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Puglia – La Valle D’Itria e il mare

 

“Di fronte al mare a felicità

è un’idea semplice.”

Jean-Claude Izzo

 

Oasi naturali e bianchissimi borghi antichi che sorgono fra infinite distese di ulivi, inutile dirvi che la Valle D’Itria è meravigliosa. Questa parte della Puglia mi ha davvero conquistata.

La natura qui è selvaggia e rigogliosa, ovunque distese di mandorli, ulivi e vigneti, meraviglie artistiche e architettoniche, a pochi minuti di auto dalle larghe spiagge sabbiose della costa barese, acque limpide, scogliere a picco sul mare, oltre ad una meravigliosa e indimenticabile gastronomia.

 

Castellana Grotte

La nostra base in Valle D’Itria è stata qui, in un delizioso trullo trovato su Aribnb (Trullo ai Cento Sassi, consigliatissimo. Raffaella è una host deliziosa e premurosa!).

A Castellana Grotte c’è quello che serve per rifornire la dispensa di cose buone, noi abbiamo trovato molto comodo alloggiare qui perché con brevi tragitti è possibile raggiungere le località che volevamo visitare in Valle D’Itria e lungo la costa barese, inoltre a pochissimi minuti di auto c’è anche la piacevole e vivace Putignano.

La località è molto famosa per le bellissime Grotte di Castellana (a quanto dicono in molti le più belle d’Italia) che noi, visto il poco tempo a disposizione non abbiamo visitato. Dopo due anni di restrizioni (mannaggia al Covid19!) avevamo un estremo bisogno di utilizzare i giorni a disposizione per vivere la nostra vacanza all’aria aperta, sole, mare, natura e arte. Per le grotte ci saranno altre occasioni!

A Castellana Grotte per acquisto prodotti gastronomici vi consiglio:

  • Dal Commesso La Bottega delle tradizioni (Via Brindisi, 2) – il Sig. Caruso vi racconterà le sue focacce e il pane con il lievito madre, vi spiegherà come fa a mano i taralli, le friselle e le friselline. Imperdibili i taralli al Vino Primitivo e cipolle, la focaccia e le friselline al riso venere. Cose che danno dipendenza.
  • Panificio Fragranze (Via della Resistenza 15/17) – pane con lievito madre, una focaccia da urlo buonissima anche fredda, pizza ottima. Per noi tappa quotidiana. Imperdibile.

 

L’interno del nostro trullo

 

Colazione soleggiata con la confettura di mele cotogne preparata dalla nostra host, Raffaella del Trullo ai Cento Sassi

e le more meravigliose  che arrivano direttamente dal giardino del trullo!

Dipendenze pugliesi: LA FOCACCIA!

 

Putignano

Piccolo centro molto famoso per il suo Carnevale, il suo fulcro è Piazza Plebiscito, la piazza rettangolare centro della vita del paese, dove si ritrovano i giovani la sera a chiacchierare, seduti sulla gradinata della Chiesa  di San Pietro Apostolo (o Chiesa Madre). Su questa piazza si affacciano il Palazzo dei Balì, antica dimora dei cavalieri di Malta, oggi Museo Civico e il Palazzo del Sedile, un tempo sede del governo cittadino.

Se la trovate aperta merita una visita la trecentesca Chiesa di Santa Maria la Greca, non fosse aperta vale la pena anche solo vedere la notevole e bellissima facciata barocca.

Consigliata:

  • Friggitoria San Domenico (Piazza San Domenico, 8) – Piacevolissimo locale dove poter gustare pesce freschissimo, disponibili tavoli sia all’interno che all’esterno, disponibile anche servizio da asporto. Consigliatissimo per la qualità e per la cortesia del personale. Ottimo rapporto qualità/prezzo.

 

Putignano by night

 

Alberobello

Che dire, località decisamente turistica ma al tempo stesso assolutamente imperdibile. I trulli di Alberobello sono la cartolina della Valle D’Itria.

Riconosciuta come patrimonio dell’Unesco, Alberobello con il suo saliscendi dai tetti a cono, si trova a circa 400 m. sul livello del mare.

