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Roberta Morasco

Antipasti/ Piatti unici/ Salato

Ravioli Gyoza (vegani)

 

“Mangiare è uno dei quattro scopi della vita.

Quali siano gli altri tre,

nessuno lo ha mai saputo.”

Proverbio cinese

 

I Gyoza o ravioli giapponesi, ideati in Cina in tempi antichissimi (gli jiaozi cinesi, secondo alcune risultanze storiche, presenti fin dal III secolo avanti Cristo), arrivarono in Giappone nella seconda metà del ‘900.

Non esistono notizie precise su come arrivarono nel paese del Sol Levante, probabilmente furono scoperti in Cina dai soldati giapponesi durante il secondo conflitto mondiale (invasione della Manciuria), la diffusione della ricetta (rivisitata) in Giappone risale infatti a questo periodo storico.

Sono versatili e gustosissimi, e tutto sommato non così complicati da preparare; i più diffusi sono i gyoza cotti alla piastra, che vi propongo in questa ricetta, ma possono essere preparati anche al vapore oppure fritti.

Il ripieno in origine è di carne o pesce e verdure, io ho preferito una versione vegetariana, anzi vegana (!), non prevede infatti l’utilizzo di alcun prodotto di origine animale.

I Ravioli Gyoza vegani che vi propongo si preparano velocemente e si cucinano alla piastra, vanno adagiati in una padella bella calda con pochissimo olio di semi di sesamo e cotti fino a quando non si forma una sottile crosticina.

A questo punto va aggiunta un po’ d’acqua e messo il coperchio per terminare la cottura al vapore. Una volta pronti, serviteli belli caldi, immergeteli nella salsa di soia e via!

 

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Cioccolato/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Cake alla zucca e amaretti (con farina di mais)

 

“E allora impara a vivere.

Tagliati una bella porzione di torta con le posate d’argento.

Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi.

Apri gli occhi.

Impara come fa la luna a tramontare nel gelo della notte prima di Natale.

Apri le narici.  Annusa la neve.

Lascia che la vita accada.”

Sylvia Plath

 

Chi mi segue credo abbia capito che mi piace molto la zucca, la uso tantissimo, anche nei dolci.

Nel blog trovate diverse ricette dolci preparate con la zucca, per trovarle cliccate ‘zucca’ nella lente di ricerca in alto a destra, et voilà!

Oggi eccovi un altro dolce! Credetemi se vi dico che è semplicissimo da preparare, ed è buonissimo, perfetto da inzuppare così in purezza, delizioso se accompagnato da una crema leggera.

Nell’impasto, oltre agli amaretti, c’è anche la farina di mais fioretto (che a me nei dolci piace parecchio), e il cioccolato fondente.

Quest’ultimo potete anche non utilizzarlo, o sostituirlo ad esempio con l’uvetta sultanina.

Cake zucca e amaretti (con farina di mais) e ricetta sia!

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Colazione e merenda/ Dolce/ Impasti e preparazioni base

Monkey Bread

 

“Ti ho portato il cornetto caldo

per fare colazione insieme”

è un sentimento.” Cit

 

Un dolce americano dal nome curioso, il Monkey bread, letteralmente ‘pane delle scimmie’.

Questo dolce si compone di tante piccole palline (brioscine) che, una volta pronto, si potranno staccare facilmente per mangiarlo con le mani.

Io vi propongo la preparazione classica (adoro la cannella e la metterei ovunque!), che prevede il rotolamento delle palline nello zucchero e cannella e il tutto venga irrorato, prima della cottura, con una goduriosa salsina di burro e zucchero.

Comunque sappiate che è lecito sbizzarrirsi e prepararlo con le proprie spezie preferite, ed anche con eventuali ripieni golosi all’interno di ciascuna ‘pallina’ di impasto.

Colazione, merenda, vedete un po’ voi, secondo me il Monkey Bread , questa montagna di palline sofficissime che profumano di cannella e burro, va bene sempre, anche la sera, sul divano, copertina e film o serie preferita, una tazza di cioccolata calda e addio!

 

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Antipasti/ Impasti e preparazioni base/ Pane & co/ Salato

(Fucking) Focaccia broccoli e pomodorini

 

“Pane è la più gentile,

la più accogliente delle parole.

Scrivetela sempre con la maiuscola,

come il vostro nome.” Cit.

 

Farina, lievito e acqua.

Ma che magia meravigliosa è quella della panificazione?

E niente, finalmente un po’ di tempo libero che mi permette di impastare, ma soprattutto attendere, ché gli impasti necessitano di tempo e tanta pazienza.

