Browsing Category

Secondi di pesce

Greenery mood/ Salato/ Secondi di pesce

Seppie arrostite su crema di piselli freschi




A volte anche andare dal medico ha un suo perché.
Tu telefoni per prendere appuntamento e te lo dà una settimana dopo “Signora, non ho posto, le fisso l’appuntamento per venerdì..”, cavolo!
Ma cheè?? Sono tutti malati??
Comunque, arriva il fatidico giorno e ti rechi dal medico.Arrivi con il tuo solito dieci minuti di anticipo, ché mi hanno insegnato che arrivare in ritardo è maleducazione.

Trovi l’invasione.

Telefoni che squillano senza tregua, segretarie agitate ché non funziona l’adsl, persone gocciolanti (ché quel giorno pioveva..), tutti di fretta, raffreddati e nervosi.

Capisci che nonostante l’appuntamento dovrai aspettare un bel po’, e un pochino ti girano…

Ma poi ti siedi e ti rassegni.

Ok prendiamoci ‘sto giornale e facciamo passare il tempo.

Rovistando tra le riviste (non c’era granché, non è come dal parrucchiere.…) mi capita in mano l’inserto del Corriere della Sera, “Io Donna”  e, sfogliando,  ecco questa ricetta.

Colpo di fulmine, tiro fuori il cellulare, CLIC faccio la foto (poi mi è venuto a mente che le ricette ci sono anche online…ma tanté).

Il giorno successivo compero le seppie ed i piselli freschi.

Uno spettacolo! Semplice e buonissima.

Io forse non potevo nemmeno mangiarle le seppie, ma ho trasgredito.

Tanto il mio medico non lo sa che ho un blog, quindi spero che non lo venga a sapere!

Buon fine settimana!

Continue Reading…

Antipasti/ Pane & co/ Salato/ Secondi di pesce

Merluzzo fresco mantecato e cracker di avena e semi di sesamo

 
Che sono veneziana già lo sapete.
Che adoro polpetteciccheti in genere anche, credo.
E il baccalà mantecato per noi veneziani…
Insomma, succede che vedo un filetto di merluzzo fresco, e decido che lo voglio ridurre in crema, si si in poltiglia!
E siccome qui le ragazze amano molto tutto quello che si può spalmare su un crostino e/o una fetta di pane, ecco che ti manteco il merluzzo fresco.
E’ bene chiarire che per la preparazione del baccalà mantecato si utilizzano lo stoccafisso o il baccalà sotto sale, non il merluzzo fresco.
Vi assicuro però, in questo modo otterrete una cremina ottima, che richiede meno lavoro, e soprattutto nessun tempo di ammollo.
La prima volta che l’ho fatto non ero pienamente soddisfatta.
Non era chiaro e spumoso come volevo che fosse, forse avevo utilizzato poco olio, o mi ero fermata troppo presto con la mantecatura? Mah?
Ma come diceva Julia Child, “La cosa più grande del cucinare è che puoi mangiare i tuoi errori”. 
Infatti ce lo siamo mangiato ugualmente, ma con il proposito di rifarlo, ed ottenere un risultato migliore.
Certo, nella ricetta originale (del baccalà mantecato) il pesce non va cotto nel latte e non ci va (orrroreee …) la ricotta!
Solo polpa del pesce (cotto in acqua e alloro) e olio, tanto olio fino ad ottenere una massa bianca e spumosa.
E fate attenzione quando lo chiedete al ristorante, perché uno dei trucchetti dei ristoratori (alcuni, mica tutti) è di aggiungere panna, per fare una bella montata e risparmiare sul pesce, che costa. Quindi occhio!
Io la ricotta ce l’ho messa perché lo abbiamo consumato subito, ed ha conferito una spumosità in più permettendomi di diminuire la dose di olio.
I cracker. Li adoro.
La ricetta arriva diretta da “Sale & Pepe” di Maggio 2013.
Io però ho usato la farina di avena biologica…che vi devo dire, tra me e le farine è amore totale. Ho gli armadietti della cucina che scoppiano!
Allora cosa dite? Ricettina?
 

Continue Reading…

Eventi/ Piatti unici/ Salato/ Secondi di pesce

Metti una domenica mattina … Insalata tiepida di grano khorasan, polpo, sedano e carote

Metti che la domenica mattina due amiche ( Loredana e Monica), ti propongono di andare ad un mercatino vintage in una bella villa veneta nei pressi di Treviso.

