“Bisogna essere nomadi,
attraversare le idee
come si attraversano
i paesi e le città.” Cit
Napoli. Una città bellissima, che vi consiglio assolutamente di visitare quanto prima.
Probabilmente è la città più controversa d’Italia, amata e denigrata allo stesso tempo, affascinante e decadente, Napoli ha dinamiche molto particolari, spesso assolutamente incomprensibili per chi non ci è nato. Molte persone procrastinano un viaggio in questa bellissima città per timore, a causa della pessima fama che la caratterizza e che non è ancora riuscita a scrollarsi del tutto di dosso. È un vero peccato perché è una città meravigliosa che ha davvero tanto da offrire.
Napoli è una città con tanti problemi, ma anche con mille risorse e la contraddistinguono enormi contrasti: miseria e nobiltà, luci e ombre, raffinata cultura e sguaiata ignoranza. Incredibile vedere come le sue criticità, che forse in altri posti avrebbero compromesso la pace sociale, qui convivono da sempre e le conferiscono un fascino senza eguali.
Ho trovato aspetti negativi a Napoli? Certo, ad esempio la sporcizia, l’animo discretamente caotico e poco avvezzo alle regole dei suoi abitanti, non esattamente ‘disciplinati’ e l’intenso, esagerato, traffico. Ma al tempo stesso mi hanno conquistata la sua struggente bellezza, i panorami, e l’immenso patrimonio storico, artistico e gastronomico.
Il fascino del Vesuvio, che veglia maestoso sulla città e sul suo l’hinterland (che hanno una estensione notevole), il centro città affacciato sul mare, con i suoi castelli e fortezze, chiese e monasteri, e una sorprendente ricchezza storica e culturale.
Napoli è arte e cultura, in tutti i modi possibili; vi basti pensare che qui sono nati o hanno vissuto artisti e musicisti indimenticabili, come il drammaturgo Eduardo De Filippo o il comico Antonio De Curtis in arte Totò. Filosofi come Benedetto Croce o musicisti come Edoardo Bennato.
Se vi preoccupa la sicurezza, vi assicuro che le precauzioni da adottare sono le stesse che è opportuno seguire per la visita di qualsiasi altra città, niente gioielli e orologi vistosi, portafogli ben protetti e borse chiuse e magari a tracolla, evitare zone isolate e informarsi su eventuali quartieri malfamati (evitandoli). Noi ad esempio abbiamo subito un tentativo di furto, per fortuna sventato, nella metro di Milano, mentre a Napoli non ci è accaduto nessun episodio spiacevole.
Siamo stati a Napoli 4 giorni ad inizio dicembre, abbiamo trovato splendide giornate di sole ed un clima meraviglioso, perfetto per stare fuori tutto il giorno e girarla in lungo e in largo.
Le cose da visitare sono davvero tante, per questo motivo abbiamo preferito dedicarci esclusivamente alla città (ci scuseranno Pompei, Ercolano ed altri siti nei dintorni, per voi torneremo!).
La vista dalla terrazza del nostro B&B
Cosa vedere a Napoli in pochi giorni?
Il centro storico di Napoli è un concentrato di monumenti pazzesco, da far invidia alle maggiori capitali europee, per questo motivo è importante pianificare bene quello che non volete assolutamente perdervi, anche in un viaggio di pochi giorni è possibile vedere tanto!
Il nostro B & B si trovava a pochi passi dal Museo Archeologico pertanto era molto comodo e ci siamo mossi quasi sempre a piedi, fatta eccezione per una visita alla metro e alle sue stazioni dell’arte, di cui vi parlo più avanti nel post.
Tenendo come riferimento Spaccanapoli sarà molto semplice trovare tanti siti di interesse storico e artistico lungo il percorso. Spaccanapoli è uno dei 3 decumani della città (decumani: le strade principali della antica Neapolis), che taglia a metà il centro storico e in realtà non si tratta di una via (questo è il nome con cui viene chiamata dai napoletani) ma di un percorso di 7 strade che attraversano in lunghezza la vecchia Neapolis e tagliano la città da nord a sud.
