gira intorno.
Ci sono andata pure io tanti anni fa (ma taaaaanti anni fa..) a queste uscite di sole donne. Mi sono fatta coinvolgere ben poche volte, poi basta, ché mi vergognavo.
Chiedo scusa a chi ha già organizzato con le amiche, a chi ama uscire in questa occasione.
Ma io le amiche preferisco vederle in altre occasioni, o comunque in situazioni diverse.
Sono già un paio di settimane che, girando per negozi vedo cartoncini e locandine di feste per donne, con tanto di stripper e quant’altro…ma si può??? Lo trovo squallidissimo, e triste.
Ma che gusto c’è ad andare a mangiarsi anche solo una pizza e ritrovarsi circondate da gruppi di galline starnazzanti che si dilettano pure a fare battute sceme al cameriere o a qualche povero malcapitato di passaggio…ma abbiamo davvero bisogno di questo?
Io no, e credo non faccia certo onore alla nostra categoria.
Ma passiamo alla ricetta.
Mi ha ispirata il bellissimo contest di Valy  ‘KEEP CALM AND DRINK TEA’, al quale desidero partecipare con questa ricetta.
E ho pensato che mi piacerebbe riceverle così, le amiche.
Con delle buonissime frolle di riso, un tè, tante chiacchiere e risate, attività nella quale siamo davvero delle maestre J.
Vi auguro di passare una felice giornata, come preferite e con chi amate.
Ciao!

Continue Reading…

Biscotti e Frolle/ Colazione e merenda/ Dolce

Quadrotti all’uvetta e l’abbattitore di temperatura

 



Finalmente riesco a raccontarvi di questo macchinario delle meraviglie arrivato nella mia cucina, l’abbattitore.

Il post di oggi è un po’ lungo, ma sicuramente interessante, e comunque non mi sarebbe stato possibile riassumerne la descrizione in poche parole.
Confesso che erano anni che ne sentivo parlare, già da quando anni fa, mio marito ha conseguito l’attestato HACCP.
Poi l’ho visto utilizzare da cuochi e pasticceri in diverse trasmissioni, e poi diversi mesi fa ho iniziato a sentir parlare di questo.
Il primo abbattitore domestico presente sul mercato. FRESCO.
E l’ho desiderato.
Mi sono informata e visitato il sito, ma ho dovuto soprassedere e posticipare l’acquisto perché erano in preventivo altre spese in famiglia.
Ed ecco che a dicembre succede una cosa. Mi arriva una mail. Da Irinox.
Mi dicono che hanno visitato il mio blog e che desiderano incontrarmi per propormi un prodotto.
Lui, FRESCO.
Eccolo arrivare a casa mia.

Lo sto provando amici, funzione per funzione, ed è strepitoso!

Vi riporto una frase di Allan Bay.

“Quando arriva una nuova attrezzatura in cucina, veramente nuova…dobbiamo cercare di capire se e quanto questa procedura possa modificare, nel senso di migliorare, il nostro modo di cucinare.

Bene, nessuna nuova attrezzatura ha e avrà un impatto così forte come l’abbattitore di temperatura.”



 
Fresco, come appena fatto
 
Sapete di cosa si parla quando si dice “abbattitore”?
E cosa vuol dire abbattere?

Cosa sono il congelamento? E cos’è la surgelazione?

Noi siamo quello che mangiamo, io ci credo fortemente, è il motto del mio blog.

E troppo spesso la mancanza di tempo ci porta a fare la spesa di corsa, comperando alimenti troppo industrializzati, conservati con sostanze che magari nemmeno conosciamo e che sono anche molto dannose per il nostro organismo.
Dovremmo rifornirci di cibi freschi, di stagione, completi di tutti i loro nutrienti e delle loro proprietà organolettiche.
Spesso le vitamine ed i fitochimici presenti nei prodotti freschi si alterano facilmente a causa della loro non corretta conservazione.

Queste qualità possiamo mantenerle inalterate. Con FRESCO.

