Una delle cose che mi viene subito in mente quando penso alle vacanze fatte negli Stati Uniti sono le torte.
Certe fettone di torte altissime che ti ‘guardano‘ dai banconi dei locali, tutte in fila, perfette e super golose.
Una di quelle che da sempre maggiormente mi stuzzica, e che da tanto tempo volevo preparare è la Carrot Cake, la torta di carote.
Al suo interno tante carote grattugiate (ottimo sistema per far mangiare le verdure ai figli è metterle dentro ai dolci!), noci tritate e diverse spezie a profumare l’impasto.
Per ottenere buoni risultati in cucina, ed in particolar modo in pasticceria, una cosa importantissima è utilizzare farine di ottima qualità.
Per preparare questa torta (e chi mi segue sa che le uso da tanto tempo nella mia cucina!) ho utilizzato la farina PETRA 5 di Molino Quaglia, una farina macinata a pietra specifica per biscotti e torte.
Si, perché Molino Quaglia, oltre a selezionare i grani teneri più pregiati, con una lavorazione che recupera dal chicco del grano tutte le parti nutrienti e gustose, non macina tutto quello che capita, ma soltanto il grano più adatto a ciascun prodotto da forno.
Nella linea di farine Petra potrete infatti trovare farine macinate a pietra specifiche per ciascun tipo di preparazione.
Otterrete dolci dalla giusta consistenza, al cui assaggio si percepisce nettamente il profumo e sapore del grano e, al tempo stesso, utilizzando farine macinate a pietra ne trarrà beneficio la vostra salute, proprio grazie alla loro ricchezza di sali minerali, fibre alimentari e crusca.
Andiamo a vedere come ho preparato questa Carrot Cake?
Nella planetaria (o con le fruste elettriche in un contenitore capiente) con la frusta montate l’olio con lo zucchero di canna. Continuate per alcuni minuti poi aggiungete le uova, una alla volta, unendo la successiva solo quando la precedente sarà ben amalgamata. Montate fino a quando otterrete un composto gonfio e spumoso.
Setacciate insieme la farina e le altre polveri, le spezie, il lievito ed il bicarbonato. Unitele al composto montato poco per volta, mescolando bene ad ogni aggiunta. Per ultimi aggiungete il sale, le carote grattugiate e le noci tritate.
Foderate con carta forno due stampi con diametro 20 cm e versare metà impasto per ciascuno stampo. Cuocere entrambi in forno ben caldo a 170 – 175° per circa 50 minuti. Verificate la cottura infilando uno stecchino al centro, dovrà uscire bello asciutto.
Preparate la crema al formaggio. Montate con la frusta il burro morbido con lo zucchero a velo setacciato. Montate separatamente il formaggio (io ho utilizzato metà mascarpone e metà robiola) fino ad ottenere una consistenza cremosa, quindi unitelo al composto di burro. Spalmate la crema di formaggio sulla torta aiutandovi con una spatola per dolci. Decorate a piacere con ciuffetti di panna e carotine di marzapane o pasta di zucchero.
NOTE:
Per preparare il ‘cream cheese frosting’ io ho utilizzato metà mascarpone e metà robiola.
La torta contiene olio, pertanto conservandola in frigorifero non si indurirà come succede alle torte preparate con il burro.
Potete anche cuocere la torta in un unico stampo alto e poi tagliarla a metà. In questo caso verificate bene la cottura al centro e fate sempre raffreddare bene la torta prima di tagliarla.
Non so a voi, ma a me l’intrigante sapore della salsa di soia piace tantissimo.
Certo è perfetta se utilizzata nei piatti asiatici ma, credetemi, va assolutamente provata anche in altre preparazioni!
Per il contest #Kikkomania ho voluto sperimentare, preparando una ricetta un po’ fusion.
Il cioccolato si sposa bene con la salsa di soia.
Appurato questo, la scelta di due ingredienti che amo molto e che sono abbastanza dolci per essere abbinati alla sapidità della salsa di soia, zucca e mazzancolle.
Et voilà.
E’ uscito questo primo piatto. Le lasagnette al cacao con zucca, mazzancolle e salsa di soia.
Grande l’emozione di aver potuto partecipare al primo numero!
