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Weekend lungo a Malaga e dintorni

 

Una fuga a Malaga è l’ideale se siete alla ricerca di temperature miti e atmosfere estive ad ottobre o in primavera!

Non manca l’offerta di voli low cost per raggiungerla da diversi aeroporti italiani, prenotando per tempo potrete acquistare biglietti a prezzi davvero vantaggiosi e in poche ore sarete in Andalusia!

I luoghi da  visitare in Andalusia sono davvero tanti e bellissimi, pertanto se avete più tempo a disposizione vale la pena organizzare un tour più ampio, se invece avete pochi giorni a disposizione potrete dedicarvi ad una esplorazione dei dintorni di questa piacevolissima città.

Cosa fare in un fine settimana lungo a Malaga?

Andiamo a scoprirlo!

Malaga

Malaga è una città vivace e luminosa che affaccia sul mare. Ha un bel centro storico, ordinato e pulito e diversi luoghi storici da visitare.

Vale la pena passeggiare ed esplorare la città senza una meta precisa, perdendosi tra le vie, godendosi l’aria di festa che la pervade e la giovialità dei malagueños.

Calle Larios è la via forse più rappresentativa di Malaga, una strada pedonale vivacissima e piena di negozi, dove potrai farti un’idea dell’atmosfera stupenda che si respira in questa città. Nel periodo natalizio Calle Larios diventa assolutamente spettacolare grazie agli addobbi e decorazioni luminosi!

Da qui puoi raggiungere la piacevolissima Plaza de la Constitución, il luogo ideale per sederti a bere qualcosa. Lo sapete che a Malaga è possibile ordinare 10 diversi tipi di caffè?

Ordinando un ‘corto’ avrete un 30% di caffè e un 70% di latte, un ‘solo’ invece è un 100% di caffè, quindi occhio a quello che chiedete!

 

 

Le attrazioni principali di Malaga sono tutte raggiungibili a piedi e abbastanza vicine tra loro.

Una delle principali è il Castello di Gibralfaro che risale al XVI secolo e si trova nel punto più alto della collina che domina il centro storico. Da qui si può godere di una splendida vista sulla città, sul lungomare con il porto e sulla Plaza de Toros, l’arena delle corride.

Appena sotto al Castello c’è la Fortezza dell’Alcazaba, (attenzione: dall’Alcazaba non si arriva direttamente al castello, visivamente lo sembrano per via della muraglia, La Coracha, che li collega visivamente.) , il palazzo fortificato che i governanti musulmani costruirono nel XI secolo sul monte Gibralfaro, imponente complesso che unisce elementi arabi, romani e rinascimentali. Vi ritroverete a passeggiare tra giardini fioriti, palme e architetture che evocano l’origine musulmana.

Ai piedi della Fortezza si erge il Teatro romano (I secolo d.C.) che rimase attivo fino al III d.C.A, ed è il monumento più antico che potrete vedere in città e una delle poche rovine romane visibili in Andalusia. Rimasto sepolto per molti anni, fu riportato alla luce nel 1951, dopo essere stato scoperto da alcuni muratori.

 

 

Una breve passeggiata vi condurrà poi alla maestosa Cattedrale chiamata ‘La Manquita’ (‘La Monchetta’ per la mancata costruzione della torre campanaria meridionale), uno dei più impotenti edifici religiosi dell’Andalusia, e un vero spettacolo di architettura gotico-rinascimentale. La costruzione è stata realizzata sull’antica moschea  (l’ultima traccia è visibile nel delizioso Patio de los Naranjos, un cortiletto con alberi di arancio che regalano una piacevole ombra) e ha richiesto ben tre secoli.

Interessante anche la visita alla casa natale di Pablo Picasso, che ospita un museo molto interessante sulla vita e sulle opere dell’artista, e una collezione permanente di circa 200 opere (foto da non perdere quella sulla panchina accanto alla statua dell’artista).

 

 

A breve distanza anche il lungomare Paseo del Muelle Uno, luogo perfetto per una passeggiata e per godersi un aperitivo in uno dei lounge bar vista tramonto. Alla fine del lungomare si trova il bellissimo e colorato Centro Pompidou Malaga, la prima filiale della famosa galleria d’arte moderna di Parigi con sede fuori dalla Francia.