E’ importante sapere che:

·Un alimento posto per un’ora ad una temperatura tra 25° – 35° (temperatura ambiente) subisce un processo di invecchiamento pari a quello patito dallo stesso alimento lasciato 5 giorni ad una temperatura di 3° C.

·Un cibo cotto se mangiato appena cotto è ottimo, ma se non consumato subito inizia ad invecchiare, e questo a causa di:
-evaporazione, un cibo lasciato raffreddare a temperatura ambiente, tramite l’evaporazione, perde sapore, profumi, la sua qualità.
-proliferazione batterica, a temperatura ambiente i batteri si moltiplicano in modo esponenziale, il cibo perde il colore, sapore, invecchia.
-ossidazione enzimatica, a temperatura ambiente gli enzimi presenti negli alimenti ossidano velocemente provocando perdita e alterazione di colore degli alimenti (fatta la prova con gli spinaci ed i fagiolini, mai avuto un verde così brillante!)
E’ bene ricordare che frigorifero e freezer sono stati ideati per la sola conservazione, il frigo per prodotti freddi ed il freezer per prodotti surgelati.
NON sono adatti al raffreddamento dei prodotti.
Introdurre in frigorifero o in freezer cibi a temperatura ambiente è decisamente dannoso per gli alimenti già presenti al loro interno.
Rompe la catena del freddo, alterando e degradando i prodotti già in fase di conservazione.
Per questo motivo nasce l’abbattitore.
Il suo principio è l’abbattimento rapido della temperatura, ovvero raffreddare rapidamente i prodotti alimentari subito dopo la cottura, portandoli da +300°C fino a -40°C, bloccandone la proliferazione batterica e la degradazione enzimatica e mantenendone intatto il gusto, la fragranza e la naturale morbidezza.
Chiariamo poi la differenza tra congelamento lento e surgelazione rapida.
La qualità della surgelazione è proporzionale alla rapidità con cui avviene, cioè più rapido è il congelamento, migliore sarà la qualità del prodotto una volta scongelato.
Con la surgelazione rapida si evita la formazione di macrocristalli di ghiaccio negli alimenti i quali, aumentando il loro volume provocano la rottura delle fibre, la lacerazione vera e propria dell’alimento al suo interno con la conseguente perdita, in fase di scongelazione, dei liquidi che contengono le sostanze nutritive, causando anche perdita in quanto a colore, forma e consistenza.
Irinox è leader degli abbattitori rapidi di temperatura professionali ed è oggi presente sul mercato anche con il primo abbattitore per uso domestico.
Domestico solo per le dimensioni, ci tengo a precisarlo.
E’ poco più grande di un normale microonde, e non è finita qui!
Vogliamo parlare di tutte le altre funzioni?
Io pensavo facesse solo questo, abbattimento e surgelazione rapidi. Invece no.
Le funzioni sono ben 7, dal freddo veloce al caldo lento.
1.   Abbattimento rapido della temperatura 
Raffredda velocemente le pietanze calde, bloccando la proliferazione batterica, e  garantendo così che rimangano fresche e fragranti per 5-7 giorni.
2.   Surgelazione rapida
Più rapido è il congelamento, migliore è il mantenimento della qualità del prodotto. Allo scongelamento le pietanze saranno fresche, gustose e consistenti come se non fossero mai passate dal freezer.
3.   Scongelamento controllato 
Permette di scongelare gli alimenti più rapidamente in maniera uniforme e senza parziali cotture, mantenendone la naturale umidità e fragranza.
4.   Raffreddamento bevande 
Vino e bevande passano da temperatura ambiente a quella di servizio, perdendo un grado al minuto. Si può così evitare di affollare il frigo ed essere sempre pronti in caso di ospiti inattesi.
5.   Cottura lenta a bassa temperatura 
Il segreto di molti chef? Questo tipo di cottura, che non supera i 75°, cuoce dolcemente carne e pesce, ne esalta il sapore, conservandone tutta la naturale umidità, consistenza e proprietà nutritive.
6.   Lievitazione naturale
Mantiene costante la giusta temperatura di lievitazione di pane, pizze, brioches, permettendo di concludere in modo ideale il ciclo di fermentazione del lievito, rendendo gli impasti molto più digeribili.
7.   Piatto pronto 
    Offre la comodità di uscire la mattina, conservare il piatto come fosse in frigorifero e trovarlo caldo, come appena uscito dal forno.
Vi sembrano pochi questi vantaggi? A me sembra straordinario.