Metti che all’arrivo, trovi una bellissima location, e tra gli espositori, non solo abiti, accessori ed oggettistica, ma anche prodotti locali BIO…allora gli occhi diventano a cuoricino ed esce immediatamente la necessità di fotografare e di parlarne!
Questo post non era previsto, ma chi mi conosce sa che amo il biologico e sono felice di poter parlare di realtà locali con questa filosofia.
Insomma mi piace la passione per l’agricoltura e per il biologico e questi produttori meritano assolutamente una presentazione.
b73 è un’azienda di Vascon di Carbonera, in provincia di Treviso, che produce salse, confetture, mostarde e liquori biologici, la descrizione dei prodotti qui.
Il Sig. Antonio è stato disponibile e gentilissimo nel spiegarmi la filosofia dell’Azienda e nel descrivermi i suoi prodotti, vi confesso che nel visitare il suo sito sono rimasta affascinata dalle parole che con le quali la descrive, quindi lascio spazio a lui, facendo un semplice copia e incolla…
b73 nasce da un’idea a lungo sognata, da anni di passione per il mondo biologico, dalla buona agricoltura,
dalla storia del territorio Italiano e Veneto, dalla ricerca della frutta e della verdura sana e della buona cucina. 
Anni fa, con molti preziosi consigli ed aiuti e con mille difficoltà, ho cominciato a creare salse, confetture e mostarde nella tenuta di famiglia ed ora nel mio laboratorio agroalimentare, offrendo al cliente una sensazione di riscoperta dei valori e dei sapori del territorio e di ciò che di buono (nel vero senso della parola) questo ha da offrire.
Storia, cibo e civiltà da sempre sono al centro di un percorso di crescita culturale che mi ha portato a proporre oggi una gamma di perle preziose, fatte di gusti e profumi antichi, a riscoprire sensazioni che svegliano il palato con fiumi di ricordi fanciulleschi ma allo stesso tempo trovano la modernità di proporsi in veste rinnovata ed intrigante. In una parola… b73.”
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
Considerato che avevo da poco fatto colazione, ho assaggiato la confettura di mele e liquirizia e quella di prugne…golosa io! ^_^
Ma ho acquistato la Salsa biologica di Radicchio Rosso di Treviso e la Mostarda Biologica di Arance Speziate.
Per ora! La prossima volta provo le altre!
Partner di b73 è l’Azienda ZOLLA 14 “Organic  Farm Project” ,  di Pezzan di Carbonera (TV) nata nel 2005 e situata nel territorio della Marca Trevigiana.
Si estende su circa 10 ettari coltivati per metà a frutteto e per l’altra metà ad ortaggi, cereali e colture foraggere polifite.
L’azienda è controllata e certificata da ICEA, Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale; produce ortaggi, ed in particolare il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo, pesche, nettarine e mele di cinque varietà dalle quali si ricava succo limpido di Royal Gala, Golden Delicious, Fuji, Imperatore, Granny Smith.
Nell’agosto 2012 la rivista Gambero Rosso ha riconosciuto il succo limpido di mela ZOLLA 14 come il migliore tra quelli prodotti nel territorio nazionale.
E dopo una settimana di bisboccia, rieccomi con una ricettina.

INSALATA TIEPIDA DI GRANO KHORASAN, POLPO, SEDANO E CAROTE
Ingredienti (per 4 persone)
1 polpo (io 800 gr e surgelato)
250 g grano khorasan
1 paio di coste di sedano
2 carote
1 spicchio aglio (facoltativo)
Olio EVO qb
Curcuma qb
Sale rosa dell’Himalaya
Pepe bianco
1 peperoncino
Prezzemolo qb
 
 
Preparazione
Lavate accuratamente il grano khorasan, e lasciatelo in ammollo per circa 8 ore.
Cuocetelo per circa 40-50 minuti a fuoco dolce.
Scolatelo bene, conditelo con poso olio, curcuma, sale e pepe e tenete da parte.
Eliminate occhi e becco del polpo, svuotate la testa e adagiate il polpo in una pentola capiente coperto di acqua fredda salata.
Unite anche delle verdure a piacere (io sedano ed un peperoncino calabrese) e mettete sul fuoco.
Fate raggiungere il punto di ebollizione e poi abbassate la fiamma, lasciando cuocere per altri 20 minuti a fuoco basso.
Una volta tolto dal fuoco lasciate raffreddare nell’acqua di cottura per almeno un’ora. Il polpo rimarrà morbidissimo e non si staccherà la pelle.
Tagliatelo a tocchetti, conditelo con olio EVO  e unite lo spicchio d’aglio schiacciato, lasciatelo insaporire coperto.
Lavate bene le carote ed il sedano, tagliateli a fettine o a julienne, un po’ a vostro piacere.
Unite le verdure al grano khorasan ed al polpo a tocchetti ancora tiepidi, mescolate bene e unite il prezzemolo tritato ed a piacere anche le foglioline più interne e chiare del sedano.
 
