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preparazioni base

Dolce/ Torte

Torta paradiso

 

 

Un dolce delizioso che mi riporta indietro nel tempo in un battibaleno.

Questa è davvero la torta dell’infanzia, morbida, profumata, che quando è in forno riempie la casa di un meraviglioso profumo.

La Torta Paradiso, farcita con una profumata crema al latte.

Questa ricetta è una via di mezzo tra quella di Assunta che potete trovare su IFOOD e quella che ho nelle mie dispense di scuola.

Io l’ho decorata con ovetti di cioccolato fondente confettati e le margheritine del mio giardino.

Semplice, buonissima e di sicuro effetto!

Vi lascio alla ricetta e vi auguro giornate di sole e cielo azzurro, da trascorrere sereni con i vostri cari e vostri amici.

 

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TORTA PARADISO

Ingredienti  – Dose per uno stampo di circa 20 – 22 cm

Per la Torta Paradiso

150 g fecola di patate

120 g farina di riso biologica

200 g burro biologico (morbido)

100 g uova intere biologiche ( 2 uova medie)

80 g tuorli ( 4 tuorli)

250 g zucchero a velo (+ altro per cospargere la torta)

1 presa sale

½ cucchiaino polvere di vaniglia biologica

buccia di limone non trattato qb

4 g cremor tartaro

Per la crema al latte

250 ml latte

25 g amido di mais

70 g zucchero

⅓ di cucchiaino da caffè di agar agar

⅓ cucchiaino polvere di vaniglia bio

150 panna fresca

 

Preparazione

Per la Torta Paradiso

Accendete il forno a 170°.

Montate il burro ammorbidito a temperatura ambiente con metà dello zucchero e la buccia di limone. Dovrà diventare bello morbido e chiaro, una crema soffice.

A parte montate le uova con il restante zucchero, unite anche i tuorli, continuate a montare fino a quando diventeranno gonfi e spumosi.

Unite poco per volta il composto di uova al burro, alternandolo agli ingredienti secchi che avrete precedentemente setacciato. Mescolate delicatamente per amalgamare bene tutto.

Imburrate ed infarinate uno stampo di circa 20 – 22 cm, oppure rivestitelo con la carta forno (io la ritaglio a misura e la fisso con un velo di burro sulla tortiera). Versate l’impasto e livellatelo bene con una spatola.

Infornate a 170 – 175°C per circa 40 – 45 minuti (ma verificate la cottura perché dipende molto dal tipo di forno). Fate la prova stecchino al centro del dolce per verificare se ben cotta.

Sfornate e fate raffreddare.

Per la Crema al latte

Mescolate il latte con l’amido setacciato (a freddo), unite l’agar agar, lo zucchero il miele e la vaniglia.

Mettete sul fuoco mescolando con una frusta. Continuate fino a quando la crema si addenserà.

Togliete dal fuoco e fate raffreddare.

Montate la panna ed unitela delicatamente alla crema di latte con una spatola.

Assemblaggio del dolce

Tagliate la torta a metà.

Spalmate delicatamente la crema sopra la metà inferiore, coprite e livellate bene i bordi con una spatola.

Cospargete abbondantemente con lo zucchero a velo.

Fatela riposare in frigorifero prima di consumarla.

Se consumata il giorno successivo è ancora più buona.

 

 

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BUONA PASQUA!

 

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Dolce/ Torte

Una sfida diventa il mio piatto forte … La Millefoglie



Ci ho pensato non poco alla ricetta che avrei voluto fare per la mia amica Maddalena.
Avrebbe potuto essere la pasta fresca, le lasagne ad esempio.
Ma non era qualcosa di nuovo, ce ne sono già diverse ricette di lasagne nel blog…
Avrei potuto fare qualcosa a base di pesce, sono cresciuta a Venezia, e se penso a quello che più mi piace, e che mi riesce abbastanza bene, certo non mi viene in mente la carne…ma non ero ancora convinta…
Il tiramisù, quello MIO, con i savoiardi fatti in casa….ma ho già postato anche quello…
E allora mi viene in mente LEI.

