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Eventi/ Salato/ Secondi di pesce

Filetto di scorfano gratinato agli anacardi per #VENTURATOPBLOGGER2014

 
“ La qualità non è mai casuale;
è sempre il risultato di uno sforzo intelligente” 
 
John Ruskin
Sono di corsa questa settimana.
Trolley in fase cosacavolocimettodentro  e tante cose da fare prima della partenza.
Si, perché sono in partenza giovedì mattina.
Il 27 e 28 Novembre sarò ospite di Ventura presso il Casta Diva Resort & Spa, prestigioso hotel sul Lago di Como.
Non sarò sola ovviamente, con me ci saranno altre blogger.
La location è davvero da sogno e, nel pomeriggio di giovedì, ci attende una lezione con il Maestro Luca Montersino.
Che dire? Posso essere un filino emozionata secondo voi?
Io al mio ritorno vi racconto tutto!
Voi intanto potete seguire la nostra avventura sui social seguendo l’hastag #VenturaTopBlogger2014!
Qualità.
La qualità non è casuale.

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Eventi/ Pane & co/ Salato/ Secondi di carne

Hamburger di pollo con ananas grigliato e panini homemade … e Bloggalline alla festa della vendemmia

Avete presente quando vi capita di mangiare fuori qualcosa di buono, che vi stuzzica il palato, e il desiderio di riprovare a farlo a casa vi assale?

Ecco.
A me capita spesso.
Questo forse non è un piatto così strano e particolare, in fondo è un hamburger…
Ma mi è piaciuto così tanto che ho voluto provare a farlo praticamente subito, appena tornati da Londra.
Potete servirlo a mò di hamburger con tutti gli ingredienti stratificati, ma vi servirà un ananas più piccolino, diversamente le fette deborderanno dal panino…
Io ho preferito lasciarlo destrutturato, esattamente come l’ho mangiato a Londra.
Poi volete mettere la soddisfazione di farsi anche i panini?
Si ok, si lavora un pochino, ma vedere tutta la famiglia concorde sulla bontà, che ripulisce allegramente il piatto, ripaga del tempo impiegato a prepararlo!
Alla fine del post, un piccolo reportage fotografico del mini-raduno de Le Bloggalline alla Festa della Vendemmia 2014, presso le Tenute Tomasella in quel di Portobuffolé.
Vi saluto, buon fine settimana gente!
 

HAMBURGER di POLLO con ANANAS GRIGLIATO e PANINI HOMEMADE
Ingredienti ( per 4 hamburger e 4 panini):
Panini per hamburger  (ricetta tratta da “Come si fa il pane” di E. Hadjiandreou)
200 g di farina macinata a pietra tipo 1
¾ cucchiaino di sale integrale
6 g di lievito di birra fresco (o 3 gr di lievito secco attivo)
130 ml acqua calda
Hamburger di pollo
500 g di petto di pollo
1 uovo biologico
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 spicchio d’aglio (a piacere)
Salvia e prezzemolo freschi qb
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
3 grani di pepe di Sichuan (tritato o pestato nel mortaio)
Per completare
1 ananas fresco
2 cipolle di Tropea
Insalata a piacere (a foglia grande)
mandorle a lamelle una manciata
olio EVO
sale qb
pepe qb
Panini per hamburger
1) In una piccola ciotola, mescolate la farina e il sale, tenete da parte. Questi sono gli ingredienti secchi.
2) In un’altra ciotola (più grande), mescolate il lievito con l’acqua calda fino a che sarà sciolto. Questi sono gli ingredienti umidi.
3) Unite gli ingredienti secchi a quelli umidi.
4) Mescolate i due composti con un cucchiaio di legno (io ho eseguito questa operazione con la planetaria, gancio) e lavorateli con le mani finché si formerà un impasto.

5) Usate un raschia-pasta per pulire le pareti della ciotola (o della planetaria) ed assicurarvi che gli ingredienti siano ben mescolati.