Spaccanapoli è il cuore della città vecchia e percorrerla equivale a percorrere 1000 anni di storia in pochi km, vicinissime una all’altra troverete tantissimi siti da visitare, un agglomerato di chiese, palazzi e musei.
Da Castel Capuano fino ai Quartieri Spagnoli e alla collina di Castel Sant’Elmo, trovate i principali e imperdibili monumenti come il Duomo con la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, San Gregorio Armeno e la Via dei Presepi, Napoli Sotterranea, la Chiesa del Gesù Nuovo, il Monastero di Santa Chiara e il suo bellissimo chiostro Maiolicato, la Cappella San Severo e il Cristo Velato.
Ma sono talmente tanti i siti storici e archeologici a Napoli che non ci sarebbe bastato un mese intero per vederli tutti. Cosa siamo riusciti a vedere? Ve lo racconto di seguito.
CHIESA DEL GESÙ NUOVO
La Chiesa del Gesù, meglio conosciuta come “del Gesù Nuovo” affaccia in una piazza dalla forma allungata e sempre affollata di turisti, è una delle più importanti basiliche di Napoli e vi lascerà senza fiato per la sua bellezza e fascino che emana.
La sua facciata esterna, a “bugnato” è insolita e poco adatta ad un edificio religioso, ha infatti una storia particolare. È infatti quella di un antico palazzo nobiliare non più esistente: Palazzo Sanseverino. Il Palazzo rientra infatti tra i beni confiscati alla famiglia Sanseverino a metà 1500, colpevoli del sostegno alla rivolta contro l’introduzione dell’inquisizione spagnola a Napoli. Il palazzo fu in seguito acquistato dall’ordine religioso dei Gesuiti che eressero la chiesa, distruggendo tutto l’edificio ad esclusione della facciata che ancora oggi conserva le sue caratteristiche punte di diamante aggettanti verso l’esterno.
Queste antiche pietre hanno dato adito a numerose leggende nel corso dei secoli. Su di esse sono infatti impresse delle incisioni per molti misteriose e dal significato oscuro. Per alcuni, amanti del paranormale e delle scienze esoteriche, si tratterebbe di simboli alchemici, per altri simboli dell’alfabeto aramaico usati per rappresentare note musicali che comporrebbero una partitura musicale. Altri ritengono siano semplicemente delle incisioni dei tagliapietra che avrebbero contrassegnato la suddivisione tra le diverse squadre degli addetti ai lavori.
L’interno di questa chiesa è incredibilmente bello, varcata la soglia si rimane senza fiato per la ricchezza delle finiture barocche. Come in tutte le chiese del settecento napoletano, gli interni sono una vera esplosione di colori e un susseguirsi di capolavori in marmo e stucco.
COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA CHIARA
Ubicato nel centro storico di Napoli, tra l’omonima via e Piazza del Gesù Nuovo, entrando qui passerete in un attimo dal chiasso delle vie turistiche alla pace del suo chiostro, a mio avviso uno dei luoghi più belli e assolutamente da non perdere!
Il complesso monumentale di Santa Chiara, anche noto come Monastero di Santa Chiara, è tra i più rilevanti e apprezzati monumenti del patrimonio artistico di Napoli. È una cittadella francescana medievale costruita nel 1310 per volontà di Roberto D’Angiò e sua moglie Sancia di Maiorca. Si estende su una superficie molto vasta che include la Basilica di origine gotica, gli ambienti monastici, l’area archeologica con i resti di uno stabilimento termale di epoca romana, l’ampia zona occupata dal museo dell’Opera Francescana, il famoso Chiostro settecentesco Maiolicato e il grande campanile.
Il chiostro è semplicemente meraviglioso, una sublime espressione di pace e bellezza, con i suoi affreschi, le maioliche colorate e gli alberi da frutto. Ho trovato molto interessante il percorso del museo che consente di comprendere l’evoluzione del complesso monumentale attraverso i preziosi reperti e opere dei diversi periodi di vita della struttura.
