“Le uova mi hanno sempre affascinato.
Amo la loro forma ovale, a volte allungata, la purezza delle loro linee e il colore dei loro gusci,
che vanno dal bianco naturale al nocciola pallido.
Quando tengo in mano un uovo, sento che rappresenta l’immagine dell’universo
e risveglia e aumenta il mio rispetto per la vita.”
Michel Roux
L’uovo in camicia è un ricordo dell’infanzia.
Mia mamma li preparava spesso, e li cucinava immersi in un sughetto di pomodoro e verdurine, buonissimi.
Ricordo la scarpetta finale, ed il piatto bello pulito.
Il metodo di cottura è un po’ insidioso, all’inizio magari non tutti vengono perfetti.
Riuscire a prepararli bene è una grande soddisfazione, e permette di creare un bel piatto con pochi ingredienti.
A fine post le foto di una gita fatta domenica.
La nostra visita alla Pieve di S. Pietro di Feletto, una piccola chiesa di epoca longobarda che ci ha sorpresi con affreschi bizantini del ‘200 e ‘300.
Affreschi che sono stati riscoperti a fine ‘800, coperti da uno strato di pittura bianca.
Se vi capita di passare da queste parti non potete perdervi una visita guidata.
Poi non resta che scorrazzare tra i colli fermandosi in qualche cantina, dato che siamo nei luoghi del Prosecco, e mangiare in una trattoria o in uno dei tanti ottimi agriturismo, magari un buon spiedo, piatto tipico di questa zona.
L’OEUF POCHE’ UOVO in CAMICIA su NIDO di AGRETTI
Ingredienti:
uova biologiche medie
agretti o barbe di frate
limone non trattato
salsa di soia qb
sale qb
pepe bianco qb
olio EVO qb
Oeuf poché – uovo in camicia *
Riempite per metà d’acqua una pentola abbastanza capiente, con almeno 10 cm di profondità.
Unite 3 cucchiai d’aceto bianco e portate ad un leggero bollore.
Sgusciate le uova in una ciotolina (una per volta), quando l’acqua bolle, formate un vortice al centro utilizzando il manico di un cucchiaio di legno (questo è un metodo che ho imparato da mia mamma e che mi hanno insegnato anche all’alberghiero), versate delicatamente l’uovo al centro del vortice.
Lasciate cuocere per circa 1 minuto e ½ .
Potete verificare la cottura tirando fuori l’uovo con una schiumarola, premetelo leggermente per vedere se è cotto al punto che preferite.
Una volta cotto tiratelo fuori con una schiumarola e servitelo ben caldo.
Se presenta delle sbavature, potete rifilarlo leggermente con un coltello per dargli una forma ben definita.
*Di solito le uova in camicia si mangiano ben calde appena cotte. Ma se volete le potete conservare in frigo fino a due giorni, immergendole subito dopo la cottura in una ciotola di acqua ghiacciata. Potete riscaldarle poco prima di servirle immergendole in una ciotola di acqua bollente per circa 30 secondi.
Agretti o Barbe di frate
Eliminate le radici e la parte più legnosa del fusto, lavatele bene e cuocetele immergendole per circa 5-6 minuti in acqua bollente.
Scolatele e trasferitele su una padella antiaderente dove avrete scaldato poca salsa di soia e la buccia del limone grattugiata.
Passatele per pochi minuti per insaporire, regolate di sale e pepe e formate dei nidi al centro dei piatti.
Adagiate sopra ai nidi le uova in camicia, finite con un filo d’olio EVO, della salsa di cottura ed a piacere della buccia di limone grattugiata.
Note:
La barba di frate o agretti, è una verdura tipica della tradizione Kasher, utilizzata nei pranzi che vengono fatti per lo Shabbat, il giorno di riposo domenicale, nei mesi di primavera.
Il consumo di questo ortaggio risale ai tempi antichissimi ed è mantenuta viva soprattutto nella comunità ebraica romana.
Gli agretti sono tipicamente primaverili, ricchi di proprietà depurative, come molti ortaggi di questa stagione. Devono il loro nome al sapore, leggermente acre.
Sono inoltre un’ottima fonte di fibre, calcio, sodio, fosforo, vitamina A e C.
S. PIETRO DI FELETTO – LA PIEVE
Gli affreschi della facciata
Affreschi – Il ciclo del Credo
Cappella di S. Sebastiano e gli affreschi del ‘400
Per maggiori informazioni sulla Pieve, qui.
Se desiderate prenotare una visita guidata potete contattare uno dei preparatissimi volontari, i riferimenti li trovate qui.
…e se lungo il vostro percorso trovate un cavallo che ha saltato il recinto, un consiglio, non scendete dalla macchina per avvisare il fattore … cercate un’altra soluzione….eh eh eh…
Chi mi conosce sa di cosa sto parlando.
