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Amsterdam – parte 1

 

Lo scorso anno non avrei potuto festeggiare in modo migliore il mio compleanno.

Ci siamo regalati una piccola vacanza ad Amsterdam, poco prima di Natale.

Era da tanto tempo che desideravamo visitarla, e finalmente ci siamo riusciti!

Confesso che quattro giorni non sono molti, di cose da vedere ce ne sarebbero state tante e tante altre ma, pianificando per bene il vostro soggiorno, facendo un piccolo programma giorno per giorno e prenotando tutto il possibile online prima di partire, si ottimizza molto il tempo a disposizione.

Alla partenza da Venezia il nostro volo Easy Jet era in ritardo (a dire la verità pure al ritorno…), avremmo dovuto arrivare in tutta tranquillità nel primo pomeriggio, e siamo invece arrivati all’hotel di corsa, appena il tempo di depositare i bagagli e siamo corsi fuori, per raggiungere la Anne Frank Huis (casa di Anna Frank), di cui avevamo prenotato la visita online e che non avremmo potuto spostare (ah, a proposito, niente foto dentro al Museo, si osserva, si ascolta, si legge e si riflette, perché non si deve dimenticare ciò che è stato).

Per fortuna l’aeroporto Amsterdam-Schiphol è organizzatissimo, abbiamo raggiunto velocemente la biglietteria e, scesi alla stazione dei treni che si trova proprio sotto, siamo saliti a bordo del primo treno in partenza per il centro.

 

 

La scelta dell’hotel in centro è stata ottima, avendo pochi giorni a disposizione volevamo passare meno tempo possibile sui mezzi di trasporto, il Nova Hotel si trova appena dietro a Piazza Dam, il cuore della città, ed è pratico, elegante e molto confortevole, camere davvero spaziose, letti molto comodi e una ottima colazione, varia e con prodotti di qualità.

Amsterdam insomma ci ha accolti così, nel tardo pomeriggio, con la visita più emozionante di tutto il viaggio.

Una vicenda commovente, un libro che quasi tutti abbiamo letto almeno una volta. La storia di Anna Frank è arrivata a noi grazie al papà di Anna, unico sopravvissuto della famiglia dopo la loro deportazione nei campi di concentramento.

Il diario che Anna scrisse durante gli anni in cui rimase nascosta in questa casa, venne ritrovato tra la spazzatura da Miep Gies e pubblicato dal papà Otto dopo la fine della guerra.

L’emozione che ho provato nel trovarmi davanti agli occhi tutto quello di cui avevo letto è stata enorme. Oltrepassare la libreria girevole, salire le scale ripide, osservare le finestre con i vetri oscurati per evitare che qualcuno potesse scorgerli all’interno, pensare alla vita in silenzio assoluto durante il giorno per il timore che negli uffici sottostanti qualcuno potesse sentirli e scoprire la loro presenza, la stanza di Anna con le pareti decorate con ritagli di riviste. Si può percepire la grande angoscia e al tempo stesso la speranza che qui dentro hanno vissuto.

Questa visita va davvero fatta, e mi raccomando, assicuratevi di poterla fare! Soprattutto acquistando i vostri ingressi online prima della partenza (non lo avessimo fatto, noi ce la saremmo persa).

Dopo aver passeggiato un po’ tra i Western Canals, lungo la strada del ritorno verso Piazza Dam, decisamente affamati, ci siamo lasciati consigliare dalla ‘pancia’, e la scelta è stata ottima. Sanders (Raadhuisstraat 6, corner Singel) ci ha soddisfatti sia per il cibo che per l’atmosfera. Ottimi nachos, hamburger, insalate e fish&chips!

La serata l’abbiamo trascorsa poi tra Piazza Dam e la Old town, prima di fare ritorno all’hotel, discretamente stanchini.

 

 

Alzarsi la mattina abbastanza presto e passeggiare lungo le strade ancora semi deserte e tutte per noi ci è piaciuto un sacco. Il Bloemenmarkt (mercato dei fiori), piccolino e solitamente molto affollato, noi ce lo siamo invece goduto in tutta tranquillità, tra i suoi colori e profumi.

