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Gennaio 2013

Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Tiramisù con savoiardi homemade e uova pastorizzate

 

Oggi iniziamo la settimana dolcemente.

Molto dolcemente.

Il nome è già un programma, in veneto tirame sù.

E io la settimana scorsa ne avevo un gran bisogno, di tirarmi sù!

Il Tiramisù è un dolce che io amo da impazzire, sulla cui paternità ci sono tante teorie, ma sembra ci siano buone possibilità che sia stato creato intorno agli anni ’60 in un ristorante storico di Treviso, Le Beccherie.

La ricetta originale prevede i savoiardi, poi c’è chi lo fa con il Pan di Spagna, chi con i Pavesini (provato, e viene molto buono anche così), io continuo a preferire i Savoiardi e ogni tanto me li preparo io.

Se vi va di provare, sono facilissimi da preparare!

Onestamente, ero solita preparare il tiramisù con le uova crude come da ricetta ricetta tradizionale ma, dopo aver letto qualche tempo fa il post della mia cara amica Monica del blog L’Emporio 21, ho voluto provare a pastorizzare le uova, anche per verificare se la consistenza ed il gusto della crema cambiavano, oppure no.

Monica aveva perfettamente ragione, non cambia affatto e con questa tecnica si prevengono i rischi di eventuali infezioni da salmonella, che potrebbe essere contratta mangiando uova crude.

Dato che erano previste nevicate, ieri non abbiamo portato gli sci, solo quelli di Carola che la mattina aveva tre ore di corso.

Avevamo voglia di portare con noi amico peloso, Eliot, che si è divertito davvero tantissimo.

E, devo confessare, anche noi a vederlo giocare con i bambini.

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Primi piatti/ Salato

Decesso delle fruste elettriche. Bigoli in salsa di cipolle e acciughe


Mi ha abbandonata anche il mio storico sbattitore elettrico.
Un DeLonghi che mi ha passato mia mamma una vita fa, e che già era vecchiotto allora.
A dire la verità non è morto lo sbattitore, lui funziona perfettamente.
E’ successo che mentre sbattevo i tuorli (li stavo pastorizzando per la crema al mascarpone del tiramisù) si è staccato un ferretto di metallo della frusta…poi un altro ancora….morale? Tuorlo d’uovo un po’ ovunque … pure in faccia.
Insomma altro elettrodomestico nella mia lista ‘desideri’.
Anzi, in questo caso non solo desiderati ma anche necessari, ché adesso ho soltanto le fruste dello sbattitore ad immersione, ma la velocità è standard, non regolabile, e poi mi tocca star lì con il dito a tener premuto il tasto e quando devi sbattere uova per 15-20 minuti ti viene il crampo alla mano…
Per festeggiare la soluzione del problema con il blog (anche google chrome è a posto, ripristinato tutto!) ieri sera ho preparato i savoiardi (e prima di andare a letto, ci ho messo sopra una bella scritta ‘NON MANGIARE’, ché sennò i lupi qui dentro) e questa mattina ho preparato il tiramisù.
Prossimamente lo posterò. Il mio dolce preferito, insieme alle crostate, alle torte di mele…etc, etc.
Oggi vi propongo una pasta tipica, i bigoli in salsa.
Con delle modifiche dettate anche dalla disponibilità della dispensa. Le acciughe sotto sale non le avevo quindi li ho preparati con le acciughe sott’olio, vengono buoni anche così.
E’ un piatto tradizionale dei giorni di astinenza e digiuno, come la vigilia di Natale, il mercoledì delle Ceneri o il venerdì santo, ed oggi sono considerati un piatto prelibato.
Secondo me, è un piatto prelibato.
I bigoli si possono fare anche in casa, ma bisogna attrezzarsi, perché serve il ‘bigolaro’, l’attrezzo per produrre i bigoli, ma è leggermente ingombrante e non è che io faccia bigoli tutti i giorni.
Spero vi piacciano i sapori decisi, qua cipolle e acciughe sono decisi eccome!
Vi auguro un felice week end, io domani non ci sarò, oggi giornata intensa, con tante cose da fare, e stasera a nanna presto che si va in montagna, ci risentiamo lunedì!
 

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Diario/ Dolce

Risveglio dall’incubo. Roselline di frutta secca e cereali o Granola

 

“Vorrei mandarvi un messaggio, farvi un augurio, un porte-bonheur…

Io vi auguro con tutto il cuore che vi si fermi la caldaia nei giorni della Merla.

