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Tra le colline trevigiane della #PrimaveraDelProsecco degustando, visitando e pedalando

 

Le mie amate colline trevigiane!

Eh, mi piace troppo gironzolare da queste parti!

Ve ne ho già parlato QUI su IFOOD poco tempo fa, raccontandovi quante cose ci sono da visitare e da fare da queste parti, borghi storici, mostre di Vini, percorsi naturalistici ed enogastronomici, escursioni di ogni tipo per gli amanti della natura e dello sport.

Quando mi hanno proposto di partecipare a questo tour insieme ad altri blogger e instagramers, percorrendo prati e colline verdeggianti in bicicletta e a piedi accompagnati da una guida, potete immaginare la mia felicità, sono corsa subito!

Ma prima di tutto vi racconto un po’ la Primavera del Prosecco, la rassegna enologica più importante del Veneto, che riunisce ben 17 Mostre del Vino da marzo a giugno, proponendo degustazioni del Conegliano-Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore e di tanti altri vini tipici della zona, quali ad esempio il Verdiso IGT e il Refrontolo Passito Docg. È una manifestazione unica, un vero e proprio festival che accompagna il visitatore durante la bella stagione, alla scoperta non solo dei vini e delle numerose eccellenze locali, ma anche alla scoperta di un territorio bellissimo, che molto ha da offrire dal punto di vista storico, naturalistico e sportivo.

È tempo di salire sulle biciclette e partire alla scoperta della bellissima Valsana, ai piedi delle Prealpi trevigiane. Venite?

@photo credits Primavera del Prosecco

 

 

Il percorso che da Follina ci porta attraverso la Valsana è in parte asfaltato ed in parte sterrato. Il paesaggio, i campi e le colline che ci circondano sono bellissimi, di un verde che fa bene allo spirito. Corriamo su una ciclabile molto curata e costantemente accompagnati dallo scorrere del fiume Soligo. Arrivati al piccolo e grazioso borgo di Mura è d’obbligo fermarsi per fare delle foto.

Qui tutto sembra incantato (anche la coppia di signori che incontriamo con il rastrello in spalla, meravigliosi!), il Capitello a ridosso del fiume è davvero una piccola cartolina da immortalare. Devo tornarci assolutamente il prossimo inverno per vedere i Presepi di Mura che mi dicono essere davvero molto belli.

E ci credo! Mura è già di suo un piccolo presepe, un gioiellino curatissimo e fuori dal tempo.

 

 

Riprendiamo le biciclette, attraversiamo le strette viuzze di Mura e raggiungiamo il Livelet (le mie figlie adorano questo posto, lo hanno visitato entrambe con la scuola)!

Il Parco Archeologico Didattico del Livelet è un vero Museo Archeologico all’aperto che, grazie alla fedele ricostruzione di un piccolo villaggio palafitticolo sulla sponda del lago (tre palafitte di tre diverse ere, il neolitico, l’età del rame e l’età del bronzo), permette di toccare con mano la vita quotidiana di queste epoche lontane.

I ritrovamenti fatti nel vicino sito archeologico di Colmaggiore testimoniano la presenza di insediamenti umani durante la preistoria in quest’area e, ogni singolo oggetto all’interno delle palafitte è stato ricostruito proprio per permettere al visitatore di entrare in contatto con la vita dell’uomo in questi diversi periodi storici.

Ciascuna palafitta è allestita con utensili, attrezzi e arredi ricostruiti sulla base dei ritrovamenti fatti, contengono in poche parole ‘il quotidiano’ dell’uomo nelle diverse ere e tutto quello che era necessario per coltivare, cacciare, pescare, cucinare, dormire.

 

 

Sito di Importanza Comunitaria (SIC) il Parco, di grande interesse per adulti e bambini, è collocato in un luogo di estrema bellezza, circondato da una splendida vegetazione lacustre, ricca di biodiversità.

Le attività che il Parco offre sono davvero tante,  laboratori didattici, corsi di ogni tipo e percorsi per grandi e piccini, vacanze estive (quello per vivere come un uomo preistorico farebbe impazzire la mia 8enne!), escursioni per scoprire Lago di Lago e Lago Santa Maria, i due bacini lacustri di origine glaciale oggi separati da un piccolo istmo e comunemente chiamati Laghi di Revine, sulle cui sponde, ricche di canneti e ninfee, trovano rifugio tantissime specie animali. Un habitat prezioso e delicato da proteggere, che si può scoprire insieme alle guide del parco.

 

Dopo una tappa ristoro (assolutamente gradita dopo tanto pedalare!) riprendiamo le biciclette e ci dirigiamo al piccolo borgo medievale di Cison di Valmarino che si trova in una conca verdeggiante. Colline e ruscelli circondano i bellissimi edifici storici del piccolo centro, un percorso molto piacevole da fare è Vie d’Acqua’ che, dal centro del piccolo paese, si snoda all’interno del bosco permettendo di raggiungere e vedere vecchi mulini e altre opere idrauliche. Tante altre poi le escursioni che partono da qui, al Bosco delle Penne Mozze e fino al Passo San Boldo e a Praderadego.