LEI, per me, è la torta del cuore, quella dei compleanni, quella che quando ero bambina la volevo per la mia festa, quella che quando la faccio finisce in un nanosecondo.

Quella che ho fatto al corso di pasticceria, con lo Chef Prof Fiorotto, meravigliosa!

La millefoglie.
Si, ma la millefoglie NON fatta con la pasta sfoglia pronta (come facevo prima…).
Naaaaaaaaaaa….
La pasta sfoglia quella buona, quella con il burro (non con quelle robe idrogenate lì…), e fatta rigorosamente a mano, solo pazienza e taaaaaanto olio di gomito.
Insomma Maddalena, ho preso due piccioni con una fava con questa torta…^_^
Nel senso che la pasta sfoglia era tra le mie sfide personali dopo il corso di pasticceria, ché una cosa è farle a scuola certe preparazioni, con lo chef a fianco che dirige e corregge, un’altra è farle a casa, da sola…
A questo ci aggiungiamo che, per le motivazioni sopra, era assolutamente perfetta per il contest della mia amica Maddy.
Maddalena, non so se si tratta del chiulo del principiante, ma la pasta sfoglia è venuta benissimo, davvero oltre ogni mia aspettativa.
Ci ho messo due giorni per preparare tutto, e sono davvero felice di portare questa ricetta come contributo al tuo contest.
Il mio piatto forte, pensato e fatto con tutto il cuore, per te.

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Dolce/ Dolci da credenza e crostate/ Torte

Torta sabbiosa con crema mascarpone e salsa di mango

 

Si, confesso, l’ho fatta la casetta di pan di zenzero.
Ed è stata un’avventura!
L’ho fatta sullo stile di una vista in un libro che ho a casa, un po’ nordica, con decori essenziali.
Mi sono preparata le mascherine per ritagliarla, ma non ho pensato al montaggio, né alla forza di gravità…
Quando mio marito mi ha vista alle prese con la sac à poche della ghiaccia reale, nel tentativo di fissare il tetto, mi ha subito detto “Scusa ma un tetto un po’ meno spiovente no vero?”…
Insomma, sono diventata pazza per farla star su…l’ho tenuta ferma con le mani per un po’, legata, ed infine puntellata con gli stuzzicadenti manco fosse un edificio a rischio crollo.
Beh, il rischio c’era a dire il vero!
Ma ho vinto io!!! Eh, eh, eh…
E’ moooolto semplice, direi quasi minimal!
Vi lascio la foto del mio strampalato edificio più sotto, ma non è questa la ricetta che accompagna i miei AUGURI DI NATALE.
Del resto la ricetta è un semplice biscotto tipo questi qui, a cui ho aggiunto solo del miele ed altre spezie, il cardamomo, la noce moscata ed i chiodi di garofano…
I miei AUGURI con la ricetta di questa torta.
Una torta della tradizione veneta, che io amo molto.
Semplice ma davvero buona, e molto versatile.
Versatile perché si presta ad essere mangiata così, da semplice inzuppo, ma è perfetta anche per essere farcita, e servita con una buona crema, diventa un dessert davvero elegante e d’effetto.
Io ve la presento con una crema mascarpone aromatizzata alla vaniglia ed una salsa di mango allo zenzero.
 
“Il vero Spirito del Natale alberga nel tuo cuore”
 
Polar Express
 
 
 
Vi auguro di passare delle festività serene con i vostri cari.
Con semplicità, calore ed affetti veri.
AUGURI A TUTTI!