 
 
Domenica mattina in villa.
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

 

foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

 

foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

 

foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
 
 
Sono iniziati i preparativi ed il countdown!
Sabato e Domenica 16 e 17 Novembre 2013
mini-raduno pre-Natalizio delle BLOGGALLINE!
 
 
by Vatinee Suvimol
 
Diario/ Salato/ Secondi di pesce

“Less is more” … Molo fritto.

 


LESS IS MORE, è l’imperativo della moda, la nuova tendenza.
Dal Capri Trendwatching Festival  confermano!
Il Trendwatching si applica in particolare a quei settori che rappresentano i layout dell’immaginario sociale contemporaneo, quali la moda, il design, il food, i consumi culturali (cinema, TV, musica, videogiochi, narrativa, fumetto…ecc), la nightlife, il retail, l’arte, l’advertising.
Fare meno per fare meglio, ma anche, meno è meglio.
Meno accessori, meno trucco, meno decor, spendere meno e largo spazio alla moda low cost.
LESS IS MORE, è un motto che tutti dovremmo tenere presente, secondo me, nel nostro stile di vita così come nell’abbigliamento.
E la moda è strettamente collegata alla cucina, al cibo.
C’è infatti un ritorno al fare meglio, al recupero, non solo degli abiti vintage (formula chic per evitare di dire vecchio…), ma anche delle tradizioni.
C’è un ritorno all’autoproduzione (e questo è un dato confortante!), sono infatti in aumento i consumi di prodotti come la farina ad esempio ed in aumento la percentuale degli italiani che si preparano a casa la pasta, il pane, la pizza.
Spendere meno per mangiare meglio? Assolutamente si.
Non è detto che per mangiare bene si deve necessariamente spendere tanto.
Vogliamo parlare del pesce azzurro?
I pesci più salutari costano davvero poco.
Uno di questi è il molo, ottima carne, costo bassissimo ( 4/5 euro al Kg), se di taglia piccola (15-20 cm) buonissimo fritto.
Certo vi dovrete armare di un buon coltello e di un po’ di pazienza, magari schizzerete d’olio la cucina, ma credetemi ne vale davvero la pena!
Qualche cenno sulla ‘bestiola‘:
Il molo (Merlangius merlangus) è un pesce azzurro appartenente alla stessa famiglia del nasello e della mormora.
Può raggiungere i 50 cm, ma comunemente la dimensione si aggira intorno ai 15-20 cm.
Diffuso nell’Atlantico settentrionale, mentre nel Mediterraneo si trova nell’Adriatico e nel Mar Nero. E’ una specie stanziale in acque poco profonde che si nutre  prevalentemente di crostacei e di pesciolini.
La carne assomiglia a quella del nasello ed è ottima.
La stagione in cui le carni sono migliori va da dicembre a maggio.
 
 

Continue Reading…

Diario/ Salato/ Secondi di pesce

Empatia di un addetto alla vendita e … Moscardini in umido piccanti


In alcuni negozi mi capita di trovare addetti alla vendita che si vede lontano un chilometro non sono portati per il loro lavoro, che al solo vedere clienti entrare nel negozio gli viene un attacco di orticaria, ed invece di salutarti almeno con un mezzo sorriso, gli scappa una smorfia quasi di disgusto, vi è mai successo?Però, ce ne sono anche molti che il loro lavoro lo fanno bene, per fortuna.

Che salutano, che sanno dare risposte, che si prodigano per aiutare.

Questi moscardini sono la prova che ci sono persone gentili, professionali, umane.

Ero davvero stanca, e probabilmente ce l’avevo scritto in fronte

Dovevo fare un po’ di spesa, anche se di voglia non ne avevo per niente.

Ci sono dei giorni in cui l’unica cosa che desideri è tornare a casa, farti una doccia e sfracellarti sul divano…invece.