 

 

Anche le giornate più grigie e fredde ad Amsterdam hanno un fascino tutto particolare, e i colori accesi, qui e lì, spiccano tra i toni di grigio. Abbiamo trovato ogni genere di meteo durante la nostra vacanza, pioggia, nebbiolina, ma anche cieli tersi e soleggiati, e tutto aveva un suo perché. Le foto credo lo raccontino bene, io l’ho amata molto anche con il cielo grigio.

 

 

Una cosa interessante da fare è la crociera lungo i canali, a voi la scelta se farla di giorno oppure la sera, quando ogni cosa nelle strade e nei canali si illumina!

 

Una intera giornata l’abbiamo dedicata alla zona di Vondelpark e Oud Zuid,  tra la Museumplein e i due musei che non potevamo assolutamente perderci, il Rijksmuseum e il Van Gogh museum, e il Vondelpark.

Riuscire a farsi una foto con la scritta I am Amsterdam è stato impossibile! Tra folla e gli ombrelli ci abbiamo proprio rinunciato!

 

 

 

Il Van Gogh museum ospita la più ampia collezione al mondo di opere del grandissimo artista, circa 200 dipinti e 500 disegni, oltre ad alcuni dipinti di suoi contemporanei, come Gauguin, Toulouse-Lautrec e Monet.

Poter ammirare opere come Campo di grano con corvi, I Mangiatori di patate, i Girasoli, Camera da letto, Casa Gialla, e tutta la serie degli Autoritratti, beh per me è stato un vero sogno.

Van Gogh è sempre stato uno dei miei artisti preferiti, fin dai tempi della scuola.

Non sono permesse foto all’interno del museo (a differenza del Rijksmuseum dove, senza flash, è invece possibile farne), e dallo shop non è possibile uscire a mani vuote! Non ci siamo fatti mancare diversi ricordini, portachiavi, piccoli notes, spillette e un bellissimo poster di Ramo di mandorlo fiorito, un altro dei miei quadri preferiti!

 

 

Museumplein è la vasta area verde dietro ai musei, dotata di rampe per lo skateboard, campi da gioco e un laghetto che si trasforma in pista per il pattinaggio in inverno (non è fiabesca la foto qui sotto?). Tra una visita e l’altra non è male potersi concedere un pasto veloce e una pattinata sul ghiaccio!

 

 

Il Rijksmuseum è indubbiamente uno dei più importanti musei dei Paesi Bassi, e a noi è piaciuto tantissimo.

Custodisce la collezione d’arte della famiglia reale, ed è possibile ammirare una infinità di opere meravigliose dei principali artisti olandesi tra il ‘600 e l’800, quali ad esempio Rembrandt, Vermeer, Goya, Hals, oltre a collezioni speciali davvero interessanti tra cui le ceramiche di Delft, le case delle bambole (bellissime!), i modellini di navi, e la meravigliosa biblioteca.

Vi consiglio l’acquisto dei ticket online prima della partenza e di prendere poi in loco l’audio-guida (che si paga a parte), se non si è davvero degli esperti d’arte, aiuta a capire ed apprezzare quello che si sta vedendo.

Altro museo, che purtroppo sia per mancanza di tempo che per eccessiva stanchezza non abbiamo potuto visitare, è il museo di arte moderna e contemporanea, lo Stedlijk Museum. Resta nella nostra lista di cose da vedere la prossima volta che torneremo ad Amsterdam.

 

“The Little Street” – Johannes Vermeer (1632 – 1675)

 

Passeggiare la sera, senza una meta precisa, nella magica atmosfera di Amsterdam, tra le sue case pittoresche, i canali e le barche illuminati, la gente che affolla i tanti locali, i ristorantini e i bruin cafè * , è decisamente magico e si potrebbe continuare per delle ore, passando di locale in locale, bevendo qualcosa e godendosi ogni angolo di questa città bellissima e rilassata.

  • nota: BRUIN CAFÉ: letteralmente ‘caffè marroni’, sono una sorta di pub, i locali più tradizionali di Amsterdam, il cui nome deriva dagli interni di legno scuro e dalle pareti annerite dal fumo, alcuni risalgono all’inizio del 1600 e i più caratteristici li potrete trovare nel quartiere medievale e a Jordaan, come ad esempio l’antico Café Chris)

 

 

Come vi raccontavo poco fa, soggiornare nei pressi di Piazza Dam si è rivelata un’ottima scelta, è davvero il fulcro della vita cittadina, un po’ rumorosa ma al tempo stesso anche divertente, sempre piena di turisti, artisti di strada, giostrine, carrozze per giri turistici, è proprio intorno a questa piazza, intorno al 1270, che fu fondata Amsterdam.