22 Comments
Ale
21 Maggio 2014 at 15:22Un piatto bellissimo…adoro l’uovo in camicia e gli agretti devono starci benisismo! Grande Roby!
Claudia
21 Maggio 2014 at 15:33Urca che belle foto.. che bella gita avete fatto!!! e brava Roby! Le uova in camicia eh.. mia mamma le faceva spesso.. io ho provato una volta.. ma mi si rompevano.. quindi non c’ho più provato! Mi piacciono adagiate sugli agretti.. son troppo buoni.. anche se per mangiarne una buona quantità bisogna comrparne a tonnellate.. hihihi Baciotti
Valeria Della Fina
21 Maggio 2014 at 15:58Bel post e bella ricetta, me la sono segnata per provarla presto 🙂
Ho scoperto ora il tuo blog e non posso che farti i complimenti 🙂
Un bacio!
Ileana Pavone
21 Maggio 2014 at 16:11Ma sai che io invece l’uovo in camicia non l’ho mai fatto? Ho delle uova fresche che mi ha regalato ieri mia zia, magari domani ci provo per il pranzo!
Le tue ricette mi ispirano sempre Roby <3
Un caro abbraccio :*
paneamoreceliachia
21 Maggio 2014 at 16:39Anche a me le uova piacciono molto, in tutti i modi, ed in camicia con sughetto da sballo le faceva anche la mia mamma!!! Che buone! Ora non mi resta che provare la tua bontà con abbinamento di agretti!
Bellissima chiesetta!
Baci
Alice
lagreg74
21 Maggio 2014 at 18:10Cara Roby…amo l’uovo ma mio marito non può sentirne l’odore pertanto lo cucino solo quando è fuori…e poi ho le gallinelle della suocera che vanno sfruttate…ma sai che quello pochè non l’ho mai fatto?? Devo assolutamente rimediare…che meraviglia scoprire quel guscio cremoso!
Bellissime le foto della gita…vengo a trovarti e ci beviamo un bel Prosecco!!!
Un bacio
Angela S.
21 Maggio 2014 at 20:11Ciao Roberta 🙂
Che bello il tuo uovo in camicia, ti è venuto perfetto 😉 E grazie per aver condiviso le foto di questi splendidi affreschi tardo-medioevali.
Buona serata
AngelaS
Ketty Valenti
21 Maggio 2014 at 21:10Forse viene un pò sottovalutato l’uovo in cucina ma in realtà è importantissimo e spesso devo dire indispensabile,un pasto completo praticamente all’interno di un piccolo guscio.
Incantevoli le foto,i luoghi e gli affreschi….il tuo piatto è perfetto!
Z&C
Silvia- Perle ai Porchy
21 Maggio 2014 at 21:53Amicaaaa!! Che bella gita!! Io adoro le uova cos’, al tegamino e a la coque! Perchè mi piace il rosso ben morbido!! Sono golosa!!
Sara Drilli
22 Maggio 2014 at 7:22ci hai portati in gita!! 😀
e tua figlia?!?! All stars PINK anche lei! :D:D:D
OUting…secondo me l’uovo in camicia è AFFASCINANTE. MOLTO!!
:))))))))))))))
uN BACIONE
Roberta Morasco
22 Maggio 2014 at 8:44PUBBLICO IO IL COMMENTO DI M4RY che BLOGGER MI HA FATTO AVERE SOLO SULLA MAIL….sgrunt
M4ry (Dafne’s corner): Anche se non lo mangerei, questo benedetto uovo in camicia vorrei provare a farlo per puro diletto ! Non lo mangerei perché non amo le uova, o meglio, non mi piacciono cucinate in maniera tale da tenere albume e tuorlo separati…si, lo so, sono strana 🙂
A te sono venute perfette 🙂
Grazie per le belle foto a fine post 🙂 TI abbraccio amica <3
Roberta Morasco
22 Maggio 2014 at 8:52@Ale: grazie Ale!!! Bacetti!
@Claudia: no, no devi riprovare, una volta che hai preso mano poi ti vengono bene!!!! Prova con il ‘vortice’ e non far bollire troppo l’acqua, altrimenti l’albume non si avvolge bene al tuorlo e si ‘sparpaglia’ nell’acqua!!! baci!!!
@Valeria: grazie!!! 😉 …e benvenuta!!!
@Ileana: a me piacciono tantissimo Ile!! Un abbraccio!
@Alice: ma quanto buone sono nel sughetto??? le devo fare!!! un bacione!!
@Silvia: caspita hai anche le uova casalinghe!! le devi fare!! magari venissi da queste parti, ci facciamo un giretto!!! <3
@Angela: grazie a te!!! 😉
@Ketty: grazie davvero Ketty!! Ti mando un abbraccio!