 

6) Coprite l’impasto con una ciotola e fatelo riposare per 10 minuti.
7) Trascorso il tempo l’impasto è pronto da lavorare. Lasciandolo nella ciotola, tirate una parte dell’impasto dal lato e premetelo al centro. Girate leggermente la ciotola e ripetete l’operazione con un’altra porzione di impasto. Ripetete altre 8 volte. L’intero processo dovrebbe durare circa 10 secondi e l’impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.
8) Coprite nuovamente e lasciate riposare per 10 minuti.
9) Ripetete due volte le fasi 7 e 8. Dopo la terza lavorazione, l’impasto dovrebbe essere liscio.
10) Ripetete la fase 7 un’ultima volta. Dopo questa lavorazione, capovolgendo l’impasto nella ciotola dovreste avere una palla liscia.
11) Coprite nuovamente e fate lievitare per 1 ora.
 

 

12) Trascorso il tempo l’impasto dovrebbe essere raddoppiato di volume, schiacciatelo delicatamente con il pugno per sgonfiarlo e fare uscire l’aria.
13) Trasferite l’impasto su un piano di lavoro infarinato e dividetelo in 4 porzioni  uguali (da ca. 80 gr ciascuna) utilizzando un raschia-pasta di metallo o un coltello.
14) Prendete una porzione di impasto e rotolatela tra le mani fino ad ottenere una pallina liscia perfettamente rotonda. Appiattitela leggermente da un lato ed appoggiatela su una teglia coperta di carta forno, con il lato schiacciato in basso.
Formate in questo modo i 4 panini.
15) Coprite e fate lievitare per circa 15-20 minuti, fino a quando saranno quasi raddoppiati di volume.
16) Nel frattempo accendete il forno a 240° (ventilato) o alla massima temperatura.
Mettete a scaldare una teglia sul fondo del forno e tenete da parte una tazza piena d’acqua.
17) Mettete i panini lievitati nel forno ben caldo, versate l’acqua tenuta da parte nella teglia sul fondo per formare il vapore e abbassate la temperatura a 220°.
Cuocete i panini per circa 15 minuti, comunque fino a che saranno belli dorati.
Per verificare la cottura, rigiratene uno e dategli un colpetto sul fondo, dovrebbe suonare vuoto.
Fateli raffreddare su una griglia.

 

Hamburger di pollo
Tritate la carne di pollo nel cutter (robot da cucina), trasferitela in una terrina ed unite l’uovo, il Parmigiano, l’aglio tritato (privato dell’anima) e mescolate bene con un cucchiaio di legno.
Unite anche sale, pepe bianco, pepe di Sichuan tritato e le erbe aromatiche lavate e tritate.
Mescolate bene e, con le mani bagnate, prelevate una parte di prodotto e formate delle palline con i palmi delle mani, disponetele su un piatto coperto di pellicola trasparente, appiattendole un po’ per dare loro la forma dell’hamburger.
Fate riposare gli hamburger in frigorifero per almeno una mezz’ora affinché si compattino (io li ho passati in abbattitore in modalità surgelazione per una decina di minuti).
Scaldate una padella antiaderente dal fondo spesso e cuoceteli a fiamma media  per circa 3-4 minuti per lato.
Io ho finito la cottura in forno caldo, li ho trasferiti su una teglia rivestita di carta forno e li ho lasciati a 180° per circa 6-7 minuti.
Per completare il piatto
Tagliate le cipolle a fette spesse e grigliatele da entrambi i lati, salate e pepate.
Preparate le fette di ananas e grigliate anche queste da entrambi i lati.
Tostate le mandorle in una padella antiaderente.
Servite il piatto con le foglie di insalata sul fondo (lavate ed asciugate), disponete sopra l’ananas e la cipolla grigliati, hamburger ed il panino.
Regolate di sale e pepe, finite il piatto con poco olio EVO e le mandorle tostate.
LE BLOGGALLINE alla FESTA DELLA VENDEMMIA
Tenute Tomasella – Portobuffolé
Una domenica tra le vigne.

 

 

 

Piedini al lavoro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

foto Miky Pisanu

 

Grazie a tutte le ragazze che hanno partecipato!
E’ sempre un piacere stare insieme!
La bloggallinite dà dipendenza!

