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Slovenia on the road, terza parte. La costa, Izola e Pirano

 

Eccomi finalmente con il post che conclude il racconto della nostra vacanza on the road in Slovenia; ci ho messo praticamente un anno per finirlo, ma almeno arrivo in tempo per darvi qualche suggerimento per le vostre vacanze primaverile ed estive, che dite?

La prima parte della nostra vacanza in giro per la Slovenia ve l’ho raccontata QUI e QUI.

Dopo aver visitato grotte, castelli, Ljubljana e la zona dei laghi Bohinj e Bled, abbiamo proseguito dirigendoci verso la costa slovena e trascorso gli ultimi giorni della nostra vacanza tra due località davvero belle, Izola (Isola) e Pirano.

Confesso che la costa slovena durante il mese di agosto è un po’ troppo affollata per i miei gusti e non credo ci trascorrerei un’intera settimana di vacanza durante questo periodo, dovessi ritornarci sicuramente prediligerei un mese un po’ più tranquillo.

Noi abbiamo deciso di fermarci alcuni giorni soltanto per concludere il nostro giretto, per goderci i paesaggi e mangiare del buon pesce, ed è stato perfetto così.

Giornate stupende, calde e asciutte, che ci hanno permesso di passeggiare, visitare, e goderci questi piccoli porticcioli deliziosi, concludendo la nostra vacanza in bellezza.

 

Izola

 

Isola è un piccolo porticciolo di pescatori, talmente piccolo che non è possibile parcheggiare in centro.

Dalla struttura (nuovissima e appena aperta) prenotata, ci avevano avvisati tramite mail, dandoci indicazioni per arrivare davanti alla Guesthouse, scaricare i bagagli e poi parcheggiare l’automobile appena fuori dal centro, nei parcheggi a pagamento.

Non vi sto a raccontare le millemila manovre fatte da mio marito nella viuzza strettissima dove siamo entrati per scaricare i bagagli, questo oltretutto dopo una giornata intensa, avendo fatto un bel po’ di coda lungo la strade e con la piccoletta di famiglia che aveva un attacco di febbre alta. Per fortuna, scaricati i bagagli e parcheggiata l’auto, tutto è poi andato bene (febbre di Serena compresa, probabilmente dovuta ad un po’ di stanchezza).

 

 

 

Piccolissima, un po’ dimessa, con poche cose da visitare in realtà (ha subito la devastazione delle truppe napoleoniche) Isola ha comunque un fascino tutto particolare.

Palazzi in stile veneziano, colori pastello, viuzze dai muri scrostati dove nell’aria aleggiano profumi di pesce fritto, graziosi piccoli bar e ristorantini dove si mangia davvero bene, girare senza meta tra le sue stradine per me è stata davvero una piacevole scoperta.

 

 

Un palazzo davvero bello, celato tra le viuzze strette strette (…infatti fare delle foto decenti è stato davvero difficile con così poco spazio attorno) è Palazzo Besenghi degli Ughi, forse l’edificio più bello di Isola.

Costruito tra il 1775 e il 1781 questo bel palazzo in stile tardo gotico, ha delle finestre e balconi con degli stucchi particolarissimi e notevoli e delle bellissime grate in ferro battuto azzurro nelle finestre del piano inferiore. Oggi ospita la scuola di musica di Isola.

 

 

Ho una passione particolare per portoni e finestre (tanto da aver creato anche una sezione su Pinterest), adoro fotografarli e ringraziate che vi metto qui solo due foto, perché ne ho fotografati tantissimi!

I colori, i decori, i muri scrostati tutto attorno, le maniglie, le storie che celano, ho riempito la card della reflex!

 

 

Dove dormire:

GUESTHOUSE CENTRUM (https://centrumizola.si/it), una guesthouse nuovissima e deliziosa, camere arredate con cura all’interno di un edificio storico centenario, la comodità di dimenticare l’auto e trovarsi proprio nel cuore di questa piccola cittadina di pescatori. Una colazione ricca e la gentilezza di Natasha, la padrona di casa.

Dove mangiare:

HOTEL RISTORANTE MARINA (http://www.hotelmarina.si/it/), ottima cucina di pesce, consigliatissimo.

GOSTILNA BUJOL, piatti di pesce tipici, il fritto buonissimo.