Utilizzare FRESCO consente di mangiare cibi più sani, perché permette di mantenere a lungo gli alimenti, nel frigorifero e nel freezer, conservando le loro vitamine e principi nutritivi.

La qualità, i colori, i profumi, l’aspetto e la consistenza dei cibi rimangono inalterati.
Questo per 5-7 gg, se la conservazione avviene in frigorifero a +3° C e per 8-10 mesi se la conservazione avviene in freezer a -18° C.
Ma vogliamo parlare anche del risparmio?
Di tempo, perché è possibile cucinare quando di tempo ne abbiamo a disposizione per poi conservare gli alimenti o in frigorifero (dopo averli abbattuti) o in freezer (dopo averli surgelati rapidamente).
Di denaro perché si può acquistare quando è più conveniente farlo, in stagione, e conservare gli alimenti nel modo più corretto e salutare.
E i surgelati! Non ne avete più bisogno. Ve li preparate voi, con FRESCO!
Avete mai analizzato il prezzo dei surgelati? Fatelo.
Poi aggiungete a questo il fatto che non siete nemmeno certi di quello che ci trovate all’interno (vedi scandalo lasagne alla carne di cavallo..:-/)  e proverete il desiderio inarrestabile di prepararveli da soli!
Anche se noi in famiglia non consumiamo pesce crudo, ritengo davvero importante ricordare, che l’unico metodo per consumare il pesce crudo in totale sicurezza è il congelamento a -20°C al cuore per almeno 24 ore.
Il surgelamento rapido di FRESCO elimina completamente il rischio di Anisakis, mantenendo intatti sapore e consistenza delle carni.
A questo proposito vi lascio un link interessante a Mare Magazine che ha scritto un interessante articolo “Come ti abbatto l’anisakis”, protagonista FRESCO.
Io lo sto provando e ne sono entusiasta. So già che non riuscirò a separarmene.
I cibi sono decisamente un’altra cosa se abbattuti appena cotti.
E’ un altro pianeta cucinare con questo supporto accanto, decisamente.
Oggi dei biscotti che ho spudoratamente tentato di copiare dalla mia Pasticceria preferita, la Pasticceria Adriana.
Non so nemmeno come li chiamano, sono dei quadrotti composti da due strati di frolla con un ripieno di confettura ed uvetta.
Il risultato mi ha ampiamente soddisfatta, sono diversi da quelli assaggiati da Adriana, ma molto molto buoni!

QUADROTTI ALL’UVETTA
Ingredienti:
Biscotto
200 g farina di orzo biologica
100 g farina integrale biologica
100 g zucchero di canna integrale
160 g burro biologico
½ cucchiaino di polvere di vaniglia bourbon
1 uovo biologico
1 pizzico sale rosa dell’Himalaya
Farcia
100 g uvetta sultanina
80 g composta o confettura di frutta  (io mista, uva, arance e prugne)
 


Preparate la frolla, lavorando con le dita le due farine con il burro fino a formare delle briciole, poi aggiungete anche lo zucchero, il sale, la vaniglia e per ultimo l’uovo.
Lavorate bene fino  a formare una palla che dividerete a metà stendendole con il matterello su un foglio di carta forno dove avrete disegnato (sul retro) un rettangolo (dovrete farne due di uguali).
Spalmate la composta di frutta sopra uno dei due strati di frolla, poi cospargete anche con l’uvetta, precedentemente ammollata in acqua e strizzata bene.
Coprite con il secondo strato di frolla, facendo attenzione durante l’operazione perché molto fragile.
Schiacciatelo un po’ per farlo aderire bene, se volete renderlo dorato spennellatelo con del tuorlo sbattuto.
Passatelo in frigo per almeno una mezz’ora (io nell’abbattitore per 10 minuti), questo facilita la fase successiva.
Ricavate i biscotti, tagliandolo a cubotti,  disponeteli in una teglia foderata di carta forno e cuocete a 200° per circa 15 minuti.
 