L’idea era di prendere qualcosa di veloce per preparare la cena, ma passando davanti al banco della pescheria di questo piccolo supermercato, vedo i moscardini freschi pescati nel Mediterraneo, voglia di cuocerli e di mangiarli, ma di pulirli ZERO.

Cosa fare?

Il commesso mi vede pensierosa e mi chiede se può aiutarmi. ”Mah, mi farebbero voglia i moscardini, ma solo il pensiero di tornare a casa e mettermi a pulirli…” considerato che il costo al chilo è abbastanza basso, normalmente uno se li prende e se li pulisce a casa, di certo non si offrono di pulirteli.

Ma lui a sorpresa dice “Lo faccio volentieri io signora, sono freschissimi, sentirà che buoni!”.

Ecco, a parte il ‘signora’ che mi fa sempre sentire vecchia, cosa dire di questo gentilissimo giovanotto?

Che ci vedeva bene!!! E io devo aver avuto una faccia davvero crepata per impietosirlo a tal punto da pulirmi per benino le bestiole!

Scherzi a parte, mi sembrava doveroso un piccolo tributo agli addetti alla vendita. Non è un lavoro facile, io l’ho fatto per molti anni e credetemi ci sono clienti che ti tirano davvero matto, quindi GRAZIE a chi ancora lo fa con passione, gentilezza e disponibilità!

E questi moscardini, già belli puliti, sciacquati semplicemente sotto l’acqua corrente, erano una favola, morbidi, gustosi, e sul divano mi ci sono buttata sul serio una volta a casa, perché lentamente, lentamente, si sono cotti quasi da soli!

Ciao!

 

Continue Reading…

Salato/ Secondi di pesce

Viaggiare, almeno con i sapori … Rana pescatrice al curry e anacardi

 

Mi piace tanto viaggiare. Ma tanto tanto…
Mi ritengo fortunata perché qualche viaggio l’ho pure fatto negli anni passati…
Tra quelli del cuore l’Australia, girata per un intero mese, assaporata nella sua selvaggia bellezza, le metropoli, le città  ed i suoi contrasti.
Ma anche il viaggio di quando ero poco più che una ragazza, da sola, in California, dai parenti americani scoperti dopo anni di oblio, e questa prima o poi ve la racconterò perché è davvero una bella storia…
E New York, meravigliosa. O la si ama o la si odia, New York.
E l’Europa. Parigi, più volte, e la Grecia, la Spagna…
Ma tra i tantissimi posti che non ho ancora visitato ce n’è uno che mi affascina particolarmente, l’India.
E’ un viaggio impegnativo, sicuramente non leggero, e che spero di poter fare, prima o poi.
E mi piace la cucina indiana. Mi piacciono i colori, i sapori, i profumi. Le spezie.
Uno dei piatti più conosciuti è forse il Chicken tikka masala, meglio conosciuto come Pollo al curry.
Di versioni ne esistono diverse. Tra l’altro la versione originale prevede pure il pomodoro, che spesso non viene utilizzato.
Beh, ho voluto modificare la ricetta con una mia interpretazione.
Pesce al posto del pollo e qualche cosina in più (tipo gli anacardi, che secondo me hanno un loro perché qui dentro!) e qualcuna in meno (ad esempio il pomodoro).
Della salsa vi scrivo la ricetta a parte.
Questa ricetta arriva direttamente dalla dispensa del corso di cucina naturale che ho seguito un paio di mesi fa.
E’ ottima, ed è perfetta per condire semplicemente il riso o altri cereali e legumi.
Ale, questa ricetta international è per il tuo contest, spero sia abbastanza internazionale, abbastanza rivisitata ed abbastanza etnica!
 

Continue Reading…

Salato/ Secondi di pesce

Calamari ripieni alle code di gambero, feta e spiancino

Che periodo convulso.
Tante cose a bollire in pentola e poco tempo.
E una famiglia da seguire, tra riunioni a scuola, l’iscrizione alla scuola media per Carola e tanti altri cambiamenti che ci aspetteranno durante l’anno in corso.
Ma ve le racconterò con calma, perché il tempo non c’è ora.
Non trovo il tempo per fermarmi, riordinare le idee e scrivere quello che vorrei con le parole giuste.
Sono sempre di corsa, affannata.
Questo piatto l’ho cucinato quasi a mezzanotte, ieri sera, poi l’ho cacciato dentro alla macchina delle meraviglie che è arrivata a casa nostra, l’abbattitore di temperatura, raffreddandolo velocemente per poterlo mettere subito nel frigorifero e consumarlo il giorno successivo.
Anche di questo vi parlerò al più presto, è un mondo che mi si è aperto.
Il primo abbattitore per uso domestico.
E allora, sull’onda del poco tempo di questo periodo, un piatto veloce, i calamari ripieni.
Sono davvero versatili e potete riempirli a vostro gusto e piacimento, io li preparo in base a quello che ho in dispensa, ed a seconda delle verdure di stagione.
Questa era la prima volta che utilizzavo  la feta nel ripieno e mi è piaciuta molto.
Buon venerdì!