 

 

I primi trulli, sparsi a migliaia nella campagna circostante, furono costruiti ad Alberobello intorno al seicento, oggi si possono ammirare gli oltre 1000 trulli passeggiando nei due antichi rioni del centro storico, il Rione Monti e il Rione Aia Piccola.

Il primo, Rione Monti, un tempo la zona più popolare del paese, oggi è decisamente il più turistico, tutto un brulicare di negozietti dove alle specialità locali e all’artigianato si mescola tanta, tanta paccottiglia. Le fiumane di turisti sono abbastanza fastidiose, nei mesi più affollati dovrete portare un po’ di pazienza. Il Rione Aia Piccola è di certo meno appariscente ma, a mio avviso, il più autentico, conserva ancora le caratteristiche del borgo medievale e la maggior parte dei 400 trulli presenti in questa zona sono tuttora adibiti a residenza privata.

Passeggiando tra le viuzze incapperete nel Trullo Siamese, l’unico con due cupole collegate al centro, la Chiesa di Sant’Antonio sempre a forma di trullo, e il Trullo Sovrano, oggi sede museale, il più grande, dotato di un cono centrale circondato da 12 coni più piccoli e l’unico a svilupparsi su due piani.

Osservando i tetti potrete notare che ogni trullo termina con un pinnacolo sulla cima, segno di riconoscimento per le famiglie che lo abitavano, sul tetto inoltre si possono vedere dei simboli dipinti dai contadini con la calce, si tratta di simboli magici, propiziatori per il raccolto.

 

 

Dal Belvedere Santa Lucia (punto panoramico posto accanto all’omonima chiesa), si possono ammirare i trulli dall’alto, le chiancarelle grigie dei tetti e il bianco candore dei muri creano un paesaggio fiabesco . Bellezza pura al tramonto.

Da non perdere:

 

Dipendenze pugliesi: I PASTICCIOTTI!

(questi sono della Pasticceria Martinucci di Alberobello)

 

Monopoli

Monopoli è davvero bella.

Bella di quella tipica bellezza pugliese fatta di case bianche e pietre di tufo, l’ocra dei palazzi riqualificati ma ancora un po’ decadenti, il cielo azzurro, il mare di un turchese infinito che si insinua nel Porto Vecchio e accarezza più a sud la splendida costa del Capitolo, dove lunghe e sottili spiagge sono alternate da scogli bassi e meravigliose calette. Questo tratto di costa rappresenta lo sbocco naturale sul mare della Valle D’Itria.

La città è ricca di storia, fu inizialmente un importante centro militare e scoprì la sua vocazione commerciale soltanto in epoca medievale; come per molte altre città adriatiche la storia di Monopoli è fatta di innumerevoli influenze esterne, bizantini, normanni, francesi, spagnoli, veneziani hanno contribuito al mosaico di culture che caratterizza questa città fortificata.

Le cose da vedere sono tante ed è piacevolissimo scoprirle passeggiando senza meta tra le sue strette viuzze che si aprono improvvisamente sulle ampie piazze, il vento è un piacevole compagno e aiuta a sopportare anche le temperature più elevate dei mesi estivi.

Piazza Garibaldi è il fulcro del centro storico di Monopoli, con la bellissima Torre Civica, gli oleandri e i piacevolissimi numerosi localini che vi si affacciano.

 

 

Tra le bellezze che non bisogna assolutamente perdere c’è la Cattedrale, la Chiesa della Madonna della Madia, dove si conserva sopra all’altare, l’icona della Madonna della Madia (dallo spagnolo almadia, insieme di travi, zattera). Secondo la leggenda nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1117 approdò sulle coste di monopoli una zattera contenente un’effige della Madonna e le travi necessarie per completare il tetto della chiesa.

La Basilica in stile tardo-barocco fu completata sui resti di una chiesa romanica del 1100 e sorge su un luogo sacro da millenni, scavi archeologici hanno riportato alla luce testimonianze dell’età del bronzo, tombe messapiche, ellenistiche e tracce di un tempio pagano dedicato a San Mercurio.