Che uscendo in strada, vi caschi il pianoforte di George Clooney in testa

e che Malkovich, invece di proporvi un cambio, dica che va bene così… 

Che ogni ciliegia che mangiate abbia dentro un verme, che vi torni l’acne e vi vengano dei brufoli grossi

come le colline del Chianti, e che quando pagate le tasse col bonifico vi sbagliate di uno zero in più. 

E poi vi auguro altresì di mettere un tacco a spillo nello scambio del tram e l’altro su una cacca di cane,

così che si crei una divergenza parallela e mentre una gamba resta inchiodata

l’altra vada pattinando fino a una vostra totale apertura a compasso. 

Naturalmente…senza rancore. Solo con tanto, tanto astio.” 

Luciana Littizzetto

 

Questo in apertura è il messaggio per gli hacker che si divertono a fare ‘ste cose, con parole mie sarei stata molto più scurrile.

Ho passato uno dei peggiori giorni della mia vita, ieri.

La sera precedente ho avuto una brutta sorpresa, google chrome non mi permetteva di entrare nel blog.

Mi compariva un avviso di malware nella pagina del blog.

Mi sono pietrificata in un istante. Ho pensato che non sarei riuscita a rimettere le cose a posto, che avevano distrutto ‘la mia creatura’… insomma, ero abbastanza disperata.

Il problema è partito tutto da dei commenti che ho trovato su alcuni post. Anonimi ovviamente, ed incomprensibili. In realtà erano dei codici, dei link, indirizzi web strani, dei virus.

Ovviamente, li avevo cancellati subito, ma ieri sera me ne sono trovati ancora, mi sono controllata il blog, commento per commento.

Poi, dopo aver fatto pulizia ho inviato la richiesta di ripristino a google.

Era passata da un pezzo l’una di notte, e non ho dormito bene.

Ho fatto incubi sul genere del film “The net – intrappolata nella rete”, avete presente?

Ieri sono andata dal medico del PC che mi ha fatto un controllo generale, non trovando peraltro niente di niente, né nel PC, tanto meno nel blog…

Io temevo avessero intaccato anche altri file tipo le mie foto, per fortuna l’antivirus ha fatto il suo dovere.

Consigli da dare per prevenire la faccenda: non molti per ora.

Io intanto ho messo la moderazione ai commenti, così almeno li vedo prima e posso decidere se pubblicarli o eliminarli immediatamente.

Ma in realtà protezioni vere e proprie, non credo ce ne siano.

Insomma, tenete gli occhi aperti sui commenti che lasciano sul vostro blog, per ora.

 

Non potevo che postare questa ricettina, perché ho davvero bisogno di riposarmi dopo questo incubo, e risvegliarmi bene, fare una buona colazione.

E tuffare un paio di queste roselline dentro ad una ciotola di yogurt.

Buona giornata amici!