Continue Reading…

Salato/ Secondi di pesce

Dura fare il giudice. Stufato di seppie e topinambur

 
Allora, io ve lo confesso.
E’ stata dura, davvero dura.
Sapevo che sarebbe stato un compito difficile. Per questo ho seguito il blog di Morena durante tutto il mese, visionavo le ricette un po’ per volta e pensavo che in questo modo sarebbe stato più semplice poi decidere.
Non è stato così, è stato difficile comunque.
Sto parlando del mio ruolo di giudice insieme a Monica (in quanto vincitrici del contest del mese scorso su Muffin e Cupcake)del contest di Morena in Cucina – La Mela.
Tante belle ricette, anche molto originali e ho faticato non poco a decidere.
Del resto dovevo nominare solo 3 di voi…
Spero di averlo fatto nel migliore dei modi. Vi posso assicurare che l’impegno ce l’ho messo tutto, ho letto e guardato una per una tutte le 103 ricette…mi ci sono volute più di due ore…
Insomma, complimenti a tutti/e e vinca la ‘MELA’ migliore!!!
Passiamo alla ricetta.

Questa l’ho pescata su un ‘La Cucina Italiana’ di Gennaio 1996, l’avevo contrassegnata con un bel post-it che faceva capolino nell parte alta del giornale.

Faccio questo per segnare le ricette che voglio fare, in poche parole, sto tanto attenta a non consumare e sprecare la carta e poi finisce che forse sono la maggiore consumatrice di post-it del Triveneto, post-it ovunque, siamo fatti anche di contraddizioni…

Comunque, piaciuta tantissimo e soprattutto facile da far paura, soprattutto se riuscite a trovare un pescivendolo umano che vi fa trovare le seppie già eviscerate e prive degli occhi, togliere il becco poi è un giochino da ragazzi.
Provate e poi mi dite!
Buona giornata!

 

Continue Reading…

Salato/ Secondi di pesce

Di sarde, finite! E moscardini in umido con lenticchie mignon

 

Questa è davvero bella.
Mi sono recata in pescheria perché volevo acquistare delle sarde fresche e, dopo aver fatto una bella fila con il mio bel numerino tra le dita, arriva il mio turno e le sardine?
Finite.
Un signore anziano, prima di me, non so quanti cavolo di chili ne ha acquistate e sono finite.Vabbè. Vedo il cartello “Polpi pescati nel Mar Mediterraneo”.
Ok! Perfetto, faccio la ricetta di mia mamma con le lenticchie.

Arrivo a casa e di cosa mi accorgo?…sono dei moscardini, belli grossi, ma sono moscardini.

Chiariamo subito le cose, perché conoscere le materie prime non è cosa scontata evidentemente: il polpo (non polipo, se lo chiamano così sbagliano, il polipo è un’altra cosa) ha 8 tentacoli e 2 file di ventose simmetriche (attenzione, simmetriche!), mentre il moscardino ha solo una fila di ventose.

Il polpo è parente di seppie e calamari (…che però hanno 10 tentacoli!), poi c’è anche da sapere che i polpi più grandi vengono chiamati piovre….sono la stessa identica cosa, ma sono più grossi.

Mi chiedo, ma in una pescheria non le dovrebbero sapere ‘ste cose? Mah…

A me è andata bene anche così, per carità, perché i moscardini vanno anche meglio ha detto mia mamma, però…

Torniamo ai folpeti, ché a Venezia li chiamiamo così!

Se vi capita di farvi un giro nella città a forma di pesce, recatevi in un’osteria (bàcaro) e troverete tra i tanti cicheti, i folpeti lesi (moscardini lessi).

Vengono lessati esattamente come nella ricetta sotto (se vi va ci sta bene dell’alloro nell’acqua di cottura) ma senza privarli delle interiora…si avete capito, si mangia tutto, tutto.