 

 

Uno dei simboli della città è il Castello Carlo V, mai utilizzato come residenza ma eretto a scopo difensivo per proteggersi dalla minaccia turca, fu costruito utilizzando il nucleo centrale di una chiesa del X secolo (piccola chiesetta rupestre di San Nicola della Pinna) e una porta romana del I sec. a. C. Oggi il castello, dopo un lungo restauro, fa da cornice a interessanti mostre d’arte contemporanea (ingresso gratuito – vi consiglio di approfittarne, ne vale davvero la pena!)

 

“La Forma del Colore” Iuginio Iurilli  – Castello Carlo V  – ‘La Gabbia Magica’

 

Varcato l’arco del porto ecco Cala Batteria, il Porto Vecchio di Monopoli, punto panoramico molto suggestivo, dove ci si ritrova circondati da gozzi colorati, pescatori che riparano le reti e un meraviglioso mare turchese.

Sulla destra potrete ammirare il maestoso Palazzo Martinelli con la sua loggia in stile veneziano, costruito sulle mura di cinta e affacciato direttamente sul mare.

 

 

Pausa pranzo ‘fast’ ma di tutto rispetto da The King Street Food

 

 

Ostuni

Ostuni incanta per la sua bellezza. Città candida, arroccata su tre colli dove il bianco spadroneggia e appare più fulgido che in altri borghi.

La città vecchia si adagia su uno dei colli e le sue strade sono disposte a cerchi concentrici, fatta eccezione per Via Cattedrale che parte da Piazza della Libertà (dove si erge la maestosa Colonna di Sant’Oronzo) e arriva alla sommità, fino alla Cattedrale.

Una volta visitate le principali attrattive, immergetevi nel dedalo di stradine senza una meta precisa, Ostuni è un labirinto bianco fatto di vicoli e scorci che si aprono all’improvviso, riuscirete a trovare angoli appartati dove a farvi compagnia saranno soltanto il vento, qualche gatto che sonnecchia steso su un muretto e il blu del mare che si può ammirare in lontananza.

 

 

Percorsa la salita di Via Cattedrale, la Concattedrale  Basilica di Santa Maria Assunta vi apparirà all’improvviso in tutta la sua bellezza. Il rosone centrale, in pietra gentile a 24 raggi (tra i più grandi in Europa) raffigura il Cristo Salvador Mundi circondato dai 12 Apostoli e incanta per i dettagli incredibili delle sculture.

 

 

Proprio di fronte, l’Arco Scoppa (qui chiamato ‘La Loggia’), un piccolo gioiello barocco incastonato tra i vicoli che collega il Palazzo del Vecchio Seminario a quello Vescovile, l’iscrizione latina presente sull’arco ricorda che in origine l’arco era in legno ed è stato trasformato in pietra nel 1750, pare inoltre sia stato costruito su ispirazione del Ponte dei Sospiri di Venezia.

 

A fare da contrasto al bianco calce dei muri, ci sono le porte e le finestre colorate di verde e blu.

Questa, chiamata la Porta Blu – Porta del Paradiso, è probabilmente la più famosa e fotografata.

 

Non è stato semplice decidere dove pranzare a Ostuni, l’offerta è davvero ampia e la qualità credo sia abbastanza alta (un po’ in base alle recensioni lette e dalle esperienze fatte da conoscenti e amici), noi siamo andati ‘di pancia’ scegliendo un locale che ispirava molto la figlia maggiore per le sue proposte vegetariane/vegane nel menu. Siamo stati molto, molto bene, il contesto è decisamente bello, il personale preparato e gentile, il cibo meraviglioso.

La Taverna della Gelosia ( Vicolo Tommaso Andriola, 26) è assolutamente consigliato. ME RA VI GLIO SI tutti i piatti assaggiati, delle delizie sia per gli occhi che per il palato (di seguito ve ne propongo alcuni, i più fotogenici!).

 

Risotto alla barbabietola, gel al limone e mandorle tostate

Pesce spada in crosta di mandorle, purè di patate viola e gel di arancia 

Mousse fondente, frutti rossi e mandorle caramellate

 

Ostuni è circondata da mura difensive medievali, ampliate e modificate nel corso dei secoli, un ampio tratto è di origine aragonese e si può ammirare arrivati in cima al borgo, tra un bastione e l’altro in via Stefano Trinchera.

