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Friburgo in Brisgovia e la Foresta Nera

 

“Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano

i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti

con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un’altra.”

Claudio Magris

 

Finalmente riesco a pubblicare la prima parte di questo viaggio itinerante tra Germania e Francia.

Le foto sono tante, i luoghi visti molti e non mi è possibile raccontarvi tutto nello stesso post, per cui andiamo per ordine!

Abbiamo deciso di raggiungere Friburgo passando dal San Gottardo, sopra, non attraverso la galleria.

La sottoscritta non ama molto i luoghi chiusi, pertanto l’idea di transitare in una galleria così lunga non mi faceva affatto piacere, molto meglio stare all’aria aperta e godersi il paesaggio!

Abbiamo quindi preferito allungare di poco il tragitto (in realtà circa una mezz’ora di strada effettiva) percorrendo il passo San Gottardo.

Scelta azzeccatissima per noi, una strada bellissima, paesaggi meravigliosi e una sosta pranzo perfetta.

Giudicate voi dalle foto!

 

 

Friburgo in Brisgovia

Partiti da Treviso la mattina all’alba, attraversati il San Gottardo e la Svizzera, siamo arrivati velocemente a Friburgo nel primo pomeriggio. Trovato subito il nostro hotel grazie all’aiuto di una gentile coppia di ragazzi tedeschi (il nostro navigatore ci aveva momentaneamente abbandonati, stava proprio ‘sbarellando’…), abbiamo scaricato i bagagli, ci siamo rinfrescati, e siamo subito usciti, dirigendoci verso il centro città.

Friburgo ci è piaciuta immediatamente, si è presentata a noi in una domenica di agosto, calda e soleggiata, tante biciclette, giovani e famiglie lungo le strade e le piazze, bambini a giocare con gli spruzzi delle fontane, caffè all’aperto, rilassatezza e una piacevole sensazione di accoglienza.

Geograficamente collocata ai piedi della verdeggiante Foresta Nera, è una città universitaria giovane, smart e cosmopolita, l’Università di Friburgo è una delle più vecchie e rinomate di tutta la Germania (fu fondata nel 1457), non è mancato un giretto al suo interno (edificio a specchio qui sotto), l’adolescente già si vedeva a studiare qui!

Il centro storico non è molto grande ma decisamente pittoresco e di grande fascino storico, con le sue case a graticcio, le viuzze e i marciapiedi rivestiti con mosaici di ciottoli provenienti dal Reno, vivaci piazze e vie in cui brulicano i tavolini all’aperto dei tanti caffè e ristoranti.

 

 

Friburgo è anche la città tedesca con la maggiore quantità di ore di sole al giorno, ed una delle più ecologiche di tutta l’Europa, da qui arrivano infatti molte innovazioni nelle energie rinnovabili, nel trasporto sostenibile, nel riciclaggio e nelle costruzioni bio.

Tantissime sono le biciclette in circolazione (date un occhio al parcheggio qui sotto!), quasi tutta la popolazione si sposta proprio con la bicicletta o con i mezzi pubblici ed il centro città è chiuso al traffico.

 

 

Il cuore di Friburgo è la sua piazza centrale, la Münsterplatz, dove sorge il Münster di Friburgo, il Duomo. Una immensa cattedrale in puro stile gotico e arenaria rossa, costruita tra il 1200 e il 1513. Ebbene si, la sua costruzione richiese più di 300 anni e la maggior parte dei suoi costruttori non riuscì a vedere il risultato finale.

Con la sua bellissima torre campanaria di 116 metri di altezza (considerata una delle più belle d’Europa) che custodisce 19 campane (ognuna con un suono diverso), i particolarissimi doccioni (ben 91 in totale con lo scopo di proteggere le mura dall’accumulo dell’acqua piovana) raffiguranti animali immaginari, guglie di pietra traforata, vetrate istoriate, non si può evitare di ammirarla a lungo sia dall’esterno che dall’interno.

