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Dicembre 2012

Diario

Un sabato a Conegliano …Eat’S

So che a voi magari sembrerà un posticino, probabilmente abitate a Roma, Milano, Torino, Bologna ed avete Eataly, Fiere di ogni tipo…ma dovete capire che Treviso è una cittadina tanto carina, pulita, ordinata, ma piccola.
E non è che le altre località nei dintorni siano più grandi.
Ovviamente ci sono i pro e i contro in tutte le cose, io spesso invidio chi abita nelle grandi città per la scelta enorme di cose da fare e vedere.
Spettacoli teatrali, mostre, concerti, ristoranti, locali innovativi, negozi all’avanguardia e di tendenza, fiere di ogni sorta, mercatini e quant’altro.
Di contro non invidio per niente il traffico, doversi passare delle ore in macchina per spostarsi da qui a lì, lo smog esagerato, le periferie che a volte non sono proprio una bellezza, a volte la mancanza di pulizia (nelle strade) e di verde pubblico.
Si, ci sono davvero i pro ed i contro, non si può avere tutto, le grandi città offrono alcune cose e le cittadine piccine ne offrono altre.
Treviso è una cittadina graziosa, e merita una visita.
Nei dintorni poi ci sono luoghi davvero belli ed interessanti, c’è l’imbarazzo della scelta.
Ville venete, tipo Villa Emo a Fanzolo , Villa Barbaro a Maser nei dintorni di Asolo, poi la Strada del Prosecco, gioiellini tipo Follina o Cison di Valmarino con il suo Castello e di cui vi ricordo la rassegna Stelle di Natale che si svolgerà dal 7 al 9 Dicembre e dal 15 al 16.
Insomma, tornando al discorso iniziale, io vorrei tanto visitare uno degli Eataly o la Fiera dell’artigianato in corso questa settimana a Milano. Per ora, quando ho bisogno di trovare qualche ingrediente particolare o ricercato, di mangiare un ottimo club sandwich e gustare un meraviglioso cioccolatino, vado da Eat’s, a Conegliano.

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Biscotti e Frolle/ Cioccolato/ Dolce

Whoopee! Festa finita! Whoopie pie al cappuccino

 

Ebbene si ce l’abbiamo fatta, festa finita.
Le pischelle si sono divertite, hanno cantato, ballato, strillato… hanno giocato a tombola, la sottoscritta, come al solito, ha pure fatto la buffona per farle divertire.
Morale: oggi io non sopporto più gli One Direction…
Li ho ascoltati per 4/5 ore consecutive…non sapete chi sono? Buon per voi!
La torta era molto buona, bella…beh, dai, direi carina.
Non sono certo una cake designer e con la pasta di zucchero sono davvero alle prime armi…la cosa più importante è che l’hanno mangiata tutta.
Spesso mi accorgo che alle feste di compleanno i genitori si abbuffano di dolce, ma i bambini non gradiscono molto, questa se la sono spazzolata, era buona davvero.
Purtroppo non sono riuscita a fare una foto della fetta…troppo convulso il momento del taglio e distribuzione fette…me ne sono completamente dimenticata.
Della torta non vi scrivo la ricetta, ho preparato la Torta Biondina, che ho scoperto nel blog di Vanessa, qui, la sola differenza è che ho utilizzato farine diverse, sapete che non uso la 00….
Mi incuriosiva da tempo questo impasto, ed è stato una rivelazione. Non è asciutto come il Pan di Spagna, rimane un po’ umido e quindi si può anche fare a meno di usare la bagna (io a dire il vero lo strato inferiore l’ho comunque leggermente bagnato con latte e cacao) e si presta davvero benissimo alla preparazione di torte decorate, viene bello alto e compatto.
Per la farcia ho usato la stessa che trovate nel post di Vanessa con la torta, una camy cream al mascarpone buonissima, che io ho arricchito con cioccolato fondente a pezzi.
Tema torta Top Model…se qualcuna di voi ha figlie di questa età o giù di lì, probabilmente sa di cosa sto parlando. Trattasi di nuova moda tra le giovanissime. Album vari con figure di modelle da vestire utilizzando ritagli di tessuto, carte colorate o pennarelli speciali…
Finché si è trattato di ritagliare il corpo, tutto ok…anche se al primo round mi si è rotta la pasta di zucchero e l’ho lasciata con una gamba tranciata sotto al ginocchio…poi ho ritagliato i capelli che ho fatto castani mescolando la pasta di zucchero bianca con del cacao amaro.
Ma, dico io, avete presente cosa significa fare gli occhi?? Disegnarle le pupille?? Ci ho provato, lo giuro, ma erano orribili, strabici…troppo piccoli ed impossibile farli bene, almeno per me…così li ho staccati ed è intervenuta la mia attitudine al problem solving…ho deciso immediatamente che una Top Model rock non poteva che indossare dei bei occhialoni scuri…;-)
Per il cordoncino intorno alla torta ho ascoltato i consigli di Vale, effetto un po’ meno ‘salsicciotto’ delle volte precedenti, ma insomma..devo ancora affinare l’arte della decorazione…
E finalmente ho fatto anche i whoopie pies!
E’ troppo carina la storia circa l’origine del nome di questi dolci, la cui origine è Oltreoceano, forse il Maine o la Pennsylvania.
Si dice che il nome fosse l’espressione dei bambini quando trovavano questi dolci come merenda…. “Whoopeee!” (trad. “Evviva!”)…non so se sia vera o romanzata ‘sta cosa…ma è carina davvero, ed è anche quello che viene da dire quando ne addenti uno!
Comunque una soddisfazione immensa.
Sinceramente li pensavo più difficili da preparare, invece.
Poi mi piace tanto la consistenza, che è più quella di una torta che di un biscotto. Buoni e non stucchevoli.
Per farli ho utilizzato le dosi della base al cacao nel libro dedicato a questi dolcetti che ho acquistato poco tempo fa (questo qui ).
Di una cosa sono davvero felice, si sono talmente ingozzate di pizza, patatine, pop-corn e torta che non ce l’hanno fatta a finire anche i whoopie pie, quindi.
Quelli che sono avanzati me li maGNo io!
Nota: Ve lo dico, le foto non mi piacciono per niente, ma avevo pochissimo tempo, 11 ragazzine urlanti in giro per casa…meglio di così non sono riuscita a fare…

 

 

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