 

 

Polignano a Mare

Polignano a Mare, con i suoi candidi edifici a strapiombo sul mare, è sicuramente uno dei borghi più suggestivi della costa barese e ha molta storia da raccontare.

Sembra che l’antica colonia greca Neapolis sorgesse proprio in corrispondenza del centro cittadino; inoltre in epoca romana Polignano, trovandosi lungo la Via Traiana che collegava Roma a Brindisi, divenne un importante centro dei commerci. La sua vocazione mercantile ebbe seguito nei secoli successivi quando la Serenissima Repubblica di Venezia fece di Polignano un importante nodo dei suoi traffici commerciali.

La Lama Monachile (chiamata così per le foche che un tempo la popolavano) è sicuramente il luogo più conosciuto e fotografato, questa piccola caletta tra due altissime pareti di roccia si può ammirare dal Ponte borbonico chiamato proprio ‘Ponte di Lama Monachile’, lungo la Via Traiana. Affollatissimo in estate, in particolar  modo nei mesi di luglio e agosto 8un po’ troppo per i miei gusti…), ma vale in ogni caso la pena soffermarsi ad ammirare questa splendida caletta, sia di con la luce del giorno che al tramonto, attendendo con pazienza il momento giusto per fare una foto ‘senza troppa umanità intorno’.

 

 

Per ammirare l’insenatura e il borgo di case bianche da un altro punto panoramico, potete proseguire su Via Traiana e girare a destra, raggiungendo il piazzale dove si trova la statua dedicata a Domenico Modugno (che qui è nato e vissuto durante i primi anni dell’infanzia), troverete una scalinata che conduce all’ampia roccia piatta da cui poter godere di una meravigliosa vista sulla Lama Monachile. Consigliatissimo attendere qui il tramonto.

 

 

Varcato il maestoso Arco Marchesale, (conosciuto come Porta Grande) costruito nel 1500 e che ha rappresentato per oltre due secoli l’unico accesso alla città (ai lati della struttura sono visibili i fori dove scorrevano le catene che movimentavano il ponte levatoio), il consiglio è di passeggiare perdendovi tra i vicoli del centro. Passeggiare attraverso vivaci piazzette piene di localini dove riposarsi e godersi un rinfrescante (e ottimo!) gelato, curiosare i negozietti degli artigiani che qui abbondano, arrivare ad inaspettati e strepitosi affacci sul mare dai quali ammirare panorami mozzafiato e il blu cobalto del mare.

Una delle balconate più spettacolari è senza dubbio quella nei pressi della Cappella di Santo Stefano (XIII sec.) ricavata dal basamento di un bastione, la cui terrazza omonima è sempre affollatissima di turisti, in religiosa fila per le foto di rito.

Vi assicuro che è una cosa da vedere assolutamente a Polignano e vale tutta l’attesa!

 

 

La centralissima Piazza Vittorio Emanuele è animata da un continuo viavai di turisti, qui si trovano la Torre dell’Orologio tuttora regolato periodicamente a mano e la Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta, di origine medievale ma rifatta intorno al 1580.

 

 

Polignano è inoltre famosa per le decine di versi e poesie che decorano il centro storico e si possono leggere un po’ ovunque, muri, porte, scalinate. L’autore è ‘Guido il Flâneur’, un pugliese DOC amante della letteratura, i suoi versi e quelli ‘in prestito’ sono una celebrazione al mare, all’amore e alla gioia di vivere.

 

 

Locorotondo

Borgo bianchissimo che saprà però sorprendervi con vere esplosioni di colori, grazie ai suoi abitanti che decorano balconi e dehors delle abitazioni con piante e coloratissimi fiori.

Prima di entrare nel centro è consigliabile fare un giro intorno a questa piccola cittadina costruita su una collina per ammirarla anche dall’esterno, è una cartolina!

Qui le case hanno facciate strette e tetti appuntiti in pietra, le “cummerse” sono case in muratura con i tetti spioventi, antesignane dei trulli.