 

 

Dal lunedì al sabato, la mattina, attorno alla cattedrale non dovete perdervi il Münstermarkt, il pittoresco e coloratissimo mercato alimentare le cui origini risalgono al ‘500.

In questo mercato potrete trovare non soltanto frutta, ortaggi e fiori freschi, ma anche specialità gastronomiche, prodotti tipici in legno e altri manufatti artigianali), noi non abbiamo potuto evitare di fare uno spuntino con fragole (succose, deliziose e lavate al momento alla fontana!) e hot dog tipici del posto, peraltro buonissimi!

 

 

Girovagando tra le viuzze ci si imbatte anche nella bellissima Haus zum Walfisch, la stravagante ‘Casa della Balena’, un edificio in stile tardo-gotico del 1515, tra i cui illustri ospiti vi fu anche Erasmo da Rotterdam, che vi soggiornò tra il 1529 e il 1531. Tra gli ospiti illustri di questo palazzo ci fu anche Erasmo da Rotterdam, che qui soggiornò tre anni e pare vi scrisse l’Elogio della Follia’.

Piccola curiosità: è anche il luogo a cui si ispira l’ambientazione del film di Dario Argento ‘Suspiria’, venne infatti negato il permesso di girare il film al suo interno, per questo motivo gli ambienti furono ricostruiti in studio.

 

 

La Rathausplatz, la piazza del Municipio, con al centro una bellissima fontana, è ombreggiata da alberi di castagno e diversi sono i caffè dove fare una piacevole sosta (noi a base di Waffel e caffè!).

Molto belli i palazzi storici di questa piazza, l’Altes Rathaus (il Municipio Vecchio del XVI sec. dove ha sede l’ufficio del turismo), l’ottocentesco Neues Rathaus (il Municipio Nuovo) e la Kaufhaus, l’Antica Casa dei Commercianti, con le sue bellissime torri angolari e il suggestivo colore rosso granata.

Vedete qui sotto quella sorta di canaletta che passa in mezzo alla strada? Molte vie del centro di Friburgo sono solcate dai bächle (questo il loro nome), noi le abbiamo trovate asciutte, ma solitamente sono solcate dall’acqua freschissima che arriva dalla Foresta Nera. In passato erano una importante risorsa per fronteggiare a eventuali incendi, oggi invece, complice il caldo, sono fonte di gioco per i bambini che ci sguazzano a piedi nudi.

 

 

L’architettura a Friburgo risente molto delle sue origini, non solo tedesche, ma anche francesi e austriache, ha pertanto un’atmosfera abbastanza differente da quella delle altre città della Germania.

Il mio consiglio qui a Friburgo è anche di passeggiare tra le sue stradine senza una meta precisa, fermandovi a sbirciare le tante botteghe, ammirarne i particolari, i dettagli, rilassarvi seduti in un caffè, non mancherà di sorprendervi piacevolmente.

 

 

 

Due sono le porte rimaste dalle vecchie fortificazioni che, durante il Medioevo, avevano il compito di proteggere la città, una è Martinstor (la Porta di San Martino), la più antica e Schwabentor, la Porta degli Svevi.

 

 

Tra la Porta di San Martino e la Porta degli Svevi si snoda la Klein Venedig, la Piccola Venezia, un insieme di vicoletti e canaletti dove un tempo abitavano e lavoravano tanti artigiani che avevano necessità dell’acqua per lo svolgimento delle loro attività, tra questi i mugnai, i conciatori e i pescatori. Ci troviamo nel suggestivo quartiere del Gerberau e Fisherau, la cui vivace e colorata Augustinerplatz è il luogo che maggiormente rappresenta il punto di incontro dei giovani.

 

 

Ah! Molto importante!

Friburgo ha anche piste ciclabili lisciSSSiiiime dove sfrecciare con lo skate! Quanto mi piace questa foto! Forse perché non sono in posa e l’ho proprio ‘rubata’.