Da non perdere la visita alla dimora del re, il Koninklijk Paleis (Palazzo Reale), usato regolarmente per le cerimonie di stato (in queste occasioni viene chiuso al pubblico, si possono consultare sul sito web i periodi di chiusura). Al centro della piazza il National Monument, un grande obelisco eretto in memoria dei caduti della seconda guerra mondiale, e qui, se vi diverte il genere, si trova anche il Museo Madame Tussauds (un po’ costoso secondo noi, e avendo visto quello londinese abbiamo preferito evitare).

Altra cosa immancabile (anche se non si possono sostenere certe cifre per lo shopping!), magari per ripararsi da una pioggia improvvisa, un giretto dentro al grande magazzino del lusso, De Bijenkorf, tutti i marchi più prestigiosi concentrati dentro ad un bellissimo palazzo settecentesco.

 

 

Poco distante da Piazza Dam, percorrendo la via dello shopping, Kalverstraat, si raggiunge Begijnhof, un quartiere caratteristico che risale al XIV secolo, è decisamente un po’ nascosto, vi si accede da un portone che dà su Spui, piazza tra l’altro molto piacevole, circondata di caffé invitanti e belle librerie.

Entrando a Begijnhof sembra di lasciare il resto del mondo alle spalle, appare come una piccola oasi di pace, un cortile nascosto su cui affacciano piccole case e giardini.

Storicamente questo luogo è legato alla figura delle ‘beghine’, un ordine cattolico di donne nubili o vedove che conducevano una vita casta e religiosa senza però essere vincolate alle rigide regole della clausura. Nel suo cortile si trovano due chiese, la Begijnhof Kapel e la Engelse Kerk.

 

 

Tra i quartieri che non si può mancare di visitare c’è sicuramente Jordaan, oggi il quartiere bohemien degli artisti che, con le sue ‘9 stradine’ piene zeppe di negozietti e locali, e davvero tutto da scoprire (le mie preferite, Runstraat, Berenstraat, Reestraat). Jordaan ha un passato operaio, negli anni ’70 iniziarono a trasferirsi qui giovani artisti che gli conferirono una nuova vita. Molto bella Nordermarkt, una grande piazza costellata da caffetterie e ristoranti.

Altro quartiere che ci è piaciuto molto è De Pijp, forse il più trendy di Amsterdam. De Pijp è una sorta di isola collegata alla città da 16 ponti, le strade sono piene di boutique e negozi davvero particolari. Bello l’Albert Cupymarkt, il mercato più grande e frequentato della città e, per gli appassionati di birra (non è il mio caso!) si trova qui l’Heineken Experience.

 

 

Le tentazioni dolci e salate sono in agguato in ogni angolo! Vetrine ricchissime di dolci di ogni tipo, il freddo poi non fa che aumentare la nostra voglia di assaggiare tutto e le tappe sono frequenti! Del resto abbiamo fatto chilometri e chilometri in questi giorni e possiamo anche permetterci qualche caloria aggiuntiva, no?

 

 

Troverete ovunque negozi di formaggi, i più noti forse il Gouda e l’Edammer, due formaggi a pasta dura che prendono il nome dalle città in cui venivano prodotti e venduti. Formaggi che, per il mio gusto personale non sono un granché, ma devo dire che gli olandesi ci sanno fare e li promuovono decisamente bene (dovremmo imparare da loro, e promuovere meglio i meravigliosi prodotti che produciamo in Italia e che tutto il mondo ci invidia).

 

 

Ma la bellezza di questi canali? La veneziana ‘che è in me‘ non può evitare di pensare all’umidità che dev’esserci all’interno di queste case galleggianti, ma al tempo stesso ne subisco l’incredibile fascino, e non mi dispiacerebbe optare per questa soluzione di alloggio per la prossima vacanza qui, perché ci sarà una prossima volta!