 

 

Pirano

L’altra nostra tappa qui nella costa slovena non poteva che essere Pirano.

Pirano si trova proprio sulla punta di una stretta penisola, il traffico automobilistico qui è soggetto a notevoli restrizioni per i non residenti, abbiamo pertanto lasciato l’auto al parcheggio a pagamento che si trova poco prima di arrivare in città e siamo partiti a piedi in esplorazione di questa deliziosa cittadina, la cui Città Vecchia è una delle meglio conservate del litorale adriatico.

 

 

Dal porticciolo si arriva direttamente nella bella Tartinijev trg, la piazza centrale circondata da palazzi di stile gotico-veneziano tinta pastello, dedicata al compositore e violinista piranese Giuseppe Tartini (1692-1770), la cui statua si trova proprio nella stessa piazza, così come la sua casa  natale.

Noi abbiamo trovato la piazza invasa da tantissime piccole bancarelle colorate, un mercatino con prodotti di ogni tipo, ed è stato difficile trattenersi dal comperare un po’ di tutto!

 

 

Guardandosi attorno viene facile capire per quale motivo a Pirano sia attribuito il soprannome di ‘Piccola Venezia’. Il dominio veneziano, il più fiorente della storia della città, ebbe inizio verso la fine del XIII secolo e durò per ben 500 anni, durante i quali Pirano fu uno dei maggiori fornitori di sale della Serenissima e in cui furono costruiti sia le fortificazioni che molti dei suoi più bei palazzi.

Uno degli edifici più belli di Pirano è senza dubbio la Casa Veneziana, edificio gotico veneziano della metà del XV secolo, un tempo di un colore rosso acceso, oggi (e me piace molto di più!) di un delicato rosa.

La Casa Veneziana è considerata l’edificio più antico della Piazza e fu costruita da una delle famiglie più potenti di Pirano, i Dal Bello. La facciata è decorata riccamente con rilievi in pietra e, tra le due finestre, si può ammirare un bassorilievo con un leone che tra le fauci tiene una scritta ‘lassa pur dir‘ (lascia che parlino), si narra infatti che questa targa sia stata fatta scolpire da un ricco mercante come monito alla popolazione che chiacchierava sulla giovane e bella ragazza di cui si era innamorato, e alla quale le male lingue di Pirano rendevano la vita difficile.

 

 

Anche a Pirano vale davvero la pena avventurarsi tra le strette viuzze. Salendo dalla stradina che parte accanto alla Casa Veneziana si arriva fino alla Chiesa di San Giorgio da dove si gode di una vista splendida sulla città e sul porticciolo.

Se avete voglia di fare un po’ di scalini (circa 150) potete salire sul Campanile della Cattedrale e godere di una vista anche migliore!

 

 

Vale la pena addentrarsi anche tra le stradine interne, un piccolo labirinto, che conducono verso la punta del faro, passando anche da Trg Maja, quella che in epoca medievale era considerata la ‘Piazza Vecchia’. Qui, devo ammettere, si respira un po’ più di decadenza, non tutti i palazzi sono restaurati o ben conservati purtroppo.

 

 

Sulla punta della stretta penisola si erge il Faro di Punta (più moderno e piccolo dell’originale) e proprio al centro, la Chiesetta di San Clemente, originaria del XIII secolo.

Lungo la passeggiata del lungomare (denominata non a caso ‘bathing area’), nonostante sia piastrellata, è normale vedere persone distese sull’asciugamano con tanto di sdraio, gonfiabili e quant’altro, salire poi sugli scogli per un tuffo.

Nelle foto non li vedete perché ho cercato di essere discreta ma, lo confesso, ho trovato estremamente bizzarro tutto questo e, nonostante l’acqua fosse davvero limpida, non mi invogliava affatto come situazione vacanziera. Sicuramente era troppo affollata per i miei gusti, ma mi risultava anche molto strano il contesto.

Diciamo che noi abbiamo di gran lunga preferito goderci la passeggiata e un buon pranzetto al sole con la vista sul mare.

 

 

Ecco, in tutta onestà, non mi sento di consigliarvi il centro di Pirano per farci il bagno, ma per visitarla sicuramente si! Un giretto, anche di un solo giorno, vale davvero la pena farlo.

 

 

Il racconto del viaggio in Slovenia finisce qui!

Alla prossima vacanza!

 

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