Tra i regali di Natale ho ricevuto diversi libri, ce n’era anche uno di Cooker Girl (Aurora Cavallo) ché mi piace molto e seguo da un po’ su IG, soprattutto per le ricette sui lievitati.

La ‘fucking’ focaccia era un po’ che volevo provare a farla, finalmente ci sono riuscita!

L’ho personalizzata in base ai prodotti della stagione, ed è venuta una bomba di bontà!

Bella alta, croccante fuori, morbida all’interno e saporitissima!

Et voilà, focaccia broccoli e pomodorini!

 

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Dolce/ Dolci da credenza e crostate/ Senza categoria

Crostata morbida alle susine

 

“Il nome susina è già attestato nel Medioevo,

ben prima che si diffondano in Europa le specie cinesi o giapponesi.

Susina – la cui etimologia rimanda alla città persiana di Susa,

cioè all’origine mediorientale di molte specie di prugne –

è un nome nuovo che semplicemente si affianca all’antico prugna,

il “prunum” dei latini. ”

Massimo Montanari

 

Se le torte con le mele non sono mai abbastanza, nemmeno quelle con le susine scherzano!

Amo tantissimo le susine, in tutte le loro varietà (e sono davvero tante!). Un frutto dolce e succoso, ottimo consumato in purezza ma che si presta anche a tante preparazioni in cucina.

A fine estate a me piace fare scorta di cose buone per la stagione fredda e preparare la confettura, ma utilizzo spesso questo meraviglioso frutto anche per preparare dolci per colazione e merenda (a fine post ne trovate alcuni).

Secondo me poi le susine si sposano benissimo con le farine rustiche ed integrali (quelle che piacciono a me!), con la frutta secca e con le spezie.

Per preparare questa crostata morbida con le susine, la cosa migliore è utilizzare più varietà insieme. Facilissima da preparare, dovete provarla!

 

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Travel

Marocco e deserto – l’Erg Chebbi e l’Erg Chegaga

 

“Chi non conosce il silenzio del deserto

non sa cosa sia il silenzio.”

Proverbio tuareg

 

Dicono che l’Africa ti colpisca per i suoi colori, intensi e abbaglianti.

È tutto ‘tanto’ in Africa, il verde delle oasi è troppo verde, il rosso della sabbia è troppo rosso, il cielo è davvero troppo terso. Tutto così intenso da sembrare quasi irreale.

E niente, a me il mal d’Africa è iniziato qui, nel deserto, in Marocco.

Perdersi tra le sue dune, i suoi colori, dormire sotto un cielo stellato che più stellato non si può e godere del silenzio, profondo e avvolgente.

Un proverbio tuareg dice che “chi non conosce il silenzio del deserto non sa cosa sia il silenzio”.

Ed è davvero totale il silenzio del deserto, aperto e profondo, generato dallo spazio enorme, sconfinato, che c’è intorno.

Vi ho raccontato QUI di come, partiti da Fèz, siamo arrivati a Merzouga, località situata ai piedi delle grandi dune di sabbia e nota per il facile accesso ad escursioni di vario tipo nel deserto Erg Chebbi.

 

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Biscotti e Frolle/ Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Biscotti gelato

 

“Non è proprio fame,

è voglia di un secchio di gelato al cioccolato

e due vanghe di panna montata sopra.”

Cit. 

 

Ricette in archivio mai pubblicate.

L’estate volge al termine ma questi biscotti meritavano di essere condivisi, a me piacciono tantissimo!

Una merenda velocissima da preparare, anche insieme ai bambini, e un gelato ‘furbissimo’ che non necessita di gelatiera.

Questi biscotti gelato si preparano in pochissimi minuti, vi basterà raffreddare bene gli ingredienti e poi pazientare per il dovuto riposo in congelatore.

Pochissimi ingredienti, bontà assicurata!

 

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Contorni/ Piatti unici/ Salato/ Secondi vegetariani

Lenticchie alla marocchina

 

“Dai da mangiare al tuo ospite

anche se tu stai morendo di fame.”

Proverbio marocchino

 

Durante il viaggio in Marocco, mi hanno spesso servito piatti con le lenticchie. Personalmente le amo molto e le uso tantissimo in cucina.

Non mangiando carne da diversi anni, nella mia dieta ci sono altri prodotti, come ad esempio i legumi, che consumo in abbondanza e che amo preparare in modo diverso.

Vi propongo una ricetta davvero velocissima e molto gustosa. Una sorta di insalata speziata che potete a piacere servire sia fredda che tiepida/calda (io preferisco la seconda); questo piatto spesso per me diventa piatto unico, la servo con altre verdure, crude o cotte insieme a del riso bianco o semplicemente con del pane.