Da non perdere anche il Complesso monumentale Sant’Anna dei Lombardi, una chiesa monumentale, la volta della Sagrestia affrescata da Giorgio Vasari da sola vale la visita, bellissime le Cappelle Rinascimentali.
SAN GREGORIO ARMENO – La VIA DEI PRESEPI
Napoli credo sia bella in ogni stagione, ma l’atmosfera che si respira nel periodo Natalizio, con le vie del centro storico gremite di bancarelle è senza eguali!
Importante stabilire delle cose da visitare per gestire bene il tempo a disposizione, ma assolutamente necessario anche concedersi delle passeggiate tra le sue vivacissime strade lasciandosi condurre dalla curiosità. Via dei Tribunali, Via San Gregorio Armeno, famosa per le botteghe artigiane dei presepi, Via San Biagio dei librai curiosando tra le piccole botteghe di artigiani, fermandosi di tanto in tanto per assaggiare specialità locali, dalla pizza fritta ai favolosi babà.
Via San Gregorio Armeno è famosa in tutto il mondo per le botteghe artigianali di presepi e di pastori e durante il periodo natalizio è letteralmente presa d’assalto dai turisti. È bene precisare che è visitabile tutto l’anno perché gli artigiani sono aperti sempre, non soltanto nel periodo natalizio. Accanto alle statuine tradizionali troverete anche quelle dei personaggi pubblici del momento: dal Papa a Maradona, fino a Fedez e il Presidente Mattarella.
Non mancate di vistare la Chiesa di San Gregorio Armeno e il suo bellissimo Chiostro, uno degli edifici religiosi più antichi, grandi e importanti di Napoli, al suo interno un ciclo di affreschi davvero notevoli.
Nelle vicinanze anche il murales che Banksy ha regalato alla città, la Madonna con la Pistola, in Piazza Gerolomini.
NAPOLI SOTTERRANEA
Una visita che mi sento di consigliare è quella a Napoli sotterranea, il percorso più famoso (non l’unico!) del sottosuolo di Napoli.
Si scende a 40 mt sotto il livello stradale per esplorare i resti dell’antico acquedotto greco-romano, nel labirinto di gallerie e cisterne, attraversare i rifugi antiaerei della Secondo Guerra Mondiale e visitare il Museo della Guerra. Il percorso si conclude con la visita ai resti ‘inglobati’ del Teatro Romano (chiamato anche Teatro di Nerone).
Fa effetto ripensare ai giorni tragici della seconda guerra mondiale, quando circa 40.000 napoletani si rifugiarono qui sotto per sfuggire ai bombardamenti alleati e alla rappresaglia tedesca.
L’ingresso è in Piazza San Gaetano (su Via dei Tribunali), la visita dura circa un’ora e mezza e sarete accompagnati da guide (simpatiche!) esperte locali (qui le info www.napolisotterranea.org ).
Recatevi sul posto con un po’ di anticipo perché c’è da fare un po’ di coda per entrare, altrimenti visitate il sito e prenotate il ticket ‘saltacoda‘.
I resti del Teatro greco romano di Nerone (Napoli Sotterranea)
CAPPELLA SAN SEVERO e il CRISTO VELATO
La Cappella San Severo è un prezioso scrigno d’arte, creatività barocca e orgoglio dinastico, bellezza e mistero s’intrecciano creando in questo edificio un’atmosfera unica e quasi fuori dal tempo.
Oltre alla famosa statua ospita al suo interno diversi capolavori artistici ed è una tappa obbligatoria durante una visita a Napoli. Interessantissime e decisamente insolite le Macchine Anatomiche, delle riproduzioni minuziose e dettagliate del sistema circolatorio umano su una base scheletrica.
Il Cristo Velato è una statua che lascia senza fiato, scolpita da Giuseppe Sammartino nel 1753, raffigura Cristo morto e coperto da un sottilissimo sudario. Il velo di marmo è incredibilmente realistico, secondo molti critici d’arte è la scultura più bella mai realizzata. Non esagero se vi dico che la Cappella di San Severo vale da sola un viaggio a Napoli!