 

 

Godendosi questa passeggiata urbana si arriva alla spiaggia di Malagueta, l’ampia area balneare di Malaga. Stabilimenti, spiaggia libera, chiringuitos, nella stagione calda c’è tutto per trascorrere qualche ora di mare o sorseggiare un drink coi piedi nella sabbia.

Non perdetevi una tappa al Mercado Central de Atarazanas. Il mercato è un tripudio di colori e profumi, frutta e verdura freschissima, banchi di pesce e prodotti caseari, tutti attrezzati perché possiate portare con voi un pezzetto di Spagna sottovuoto!

 

 

A Malaga si mangia bene anche con prezzi contenuti, e avrete l’imbarazzo della scelta. I locali dove potrete ‘tapear‘ sono tantissimi, io ve propongo alcuni qui sotto:

  • LAS PAPAS DEL MUSEO (Calle Granada) vicino al Museo Picasso, questo locale è specializzato nelle papas rellenas, grandi patate cotte al cartoccio in forno, scavate e farcite nei modi più differenti. In questo locale sono davvero molto buone, abbordabili e assolutamente da provare! ***
  • MERCADO CENTRAL DE ATARAZANAS    al BAR MERCADO abbiamo mangiato tapas stupende, pesce fritto, paella e altre delizie a prezzi abbordabilissimi. Data la prossimità del mare, i locali possono utilizzare materie prime ittiche freschissime. Il mercato va visto, esplosione di colori, profumi e sapori!
  • CASA ARANDA una delle churrerie più famose della città, perché qui i churros vanno bene a colazione, pranzo, merenda e cena. Se preferite qualcosa di diverso provate la tostada al pomodoro, una fetta di pane tostato con pomodoro grattugiato, deliziosa!

*** Nota dolente, sembra che il locale a causa della crisi post Covid19 abbia chiuso. Lascio comunque le informazioni e la foto nella speranza possano riaprire.

 

 

Marbella

Marbella è invece tutt’altra storia. Nonostante sia una località di vacanza è molto grande e popolata. È’ circondata da interi quartieri di condomini di lusso e di ville tra cui quelle di Clooney, Banderas e Iglesias.

Lungo la costa ci sono favolosi beach club, la marina con il suo yacht club, ma anche un delizioso centro storico.

La Avenida del Mar ospita una bellissima serie di statue di bronzo di Salvador Dalì.

 

 

Immancabili patatas bravas!

Le avete mai assaggiate? ‘Selvagge’, ‘arrabbiate’: il termine ‘bravas’ è decisamente azzeccato per questa preparazione spagnola economica che mette tutti d’accordo e immancabile in qualsiasi tapas bar spagnolo.

Consiste in patate tagliate a cubotti, fritte e servite coperte da una salsa di pomodoro un po’ piccante. La piccantezza della salsa (da cui deriva il nome del piatto bravo = coraggioso) varia di regione in regione, e la ricetta pare sia abbastanza antica e sia nata a Madrid dopo la conquista dell’impero Inca, momento che segnò l’arrivo in terra spagnola di diversi ingredienti nuovi come ad esempio il pomodoro.

 

 

Puerto Banus

Puerto Banus è il lussuoso porto turistico di Marbella. Un giretto lo merita, per ammirare negozi dei più lussuosi brand, enormi yacht ormeggiati, macchine che costano come un attico a Parigi parcheggiate in ogni dove.

La classica località esclusiva dove arabi, russi, svedesi amano ostentare ricchezza e mettersi in mostra. A tratti folcloristico, ma da vedere.

Da qui è possibile raggiungere via mare Marbella, giretto in catamarano super consigliato!

Altra splendida possibilità se siete sportivi e amate la bici, La Senda Litoral, la bellissima ciclabile che corre lungo la costa e che vi permette di spostarvi da una località all’altra pedalando!

 

 

Cose da assaggiare (a colazione!): la tostada con il pomodoro grattugiato!

 

 

Mijas pueblo 

Mijas è una delle località più affascinanti tra quelle visitate.