 

 

Amsterdam è anche visitare il negozio di piante che segui su Instagram da un sacco di tempo! Wildernis (Bilderdijkstraat 165F) non mi ha di certo delusa, è un negozietto magico da cui (avessi potuto!) mi sarei portata via di tutto!

 

 

Abbiamo camminato tantissimo durante questa vacanza, come del resto facciamo sempre nelle città che visitiamo e, tra uno sprazzo di sole e una pioggia improvvisa, ogni tanto è fondamentale fermarsi per una seconda (o terza!) colazione. In questo caso una tappa da I Love You Berry much‘ (Bilderdijkkade 27 | Kwakersplein,) era davvero necessaria, locale assolutamente delizioso!

 

 

Poco distante dal quartiere Jordaan, assolutamente da vedere anche se un po’ turistico è De Hallen, un deposito dei tram in mattoni rossi del 1902, caduto prima in disuso e successivamente recuperato e trasformato circa 6 anni fa in un ampio complesso commerciale e culturale.

Al suo interno c’è davvero di tutto, compresa una fabbrica di jeans, negozi di design, una biblioteca, un cinema, un albergo e una vasta area ristorazione internazionale, Food Hallen dove, nei circa 20 chioschi, potrete trovare cibo di ogni tipo. Basta girare un po’, prendere quello che si desidera e poi trovare posto nei tavoli sociali dell’area centrale, accanto ad altre persone, e godersi il pranzo.

Per noi è stato difficilissimo decidere, e alla fine abbiamo mangiato un sacco, provando un po’ di tutto, dalla cucina indiana a quella vietnamita e giapponese, passando anche dall’ottimo panino con pulled pork e i vari dolci finali!

 

 

Un’altra zona molto caratteristica è Zeedijk, da non mancare un giro tra i suoi vicoletti, dove si susseguono ristorantini e negozietti asiatici con ogni tipo di mercanzia (effettivamente qui anche i nomi delle strade sono indicati sia in olandese che in cinese!). Tra le viuzze c’è anche un caratteristico tempio buddista e non ci siamo ovviamente fatti mancare una cenetta orientale (sono pessima, non mi ricordo il nome del ristorante e ho perso lo scontrino, ma qui avete davvero l’imbarazzo della scelta, ce n’erano tantissimi e noi siamo stati molto indecisi nella scelta!).

Girovagando tra le stradine si arriva poi in un attimo al vicinissimo quartiere a luci rosse, con le ragazze un po’ discinte che si mettono in bella mostra fin dall’ora di pranzo, e i tanti Koffieshop dove si consuma droga leggera, la cui presenza ci appare bizzarra ma in fondo del tutto naturale qui.

Molto bella la gotica Oude Kerk (Chiesa vecchia), una delle chiese più antiche della città (1306 circa), si affaccia proprio sul quartiere a luci rosse e, dal punto di vista morale, appare davvero come una contraddizione. Le ragazze a pochi passi dalle sue mura agganciano i clienti più o meno svestite e proprio davanti sorge la statua di Belle, in onore di tutte le prostitute del mondo. Altra cosa decisamente bizzarra, il bassorilievo in bronzo sul selciato proprio vicino all’ingresso principale della chiesa. Rappresenta una mano che palpa un seno, decisamente bizzarro, no?

 

 

Proprio sulla piazzetta, dietro alla chiesa, Ganache (Oudekerksplein 17), un meraviglioso negozio di cioccolatini artigianali, difficilissimo scegliere, ne potete trovare di ogni gusto e forma. Noi abbiamo faticato molto a deciderci, erano davvero tanti e tutti quelli assaggiati buonissimi! Un po’ caro a dire il vero, ma ne vale la pena!

 

 

La zona della stazione alla sera è davvero molto bella, qui abbiamo trascorso un intero pomeriggio, dopo una pausa dolce allo Starbucks, ci siamo diretti alla visita di Nemo, il museo della scienza e della tecnica, la cui struttura è stata progettata da Renzo Piano.