Non si potevano far foto all’interno e va bene così, sul sito trovate tutte le info oltre alla possibilità di acquistare i biglietti d’ingresso in anticipo, cosa che vi consiglio, non lo avessimo fatto probabilmente non saremmo riusciti a visitarla (www.museosansevero.it).
SANTA MARIA ASSUNTA – IL DUOMO e IL TESORO DI SAN GENNARO
Una volta usciti dalla Napoli sotterranea, in meno di 5 minuti potrete raggiungere il Duomo: la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Nell’imponente basilica voluta da Carlo I D’Angiò nel 1266 convivono insieme affreschi barocchi e antichi mosaici. Omaggio architettonico al Patrono di Napoli, al suo interno si trova la Cappella del Tesoro di San Gennaro dove sono custodite le reliquie del Santo e le ampolle contenenti il sangue ‘miracoloso’.
MANN – MUSEO ARCHEOLOGICO di NAPOLI (collezione Farnese)
Meravigliosa raccolta di antiche sculture, mosaici e affreschi nel cuore della città! Questo museo ospita una delle collezioni di tesori antichi più importanti del mondo. Tra le opere raccolte molti dei più pregevoli affreschi, mosaici e epigrafi dagli scavi di Pompei ed Ercolano, oltre alla scultura dell’antichità più grande che sia arrivata ai giorni nostri: il Toro Farnese, capolavoro dell’inizio del III sec. d.C. Molto bella anche la collezione di tesori dell’Antico Egitto, seconda per importanza in Italia soltanto al Museo Egizio di Torino. A noi il MANN è piaciuto davvero tantissimo e gli abbiamo dedicato quasi una giornata intera.
Tazza Farnese
Il più grande cammeo esistente al mondo, risale a un periodo compreso tra il III e il I sec. a.C. e fu
probabilmente realizzata ad Alessandria d’Egitto.
CASTEL SANT’ELMO e CERTOSA DI SAN MARTINO
Per vedere Napoli dall’alto recatevi al Vomero, l’elegante quartiere collinare dove si trovano Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino, si raggiunge con la metropolitana o utilizzando la comoda funicolare.
I due edifici si trovano a pochi metri l’uno dall’altro. Si trovano sull’estremità della collina e sono facilmente raggiungibili a piedi dalle strade centrali del Vomero o dalle uscite di Metropolitana e Funicolari, sono due oasi di tranquillità e vista mozzafiato su Napoli e il Golfo.
Costruito nel 1327, Castel Sant’Elmo è un castello medievale a forma di stella a sei punte, era organizzato come una cittadina autonoma che si sviluppava su due livelli: il primo, con ampi corridoi che portavano a cannoniere, cisterne, depositi e munizioni e viveri, ed il secondo, con un ampio piazzale destinato agli alloggi e alla chiesa, da cui si domina l’intera città. Oggi ospita il Museo del Novecento che racconta la storia di Napoli attraverso gli artisti che ne hanno dipinto la storia, con centinaia di quadri, sculture e disegni. Tutt’oggi è uno dei più significativi esempi di architettura militare cinquecentesca.
La Certosa e Museo di San Martino, espressione sublime del barocco napoletano, ha al suo interno una chiesa con marmi intarsiati, sculture, affreschi e dipinti dei più grandi artisti napoletani del XVII secolo; un museo (Museo Nazionale di S. Martino) contenitore della storia e cultura di Napoli e dei regni Meridionali. Si possono visitare una Sezione Navale, una Sezione dedicata ai Presepi e una sezione Teatrale. All’interno della Certosa di San Martino sono presenti due chiostri, considerati tra i più belli d’Italia.
Fortuna ha voluto che durante la nostra visita fosse in programma un concerto di musica classica, preceduto da una interessante introduzione alla musica barocca e dalla visita guidata al chiostro, molto, molto bello!