Colazione e merenda/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Di merende sane … Mini plum cake al pistacchio e nocciolata

 

 
Quando ho letto il post di Cristina su questo contest ho pensato subito che avrei voluto partecipare anche io ed ho iniziato a pensare alla merenda che avrei preparato.E’ mia ferma convinzione che è fondamentale dare ai bambini cibi semplici, sicuramente moltissima frutta e dolci possibilmente casalinghi.E che a volte è solo la pigrizia che ci fa comperare prodotti confezionati ed industriali.E allora ho pensato che il plum cake è un dolce davvero facile da preparare, che chiunque in dieci minuti dieci lo può infornare…e non serve nemmeno la frusta, potete anche mescolare gli ingredienti con un semplice cucchiaio di legno. Non ci sono davvero scuse.Questi due sapori, insieme, sono una vera delizia.

La crema di pistacchi si sposa alla perfezione alla Nocciolata e le farine di orzo e riso rendono questo dolce profumato e leggero.

Ho preparato le monoporzioni che il contest richiede, ma anche il plum cake nella dimensione tradizionale.

Mi dispiace non poter postare la foto di una fetta, ma questo dolce l’ho portato integro a casa di amici ieri pomeriggio e, credetemi, la fetta era uno spettacolo…sbucavano gocce di Nocciolata dall’impasto, buonissimo!

Continue Reading…

Dolce/ Torte

Torta ‘cuore’ brownies all’avocado e kumquat caramellati



Da dove inizio?
Dalla domenica sulla neve.
Giornata bellissima, neve e sole stupendi.
Giornata perfetta.
Era l’ultima del corso sci di Carola, che ha fatto anche la garetta ed è arrivata terza su 11 bambini…un podio di sole donne!!!
Senza nulla togliere ai maschietti, sono state molto brave.
Adesso pausa per qualche domenica, fino alla gara sociale dello sci club.
Poi questa cosa che ho scoperto al corso sulle spezie, tenuto da Samuele Reina, bravissimo erborista e naturopata.
Samuele mi ha fatto scoprire che potevo utilizzare l’avocado al posto del burro.
Certo sapevo che è un frutto molto grasso, ma di metterlo nei dolci e fare pure la pasta frolla, non lo sapevo di certo.
Complice il fatto che ho acquistato la rivista Cucina Naturale di febbraio, dove ho letto la ricetta dei brownies preparati con l’avocado. Ecco fatta questa torta.
Preciso che non ho nulla contro il burro, tanto meno sono a dieta, sono semplicemente curiosa e sperimento cose nuove.
Lo stampo era nuovo-nuovo, la ricetta l’ho come sempre modificata usando un po’ meno zucchero (e di canna) la farina di farro, le nocciole che nei brownies ci stanno bene ed ho aromatizzato con questa fantastica spezia che si chiama Fava Tonka e che arriva direttamente da Parigi, precisamente da L’épicerie de Bruno (Rue Tiquetonne 30).
Me ne ha portato in regalo un sacchettino la mia spacciatrice di cocottine, Daniela, (vi ho già parlato del suo negozio, Gagno Giovanni a Fontane di Villorba) che si è recata a Parigi un paio di settimane fa in occasione della fiera Maison & Objet Paris.
Non poteva portarmi cosa più gradita.
Questa fava è originaria del Venezuela, cresce su un albero che raggiunge i 25 metri di altezza. I suoi frutti vengono fatti rinsecchire e contengono due fave della lunghezza di 3-4 cm, la fava tonka.
Si utilizza come la noce moscata, grattugiata. E prevalentemente sui dolci.
Va dosata con molta parsimonia (1/2 fava è più che sufficiente per profumare un dolce intero) ed ha un aroma che ricorda la vaniglia e la mandorla.
E’ perfetta pertanto nelle creme e nelle torte, con il cioccolato è perfetta, secondo me.
Tradizione vuole che il suo profumo conferisca calore ed equilibrio interiore, coraggio, prosperità e fortuna.
Quindi Daniela, grazie per questo regalo!
Profumato e, speriamo, anche di buon auspicio.
Io colgo l’occasione del Giveaway di Ombretta del blog Dolcemeringa che il 1° Marzo compirà gli anni per partecipare con questo dolce che spero le porti anche tutto quello che la tradizione vuole evochi il profumo della fava tonka, calore, equilibrio interiore, prosperità e fortuna.
Auguri Ombretta!