Si trova a pochi chilometri da Malaga, è un villaggio bianco incantevole che si sviluppa lungo la collina a 428 metri sul livello del mare.

Il pueblo (lungo la costa si trovano anche Mijas Costa e La Cala de Mijas) è la parte più bella e famosa di Mijas. Situato a 428 metri di altezza, Mijas Pueblo ha case bianche con finestre colorate che guardano verso la costa, cortili e belvedere pieni di fiori e piccole stradine pulitissime e ordinate, lungo le quali non è raro incontrare i famosi burros-taxi, asini con mantelle tipicamente colorate che, fra tradizione e folclore, fungono da mezzo di trasporto cittadino.

 

 

 

Ricchissima di minerali, zinco, piombo, argento e marmo, moltissime furono le civiltà che si insediarono in questo luogo per poterne approfittare.

Questa prospera località dopo aver visto avvicendarsi Greci, fenici, romani, visigoti e mussulmani, intorno al XV secolo fu riconquistata dai cattolici, grazie a Isabella di Castiglia.

Le testimonianze visibili delle tante civiltà sono poche purtroppo, ma questo non toglie fascino alla visita del centro storico di Mijas.

 

 

Il punto nevralgico del pueblo è Plaza de la Virgén de la Peña, la bella piazza rotonda dove si trova il municipio, moltissimi ristoranti e negozietti di souvenir, l’ufficio turistico e l’Eremo del XVI secolo che dà nome alla piazza e da cui si gode una fantastica vista al mare.

Prendendo una qualunque scala nella parte nord della Piazza, ci troveremo in Calle Malaga, la via principale del paese da cui si diramano tutte le strade principali.

Il Callejón de los Gitanos, il Callejón de las Flores, la Plaza de los Sieta Caños e la Calle de Coín sono solo alcune delle vie da vedere a Mijas che sono certa vi faranno innamorare di questa località. Vie piccole, pulitissime e molto eleganti adornate da una miriade di vasi fioriti.

A Mijas potrete ammirare l’unica arena ovale in Spagna, la forma della Plaza de Toros de Mijas è dovuta all’irregolarità del terreno e al poco spazio presente in questa zona di Mijas.

 

 

Vicino alla Plaza de Toros si trova la Chiesa dell’Immacolata, l’antica moschea di Mijas, e all’esterno il Parco della Muraglia dove si trovava la muraglia mussulmana, ricco di vegetazione mediterranea, da cui si può godere di una fantastica vista verso il Mediterraneo.

Mijas è sicuramente famosa anche per i suoi asinelli (burro-taxi), che in origine venivano usati per il trasporto dei minerali di cui il territorio è ricco. Dagli anni ’50, con l’espansione del turismo nella Costa del Sol si vide negli asinelli un’interessante esperienza turistica, proponendo il trasporto dei visitatori per visitare il paesello.

 

 

Antequera

Antequera, si trova ai piedi di alte montagne, a circa 50 chilometri da Malaga, ed è riconoscibile per il suo incredibile skyline, caratterizzato da oltre trenta campanili.

La città antica è dominata dall’imponente Alcazaba araba e dalla Basilica di Santa Maria, il centro storico offre bellissime chiese, monasteri, eremi e case signorili.

Affascinante l’enorme falesia di roccia calcarea alta 880 metri, la Pena de los Enamorados, che sorge poco distante dal centro ed è circondata da una leggenda che narra una storia d’amore impossibile. Questa falesia ha i lineamenti della testa, vista di profilo, di un Indiano d’America e, se vista da lontano, si può apprezzare in tutta la sua bellezza.

Il nome ufficiale del rilievo è Peña de los Enamorados, la ‘Roccia degli Innamorati’ (o El Indio de Antequera), e una leggenda racconta di due innamorati la cui drammatica storia d’amore è legata indissolubilmente a questa montagna.

 

 

El Torcal

El Torcal  è un’area montagnosa protetta che si trova nei pressi  della città di Antequera.