@Silvia: anche a meeeeeeee…..infatti mi sono dimenticata di fare la foto dell’uovo rotto..era ‘na meraviglia…tutto morbido!!! 😉
@Sara: siiiiiiii…All Star family!!! ahahahahaha…è vero, concordo, l’uovo in camicia è affascinante, fa una gran figura nel piatto!!! ti abbraccio Saretta!!
@Mary: blogger mi ha fatto scherzi e ho il tuo commento solo su gmail..uffi…ahahahahahaha…ma non sei strana Mary, ognuno ha i suoi gusti, sapessi quante cose non piacciono a me!! E io che adoro l’olio di oliva ma le olive non le mangio???…chi è più strana tra noi due??? 😉 Grazie tesoro un bacione!
Letizia - The miss tools
22 Maggio 2014 at 9:19E’ un piatto che mangerei senza esitazione, adoro le uova ed ancor di piu’ in combinazione con le verdure! Ti e’ venuto perfetto. Quel luogo e’ molto bello! Baci
simona mirto
22 Maggio 2014 at 9:26Roby tesoro come stai? scusami l’assenza ma sono rientrata a Roma martedì poi influenza e sto facneod un pò fatica a stare dietro a tutti gli impegni… ma sbaglio o qui è tutto nuovo? la grafica è spettacolare e quelle converse con quel cappello da cuoca non potevano rispecchiare meglio la tua cucina… bellissimi i toni pastello e i font! insomma complimenti… un posto nuovo e fresco:) adesso mi rubo un bel piattino con quest’ovetto… ho fatto scorpacciata di agretti a Terni… eccezionali…:* e adesso torno su a riguardarmi bene tutte le foto… ma anche la tua cucciola porta le converse? bellissima… proprio figlia tua:**
Monica Giustina
22 Maggio 2014 at 10:08Riassumi in un piatto i miei desideri dell’ultima settimana: scovare gli agretti o ordinarli al mercato e preparare le uova alla benedict senza fare danni con l’ovetto in camicia…il tutto coordinato da un buon bicchiere di prosecco e già mi sono innamorata 😉
Valentina Marangoni
22 Maggio 2014 at 13:30Ciao Roby! 🙂
A me le uova non sono mai piaciute, le uso esclusivamente nei dolci o per fare la maionese; non le cucino mai sebbene mio papà abbia delle belle gallinelle che tutti i giorni sfornano uova ^_^
La tua ricetta però mi intriga e credo che presto servirò a cena un bell’oeuf poché 😉
Un bacione :*
Mirtillo E Lampone
22 Maggio 2014 at 13:42Sai che non riesco a trovarli questi agretti? Ne parlavamo a pranzo con le colleghe ma io non li ho mai visti…e il tuo piatto invece mi attira tantissimo!
Belle anche le foto della pieve e degli affreschi, a volte anche vicino casa abbiamo dei posti che sono dei tesori e non li conosciamo! E la piccola con le allstar rosa? ^_^ difetto di famiglia!
Un bacione Roby ♥
Valentina Profumo di cannella e cioccolato
23 Maggio 2014 at 9:31l’uovo in camicia lo preparo da poco.. ma me ne sono innamorata!! è buonissimo e anche light.. poi con il sughino chissà che buono!! Ma anche questa versione con gli agretti mi piace!! peccato che da me trovarli sia quasi impossibile!
buon venerdì
Vale
Signorina Silvietta
23 Maggio 2014 at 9:39Le uova io le adoro!
Se non rischiassi di far andare il mio colesterolo alle stelle le mangerei ogni giorno!!!
In camicia poi mi pioacciono un sacco perchè il giallo resta bello cremoso…
Bone! Mi hai fatto venire una volgia che non ti dico!!
Per gli agretti invece, mi unisco a Berry, non li ho mai mangiati e non ho nemmeno ricordanza di averli visti!
Farò fare una super ricerca alla mia nonna contadina che ha pure l’orto.. magari ce li ha piantati e io non lo so!!!
Chiara DAcunto
24 Maggio 2014 at 7:00Buone le uova in camicia, col loro cuore così morbido! Le barbe dei frati invece non ho l’usanza di cucinarle ma ci proverò…grazie per il suggerimento!
Alex Bonetto
24 Maggio 2014 at 18:06Ciao Roby, ho brevemente citato il tuo blog da me e spero non ti dispiaccia se ho prelevato una delle tue foto e usata nel mio post.
Un bacione e buon week end, Alex
Valentina
25 Maggio 2014 at 17:31Ciao amica! Quanto mi piace la nuova grafica… tanto tanto ^_^ Questo uovo è una meraviglia, ti è venuto perfetto! Buono con gli agretti! 😛 Bellissime anche le foto di San Pietro e la tua piccola con le all star rosa è semplicemente stupenda 😀 <3 Un abbraccio grande grande 🙂 :**