Continue Reading…

Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Ancora radicchio! Crostata al Radicchio rosso di Treviso tardivo e crema pasticcera



Qui a Treviso finalmente c’è il sole!
E sono chiusa in casa perché polpettina ha nuovamente la febbre, mal di gola. Ma si può? Uff…
Va beh, speriamo sia un raffreddamento di passaggio, ché con il tempo orribile e la nebbia dei giorni scorsi non c’è molto da sorprendersi se i piccoletti si beccano dei malanni.
Ma passiamo alla ricetta.
Un dolce fatto con il radicchio! Mancava vero?
Confesso che ero leggermente perplessa prima di assaggiarla, ma è davvero particolare, e buona.
Non avendo una ricetta precisa da cui partire, ho fatto diverse prove prima di arrivare a questa che, secondo me (e secondo i miei assaggiatori), è riuscita bene!
In questa ultima versione ho aggiunto anche poca arancia candita che a mio avviso ci sta proprio bene, ma se non vi piace è ottima anche senza.
Quella che io avevo avuto occasione di mangiare era molto più rossa, cioè era stata preparata con molto più radicchio.
Vedete un po’ voi, in base ai vostri gusti.
Nel caso potete semplicemente aumentate la quantità di radicchio nella farcia per renderla più colorata.
Spero vi piaccia!
Vi lascio la ricetta e vado a misurare la febbre a polpettina.
Felice giornata!

Continue Reading…

Dolce/ Torte

Riciclo ‘veneziano’ e …Torta Nicolotta (di pane)

Oggi vi propongo un dolce tipico veneziano, di riciclo, povero.

Prende il nome dalla Parrocchia di San Nicolò dei Mendicoli (mendicanti), una delle più antiche chiese di Venezia (VII sec.), con campanile duecentesco e dipinti della scuola del Veronese, nella cui antica comunità, fatta per lo più di gente umile (pescatori e artigiani), era usanza fare questo dolce.

Questa torta veniva preparata per la festa di San Nicolò, parrocchia dei Nicolotti, antichi rivali degli abitanti di Castello, i Castellani.

A base di pane raffermo, è un dolce povero, un riciclo del pane raffermo.

Si dice che, nei tempi passati, la Nicolotta fosse distribuita al venerdì mattina presso tutti i conventi di Venezia, ai poveri della città.

Dolce povero si, ma ricco di sapore grazie agli aromi, ai semi di finocchio e alla grappa che non manca quasi mai nei dolci tradizionali veneti.

Io alla ricetta originale faccio diverse aggiunte a seconda della frutta secca che ho in dispensa…in questo caso ho aggiunto anche le gocce di cioccolato ed il cardamomo…

Lo so, avete ragione, non è più una torta Nicolotta, è più una Torta dei Dogi adesso … ma, facciamo così, vi lascio la ricetta originale e le mie aggiunte / modifiche, poi fate un po’ voi!