Questo anomalo e particolarissimo paesaggio carsico si è sviluppato più di 200 milioni di anni fa, le sue formazioni rocciose son infatti il risultato di un lungo processo e di vari agenti erosivi che hanno modellato magnificamente la roccia. El Torcal è formato infatti da rocce calcaree di origine Giurassica,  in questo periodo geologico, il territorio Andaluso era ricoperto dall’Oceano Atlantico, per questo motivo sono numerosi i reperti fossili marini osservabili in questa zona.

Per le sue strane formazioni in roccia carsica, il Paraje Natural Torcal de Antequera offre un paesaggio impressionante considerato unico al mondo, caratterizzato da una enorme ricchezza di flora e fauna. La presenza umana nell’area del Torcal risale alla presitoria e al suo interno sono presenti diversi siti archeologici che ne testimoniano la presenza.

I suoi 1.171 ettari sono stati usati in molte occasioni come scenario di film di scienza; nella sua labirintica struttura di rocce, sentieri, zone di sosta e gole è facile perdersi, importante seguire sempre i sentieri segnati.

 

 

L’esempio più rappresentativo di strana formazione e simbolo del sito è il cosiddetto Tornillo del Torcal.

Si possono percorrere dei sentieri turistici di diversa lunghezza e difficoltà, anche gli itinerari più semplici, comunque, presentano alcune asperità impegnative (importante indossare scarpe adatte!). La fatica, però, viene ricompensata dai paesaggi irreali che la morfologia del territorio offre. I tre percorsi turistici (1,5 km – 2,5 km – 4,5 km) si integrano perfettamente con l’ambiente e le infrastrutture artificiali sono davvero minime.

Nonostante l’afflusso di visitatori, quest’ambiente continua ad essere l’habitat dello stambecco iberico (cabra montés), che si può facilmente ammirare in lontananza, in tutta la sua selvaticità.

 

 

Il mantecado de Antequera è un dolcetto burroso che dà assoluta dipendenza. Si scioglie in bocca, buonissimo!

 

 

Lobo Park

Nel cuore dell’Andalusia, a poca distanza da Antequera si trova Lobo Park, un centro di conservazione del lupo, dove gli animali possono vivere una vita libera e selvaggia.

Daniel Weigend, ex addestratore di cani, all’interno di 40.000 ettari di terreno nel cuore dell ‘Andalusia ha creato oltre ad una scuola di ippica e ad un piccolo zoo, tane e habitat popolati da quattro diverse specie di lupo: Grigio, Europeo, Bianco e della Tundra. All’interno di questo terreno recintato i lupi sono liberi di vagare in quest’ampia zona a loro piacimento.

 

 

Incontri ravvicinati carichi di emozione.

 

 

La sua passione per la conservazione della natura si percepisce bene, non si ha la sensazione di prigionia degli animali, che vengono rispettati nel loro vivere in libertà in spazi davvero ampi.

Il tour guidato è molto interessante e spiega le particolarità di questi animali che scelgono un compagno per la vita, che usano espressioni del muso per mostrare le loro emozioni ai membri del branco, che posseggono il più evoluto sistema sociale del mondo animale. Daniel ha incontrato molte difficoltà per realizzare questo parco e far vivere gli animali nel modo più naturale possibile.

Fino a pochi anni fa infatti i fattori locali, stanchi di vedere le loro stalle razziate, assoldavano i cosiddetti “loberos”, cacciatori di lupi, che si appostavano ai margini dei boschi con fucili e trappole per eliminarli. Era un lavoro che veniva pagato profumatamente, pertanto i volontari non mancavano mai, tanto che all’inizio degli anni ’70 erano rimasti soltanto 400 esemplari.

 

Prove di ululato con Daniel! 🙂

 

 

 

Lobo Park ci è piaciuto moltissimo! Un luogo incredibile, dove è possibile avvicinarsi a questo affascinante, ma indomato animale.

Soprattutto un luogo che regala un po’ di speranza.

In questo secolo così incurante dei danni che l’uomo provoca all’ambiente e alla natura, trovare un luogo in cui gli animali vivono in libertà e non sono al servizio dell’uomo non è cosa da poco.

 

 

RIASSUMENDO:

temperature meravigliose, cibo ottimo, e parecchie cose da visitare,

prendere un volo per Malaga direi che ha un suo perché!

 

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