 

Diario/ Salato/ Secondi di pesce

Polpette di seppia con salsa allo yogurt

La settimana è quasi passata, e per noi è stata abbastanza frenetica.

La prima settimana di scuola è sempre così, se poi è moltiplicata per due diventa una settimana di corsa.
Respirando profondamente e ripetendo ‘OHMMMM’ mentalmente, mattinate passate in coda per acquistare il materiale scolastico, i libri, per fare i vari pagamenti in banca (contributo volontario, ne vogliamo parlare? No, meglio di no và, ché sennò ci viene mal di stomaco di prima mattina…), per acquistare i buoni mensa (ovviamente in un’altra banca, mica vorremmo semplificare le cose, naaaaaaa),  per consegnare documenti vari in direzione, le alzatacce e le vestizioni frenetiche da metabolizzare … insomma non è stato semplice ma siamo sopravvissuti!
La cosa che però ci rende felici è che Polpettina ha avuto un approccio perfetto, è contenta, carica e si sveglia volentieri per andare a scuola, cosa chiedere di più?
Si sente grande, ed è davvero cresciuta tanto, soprattutto caratterialmente.
Come crescono in fretta.
Lei non vorrebbe più essere chiamata così.
Polpettina intendo.
Ma la chiamo in questo modo da quando è nata, mi viene così spontaneo mannaggia!
Capisco però che ormai è grande, quindi abbiamo trattato sulla faccenda.
Mi ha concesso di chiamarla Polpettina solo tra le mura domestiche, fuori no, fuori è Serena e basta.
A proposito di polpette, io con queste l’ho ingannata per bene, che le seppie non le vuole vedere neanche da lontano, ma che sotto forma di polpetta mangerebbe qualsiasi cosa.
Provatele, sono ottime!
La salsa secondo me ci sta troppo bene, ed è ottima per accompagnare anche carni bianche ed in particolar modo quelle alla griglia!
Ora vi saluto e mi riposo un po’, ché il fine settimana sarà abbastanza pieno.

Domani vado in gita in un bel posto con la mia cara amica Lara .

Domenica invece saremo in tante ad una bella festa, presso le Tenute Tomasella!
Le Bloggalline alla vendemmia!
Insomma fine settimana intenso, vi auguro buon week end gente!

Poi quando torno vi racconto!

POLPETTE DI SEPPIA con SALSA ALLO YOGURT

Ingredienti:

Polpette di seppia

500 g di seppie
40 g Parmigiano Reggiano grattugiato
90 g pane grattugiato (più altro per panare le polpette)
2 uova biologiche
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
la scorza di mezzo limone biologico
Prezzemolo fresco qb
Sale integrale qb
Pepe bianco qb

Salsa allo yogurt

200 g yogurt greco
1 spicchio d’aglio
½ cucchiaino di curry
buccia di ½ limone biologico o non trattato
1 cucchiaio di olio EVO
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
menta fresca (facoltativa)

 

Lavate bene le seppie sotto l’acqua corrente (le mie erano già state pulite, diversamente eliminate pelle, osso, becco ed occhi), tagliatele a pezzettoni e tritatele finemente nel cutter (robot da cucina) con lo spicchio d’aglio privato dell’anima, unite le uova, il Parmigiano ed il pane grattugiato.

Per ultimo unite il prezzemolo fresco, mescolate bene, quindi con le mani bagnate per evitare vi si appiccichi il composto, formate delle palline e passatele nel pane grattugiato.

Scaldate l’olio nella padella (verificate se è pronto facendo la prova stecchino, immergete uno stecchino, se si formano delle bollicine tutto intorno l’olio è alla giusta temperatura), fate cuocere poche polpette per volta (3-4 a seconda della dimensione della padella), giratele durante la cottura e toglietele appena le vedrete belle colorate.

Servite calde (potete tenerle al caldo nel forno, a bassa temperatura) con la salsa allo yogurt.

 

 

Salsa allo yogurt
Tritate l’aglio ed unitelo allo yogurt, mescolate bene quindi unite anche gli altri ingredienti.
Menta fresca sminuzzata se vi piace, ma è buona anche senza.
Regolate di sale e pepe e conservate in frigorifero fino al momento di servirla.