Questa ricetta, che a me piace davvero tanto, non credo sia veneziana onestamente…devo ricordare di chiederlo a mia mamma, perché l’ho rubata a lei.

Ha davvero un suo perché abbinarci una buona polenta morbida.

 

Continue Reading…

Salato/ Secondi di pesce

Gratin di rana pescatrice funghi e patate

 

Purtroppo, causa probabile virus dovuto alla foto della rana pescatrice che ho preso dal web (fate attenzione perché ho scoperto che ci sono file jpg  infetti ), ho dovuto cancellare il post per sicurezza e rifarlo.
Mi dispiace tantissimo per tutti i vostri commenti, ma non avevo scelta…
‘Sta coda di rospo è proprio brutta e cattiva.
A me piace molto perché ha una polpa delicata, che però non si sfalda in cottura come fanno invece molti altri pesci, e poi … poi non ha spine.
A casa nostra far mangiare pesce alle bambine (che non sia tonno in scatola) è un’impresa ultimamente.
Hanno  il terrore delle spine, e questo pesce mi risolve i problemi, oltre alle discussioni a tavola.
Un abbinamento mare&monti delicato, semplice e molto gustoso.
Con gli odori vedete voi, a me piace con timo, prezzemolo e aglio sminuzzato, se non vi va di sentirlo troppo potete mettetelo intero, schiacciato e poi lo togliete.
Potete anche usare altri tipi di funghi, comunque un po’ saporiti e che tirino un po’ su la coda di rospo che è delicata.

Continue Reading…

Salato/ Secondi di pesce

Sempre di corsa … Sgombro al forno speziato con erbe provenzali e pistacchi

 

In questi giorni sono di corsa.
Arriva il freddo, non ho finito il cambio dell’armadio, devo mettere via i gerani e le altre piante che temono il freddo, dovrei lavare tutte le tende e finire di pulire anche i termosifoni (che pXXXe pulire i termosifoni, odio farlo!) ché altrimenti non serve a niente lavare le tende, dovrei anche svuotare la credenza e lavare tutti i bicchieri e i piatti al suo interno, ché quelli verso il fondo del mobile iniziano ad assumere un colore opalino, poi ho un po’ di lavoretti di bricolage parcheggiati da oltre un mese in attesa di essere considerati seriamente, vorrei anche aggiornare il blog ogni giorno perché mi sta dando molto, tante emozioni, nuove conoscenze, nuove amicizie, ma devo anche cercare di concretizzare qualche progetto che ho per la testa, ché il tempo passa…
Le cose da fare sono sempre tante e il tempo passa tanto, troppo veloce, i giorni, le settimane, mi volano…
Se ci penso, a come passa veloce il tempo, mi deprimo e non mi va davvero di deprimermi, c’è già il cambio dell’ora e la luce in meno a disposizione a farmi girare un po’ le scatole.
Ma come fanno nei paesi nordici a vivere con così poca luce in inverno?
..il mese che io preferisco in assoluto è giugno perché hai ancora tutta l’estate davanti ed il sole tramonta tardissimo, uscire alle nove di sera ed avere ancora luce è fantastico…
Pensandoci però, questa mattina, davanti a casa mia, c’era un cielo stranissimo, bello da togliere il fiato.
Un muro di nuvole sopra ed una fetta di sereno sotto che illuminava in lontananza le montagne già innevate…tanto bello che l’ho fotografato…che vi devo dire, tutto sommato, anche l’inverno che sta arrivando sarà bello.
Ma passiamo alla ricetta.
Forse qualcuna/o l’ha già capito o lo sospetta, ve l’ho già parzialmente confessato con le farine che uso…sono per un’alimentazione meno raffinata e più naturale possibile. Raffinata nel senso di industrializzata.
Oggi vi propongo un piatto davvero semplice, ma molto, molto sano.
Lo sgombro, che ho trovato fresco, pescato e della giusta dimensione è’ un pesce povero ma ricco di omega 3, acidi grassi e potenti antinfiammatori, di cui sono ricchi anche il salmone e le sardine.
Un pesce che fornisce proteine di elevata qualità.
Cotto in modo semplicissimo, con tante erbe e spezie, al forno.
Servito con due contorni tutta salute: i ceci, ricchi di fibra e nutrienti, favoriscono anche l’abbassamento del colesterolo e della glicemia e i broccoli, ortaggio che ha moltissime proprietà antinfiammatorie e antitumorali.
A tutta salute amiche/i!
Che è la cosa più importante!
 

Continue Reading…