Le lenticchie alla marocchina con cipolla e peperone, leggermente piccanti, dovete davvero provarle!

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Colazione e merenda/ Dolce

Pains aux raisins

 

“La vita è troppo breve

per far colazione con un cornetto vuoto.”

Cit.

 

I pains aux raisins sono una meraviglia della pasticceria francese, e si, lo confesso, a me piacciono da impazzire!

Sono tra i miei dolci preferiti in assoluto, la loro consistenza secondo me è fantastica, croccanti all’esterno e morbidi all’interno.

Vengono preparati con lo stesso impasto dei croissant sfogliati , l’impasto viene steso e farcito con crema pasticcera e uvetta sultanina, dopo averlo arrotolato su se stesso, si taglia a fette ottenendo una sorta di ‘girelle’.

I pains aux raisins vanno spennellati con della confettura liquida per lucidarli, e poi, a piacere, possono essere decorati con granella di zucchero o della glassa.

Potete decidere di farcirli con più o meno crema, io onestamente li amo ricchi e morbidi, quindi abbondo con la crema! Potete anche variare la ricetta e farcirli con gocce di cioccolato fondente al posto dell’uvetta o utilizzare una crema pasticcera al cioccolato.

Provateli e poi mi raccontate!

 

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Impasti e preparazioni base/ Pane & co/ Salato

Msemen pane sfogliato marocchino

 

“Mangiare è incorporare un territorio”

Jean Brunhes

 

Gli Msemen, il pane (o crêpes) sfogliato marocchino, una delle preparazioni che, di fatto, sono diventate una sorta di dipendenza durante la vacanza in Marocco.

Gli Msemen sono una preparazione base della cucina marocchina e sono davvero semplici da preparare. Non contengono lievito pertanto richiedono un semplice e breve riposo dell’impasto, ma nessuna lievitazione.

La sola difficoltà sta nel tirare la sfoglia molto sottile,  è necessario ungerla accuratamente per poi ripiegarla e formare così dei ‘pacchettini‘ che in cottura produrranno l’effetto della sfogliatura.

In Marocco, gli msemen, ce l’hanno proposto ovunque e in ogni situazione possibile, a colazione con miele e confetture di frutta (venivano servite anche con altre preparazioni, tra cui ad esempio una sorta di pancake con molti buchi, i baghrir), ma anche durante i pasti, come pane da consumare con le tajine o le zuppe.

In tutta onestà è molto buono anche da solo, in vacanza mi è capitato spesso di fare uno spuntino con msemen e una tazza di tè alla menta!

 

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Colazione e merenda/ Dolce

Croissant

 

“Se dovessi decidere fra mangiare

croissant caldi senza ingrassare

e trovare l’uomo della tua vita:

di cosa li preferiresti ripieni?”
Cit.

 

E finalmente ho preparato anche i croissant, ché a casa non li avevo ancora mai preparati!

Prima di tutto però è importante chiarire alcune differenze.

Croissant o cornetto?

Qui al nord, in pasticceria o al bar, siamo addirittura abituati a chiedere “la brioche”, intendendo il cornetto all’italiana farcito, e già questo è un errore.

La brioche è un dolce di pasta lievitata (la brioche col tuppo ad esempio), quindi preparazione ben diversa, e comunque il cornetto non è il croissant.

La differenza tra i due prodotti è negli ingredienti, che sono gli stessi, fatta però eccezione per le uova che nel croissant non vengono utilizzate (se non per spennellarlo prima della cottura).

L’assenza di uova e il poco zucchero gli conferiscono un sapore più neutro, al palato prevale infatti il sentore di burro e la consistenza è più sfogliata e leggera rispetto a quella del cornetto all’italiana.

Il croissant inoltre non ha aromi e ha molto meno zucchero, questo lo rende utilizzabile per abbinamenti sia dolci che salati.

Solitamente il croissant non viene farcito, con la farcitura abbiamo il cugino, il Pain au Chocolat, che si prepara con un impasto simile e viene farcito con dei bastoncini di cioccolato.

Il cornetto invece, prevede uova e burro nell’impasto, è più dolce e aromatizzato, ed è il più diffuso nei bar e pasticcerie, proposto vuoto o farcito nei modi più svariati, con confetture e creme.

Insomma due prodotti accomunati soltanto dalla forma ma abbastanza diversi uno dall’altro.

La ricetta è tratta da un libro che io amo molto e che trovo meraviglioso: Come si fa il pane” di Emmanuel Hadjiandreou.

Dall’impasto base dei croissant potrete poi preparare altra viennoiserie come, ad esempio, i Pains aux raisins e i Pains au chocolat.

E quindi, Madame et Monsieur, le croissant!

 

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