 

 

Mi sono totalmente innamorata dei tanti particolari, dettagli ed ornamenti, vecchi e nuovi di cui Friburgo è ricca e offre al visitatore in ogni suo angolo.

 

 

Se desiderate fare una sosta per riposarvi un po’ e, perché no, assaggiare qualche torta (servono delle fettone esagerate!), vi consiglio questa deliziosa pasticceria, Gmeiner, locale elegante e prezzi decisamente onesti. Tra le tante torte che propongono, potete ovviamente assaggiare anche la più famosa , la torta Foresta Nera (Schwarzwälder Kirschtorte).

Io avrei assaggiato tutto, ma avremmo dovuto fermarci più giorni per poterci riuscire!

 

 

Dove mangiare a Friburgo?

Pochi suggerimenti considerato il poco tempo che ci abbiamo trascorso (spunti presi per comodità dalla immancabile compagna di ogni viaggio, la Lonely Planet!), ma avrete l’imbarazzo della scelta, di posticini carini e ottimi ce ne sono parecchi:

Zum Roten Bären, Oberlinde 12, ristorante della locanda più antica di tutta la Germania (del 1120 e funziona senza interruzioni dal XIV).  Ambiente romantico e cibi ottimi.

Edo’s Hummus Küche, Grünwälderstr. 10 (Dietlerpassage), ottimo hummus fatto in casa, servito con pane pita caldo, ottime le insalate e i falafel. Consigliatissimo.

Pasticceria GmeinerKaiser-Joseph-Str. 24379098 Friburgo, vedi sopra 😉

Friburgo in definitiva merita assolutamente una visita e, circondata da verdeggianti colline, oltre che favorita dal clima più mite di tutta la Germania, è una città a misura d’uomo, vivace, ricca di storia, e luogo di partenza ideale per esplorare la Foresta Nera che la circonda.

 

Foresta Nera

La Foresta Nera è una ampia regione montuosa molto soleggiata,  situata nella parte sud-ovest della Germania e deve il suo nome alla fitta foresta di abeti che cresce a quote elevate, percorrere le strade che si collegano le varie località è davvero molto piacevole.

Il paesaggio è meraviglioso, la strada corre tra boschi di altissimi abeti e splendidi panorami sulle vallate circostanti.

La nostra prima meta (e dove pernotteremo) è Lenzkirch, nulla di particolare in questo paesino, è tranquillo, fiorito e curatissimo ed ottima base per le nostre escursioni nei dintorni.

“Wandern” dicono i tedeschi, e questa parola, secondo me, descrive perfettamente il ‘girare a piedi’, l’addentrarsi nella natura, passeggiando. Quello che faremo durante il nostro soggiorno.

 

 

Lago Titisee

Titisee è una località di villeggiatura con un bellissimo lago, le cui acque tinta smeraldo sono circondate dagli alberi.

La località è decisamente turistica, confesso che non ho sopportato molto bene le orde (si, si è necessario definirle ‘orde’) di turisti in arrivo con enormi pullman nella tarda mattinata/primo pomeriggio…

Nella foto qui sotto la vedete la mattina presto, ancora tranquilla e vivibile.

Cose da fare a Titisee?

Beh, sicuramente molto turistico ma carino, il giro nella ruota panoramica per godersi il paesaggio dall’alto.

Poi altra cosa da fare, noleggiare un’imbarcazione, a remi, elettrica o un pedalò, per farvi un bel giretto sul lago, esplorarlo e godervi in rilassatezza il meraviglioso paesaggio che vi circonda.

 

 

Infine, assolutamente da fare, è il giro completo del lago, un percorso (da fare a piedi o in bicicletta) di circa 8 km davvero molto piacevole.

Vi potrete lasciare alle spalle la folla di turisti per addentrarvi nella vegetazione che circonda il lago, raggiungere baie nascoste per fare un bagno o trovare uno spiazzo per un picnic, insomma la parte migliore di Titisee è proprio questa, la natura che lo circonda. Vi consiglio di trattenervi lungo le sponde del lago fino al tramonto, ne vale davvero la pena.