 

Inizia l’avventura cucciolotta!

 

 

Salato/ Secondi di pesce

Panzanella all’acqua di mare … l’estate mica è finita!

 

Ci sono dei piatti che per me rappresentano l’estate, le vacanze, il sole.
Uno di questi piatti è la panzanella.
Da quando l’ho scoperta, diversi anni fa, non l’ho più lasciata.
E’ un piatto unico che risolve in modo semplice ed elegante sia pranzo che cena.
Piatto povero della tradizione contadina, permette di creare un pasto delizioso e profumato partendo da del semplice pane raffermo.
Dalla ricetta base, con pomodoro, cipolla, cetrioli e basilico, è divertente spaziare, sperimentando nuove versioni con l’utilizzo di altri ingredienti (mai provato a fare la panzanella svuota dispensa?).
Questa versione di mare arriva dalla lettura di un quotidiano mentre facevo colazione in pasticceria.
Non potevo strappare la pagina (mammamia quante volte leggo cose interessanti e mi verrebbe da fare STRAAAAPP a voi no?), quindi ho letto bene, preso nota e una volta a casa, cercato sul web.
La ricetta originale la trovate qui, io ho fatto le mie (solite) piccole modifiche.
Oggi qui piove e la temperatura si è anche abbassata (pensare che ieri al mare si stava benissimo), ma l’estate mica è finita!

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Diario/ Piatti unici/ Salato/ Secondi di pesce

Polpo e riso basmati al limone e sedano

“Dietro di noi si stendeva la baia, liscia come una lastra, 

tutta permeata di quell’azzurro incredibile…”

“Che gioia avere una barca tutta per sé! 
La gradevole sensazione di potenza mentre spingi i remi e senti la barca filare avanti 
con quel fruscio d’acqua saettante come quando si taglia la seta; 
il sole che ti scalda dolcemente la schiena 
e frantuma la superficie del mare in cento colori diversi..”
La buganvillea che ricopriva rigogliosa il balconcino sulla facciata era tutta adorna,
come per una festa di carnevale, dei suoi violacei fiori a forma di lanterna.”
 
 

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Piatti unici/ Salato/ Secondi vegetariani/ Travel

Una gita nei colli … L’oeuf poché – Uovo in camicia su nido di agretti




“Le uova mi hanno sempre affascinato. 
Amo la loro forma ovale, a volte allungata, la purezza delle loro linee e il colore dei loro gusci,
che vanno dal bianco naturale al nocciola pallido. 
Quando tengo in mano un uovo, sento che rappresenta l’immagine dell’universo 
e risveglia e aumenta il mio rispetto per la vita.” 
Michel Roux
 
 
 
L’uovo in camicia è un ricordo dell’infanzia.
Mia mamma li preparava spesso, e li cucinava immersi in un sughetto di pomodoro e verdurine, buonissimi.
Ricordo la scarpetta finale, ed il piatto bello pulito.

Il metodo di cottura è un po’ insidioso, all’inizio magari non tutti vengono perfetti.

Riuscire a prepararli bene è una grande soddisfazione, e permette di creare un bel piatto con pochi ingredienti.

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Greenery mood/ Salato/ Secondi di pesce

Seppie arrostite su crema di piselli freschi




A volte anche andare dal medico ha un suo perché.
Tu telefoni per prendere appuntamento e te lo dà una settimana dopo “Signora, non ho posto, le fisso l’appuntamento per venerdì..”, cavolo!
Ma cheè?? Sono tutti malati??
Comunque, arriva il fatidico giorno e ti rechi dal medico.Arrivi con il tuo solito dieci minuti di anticipo, ché mi hanno insegnato che arrivare in ritardo è maleducazione.

Trovi l’invasione.

Telefoni che squillano senza tregua, segretarie agitate ché non funziona l’adsl, persone gocciolanti (ché quel giorno pioveva..), tutti di fretta, raffreddati e nervosi.

Capisci che nonostante l’appuntamento dovrai aspettare un bel po’, e un pochino ti girano…

Ma poi ti siedi e ti rassegni.