Altra cosa da non perdere è la salita con la funicolare a Castelbrando, castello dalla storia millenaria, riportato recentemente al suo antico splendore e attualmente sede di un Hotel, Spa, ristoranti, bar ed enoteche. La vista sulla vallata dal castello è magnifica!

 

 

Arriviamo a Follina e depositiamo le biciclette, è tempo di esplorare a piedi il bellissimo borgo, noi lo facciamo insieme all’Associazione Visit Follina!

Follina, uno dei Borghi più belli d’Italia e luogo di grande interesse storico, ricca di scorci suggestivi, è circondata dal verde e bagnata da fiumi e ruscelli che ne hanno fatto la fortuna nel corso dei secoli.

A partire dal XII secolo a Follina e lungo il corso del fiume Soligo, sorsero numerosi mulini ad acqua la cui energia idraulica veniva utilizzata per azionare i macchinari per la lavorazione della lana, e non solo.

 

 

Passeggiando attraverso il centro storico arriviamo al Lanificio Paoletti, attivo dal 1795, è uno dei più antichi lanifici italiani e l’unica manifattura di filati e tessuti in lana cardata di questa zona che ha resistito a periodi storici difficili (e, aggiungerei, anche all’arrivo delle fibre sintetiche). Attualmente, la decima generazione della famiglia Paoletti, continua la ricerca sul prodotto e collabora con i maggiori brand di moda italiana ed internazionale. Nel mio passato lavorativo ci sono tanti anni nel settore della moda e il desiderio di poterlo visitare al suo interno è davvero tanta, al più presto cercherò di prenotare una visita guidata!

Altra tappa interessante è l’Antico Maglio (il Majo), è uno degli edifici più antichi ed affascinanti di Follina, anche l’attuale Osteria Del Majo faceva parte del piccolo borgo. La Ruota del Majo risale con molta probabilità alla seconda metà del XV secolo e, insieme alla quasi totalità degli elementi del maglio, è stata recentemente restaurata.

 

 

Il gioiello di Follina è però indubbiamente l’Abbazia di Santa Maria, fondata nel XII secolo dai Monaci Cistercensi su un precedente edificio benedettino. Meritano una visita in tutta tranquillità la bella Basilica gotica ed il Chiostro romanico con le numerose colonne e capitelli, uno diverso dall’altro a simboleggiare la diversità dell’universo.

Se amate la musica come me, vi segnalo un appuntamento da non perdere, il 3 Novembre 2017 l’Abbazia ospiterà il concerto del Maestro Uto Ughi e i Filarmonici di Roma, insomma musica straordinaria in una cornice assolutamente magica ed esclusiva!

 

 

Gli angoli e scorci che Follina offre al visitatore sono davvero tantissimi e molto suggestivi, io non finirei mai di fotografare anche i più piccoli particolari delle case, i balconi, le porte, le maniglie, tutto ha un fascino particolare e molto da raccontare.

 

 

Anche l’accoglienza è di tutto rispetto, il prestigioso Relais & Châteaux Hotel Abbazia ne è un esempio, con il suo Ristorante stellato La Corte e lo Chef Donato Episcopo a condurre la brigata in cucina.

 

La nostra ultima tappa non poteva che essere alla Mostra di Vini a Follina, la 2^ ‘Sulle Note del Prosecco Superiore Docg, l’ultima della Primavera del Prosecco Superiore a chiudere questa bellissima stagione di eventi e rassegne. Degustazione d’obbligo nella splendida cornice dello storico Palazzo Tron Colles Barberis-Rusca. Palazzo di una bellezza assoluta.

 

 

Le Mostre dei vini si sono concluse domenica 11 giugno, ma voi segnatevi questi ultimi due appuntamenti!

Il 7 luglio si terrà il Gran Galà della Primavera del Prosecco presso Latteria Soligo a Farra di Soligo , con la premiazione del IV Concorso Enologico “Fascetta D’Oro” mentre la sera successiva l’8 luglio sempre presso Latteria Soligo, la serata conclusiva, la Notte Bianca del Gusto, con la degustazione dei vini vincitori, piatti tipici, musica e spettacoli.

Info sulla fan page di @latteriasoligo

 

 

 

Grazie a Unpli Veneto e al suo Presidente Giovanni Follador per le attività di valorizzazione e promozione di questo splendido territorio!

Grazie alla organizzazione impeccabile di Zeta Group Comunicazione e ai miei compagni di…pedalata!

 

Per maggiori info su accoglienza, eventi, escursioni (bellissime) Slow Bike (le biciclette con pedalata assistita permettono di godersi la natura senza uccidersi di fatica!) e altro, percorsi ed attività varie le trovate qui:

http://www.primaveradelprosecco.it/

http://www.parcolivelet.it

http://www.laviadellalana.it

ONDA VERDE VIAGGI – http://www.coneglianovaldobbiadene.it/servizi/onda-verde-viaggi/4

Altre indicazioni ed informazioni su questo territorio stupendo le trovate nel mio articolo su IFOOD.

 

 

Io sono in partenza per un misto di vacanza e blogtour!

Se vi va seguitemi sui social, poi torno a raccontarvi tutto!

Bye!

 

Post in collaborazione con Primavera del Prosecco

 

 

 

 

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