Un GRAZIE speciale a tutta la redazione (non li elenco tutti, andate di corsa a leggere chi sono!) che si sono fatti in quattro per portare a termine questo progetto, alle ‘colleghe’ contibutor di questo numero e a tutte quelle che lo saranno per i prossimi!
Troverete non solo ricette e foto di piatti di stagione, ma anche recensioni, interviste, viaggi suggestivi nei borghi d’Italia più belli, lo speciale dedicato alla colazione e … beh, direi basta anticipazioni…
Proprio nel periodo in cui uno dovrebbe prepararsi per la prova costume, alimentazione sana, tanta verdura e pochi dolci e zuccheri, sport, massaggi, estratti e centrifughe drenanti e depurativi come se non ci fosse un domani…
Quell’uno, cioè io, cosa fa invece?
Dolci, dolci e ancora dolci. E se li mangia pure in abbondanza!
Che vi devo dire?
Per prima cosa, sono golosa. Si, e pure parecchio.
Secondo in questo momento c’è un’esplosione di frutta colorata che mi invoglia ancor di più a sfornare frolle, crostate ed affini.
Alcune non riesco nemmeno a fotografarle per poterne fare un post.
Infatti mi toccherà pure rifare la crostata con le fragole che avete visto passare su Instagram, era deliziosa ed è sparita nel giro di un nanosecondo.
Vi avanzerà del kiwi curd, ma non preoccupatevi, è buono spalmato anche su una fetta biscottata!
Ricettina?
CROSTATINE CON KIWI CURD, CREMA MASCARPONE E LAMPONI
Ingredienti
Pasta sablée
150 g burro salato (o burro normale + 2 g di sale)
150 g zucchero semolato
80 g tuorlo (ca 4 tuorli uova bio) a temperatura ambiente
200 g farina macinata a pietra tipo 1
5 g lievito
½ bacca vaniglia (o ½ cucchiaino vaniglia in polvere)
Kiwi curd
300 g kiwi (circa 4)
2 cucchiai succo di limone
190 g zucchero
3 uova biologiche
100 g burro biologico morbido
1 cucchiaino di amido di mais
1 presa sale
Crema di mascarpone
250 g mascarpone
200 g panna fresca
100 g zucchero a velo
Lamponi per finire
Preparazione
Kiwi curd
Sbucciate i kiwi e riduceteli a fettine, frullate tutto con un mixer ad immersione.
In una casseruola mettete la polpa dei kiwi, il succo di limone, lo zucchero, le uova, l’amido di mais ed il sale.
Quando il composto inizia a bollire unite anche il burro a dadini e sbattete con una frusta fino a quando il composto inizierà ad addensarsi.
Versate il curd in un contenitore ermetico sterilizzato e fate raffreddare. Fatelo riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore prima di utilizzarlo. (Si conserva in frigorifero per circa 3 settimane)
Pasta sablée
Lavorate il burro morbido a crema insieme allo zucchero e la vaniglia (o i semini estratti dalla bacca o la polvere).
Unite i tuorli e amalgamate bene. Aggiungete anche la farina setacciata con il lievito e lavorate velocemente per non far scaldare troppo l’impasto.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e fatelo riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
Crema mascarpone
Lavorate il mascarpone a crema. Montate la panna con lo zucchero e unitela delicatamente al mascarpone.
Assemblaggio crostatine
Stendete la pasta sablée su un piano di lavoro infarinato, ritagliate la pasta leggermente più larga rispetto al diametro degli stampini che utlizzerete, sarà il vostro bordo.
Adagiatela sugli stampini precedentemente imburrati ed infarinati, fate aderire bene e ritagliate la pasta in eccesso sui bordi. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e coprite con della carta forno e pesi (o legumi) per la cottura in bianco.
Cuocete a 180° per circa 20 minuti.
Sfornate e fate raffreddare.
Una volta raffreddate, farcite con il kiwi curd e successivamente coprite con la crema mascarpone.
Finite con i lamponi freschi.
Conservate in frigorifero fino al momento di servire.
Strano quanto un anno possa passare in fretta e al tempo stesso darti la sensazione di molto, molto più tempo trascorso anziché soli 12 mesi.
C’è stato tanto lavoro per dare vita a questo progetto, abbiamo lavorato sodo, sempre con tanta carica ed entusiasmo, raggiungendo risultati importantiinaspettati in così pochi mesi.