 

Continue Reading…

Primi piatti/ Salato

Gratin di tortiglioni con Radicchio di Treviso tardivo, Casatella DOP e noci

 
Oggi un luogo simbolo della Provincia di Treviso, ed un prodotto tipico, DOP.
Il Montello è una lunga e strana collina di terra rossa che si eleva poco oltre i 300 metri, un polmone verde che sorge a sud del corso del fiume Piave.
La sua forma in lontananza appare perfettamente regolare, è poco boscoso e non molto abitato. Caratteristica principale sono le strade di accesso, dette prese, 21 in tutto, delle stradine che lo affettano in senso longitudinale da nord a sud, mentre da ovest ad est è attraversato da una strada dorsale.
Il Montello è il luogo dove si trovano tante aziende agrituristiche, dove poter dormire, mangiare, fare escursioni a cavallo, trovare bellissimi percorsi per cicloturisti.
A noi piace tantissimo farci dei giretti sul Montello, in ogni stagione.
D’estate si trova un briciolo di refrigerio essendo leggermente più alto rispetto a Treviso ed è piacevole cenare all’aperto con prodotti semplici e genuini nei vari agriturismo della zona, l’autunno è un tripudio di colori, spesso le temperature sono miti e si può ancora pranzare all’aperto, d’inverno è fantastico trovare un camino acceso e pranzare dopo aver fatto una bella passeggiata, in primavera, che dire, è una meraviglia di profumi e colori!
Il primo giorno dell’anno siamo andati a farci una passeggiata e con l’occasione siamo passati a trovare un amico che ha un agriturismo, si chiama Busa dea Messa.
Un saluto ai cavalli, ed a tutti gli altri animali da parte delle bambine, che ogni volta portano loro l’ennesima razione di cibo…
Poi un caffè con Dario ed assaggi dei suoi dolci, niente di più perché ci siamo alzati abbastanza tardi e di pranzare non se ne parlava davvero.
Ma ci torneremo presto.
Vi lascio qualche foto della giornata e del luogo, molto bello.
Fateci un giro sul Montello se capitate da queste parti.
Oggi vi propongo un piatto con due prodotti tipici della Marca Trevigiana, il radicchio rosso di Treviso tardivo ormai lo conoscete già … e vi verrà pure fuori dagli occhi ormai!
Lo so che non avete il coraggio di dirmi basta! eh eh eh
E la Casatella Trevigiana DOP, un formaggio a pasta morbida che a me piace molto e che è davvero versatile in cucina.
Insomma oggi un tributo alla città e Provincia dove vivo.
Buon giovedì!

Continue Reading…

Colazione e merenda/ Dolce

Muffin ‘Panettone’

 

 
IL SOLE!
Questa mattina qui c’è il sole!
Ne ho davvero le scatole piene del tempo che ci ha regalato questo Natale, roba da farti crescere i funghi pleurotus nelle ossa! Ma dico io nebbia tutti i santi giorni?
Ieri sera stavamo andando in una pizzeria per trovarci con alcuni amici, strada che conosciamo benissimo tra l’altro, e ad una rotonda ci siamo (dico ci siamo perché nemmeno io mi sono accorta dell’errore di mio marito) disorientati tanta era la nebbia e, avendola confusa con la rotonda successiva, abbiamo imboccato l’uscita che ci riportava verso casa…non si vedeva ‘na mazza!
Vabbè, adesso pubblico il post e si esce cari amici, ché più tardi mi sa che cala nuovamente THE FOG! Sembra un film dell’orrore…e infatti.
Ricetta?
L’idea mi è venuta da una ricetta che ha preparato Benedetta tacco 12 in the kitchen (io la prendo un po’ in giro, ma devo dire che mi è simpatica e la invidio, anch’io vorrei destreggiarmi così con quei tacchi in cucina!).
La sua ricetta onestamente non l’ho segnata, perché ho preso solo l’idea, poi li ho preparati a modo mio.
Sono soddisfatta del risultato, del resto se non fosse così e mica li posterei!
Il sapore ricorda quello del panettone, anche se l’impasto è davvero quello dei muffin, il che li rende golosi (e vedete che la Benedetta mi ha contagiata con ‘sto golosi?) e perfetti come dolce dopo cena, magari accompagnati da una salsa alla vaniglia o all’arancia, ma anche ottimi anche per la colazione.
Io non amo cose troppo dolci con il caffelatte la mattina, ma questi me li sono sbafati!
Non fatevi spaventare se gli ingredienti sono parecchi, sono facilissimi da preparare!
Li provate?
Spero ci sia un po’ di sole anche da voi.
Buon sabato amici!
 

Continue Reading…