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Salato/ Secondi di carne

Letture ‘impolverate’. Filetto di maiale al forno con funghi e porri


Adesso non troverete più cosa sto leggendo sul banner laterale, meglio che vi dica cosa ho letto una volta finito il libro và!
Mi vergogno un pochino. Poco tempo fa leggevo molto di più.
Adesso mi ritrovo a tenere un libro sul comodino per settimane…
Il tempo per leggere tranquillamente durante il giorno non c’è, troppe cose da fare, così mi riduco a leggere quando vado a letto.
Il problema è che arrivo a coricare le stanche membra un po’ tardino, così finisce che appena apro il libro e leggo poche righe già mi cala la palpebra
Sappiate però che un tempo io leggevo, eccome se leggevo.
Anni fa leggevo a periodi.
Si, perché  mi prendeva il piglio per un genere o autore e finché non avevo letto tutto quello che aveva scritto non cambiavo.
Ho avuto il periodo Oriana Fallaci, poi la fase Ken Follett, la fase legal thriller con John Grisham, quella avventurosa con Wilbur Smith, quella horror con Stepen King, poi la fase Isabel Allende … Insomma sono andata avanti così per degli anni.
Adesso no, adesso mi piace cambiare.
E passo tranquillamente dalle strisce di Lupo Alberto alle poesie di Nazim Hikmet, dalla Littizzetto a Joan Didion come niente fosse. Mi piace così.
Ieri mi sono presa un paio di libri in biblioteca, altra cosa che non amo fare.
Sono gelosa dei libri, voglio che siano miei.
Ci sono andata per portare dei libri che aveva in prestito Carola, e mentre attendevo per restituirli ho sbirciato dei libri sugli scaffali e mi sono detta ‘perché no?…al limite se mi piacciono poi me li posso comperare..’
Di solito preferisco acquistarli, così poi posso sottolinearli, riporli nella mia libreria, riprenderli in mano e riguardare le frasi che ho sottolineato, oppure rileggerli…sarò strana…
E gli e-book? No, non datemi ‘sta tecnologia, che per me il libro deve essere di carta, lo devo poter sfogliare, metterci le orecchie nelle pagine, sottolineare con la matita che mordicchio mentre leggo…no, no, non fa per me.
Vabbè dai, ricetta, ricetta!
Questa proviene da un Sale & Pepe del lontano Febbraio 2002.
La ricetta prevedeva la lonza ma io ho preferito il filetto che rimane più morbido e meno stopposo.
La lonza la uso per il maiale al latte, la ricetta qui, perché con la lunga cottura nel latte diventa comunque molto morbida la carne, ma per questa ricetta secondo me va meglio il filetto.
Tra l’altro la ricetta originale prevedeva ben mezzo litro di latte, ma la prima volta che l’ho preparato tutto quel latte non si era consumato in cottura ed era rimasto brodosissimo.
Quindi poi ho apportato delle modifiche, il latte ci sta bene ma ne metto poco, e tra l’altro è sempre necessario farlo ridurre alla fine sul fuoco.
E’ davvero gustoso, ed anche bello da presentare.
Vi auguro una buona giornata!

 

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Diario/ Salato

Sci, Cortina, il mio ‘showman preferito’ e … Farfalle di grano khorasan con tonno e limone


Ieri è iniziata la nostra stagione sciistica.
Carola ha iniziato il corso sci e per diverse domeniche saremo ogni domenica a Cortina.
Costa sacrifici, questo si.
Sicuramente economici (ma si rinuncia volentieri a qualcosa d’altro, ad esempio si compera poco o nulla con i saldi..), poi tutti i sabato sera a nanna prestissimo ché domenica mattina dobbiamo essere in macchina alle 7.15 al massimo, sennò col cavolo che siamo a Cortina per le 9.00!
Ma ragazzi se ne vale la pena!
Spesso lasciamo delle giornate un po’ insulse, con nebbia, umido, e una volta arrivati a Cortina troviamo il sole!
Piaccia o meno Cortina (per alcuni è un pochino troppo snob, troppa ostentazione lungo le vie del centro), voi guardate le foto di quello che la circonda. Toglie il fiato, credetemi.
Oggi c’era un vento forte che buttava in faccia neve ghiacciata, ma a oltre 2400 mt, salire con la funivia Freccia nel cielo, fin sotto alla Tofana è un vero spettacolo.

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Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Epifania, e disparità. Pinza veneziana (dea ‘marantega’)

 

La befana vien de note

co e scarpe tute rote

col, vestito da romana

viva, viva ea befana.

 

La pinza è un dolce veneto molto antico e tipico dell’Epifania.

La Befana a Venezia la chiamamo Marantega ed il giorno dell’Epifania si svolge una straordinaria regata in costume, la Regata delle Befane.

Si tratta di una simpatica regata tra i vecchi soci della più antica società di canotaggio di Venezia, la Bucintoro.

Cinquanta uomini, travestiti da befane si sfidano nel tratto centrale del Canal Grande da San Tomà fino al Ponte di Rialto.

L’arrivo è rappresentato da una calza gigante appesa per l’occasione al celebre ponte di Rialto.

Di Pinza ne esistono molte ricette e versioni, ma gli ingredienti principali sono comunque la farina gialla e la frutta secca.

Questa è la mia versione, presa un po’ dalla ricetta della mia mamma, un po’ da ricette lette in varie riviste e libri, senza strutto e con la grappa per ammollare la frutta secca.

Poi una striscia di Silvia Ziche, chi legge qualche volta Donna Moderna la conoscerà già, io la adoro!

Sapete già che sono una che tiene tutti i pizzini dalle riviste, beh, ho tutta una raccolta delle sue vignette.

Come non postare questa che è attualissima in tema sia di Befane che di disparità tra uomini e donne?