In ogni caso Titisee è una località attrezzatissima per svariate attività sportive e non, nuoto pesca, canoa, sup, surf, oltre che centri benessere e parchi acquatici.

Decisamente singolare Badeparadies, un centro per il benessere e tempo libero all’interno di una enorme costruzione di vetro, dotata di tetto retrattile, al cui interno potrete trovare spiaggette e palme, saune, scivoli e cascate. Un po’ per tutti i gusti insomma. Noi ad agosto abbiamo notato un po’ troppo affollamento e, in tutta onestà, abbiamo preferito evitare di andarci.

 

 

Lago Windgfällweiher 

A breve distanza da Titisee, il piccolo e tranquillo lago Windgfällweiher  merita senz’altro una tappa, se non altro per pranzare o cenare allo ‘Schlehdorns Seehof’.

Una terrazza affacciata sul lago, ed un menu vario e ottimo, con piatti a base sia di carne che di pesce del luogo.

Dolci ottimi, noi come si può vedere sotto, anche se discretamente sazi, non ce li siamo fatti mancare!

 

 

 

Triberg

Considerata la patria degli orologi in legno, Triberg si sviluppa sulla strada principale, su cui si affacciano hotel, ristoranti e negozi di prodotti artigianali ( …e anche tante cineserie, come ormai un po’ ovunque, purtroppo).

Molto belle le insegne di ferro battuto e le facciate affrescate di molti palazzi, è una località decisamente curata e piacevole.

Cose da vedere a Triberg sono i essenzialmente due, ovvero le cascate più altre della Germania, Triberg Wasserfälle, e il più grande e antico orologio a cucù del mondo, Weltgrösste Kuckuckshur.

 

 

Il cappello di lana rossa tipico delle donne nubili, il Bollenhut, simbolo per eccellenza della Foresta Nera, si può ammirare anche su questi simpatici totem che vigilano sul parcheggio principale.

Ah, lo segnalo anche se non ho avuto modo di provarlo, a Triberg si trova il Cafè Schäfer, dove pare che il Sig. Claus (Schäfer ovviamente) utilizzi la ricetta originale della torta Foresta Nera ideata da Josef Keller nel 1915. Ricordate che il locale è chiuso il mercoledì, esattamente il giorno della settimana in cui noi abbiamo visitato Triberg (che fortuna!).

 

 

Le Triberg Wasserfälle non sono certo quelle del Niagara, e non nascondo una certa delusione per non aver trovato neanche mezzo degli scoiattoli che ci avevano ‘venduto‘ all’ingresso insieme alle noccioline (vere e proprie tribù di scoiattoli dicevano…la piccoletta era incavolatissima!), ma il percorso che si snoda attraverso il bosco è davvero molto bello e vale la pena farci un giretto.

 

 

A breve distanza dal centro di Triberg, e più precisamente a Schonach, è possibile visitare l’orologio a cucù più grande del mondo. La visita in realtà è tutta qua. Una casetta con al suo interno il meccanismo gigante e un cucù che quando esce, ecco, non emoziona tantissimo…

In ogni caso, considerato il costo esiguo, il fatto che gli orologi sono la specialità del luogo, e che il posto lo trovate lungo la strada, vi consiglio comunque una visita veloce.

 

 

La Foresta Nera a noi è piaciuta molto, è il luogo ideale per concedersi una vacanza rilassante e al tempo stesso attiva, piccoli paesini pittoreschi dove, a dire il vero, non c’è molto da vedere, qui è la natura che ‘riempie’ la vacanza.

Di Friburgo, che dire di più? Bella, accogliente, città dove tornare, nel modo più assoluto.

Vi saluto e vi aspetto al prossimo post (mi metto al lavoro con le foto da sistemare!), con il racconto delle altre tappe della nostra vacanza, Strasburgo, Colmar e la Route des Vins d’Alsaceoltre che il bellissimo castello di Neuschwanstein in Baviera.

Bye!

 

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