TORTA SABBIOSA con CREMA MASCARPONE e SALSA DI MANGO

Ingredienti

Torta Sabbiosa

260 g burro biologico
170 g farina di mais gialla fioretto
160 g fecola di patate
260 g zucchero semolato
5 uova biologiche
1 bustina di polvere lievitante biologica (cremor tartaro)
½ cucchiaino di polvere di vaniglia biologica
1 limone biologico (buccia grattugiata)
Crema mascarpone alla vaniglia (per 4 persone)
1 tuorlo d’uovo biologico
100 g panna fresca
250 g mascarpone
100 g zucchero semolato
40 g ca acqua
½ cucchiaino polvere di vaniglia biologica
Salsa di mango (per 4 persone)
1 mango
2 cm di zenzero fresco grattugiato
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 


Torta Sabbiosa
Accendete il forno a 180°.
Sciogliete il burro in un pentolino, versate la farina di mais e fatela tostare per un paio di minuti, poi togliete dal fuoco e fatela raffreddare nel pentolino (intanto il mais continuerà a cuocere).
Separate i tuorli dagli albumi.
Montate gli albumi a neve ferma e tenete da parte.
Montate i tuorli con lo zucchero ed aggiungere al composto di burro e farina di mais.
Aggiungete la vaniglia, il lievito, la buccia di limone e gli albumi montati a neve ferma, mescolando dall’alto verso il basso per non smontarli.
Incorporate anche la fecola di patate mescolando delicatamente.
Versate in una tortiera precedentemente foderata di carta forno oppure imburrata ed infarinata, livellate bene l’impasto aiutandovi con una spatola e cuocete in forno ben caldo a 175-180° per circa un’ora.
Sfornate e fate raffreddare.
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 



 
Crema mascarpone alla vaniglia
Montate il tuorlo con 30 gr di zucchero.
Mettete l’acqua ed il restante zucchero in un pentolini e portateli a bollore (121°) versatene a filo circa ¾ sul tuorlo montato (il restante lo utilizzerete per la salsa di mango) continuando a frullare fino a che si sarà raffreddato.
Aggiungete il mascarpone e lavorate bene, per ultima la panna montata con la polvere di vaniglia.
Salsa di mango
Sbucciate il mango e frullate la polpa insieme allo zenzero grattugiato, unite lo sciroppo che avete avanzato per la preparazione della crema di mascarpone e mescolate bene.
Servite la torta con della crema mascarpone e la salsina di mango allo zenzero.
Per finire sono perfetti dei lamponi.




foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 
foto di Roberta Morasco © Facciamocheerolacuoca? 

 

 
Primi piatti/ Salato

Lasagne di farro e papavero con vera a Morlacco. E la verza arrostita della Ale

 

Avevo voglia di cucinare la verza, ma non volevo utilizzarla solo come contorno.
Quando mi frullano queste idee finisce che passo un bel po’ di tempo a sfogliare riviste di cucina.
Ultimamente ho cercato di dividerle per mesi così, quando ne ho bisogno, guardo solo quelle del mese in corso riuscendo così a trovare ricette con frutta e verdura di stagione, con i post it poi metto in evidenza le ricette che mi piacciono maggiormente e quelle che voglio provare a fare.
Sono comunque tante (qualcuno qui in casa dice troppe…) è che mi dispiace troppo eliminarne una parte perché vedo che, anche a distanza di anni, mi ritornano utili.
Così, anche questa volta, mi metto a sbirciare tra le mie vecchie riviste di cucina ed ecco che salta fuori questa.
Trattasi di ricetta da La Cucina Italiana di Gennaio 1996 (ancora in Lire, che nostalgia!) io l’ho leggermente modificata, la pasta l’ho preparata con il farro e ci ho anche aggiunto i semi di papavero che mi piacevano molto insieme alla verza e poi ho aggiunto anche il formaggio Morlacco che ha reso tutto più gustoso e cremoso.
Siccome di verza ne avevo un’altra metà (…io te lo avevo detto Ale che la provavo!) ho fatto la verza arrostita come l’ha preparata Alessandra del blog Le Pappe Kitchen (che io adoro!).
Quello di Alessandra, lo confesso pubblicamente, è stato tra i primi blog di cucina che ho seguito da ‘non-blogger’ e le sono particolarmente affezionata..tra l’altro ho piacevolmente scoperto, una volta conosciuta, che è anche molto simpatica e disponibile, una bella persona.
Beh, tornando alla sua verza arrostita, è fantastica.
Io ci ho messo sopra anche del formaggio primosale a fine cottura, che si è sciolto un pochino, una bella grattugiata di pepe verde ed è diventato quasi un secondo.
Buonissimo!


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