Ok prendiamoci ‘sto giornale e facciamo passare il tempo.

Rovistando tra le riviste (non c’era granché, non è come dal parrucchiere.…) mi capita in mano l’inserto del Corriere della Sera, “Io Donna”  e, sfogliando,  ecco questa ricetta.

Colpo di fulmine, tiro fuori il cellulare, CLIC faccio la foto (poi mi è venuto a mente che le ricette ci sono anche online…ma tanté).

Il giorno successivo compero le seppie ed i piselli freschi.

Uno spettacolo! Semplice e buonissima.

Io forse non potevo nemmeno mangiarle le seppie, ma ho trasgredito.

Tanto il mio medico non lo sa che ho un blog, quindi spero che non lo venga a sapere!

Buon fine settimana!

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Antipasti/ Salato/ Secondi di carne

Facciamo scarpetta! Le polpette al pomodoro con mix aromatico piccante

 
 
 
Avete presente quei piatti che fanno casa?
Che ti ricordano la famiglia, l’infanzia?
Quei piatti che ti piace servire direttamente in tavola con la padella, ché dopo si fa la scarpetta con il sughetto e si ripulisce tutta la pentola?
Ecco. Questo per me è uno di quei piatti.
E voi direte…ma le polpette con il sugo???
ECCERTO!
A me le polpette piacciono tutte, sia chiaro.
E mi piace provare nuove ricette, nuovi abbinamenti.
Ma la semplicità e la tradizione vengono prima di tutto.
E queste sono le polpette perfette, ecco.
Quelle che se le fai piccoline ci puoi condire la pasta, se le fai più grandi le presenti come secondo.
Io ho usato un condimento aromatico per il quale ho preso spunto in un negozio durante la nostra vacanza in Calabria.
Ho sbirciato gli ingredienti di un vasetto e siccome avevo fatto una buona scorta di peperoncini che ho fatto essiccare, l’ho preparato a casa.
E’ ottimo per condire le bruschette, e per dare un tocco piccante ed aromatico ai sughi con il pomodoro.
Il grado di piccante lo decidete voi, in base alla quantità e qualità di peperoncini che userete.
Ok dai, andiamo con la ricetta!

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Salato/ Secondi di carne

Costine di maiale e verze ‘soffocate’ (costesine e verse ‘sofegae’)


Avete presente i piatti che vi fanno ritornare bambini?
Quelli che te li trovi davanti e pensi alla tua mamma in cucina che ti serviva questo bel piattone fumante?
Ecco, questo per me è uno dei piatti che mi fanno tornare indietro nel tempo.
Quelli che, quando ne sentivi il profumo arrivando a casa, ti veniva il sorriso da un orecchio all’altro, e la felicità di mettersi a tavola era tanta.
 


Immagine da Pinterest
 
 
Si, è vero, in cottura hanno un odore forte che o si ama o si detesta….beh, io amo tutto quello che puzza, cavoli, cavolfiori, broccoli e broccoletti…
Poi fanno un gran bene, quindi come non approfittare della loro presenza in questa stagione dell’anno?
Ricordiamolo sempre, la natura non fa nulla per caso.
Ogni stagione ha i suoi frutti e c’è sempre un perché.
Le verse ‘sofegae’ sono uno dei contorni invernali più tradizionali nella cucina veneta. E’ perfetto per accompagnare carne dal sapore forte, tipo le costicine di maiale o le salsicce.
Questa è la ricetta di mia mamma.
La ricetta per la cottura delle verze è presente anche in un libro di cui vi ho già accennato in passato e che mi piace molto, i ‘Sapori del Veneto’ di Rosalba Gioffré.
Allora che si fa?
Pronti, VIA!
 