Vi auguro una felice domenica gente!

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Eventi

Cake design con Deborah Puppa

 

Oggi niente ricette.
Vi parlo di una dimostrazione a cui ho partecipato sabato scorso.
Il negozio dove mi diverto ad acquistare materiale per le mie sessioni di hobbystica (découpage, bigiotteria fai-da-te etc..) ha organizzato una dimostrazione di Cake Design.
Ha tante, troppe cose carine Martina!  Si chiama Due Punti, un negozio carinissimo!
Ci si trova davvero di tutto, tutto quello che vi viene in mente per il vostri lavori di hobbystica e fai da te al femminile, perle, nastri, colori, tessuti, carte per decoupage, paste modellabili, ora anche due pareti di attrezzi per il Cake Design!!!
Sabato hanno organizzato una bellissima dimostrazione con Deborah Puppa del blog  Creare con lo Zucchero.
Per 3 ore siamo rimaste incantate ad ammirare l’abilità di Deborah nel modellare la pasta di zucchero.
E’ bravissima, nonché una donna solare e simpatica, e veneziana come me!
Ho scoperto che abbiamo anche studiato nella stessa scuola superiore, lei qualche anno dopo però!
Io non sono una specialista della pasta di zucchero, lo sapete, ma Deborah mi ha conquistata e mi ha fatto venire una voglia matta di migliorare.
Deborah organizza dei corsi, se siete interessate visitate il suo blog per vedere il calendario, trovate anche i suoi recapiti per contattarla ed avere informazioni.
I biscotti che ha preparato li potete trovare anche nel blog di Deborah, in versione segnaposto, qui.
Vi lascio le foto della mattinata, sono tante, lo so, ma oggi devono parlare le foto, sono troppo belle le cose che ha creato!!
Non sono una meraviglia le foto, ma lavoro ancora con una compattina ed all’interno non vengono un granché, al più presto mi attrezzo con una macchina un po’ più seria.
Grazie Martina e grazie alla bravissima Deborah per la piacevolissima mattinata trascorsa insieme!
Domani si va a sciareeee!
Ma ci sarò comunque con una ricettina speciale per l’Epifania!
BUON SABATO!
Qui c’è un bel sole, spero anche da voi!

 

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Antipasti/ Salato

Lenticchie e cotechino in crosta di pane carasau

 
In teoria avrei dovuto postare questa ricetta magari prima della fine dell’anno, come proposta per il cenone.Ma io sono sempre rovescia e controcorrente in tutto e ve la posto oggi.Poi le lenticchie sono sempre buone, io la zuppa me la mangio pure in estate, magari non troppo calda.

Fanno molto bene, e bisognerebbe consumarle davvero più spesso.

Oltre a contenere una buona percentuale di fosforo e potassio, sono molto digeribili e non contengono né grassi né colesterolo. Inoltre non contengono glutine, pertanto sono un ottimo alimento anche per i celiaci.

Chi consuma poca carne, come me, dovrebbe inserirle più spesso nella sua dieta perché, come tutti i legumi, le lenticchie sono ricche di proteine vegetali e per questo rappresentano una valida alternativa agli alimenti di origine animale che contengono invece colesterolo; possono quindi essere consumate come secondo piatto in sostituzione della carne o del pesce.

Le quantità nella ricetta sono indicative, considerate che con queste quantità mi sono avanzate sia delle lenticchie che del cotechino.

Al posto della Casatella potete mettere un altro formaggio morbido, o anche nulla. Ma vi assicuro che un tocco di cremosità all’interno ci sta bene.

Con parte delle lenticchie avanzate ho preparato una zuppa, aggiungendo poca acqua e passata di pomodoro, ho regolato di sale e pepe ed ho frullato con il mixer ad immersione.

Tradizione dice che consumare lenticchie ad inizio anno porta anche fortuna, io nel dubbio me le mangio tutto l’anno, che non si sa mai.

E’ venerdì!