A poche centinaia di metri dalla stazione, questo straordinario edificio color verderame appare come la gigantesca prua di una nave che emerge dalle acque del porto di Amsterdam. All’interno giochi, dimostrazioni didattiche e installazioni interattive (spiegazioni in inglese) di ogni sorta a spiegare fenomeni fisici, ma anche rompicapi, videogiochi, illusioni ottiche, test di intelligenza e di personalità, vi assicuro che non sono bastate le diverse ore trascorse al suo interno per provare tutto.

Bellissima la vista dalla terrazza panoramica del museo che sembra il ponte di una nave, Amsterdam ci ha regalato uno stupendo tramonto dopo un pomeriggio un po’ piovoso, luce pazzesca e tutta la città che si illuminava piano piano. Amore totale.

Tra Nemo e la stazione trovate il Sea Palace, un bellissimo ristorante galleggiante a tre piani. La sera, completamente illuminato è strabiliante, noi avevamo altri programmi e non lo abbiamo provato, confesso che ci è un po’ dispiaciuto, sia per la splendida vista che si può godere, ma anche per le buone recensioni sul cibo che abbiamo letto. Consigliata la prenotazione.

 

 

Sea Palace

 

Dove mangiare ad Amsterdam?

Qualche indicazione la trovate anche qui sopra, una tappa va fatta da Food Hallen per cibo internazionale di ogni tipo, e se amate la cucina orientale, anche al Quartiere Cinese, Zeedijk, dove avrete l’imbarazzo della scelta, localini uno di seguito all’altro, oppure optare per il caratteristico Sea Palace (vedi sopra), il grande ristorante cinese galleggiante (noi non lo abbiamo provato ma le recensioni sembrano buone).

Tra le cose da assaggiare, consiglio le Vlaamse frites, ovvero le patatine fritte alla fiamminga in tutte le salse, classico cibo di strada, se ne trovano davvero ovunque, a mio avviso le migliori presso:

  • Vlaams Friteshuis VleminckX, Voetboogstraat 31-33, salse e porzioni di ogni tipo, forse il negozio più conosciuto e fotografato (ma non il migliore dove assaggiarle, vedi sotto).
  • Manneken Pis, Damrak , vengono servite in circa 20 varianti, dalla salsa barbecue fino a quella all’aglio, ci sono anche tante proposte speciali decisamente curiose come ad esempio le patatine oorlog con maionese, cipolla e salsa di arachidi (per veri temerari insomma!)

Le più buone, però, secondo me quelle di:

  • Pietersma snacksAlbert Cuypstraat 269, più buone ed anche più economiche. 

Da assaggiare (anche se, lo confesso, un po’ troppo mielose e dolci per i miei gusti) gli Stroopwafels, le tipiche cialde olandesi farcite con miele o sciroppo d’acero. le migliori secondo me quelle di

  • Gooudse Original Stropwafels, presso Albert Cuyp Market, chioschetto carino dove ve le preparano al momento anche coperte di cioccolato, possibile acquistarle anche confezionate da portare a casa.

Pranzo veloce da:

  • Bagels & Beans, noi abbiamo provato quello di Raadhuisstraat 18, tutto ottimo, personale super cortese, prodotti fairtrade e biologici, ottimo sia per la colazione che per il pranzo. La cioccolata calda che servono è spaziale, preparata con latte e vero cioccolato.

Se amate l’avocado come noi non potete perdervi:

  • The Avocado Show, Daniel Stalpertstraat 61 HS, piatti sbalorditivi a base di avocado! Non accettano prenotazioni, si va e si attende.

Shopping

Difficile dare suggerimenti, qui c’è l’imbarazzo della scelta, ma se posso suggerirvi un negozio che mi è piaciuto molto, con prodotti per la casa, articoli da regalo originali e prezzi ragionevoli vi suggerisco Dille & Kamille (Nieuwendijk 16-18), visitate il loro sito, hanno anche un magazine delizioso.

 

 

Info pratiche

Volo Easy Jet Venezia Marco Polo – Amsterdam Schiphol

Trasferimento da Schiphol al centro: dai binari 1 e 2 della stazione Schiphol treni ogni 10 minuti, durata del viaggio circa 15-20 minuti, disponibili anche biglietterie automatiche.

Pernottamento NOVA HOTEL, Nieuwezijds Voorburgwal 276

 

Ma non finisce qui!

Arrivo presto con la nostra gita fuori porta ad Amsterdam!

A presto!

 

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