COSTINE DI MAIALE E VERZE ‘SOFFOCATE’ (COSTESINE e VERSE ‘SOFEGAE’)
Ingredienti:
8 costicine o costine di maiale
1 verza di circa 1,5 kg
alcune fette di lardo (facoltativo, previsto nella ricetta originale)
Olio EVO qb
Rosmarino qb
2 spicchi d’aglio
½ cipolla
Vino bianco qb (1 bicchiere ca)
Sale rosa dell’Himalaya qb
Pepe nero qb
 
 
 
 
 
 
 
In una padella fate soffriggere lo spicchio d’aglio schiacciato con poco olio EVO, unite le costicine e fatele rosolare per circa 20 minuti avendo cura di rigirarle durante la cottura.
Eliminate le foglie più dure della verza, tagliatela a metà, lavatela bene ed affettatela sottile (a listarelle), avendo cura di eliminare anche la parte centrale più dura.
In una padella capiente (una volta tagliate, le verze saranno ‘voluminose’), fate soffriggere l’aglio e la cipolla tritati (ed il lardo, se decidete di metterlo), con poco olio EVO.
Versate la verza nella padella, salate e fate cuocere a fuoco lento, coperta, avendo cura di mescolare spesso affinché non si attacchi al fondo.
Unite il vino  e continuate la cottura a fuoco basso per circa un’ora, in questo modo si cuoceranno quasi fino a disfarsi.
Fate attenzione a non caramellarle né farle brunire troppo, devono stufarsi ma rimanere chiare.
 
 
 
 
 
 
 
 
Poi unite il rosmarino (due rametti) e le costicinedi maiale, precedentemente rosolate a parte.
Lasciate cuocere ed insaporire lentamente, coperto, per un’altra mezz’ora.
A fine cottura pepate.
Servite ben caldo.
Accompagnate a piacere con della polenta gialla.

SOFEGAE: SOFFOCATE ovvero cotte a fuoco molto lento e con coperchio.
 
 


 
 
 
 
Curiosità e Proprietà della verza:
La verza, o cavolo verza, era già molto usata nell’antichità e, grazie alle sue proprietà, veniva considerata una pianta medicinale a tutti gli effetti.
Ha origine nel bacino del Mediterraneo e, nell’antica Roma, veniva consumata prima dei banchetti per favorire l’assorbimento dell’alcool da parte dell’organismo.
La sua coltivazione, presente soprattutto nell’Italia Settentrionale, avviene in pianura ma anche in zone collinari e di montagna.
Ha delle proprietà fantastiche.
Come gli altri ortaggi della famiglia a cui appartiene, le Crucifere (broccoli, cavolfiori, rucola, rape, ravanelli..) ha un’azione protettiva (dimostrata da studi della Comunità Scientifica) nei confronti dei tumori.
Contiene inoltre diverse sostanze antiossidanti, come i polifenoli, i carotenoidi ed il sulforano.
Quest’ultima sostanza, il sulforano, è al centro degli studi per le sue potenti capacità antitumorali. Sembra infatti sia in grado di inibire la crescita delle cellule cancerogene.
E’ di molto aiuto inoltre per le persone affette da diabete in quanto contribuisce a riparare i danni all’apparato cardiovascolare provocati dall’iperglicemia.
Altri benefici?
La verza, o cavolo verza è antinfiammatorio, rinforza il sistema immunitario, ottima per le diete, previene l’Alzheimer, è un ottimo supporto per la digestione e l’intestino, ottima per la cura della pelle.
Unica attenzione: la verza è controindicata per chi soffre di ipotiroidismo.
(Info tratte da libri, riviste e dal web.)
 
 
 
Salato/ Secondi di carne

‘Two is megl che one’… Arrosto di tacchino farcito in due varianti

 