Il panorama. Da quassù si gode di una vista favolosa, a 360° sulla città, sul golfo e le sue isole e sul Vesuvio. Noi abbiamo pranzato in Piazza Vanvitelli e dedicato l’intero pomeriggio alla visita godendoci un meraviglioso tramonto.
Appena fuori dal Castel Sant’Elmo abbiamo imboccato la via Pedamentina, una strada pedonale gradinata (che conviene fare in discesa!) che abbiamo percorso per dirigerci verso i Quartieri Spagnoli dove abbiamo poi cenato.
STAZIONI DELL’ARTE – METROPOLITANA DI NAPOLI
Via Toledo è una vivacissima via piena di negozi e locali lungo la quale vi consiglio di fare una visita alla stazione della metropolitana Toledo, o magari fare un percorso per visitarne alcune.
All’interno di un progetto di riqualificazione di vaste aree del tessuto urbano, sono stati fatti degli interventi di architettura e arte pubblica in alcune stazioni della metropolitana.
La progettazione è stata affidata a architetti e designer di fama internazionale e il risultato è una vera e propria ‘arte underground’! Un vero e proprio itinerario artistico che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali.
Le stazioni riqualificate sono parecchie, la maggior parte concentrate sulla linea 1; una delle più sorprendenti è ‘Università’, caratterizzata da pareti retroilluminate su cui si stagliano figure tridimensionali che sembrano muoversi, ma la più bella (al primo posto nella classifica CNN 2014 delle stazioni più belle d’Europa) è Toledo, vi sembrerà di immergervi nei fondali marini! Lo spettacolare mosaico si amalgama ai resti della cinta muraria aragonese rinvenuti durante i lavori di scavo. Il Crater de Luz, il grande cono coperto di mosaico che attraversa in profondità tutti i livelli della stazione lascia senza fiato, bellissimo!
Stazioni dell’Arte – tutte le info QUI .
La via che fa da spartiacque tra i quartieri popolari e la Napoli aristocratica è proprio Via Toledo, una lunghissima trasversale ricca di negozi che attraversa la città fino alla Galleria Umberto I, il Teatro San Carlo, Piazza Plebiscito ed il Palazzo Reale. Poco lontano si trovano il Castel Nuovo, detto Maschio Angioino ed il Porto.
QUARTIERI SPAGNOLI
Proseguendo in direzione del Porto e del Lungomare, attraversate immergendovi nei Quartieri Spagnoli con la loro energica semplicità, vi troverete catapultati nella Napoli più vera e tradizionale.
Chiamati così perché qui, nel XVI secolo, accoglievano i militari spagnole di presidio in città per soffocare eventuali rivolte della popolazione. Divennero dimora anche di altri soldati di passaggio e di seguito luogo dove prostituzione e criminalità erano di casa. La storia, per fortuna passata, di quartiere degradato e malfamato ha quindi origini antiche, oggi dopo un lungo periodo di riqualificazione, i Quartieri Spagnoli costituiscono uno dei luoghi più interessanti da scoprire a Napoli. A pochi passi dalle vie dello shopping, vi troverete immersi in un dedalo di vicoli, piazzette, fruttivendoli, panni stesi ad asciugare, case dai colori sgargianti, piccole trattorie e pizzerie, le porte aperte dei ‘bassi’ (le piccole abitazioni a livello strada), il vociare allegro della gente.
Immancabili le foto i tanti murales, in particolare a quelli dedicati all’idolo indiscusso della città, Maradona.
MERCATO PIGNASECCA
Il Rione della Pignasecca, il mercato all’aperto dei Quartieri Spagnoli, sorge a pochi passi da Via Toledo. È uno dei mercati più noti della città, tra le bancarelle che si mescolano ai negozi di salumeria, ai panifici, alle pasticcerie, spunta il cuore dello street food del centro storico, con friggitorie e la tripperie e pescherie.
Qui si respira l’antico sapore del mercato di una volta, immergetevi nello street food e assaggiate le specialità partenopee, moltissime sia le pescherie che gli alimentari che propongono street food eccellente! I sapori della pescheria azzurra ad esempio ha sempre una fila lunghissima e il cuoppo di pesce fritto è ottimo!