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Primi piatti/ Salato

Gratin di tortiglioni con Radicchio di Treviso tardivo, Casatella DOP e noci

 
Oggi un luogo simbolo della Provincia di Treviso, ed un prodotto tipico, DOP.
Il Montello è una lunga e strana collina di terra rossa che si eleva poco oltre i 300 metri, un polmone verde che sorge a sud del corso del fiume Piave.
La sua forma in lontananza appare perfettamente regolare, è poco boscoso e non molto abitato. Caratteristica principale sono le strade di accesso, dette prese, 21 in tutto, delle stradine che lo affettano in senso longitudinale da nord a sud, mentre da ovest ad est è attraversato da una strada dorsale.
Il Montello è il luogo dove si trovano tante aziende agrituristiche, dove poter dormire, mangiare, fare escursioni a cavallo, trovare bellissimi percorsi per cicloturisti.
A noi piace tantissimo farci dei giretti sul Montello, in ogni stagione.
D’estate si trova un briciolo di refrigerio essendo leggermente più alto rispetto a Treviso ed è piacevole cenare all’aperto con prodotti semplici e genuini nei vari agriturismo della zona, l’autunno è un tripudio di colori, spesso le temperature sono miti e si può ancora pranzare all’aperto, d’inverno è fantastico trovare un camino acceso e pranzare dopo aver fatto una bella passeggiata, in primavera, che dire, è una meraviglia di profumi e colori!
Il primo giorno dell’anno siamo andati a farci una passeggiata e con l’occasione siamo passati a trovare un amico che ha un agriturismo, si chiama Busa dea Messa.
Un saluto ai cavalli, ed a tutti gli altri animali da parte delle bambine, che ogni volta portano loro l’ennesima razione di cibo…
Poi un caffè con Dario ed assaggi dei suoi dolci, niente di più perché ci siamo alzati abbastanza tardi e di pranzare non se ne parlava davvero.
Ma ci torneremo presto.
Vi lascio qualche foto della giornata e del luogo, molto bello.
Fateci un giro sul Montello se capitate da queste parti.
Oggi vi propongo un piatto con due prodotti tipici della Marca Trevigiana, il radicchio rosso di Treviso tardivo ormai lo conoscete già … e vi verrà pure fuori dagli occhi ormai!
Lo so che non avete il coraggio di dirmi basta! eh eh eh
E la Casatella Trevigiana DOP, un formaggio a pasta morbida che a me piace molto e che è davvero versatile in cucina.
Insomma oggi un tributo alla città e Provincia dove vivo.
Buon giovedì!

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Colazione e merenda/ Dolce

Duemilatredici? Duemila … credici! Torta morbida allo yogurt, cocco e cioccolato bianco

 

Io lo voglio interpretare così questo nuovo anno. Ho sentito questo a radio 101 ieri pomeriggio, e mi è piaciuta subito, ‘sta cosa.
Vorrei fosse davvero l’anno del CREDERCI.
Le idee ed i sogni per essere realizzati vanno voluti, desiderati fortemente, bisogna crederci davvero, quindi.
Avrei alcuni desideri per questo nuovo anno.
Si, lo so, punto troppo in alto, forse, ma sono un’ottimista, che ci volete fare?
Vorrei non leggere più di bambini partoriti e lasciati nella tazza del water di un McDonald’s.
Vorrei non leggere né sentire più notizie di donne offese, uccise, maltrattate, le vorrei vedere ai vertici, le donne, ché forse il mondo diventerebbe migliore.
Vorrei che tutti, giovani e non più giovani avessero, oltre che doveri, anche diritti, per primo quello alle ambizioni, ai sogni, al lavoro.
Vorrei non vedere più trasmissioni che parlano per anni degli stessi fatti, tragedie (a dire il vero io non le guardo, ma sono costretta a pagare il canone, quindi scusate se mi girano).
Vorrei che i pochi ‘politici’ degni di essere chiamati così, facessero davvero qualcosa di utile per questo meraviglioso e maltrattato Paese, di cui tutti noi Italiani con la ‘I’ maiuscola vorremmo essere fieri, finalmente. Tutto sommato vi paghiamo profumatamente per questo, iniziate a guadagnarvela ‘sta montagna di soldi, per favore.
Vorrei non vedere più telegiornali che annunciano una perturbazione come fosse un cataclisma.
Vorrei un mondo dove non muore un bambino ogni pochi secondi per fame, sete o per un’influenza.
Vorrei un mondo in cui le mie bambine, possano avere fiducia e trovarvi il loro posto, per merito, per passione, per amore.
Per me vorrei solo poter ancora sognare ed avere quella sana dose di follia che mi consenta di poterli realizzare, un giorno, i miei sogni.
Io vorrei crederci. E voi?
Buon 2013 amici!

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