Ma i vostri figli mangiano tutto quello che gli presentate?
Le mie figlie no, ed è estremamente avvilente per una che ama cucinare e variare, provare cose nuove…troppo avvilente.
Io non desisto, no. Dai miei ‘esperimenti’ intendo.
Cerco sistematicamente di fregarli con le polpette o gli sformati di quinoa, di amaranto, di miglio o quant’altro.
Ma non sempre la faccio franca.
Amano la carne i miei polli.
La pre-adolescente si dichiara animalista (ed aspirante vegetariana), ma alla fine davanti ad un hamburger capitola sempre (non Mcquellacosalì…).
La piccola invece è carnivora.
E detesta vestirsi.
Cosa c’entra direte voi? C’entra, c’entra…
Lei prova fastidio nel mettersi i calzini perché hanno la cucitura.
Le danno fastidio le cuciture (qualsiasi cucitura…) dei vestiti, pantaloni o maglie che siano.
Le pizzica la sciarpa, anche se fa freddo e la lana è morbidissima.
Il cappello di lana prude.
Vuole i capelli lunghi, ma non sopporta raccoglierli…io le faccio treccia e coda, ma regolarmente le scioglie dopo pochissimo.
A casa è regolarmente scalza, e se potesse rimarrebbe nuda.
Insomma, io credo che lei sarebbe vissuta benissimo nell’età della pietra, con uno straccetto addosso e una bistecca di brontosauro sulle ginocchia…
Ha senz’altro preso dal papà in questo, lui ama la carne.
Io invece non molto.
Non sono vegetariana, ma non mi piace tanto, ecco.
Credo si capisca anche dall’indice ricette del mio blog, non sono molte.

Poi, la varietà di carne che viene preparata qui da me è decisamente ristretta.
Non troverete coniglio, né cavallo, agnello, capretto, tanto meno selvaggina….no, non da me…
Tra le carni che consumiamo più spesso ci sono il pollo ed il tacchino.
Ecco. La fesa di tacchino si presta benissimo ad essere farcita, dovete solo usare un po’ di fantasia e tante verdure di stagione.
Potete anche preparare l’arrosto e surgelarlo (io lo faccio rapidamente con l’abbattitore), avrete un arrosto pronto da cacciare in forno, con il quale farete una splendida figura..
Qui trovate due varianti per il ripieno, insomma, TWO IS MEGL CHE ONE!
Buon fine settimana!

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Antipasti/ Eventi/ Salato/ Secondi di carne

Pacchettini di pasta fillo ai finferli, porcini e pollo al curry

 

Arrivato finalmente il freddo eh?
Si, è vero, si fatica ad abituarsi quando arriva tutto in un colpo…ma era pure ora che arrivasse no?
Io, non so voi, ma sono già in modalità Natale, ho voglia di preparare l’albero con largo anticipo quest’anno, ho voglia di cioccolata calda davanti alla tivù, della copertina sulle ginocchia…
E poi come potrebbe altrimenti arrivare sulle nostre tavole il radicchio di Treviso, il tardivo, quello che necessita delle prime ghiacciate.
Vabbé, nell’attesa di una delle eccellenze del Nordest, il Fiore d’Inverno, vi parlo un pochino di COSMOFOOD, la Fiera del Food, beverage & technology, la prima del settore in Veneto, che si è svolta dal 16 al 19 Novembre a Vicenza.
Non potendo andare durante il week end (perché eravamo a Milano), Lara, Monica ed io siamo andate lunedì.
Ci siamo immerse in profumi, colori e sapori.
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

 

foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

 

foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

 

foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
Abbiamo parlato e chiesto informazioni a produttori, ben felici di parlare dei loro prodotti, sui quali riversano amore e passione.
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
 
Abbiamo pranzato con un’ottima piadina biologica.
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
Abbiamo ascoltato un seminario interessantissimo e assolutamente condiviso, tenuto dallo Chef Sandri,
della Scuola San Gaetano di Vicenza, sul RICICLO IN CUCINA.
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
 
E’ stato bello vedere tanti studenti presenti in Fiera, ed è stato anche più bello ascoltare lo Chef dedicare la sua presenza a loro, a spiegar loro la cultura del cibo, il rispetto per il cibo.
Io ho preso un sacco di appunti (sapete vero che sono quella della Moleskine…) e vi riporto alcune sue frasi, sono davvero molto significative secondo me.
Dovremmo rifletterci sopra, almeno un pochino, tutti.
 