Le cummerse si alternano a palazzi barocchi, come il bellissimo Palazzo Morelli con i suoi deliziosi decori; immancabile una passeggiata su via Nardelli, chiamata dagli abitanti il ‘Lungomare’, considerata uno dei più bei belvedere della Puglia, per il panorama davanti a voi sulla valle e  per ‘le quinte’ alle vostre spalle.

 

 

 

Consigliata tappa caffè da:

  • Pasticceria Campanella (Piazza Dante) – tappa consigliata per caffè leccese + pasticciotti . FAVOLOSI.

 

La meravigliosa campagna della Valle D’Itria

 

Spiagge

La costa adriatica della Puglia offre varietà che soddisfano tutti i gusti, dalle scogliere a picco sul mare, a lunghe spiagge incontaminate di sabbia dorata. Ci sono località e calette decisamente troppo affollate per i miei gusti, ma basta spostarsi un po’ con la macchina per trovare tratti di costa abbastanza selvaggi tra antiche torri di avvistamento, orlati di spiagge bianche, dune sabbiose, lagune, torrenti e macchia mediterranea, come ad esempio  e ‘parzialmente’ tutelati.

  • Calamarena  (Monopoli) Non molto conosciuta e vicinissima a Monopoli, una parte con scogliere e pratica discesa in mare (che mare!) aiutata da sacchi di sabbia a fare da scalini, accanto si trova anche un altro Lido, facilmente raggiungibile a piedi, con un tratto di sabbia e accesso al mare più semplice per i più piccoli.  A Calamarena si possono noleggiare ombrelloni e lettini (€ 30,00 1 ombrellone e 2 lettini, non proprio economico) oppure posizionarsi con la propria sdraietta tra gli scogli (distendersi a terra è impensabile), il chiosco-bar è molto piacevole e discretamente fornito.

 

 

  • Torre Canne – Lido Verde – lunghe spiagge di sabbia bianca e finissima , nella campagna circostante ci sono molte masserie fortificate immerse tra gli uliveti. Torre Canne è anche la patria del Pomodoro Regina, presidio Slow Food 

 

 

 

  • Parco Naturale Regionale Dune Costiere

Fra Torre Canne e Torre San Leonardo si estende il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere

 

 

 

  • Torre Guaceto – Riserva Marina Protetta – Spiaggia Punta Penna Grossa. Se siete disposti a fare un po’ più di strada in macchina (circa 1/2 h da Ostuni), vi consiglio di scendere verso Brindisi per raggiungere questa oasi marina protetta. La Spiaggia Punta Penna Grossa è l’unica attrezzata all’interno della Riserva, l’accesso è gestito con parcheggio spazioso, al costo di € 5,00 si può usufruire del trenino che conduce (ogni 10 minuti ca.) alla spiaggia. Ombrellone e 2 sdraio qui costano € 25,00. ATTENZIONE! Prenotateli il giorno prima online, altrimenti come è accaduto a noi non ne troverete di disponibili. Per fortuna siamo sempre attrezzati con il nostro ombrellone. Non disponibile la doccia, è presente un chiosco abbastanza attrezzato. Mare limpidissimo, natura ancora selvaggia, purtroppo molta sporcizia che arriva un po’ dal mare, e un po’ viene lasciata da visitatori maleducati. Come al solito, noi abbiamo riempito un paio di borsette di plastica con rifiuti trovati a riva e in mare, che abbiamo provveduto a gettare nel bidone apposito. Ma cosa ci vuole dico io?

 

Noi non abbiamo avuto il tempo per farlo, ma segnalo perché credo valgano la visita  la Spiaggia delle Conchiglie, nel cuore della Riserva Naturale, una meravigliosa spiaggia fatta di sole conchiglie. Si può inoltre visitare il centro di recupero per tartarughe.

 

 

 

Considerata la vicinanza (si raggiunge in poco più di un’ora di macchina da Castellana Grotte),

durante la nostra vacanza in Valle D’Itria abbiamo visitato anche Matera,

trovate il racconto QUI!

 

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