Passeggiando verso il lungomare si possono ammirare Galleria Umberto I, la galleria ottocentesca di Napoli, bellissima e particolarmente suggestiva di notte; il Teatro San Carlo, il teatro dell’opera più grande d’Italia che nasce nel 1737, di fatto il Teatro d’Opera più antico del mondo per volontà del Re Carlo III di Borbone. Lo scrittore Stendhal, scrisse: “Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro ma ne dia la più pallida idea”.
CASTEL NUOVO
Castel Nuovo, meglio conosciuto come Maschio Angioino, è un poderoso castello duecentesco, nonché uno dei simboli di Napoli. Sorge proprio su piazza del Municipio, e le sue origini risalgono all’epoca di Carlo I d’Angiò, ampliato e abbellito nel tempo, Castrum Novum, con l’ascesa al trono di Roberto d’Angiò (grazie al suo mecenatismo) divenne meta privilegiata degli intellettuali e artisti più in vista dell’epoca e notevole centro di cultura. Anche Giotto vi soggiornò per un breve periodo e per sdebitarsi dell’ospitalità dipinse parte degli interni del castello, alcuni frammenti dei suoi affreschi sono visibili nella Cappella Palatina.
PIAZZA del PLEBISCITO
Il salotto della città, da sempre il luogo simbolo di Napoli, Piazza Plebiscito è spettacolare da qualsiasi punto la si osservi. Da un lato il monumento cinquecentesco alla gloria spagnola, Palazzo Reale e il suo Museo, dall’altro il colonnato della Basilica di San Francesco di Paola, copia neoclassica del Pantheon di Roma.
Non può mancare una lunga passeggiata sul lungomare Caracciolo, fino al bellissimo quartiere Chiaia. Pranzare all’aperto o sul lungomare o in uno dei ristorantini del suggestivo Borgo Marinai, e ammirare la città al crepuscolo dai bastioni del Castel Dell’Ovo.
CASTEL DELL’OVO e BORGO MARINARI
Eretto dai normanni nel XII secolo, Castel dell’Ovo è il castello più antico di Napoli, e sorge nel Borgo Marinari, una sorta di isolotto roccioso. La posizione è splendida, il porticciolo, i tanti ristorantini ricercati ed eleganti, e la vista dai bastioni del castello davvero imperdibile. Al tramonto assolutamente meraviglioso!
Dal lungomare di via Caracciolo, all’improvviso si entra in un mondo a parte; in questo piccolo borgo sembra che il tempo si sia fermato, luogo perfetto per venire qui verso il tramonto per un aperitivo o per un pranzo o cena vista mare.
PALAZZO MANNAJUOLO
Passeggiando nel quartiere Chiaia (a mio avviso il più belli ed elegante della città), recatevi in via Filangieri e cercate Palazzo Mannajuolo, splendido esempio di architettura Liberty della città! Chiedete al (gentilissimo) portiere di poter vedere la meravigliosa scala che si trova al suo interno (vi sarà permesso di ammirarla e fotografarla dal basso), meravigliosa. Una scala elicoidale davvero unica nel suo genere, creata con marmo a sbalzo e balaustre in ferro battuto, le sue forme sinuose e la luce che filtra dall’ultimo piano rapiranno il vostro sguardo!
COME ARRIVARE A NAPOLI:
Si raggiunge molto velocemente anche in treno (vedi Italo Treno), noi abbiamo preferito l’aereo grazie a delle tariffe vantaggiose con Volotea. L’aeroporto di Napoli, Capodichino, inoltre è vicinissimo al centro città, dista soltanto 5 km e il centro si raggiunge velocemente in taxi (attenzione ai tanti taxi abusivi fuori dall’aeroporto!).