Quante cose realizzate e fatte, un sito bellissimo di cui andiamo molto orgogliosi e che curiamo con enorme passione, un network di food blogger entusiasti che ci mettono la faccia e che cresce di continuo, la partecipazione a tante importanti manifestazioni ed eventi, un libro già pubblicato, Il Gusto della terra, e uno, meraviglioso, in arrivo.
Si, si, perchè tra poche settimane, al Salone Internazionale del libro di Torino, Monica Zacchia presenterà il Libro LE FLUFFOSE.
Monica è la nostra Mrs Fluffy, colei che ha iniziato a chiamare così queste torte in modo del tutto giocoso.
Fluffosa è un nome nato per scherzo e diventato poco a poco il simbolo di amicizia e condivisione di un gruppo di blogger un po’ pazzo.
La Fluffosa è una torta, altissima, sofficissima, per l’appunto fluffy!
Ma non è soltanto questo.
È una passione condivisa, è unione, umiltà, impegno e lavoro, è ‘sogni che si realizzano‘.
“La Fluffosa è uno stato mentale, un segnale di fumo,
una mano tesa, lo scambio di una ricetta
replicata mille volte, è amicizia.”
Insomma, LE FLUFFOSE è un libro che non potete davvero perdervi.
Voi continuate a seguire IFOOD! #thebestisyettocome
Il compleanno di IFOOD lo festeggio con una golosissima
Fluffosa al cioccolato e caffè con toffee alle noci.
Fluffosa cioccolato e caffè con toffee alle noci
Author: Roberta Morasco
Ingredients
Per la Fluffosa
250 g farina macinata a pietra tipo 1
260 g zucchero semolato
50 g cacao amaro
50 g sciroppo di riso
120 ml caffè di moka tiepido
2 cucchiai di caffè solubile
6 uova biologiche
120 ml olio semi di girasole
1 bustina lievito per dolci
1 bustina cremor tartaro
1 presa sale
Per il toffee alle noci
170 g zucchero semolato
100 ml acqua
15 g burro
100 ml panna fresca
80 g misto noci, noci pecan e mandorle a lamelle
Instructions
Per la Fluffosa: setacciate la farina insieme allo zucchero, il cacao amaro, il lievito, il caffè solubile e il sale. Mescolate il caffè tiepido e olio, uniteli agli ingredienti secchi insieme allo sciroppo di riso e mescolate con un cucchiaio.
Separate i tuorli dagli albumi, unite i tuorli al composto di farina, mescolate bene.
Montate a neve ferma gli albumi insieme al cremor tartaro quindi uniteli all’impasto poco per volta, e mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con una frusta.
Versate nello stampo da chiffon cake (dotato di piedini) imburrato ed infarinato, quindi cuocete in forno (preriscaldato) a 150° per 1 ora e 15 minuti (non aprite mai il forno durante la cottura).
Fate comunque la prova stecchino al centro per verificare la cottura.
Capovolgete su un piatto e lasciate che si raffreddi e si stacchi da sola dallo stampo.
Per il toffee: Versate lo zucchero e l’acqua in un pentolino dal fondo spesso. Portate a ebollizione a fuoco medio.
Una volta sciolto lo zucchero lasciate cuocere per circa 8′, comunque fino a quando avrà il bel colore ambrato tipico del caramello.
Togliete dal fuoco, unite il burro e fatelo sciogliere mescolando con un cucchiaio di legno, unite la panna delicatamente (Fate attenzione! Quando il caramello è molto caldo potrebbe schizzare e voi scottarvi). Mescolate bene quindi unite anche il miz di noci e mandorle.
Quante cose ci sono da scoprire. Senza andare distante, proprio vicino a noi, nella città dove abitiamo.
Voi penserete, ma partecipare a un blogtour nella città dove risiedi ha senso? Certo che si!
#MarcaTrevisoInRosso ci ha portate per tre giorni a spasso nella Marca Trevigiana, ho avuto l’opportunità di visitare luoghi nuovi per me e appreso tante cose che ancora non conoscevo. Ma partiamo dall’inizio, vi racconto tutto. Venite con me?
Treviso è una città piena di grazia, di acque e di verde.
