“Mamma, guarda! Lo squacquerone!”
Eh niente! Davanti al banco della gastronomia la piccola Serena ha deciso cosa avremmo dovuto preparare per pranzo il giorno successivo.
La piadina romagnola!
Mettere le mani in pasta le piace troppo.
Il corso di cucina che abbiamo fatto tutti insieme a Bellaria-Igea Marina all’Azienda Agricola Collina dei Poeti, durante il blog tour #BIMFORKIDS, (di cui vi ho parlato nel post precedente) ha riscosso un enorme successo con le mie ragazze.
La piadina, forse la più classica delle specialità romagnole, ha origini davvero antiche, ci sono tracce di questa forma di pane fin dall’epoca romana.
Un impasto semplicissimo, acqua, farina, sale e strutto (nella ricetta tradizionale), ‘pane povero’ che fa parte della cultura contadina di queste terre.
La ricetta della piadina, è bene saperlo, non è una sola. Tra le due varianti principali, la riminese molto grande e sottile e quella forlivese più piccola e spessa, esistono tante varianti, ogni paese della Romagna ha la sua piadina, ogni casa e famiglia ha la sua ricetta.
Io ho imparato a prepararla a scuola, con la ricetta tradizionale che prevede lo strutto (magari pubblicherò qui nel blog anche quella ricetta più avanti) ma ho apprezzato tantissimo questa che ci hanno insegnato Barbara e nonna Mariula de La Collina dei Poeti, stupenda Azienda Agricola di Santarcangelo di Romagna.
Una ottima piadina preparata con l’olio Extravergine di oliva (di loro produzione!).