 
“La cucina è motivo di incontro e di scambio, sia umano che culturale,
e di salvaguardia del territorio e dei suoi abitanti.
Dovremmo recuperare la socialità del cibo.
Usare il cibo per parlarci….è tutto ormai troppo accelerato…
La MANUALITA’ porta in sé la risorsa inesauribile della fantasia
e del senso pratico.
La manualità, insieme al desiderio di dedicare un po’ di tempo a noi stessi ed alla nostra alimentazione, ci farebbero riconquistare un aspetto fondamentale del vivere e condividere, cedendo il meno possibile alla tentazione del pre-cotto e pre-confezionato, che spesso è costoso e comunque impersonale.
Il BUON SENSO, dovremmo far passare il buon senso ai giovani.
Farli ritornare alla SOSTANZA,
far capire loro la DIGNITA’ del cibo, che va rispettato, non buttato.
Dovremmo sempre riflettere, e pensare a quante persone hanno lavorato affinché quel cibo arrivasse sulla nostra tavola.
Pensare che il cibo è di tutti e buttarlo via è un reato.”
 
 
 
Io sono rimasta catturata dalle sue parole, semplici, dirette ed efficaci.
E dal suo discorso sul pane, che è una cosa sacra, e che non si deve buttare.
A questo sono seguiti esempi su come poterlo recuperare, ed assaggi di torte salate, dolci, e frittate deliziose, preparati dai suoi allievi.
Unica nota negativa, mi aspettavo una maggiore presenza di eccellenze del Nordest, oltre a un maggior numero di produttori di materie prime, che ne so, la farina, piuttosto che focacce, pane e pasta, ma è anche vero che si trattava della prima edizione, quindi aspettiamo l’appuntamento del prossimo anno!
Oggi una ricettina facile, veloce e di sicuro effetto.
Un pacchettino che potete decidere di servire come antipasto se in formato piccolino, ma anche come secondo o piatto unico se in formato più grande.
Allora, che fate? lo tirate fuori anche voi l’albero?  
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
PACCHETTINI DI PASTA FILLO AI FINFERLI, PORCINI e POLLO AL CURRY
Ingredienti (per 4 pacchettini):
1 confezione di pasta fillo
200 g petto di pollo
150 g finferli
1 fungo porcino medio
sesamo nero qb
2 spicchi aglio
1 cipolla
Curry qb
Farina di riso biologica qb
prezzemolo qb
olio EVO qb
sale rosa dell’Himalaya qb
pepe bianco qb
brodo vegetale qb
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

 

foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
Finferli e porcini trifolati
Lavare i finferli sotto l’acqua corrente (io detesto l’idea che possa rimanere della terra sui funghi quindi la doccetta gliela faccio fare!), e tagliarli a tocchetti.
Pulite il porcino. Tagliate la base del gambo, poi procedete ad eliminare la terra residua ed altro sporco dal cappello e dal gambo, utilizzando un pezzo di carta cucina bagnato e strizzato.
Usatelo per strofinare delicatamente la superficie.
Poi tagliate sia il gambo che il cappello a tocchettoni.
Tritate l’aglio e fatelo soffriggere in padella con poco olio EVO, unite i finferli e dopo poco anche i porcini.
Fate cuocere a fiamma alta per una decina di minuti, salate, e solo a fine cottura pepate ed unite il prezzemolo tritato. Tenete da parte
Pollo al curry
Tagliare il pollo a pezzettoni, salare ed infarinare poco con la farina di riso.
Tritare la cipolla e l’aglio e farli rosolare in padella con poco olio EVO.
Aggiungere il pollo leggermente infarinato a far rosolare per bene, aggiungere poco brodo vegetale, pochissimo curry e lasciate cuocere per circa 15 minuti.
Verso fine cottura unite dell’altro curry. Tenete da parte.
 
 
 
 
‘Assemblaggio’ dei pacchettini
Stendete la pasta fillo e ricavatene dei quadrati abbastanza grandi da contenere il ripieno, serviranno due fogli (strati) per ciascun pacchettino.
Spennellate i fogli con poco olio EVO, e posizionate al centro di ciascun quadrato una parte di funghi ed una parte di pollo.
Richiudete come fosse un pacchettino, spennellate tutta la superficie di olio e cospargete di semi di sesamo nero.
Cuocete in forno ben caldo a 180° per circa 20-25 minuti.
Considerato che il ripieno è già cotto, saranno pronti quando la superficie della pasta sarà bella dorata e croccante.
Servite caldi e cosparsi di prezzemolo fresco.