E’ attraversata dal Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa, e dal Cagnan, citati da Dante nella Divina Commedia “dove Sile e Cagnan s’accompagna“. L’acqua a Treviso fu elemento vitale, strettamente collegata allo sviluppo delle innumerevoli attività che prosperarono nella città, quali ad esempio la pesca, la stampa, la concia dei pellami, i mulini. L’isola della Pescheria (qui sotto), creata dal fiume Cagnan proprio per ospitare il mercato del pesce, racconta lo stretto legame della città alle sue acque.
Io e Monica, sabato 24 presso il Teatro le Maschere a Montecatini Alto, abbiamo presentato due piatti, utilizzando le erbe spontanee raccolte insieme a Graziella Picchi, autrice del libro ‘Atlante dei prodotti tipici: Le Erbe’, degli gnocchetti di ricotta allo zafferano con una salsa di Silene Bianca e mandorle tostate, ed una insalata di erbe spontanee miste con primosale, arancia, anacardi tostati e crostini speziati alla curcuma. Nella stessa location, Alessandra ha invece presentato una deliziosa torta salata, ricetta ispirata al Medioevo. Piatti molto graditi dal pubblico!
Poi domenica presso le Terme Tettuccio, la presentazione del libro con Cristina e Lina e showcooking, con ricette tratte dal libro, a cura di Fedora e Tiziana, tutto molto buono e spazzolato dai presenti in sala!
Gli stessi gnocchi di ricotta, profumati allo zafferano, ve li propongo oggi abbinati a dei funghi.
Gli gnocchi di ricotta sono davvero facili e molto veloci da preparare.
Al posto dello zafferano potrete unire all’impasto anche spezie diverse oppure delle erbe aromatiche, come ad esempio erba cipollina o basilico, servendoli poi semplicemente con del burro fuso e formaggio grattugiato o salse di diverso tipo. Sono ottimi anche leggermente gratinati al forno.
Vi lascio alla ricetta! 🙂
GNOCCHI DI RICOTTA CON FUNGHI CHIODINI E PORCINI
Ingredienti
Dose per 4 persone
Per gli gnocchi
500 g ricotta di bufala (o ricotta di mucca)
150 g di farina di riso biologica (circa)
50 g Parmigiano Reggiano grattugiato
1 uovo biologico
1 bustina di zafferano
sale qb
pepe qb
Per il condimento
300 g di funghi chiodini
2 funghi porcini
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
olio evo qb
sale qb
pepe bianco qb
Ricotta affumicata qb
Preparazione
Per gli gnocchi
Lavorate bene la ricotta, unite l’uovo, il Parmigiano grattugiato, il sale e lo zafferano sciolto in pochissima acqua.
Aggiungete la farina, poca per volta, e quanta ‘ve ne chiede’ l’impasto; quando sarà omogeneo e non attaccherà più tanto alle mani potete procedere alla preparazione degli gnocchi.
Cospargete di farina il piano di lavoro, prendete un pezzo di impasto e formate un cordoncino. Tagliate tanti piccoli pezzetti con un coltello pulito.
Fate rotolare ciascun pezzetto tra i palmi delle mani, fino a formare delle piccole palline. Disponetele su una teglia foderata di carta forno.
Per il condimento
Pulite bene i funghi, eliminando la parte terrosa e lavandoli velocemente sotto l’acqua corrente. In un tegame, fate rosolare uno spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato con poco olio evo, poi unite i chiodini e lasciate cuocere a fuoCo medio per una decina di minuti.
Verso fine cottura unite anche i porcini tagliati e fettine, regolate di sale e pepe, continuate la cottura per qualche minuto, finite con prezzemolo fresco e tenete da parte.
Tuffate gli gnocchi in acqua bollente salata, una volta venuti a galla potete scolarli e passarli nel tegame ad insaporire con i funghi.
Servite ben caldi cospargendo di altro prezzemolo fresco e ricotta affumicata grattugiata.
Avrei voluto scriverlo subito questo post, il giorno dopo il mio ritorno da Torino.
Ma come accade spesso dopo i nostri raduni ed incontri, in questo caso molto, molto di più, sono stata travolta dalle emozioni, tanto da rendermi difficile mettere insieme ricordi, fotografie e pensieri…
Eccomi qui, una settimana dopo questa intensa e meravigliosa esperienza.