DORMIRE:
Abbiamo soggiornato presso MAGMA HOME – ROOMS & ROOF. La location è particolare, curata e originale, non è però affatto economico soggiornare qui e a mio avviso il rapporto qualità prezzo non è così buono. Si trova in posizione abbastanza comoda, nei pressi del MANN (Museo Archeologico di Napoli); se avete bambini piccoli, considerate che ci sono parecchie scale da fare (ascensore non disponibile), la fatica è sicuramente ripagata dalla terrazza da dove si può godere di un magnifico panorama sulla città e sul Vesuvio (vedere foto a inizio post). Le camere sono ampie e piacevoli (anche se abbiamo avuto qualche problemino di freddo e riscaldamento non in funzione nel bagno), ma sia la struttura che la colazione (non così eccellente come letto nelle recensioni, solo dolci e non così abbondanti, zero frutta o salato; abbiamo chiesto se fosse possibile avere latte vegetale, non è mai pervenuto) a mio avviso non giustificano il prezzo. Ci tornerei? Probabilmente no per questo prezzo.
INFO UTILI:
CAMPANIA ARTE CARD: noi abbiamo acquistato questo pass che include alcuni ingressi ai principali siti oltre che utilizzo dei trasporti pubblici. Ci sono diverse formule, trovate tutte le informazioni QUI.
DOVE (e cosa) MANGIARE a NAPOLI
Partiamo dal presupposto che difficilmente mangerete male a Napoli, e la pizza è buona ovunque!
Le specialità gastronomiche napoletane sono tantissime, sia salate che dolci, non mancate di assaggiarle: pizza, pizza fritta, il cuoppo, la pasta patate e provola, la pasta al ragù napoletano, la parmigiana di melanzane, il Babà, le sfogliatelle, la pastiera, gli struffoli e chi più ne ha più ne metta. Potrete degustarle anche passeggiando, qui lo street food è disponibile ogni due passi!
Ci sono moltissime proposte anche per chi, come me, non mangia carne. Proprio vicino al nostro B&B c’è il ristorante qui di seguito che fa una pizza buonissima, oltre a dei primi piatti da urlo. Ma abbiamo trovato tantissima disponibilità anche in altri ristoranti, gentilissimi nel preparare piatti di verdure ‘alternativi’ al menu alla carta.
VITTO PITAGORICO: ottimo ristorante vegetariano/vegano, anche per la vicinanza al nostro B&B ci siamo tornati due volte. Tutto buonissimo, la pizza è spaziale!
RISTORANTE PIZZERIA AL CUCCIOLO BOHEMIEN: capitati per caso, ottimi piatti di pesce, personale qualificato e davvero gentile. Grande disponibilità a preparare anche dei piatti vegetariani (fuori menu).
TRATTORIA NENNELLA: locale storico e super affollato, necessario prenotare con molto anticipo.
PIZZERIA GINO SORBILLO: e niente, una tappa va fatta in una delle sue pizzerie (sono due una in Via dei Tribunali e una vicino al Lungomare)! C’è sempre una fila lunghissima, se per caso non avete voglia di aspettare in una delle due pizzerie del centro, assaggiate almeno la pizza fritta da asporto che è favolosa!
ANTICA PIZZERIA DA MICHELE: il tempio della pizza tradizionale e solo 3 tipi nel menu, la marinara, margherita e margherita doppia mozzarella.
PIZZERIA MAMMINA: si trova sul lungomare, scelta per la posizione che in una giornata di sole è ottima; la pizza comunque è buona il servizio così così, diciamo che è un po’ turistica e forse leggermente più cari rispetto ad altri posti.
PASTICCERIA SALVATORE CAPPARELLI: babà, sfogliatelle, tutto superlativo!
PASTICCERIA POPPELLA: da provare il Fiocco di Neve, piccole e soffici focaccine farcite con una crema di panna e ricotta (una tira l’altra!).
Tante cose viste, altrettante che mancano da visitare.
E niente, ci vediamo presto Napoli!
Mi sei piaciuta assai!
𝕃𝔸 ℂ𝕌𝕃𝕋𝕌ℝ𝔸 È 𝕃’𝕌ℕ𝕀ℂ𝔸 𝕊𝔸𝕃𝕍𝔼ℤℤ𝔸
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