La storia di questo libro ve l’ho già raccontata nel post precedente, oggi vorrei solo lasciare traccia del mare di emozioni in cui ci siamo trovate scaraventate dentro.
Rivedere tante carissime amiche, la commozione, gli abbracci, i sorrisi ed anche le lacrime, di gioia ovviamente.
Poter finalmente toccare, sfogliare, ammirare, raccontare quel libro al quale si è creduto tanto, al quale si ha lavorato per mesi e mesi, con passione e dedizione e soprattutto in totale condivisone ed amicizia.
Si, Il Gusto della Terra ha un sapore buono, il sapore dell’amicizia.
Lo trovate in tutte le librerie, e se non avete voglia di muovervi da casa, cliccate QUI ed acquistatelo online, farete anche una buona azione ché di questi tempi c’è tanto bisogno, i diritti sono interamente devoluti alla Fondazione Banco Alimentare.
Giusto il tempo di tornare in hotel,
prepararsi e volare alla bella ed indimenticabile festa presso Spazio Docks.
Nato dall’idea e dalla voglia di fare di un gruppo di blogger, Le Bloggalline, che si sono poco per volta organizzate in una redazione ed in gruppi di lavoro dedicati e formati in base alle competenze di ciascuna.
Lo spiega bene Cristina, la nostra Capo Redazione, quella che con Lina non ha mai mollato un solo istante, e di momenti complicati ce ne sono stati…
In questo progetto ha creduto un editore,iFood, ed il libro ora è reale, stampato, VERO.
Ogni singola ricetta è stata studiata, pensata, fotografata e magari pure rifatta, rifotografata perchè non era venuta come volevamo.
L’impegno è stato tanto, tutto curato nel minimo dettaglio, ci abbiamo davvero messo il cuore e tutta la passione a nostra disposizione, oltre che tante ore di lavoro.
IL GUSTO DELLA TERRA, ha conquistato anche lo Chef Luca Montersino che ci ha donato una prefazione bellissima e che ha strappato qualche (leggasi kleenex e kleenex…) lacrimuccia.
Insomma, non vi voglio dire molto, preferisco che andiate in libreria a sfogliarlo e gustarvi il nostro lavoro!
Sappiate che i diritti d’autore sono interamente devoluti alla Fondazione Banco Alimentare, che opera contro lo spreco dei generi alimentari.
Ma ora i GRAZIE, e sono tanti.
E’ stata un’esperienza che mi ha dato tanto, si sono creati legami ed amicizie forti ed ho imparato davvero tantissime cose in questo ultimo anno…quindi,
GRAZIE alle amiche ADMIN, per avere sempre creduto insieme a me alle potenzialità di questo gruppo, andando avanti a testa bassa e lasciandosi scivolare addosso critiche sterili, cattiverie ed invidie.
GRAZIE a Cristina, Lina e tutta la redazione con cui ho lavorato in perfetta sintonia, Silvia, Meris, Giulia, grazie al team fotografico, al gruppo controllo ricette di cui sono stata coordinatrice, ed alla nostra bravissima Mary, sue le foto bellissime degli ingredienti e della copertina.
GRAZIE a NetAddiction per aver reso possibile tutto questo, e allo staff che ha seguito la pubblicazione del libro.
…e grazie alla mia famiglia che ha sopportato la mia permanenza al pc così tante ore al giorno, feriali e festivi compresi, e per aver assaggiato più e più volte il mio tortino fino a quando non è venuto come dicevo io!
Saremo a Torino per la presentazione del libro
sabato 16 Maggio 2105 alle ore 16.00.
Se volete seguirci gli hastag ufficiali sono #il gustodellaterra #iFoodBook #iFoodit
Appassionate di cucina, CIBO e tutto quello che ruota attorno ad esso.
Tante rubriche, tante voci, ricette, racconti, fotografie, e tanto, tanto entusiasmo.
“Blogger e food blogger innamorati della cucina che raccontano quello di cui avete bisogno. È fatto di posate, ingredienti, persone. Dell’errore che ha fatto realizzare un’indimenticabile ricetta. Del rumore della crosta del pane. Delle mani infarinate, degli odori che rimandano ad un viaggio, al piatto assaggiato in un mondo lontano.”