Dolci da credenza e crostate/ Torte

Angel Food Cake

 

“Però a me i nuvoloni grigi piacciono moltissimo!

Sono molto più complicati e interessanti dei cieli azzurri senza nuvole.

Se i nuvoloni grigi fossero persone, sarebbero quelle di cui mi piacerebbe conoscere la storia.

E’ molto più interessante capire cosa potrebbe nascondersi

dietro uno strato di nuvole che avere sempre di fronte una tavola azzurra.”

Kate Morton

 

Di quando ti rendi conto che alcune ricette non hai mai trovato il tempo per pubblicarle nel blog, ed è assolutamente necessario rimediare perché questo dolce merita di essere provato!

Ottimo modo per utilizzare albumi che avanzano da altre preparazioni (io ad esempio non li utilizzo per preparare il tiramisù), l’angel food cake è una ciambella sofficissima e leggera, fatta di soli albumi, pochissima farina e zucchero semolato, niente lievito al suo interno, soltanto cremor tartaro.

Non va confusa con la chiffon cake, la cui preparazione prevede anche tuorli, olio e lievito (prima o poi devo comperarmi il  “Betty Crocker’s Picture Cookbook”  , storico libro sulle torte americane).

Ma torniamo alla nostra torta ‘cibo degli angeli’, il profumo che si sprigiona in casa durante la sua cottura è meravigliosamente meringoso!

L’Angel food cake è un dolce sorprendente e davvero insolito, al taglio presenta un interno bianchissimo e soffice, una nuvola che profuma di meringa e che si presta ad essere la compagna perfetta di frutta fresca, composte, e creme.

La ricetta arriva da un libro che amo molto “California Bakery – I dolci dell’America”, le dosi sono adattate allo stampo da 18 cm, quindi circa dimezzate.

Ah, molto importante dotarsi dello stampo con i piedini, ne trovate di tanti prezzi in commercio e lo utilizzerete tantissimo se amate questo tipo di dolci alti e soffici!

Io ve la propongo con della panna di riso, granella di pistacchi e lamponi.

Ricettina?

 

 

ANGEL FOOD CAKE 

Ingredienti (per stampo da 18 cm)

240 g di albumi (da circa 6 uova)

5 g di cremor tartaro

160 g di zucchero semolato

105 g di farina tipo 1

1 presa di sale

Scorza di limone non trattato

1 cucchiaino di rum

Per finire

Panna di riso

Zucchero a velo

scorza di limone non trattato

Granella di pistacchio

Lamponi

 

 

Preparazione

Tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente.

Come suggerisce Luca Montersino, io ho scaldato gli albumi, portandoli a 40° (ho utilizzato per comodità l’abbattitore di temperatura, ma potete fare questa operazione scaldandoli a bagnomaria, controllando la temperatura con un termometro e avendo cura di mescolare bene affinché non cuociano), questa operazione permette di ottenere una montata perfetta.

Versate gli albumi nel bicchiere della planetaria e iniziate a montare con le fruste, finché non diventano bianchi e iniziano a gonfiare.

Unite il cremor tartaro e 100 g di zucchero, poco per volta a cucchiaiate e continuate a montare il composto alla massima velocità fino a quando la consistenza sarà bella soda.

Riducete la velocità quindi aggiungete anche lo zucchero rimasto quindi aumentate nuovamente fino ad ottenere la giusta consistenza, sarà pronto quando sollevando le fruste si formerà il classico ‘becco d’oca’.

Setacciate la farina più volte e unitela al composto poco per volta, amalgamandola lentamente, mescolando con una spatola con movimenti delicati dal basso verso l’alto.

Unite anche il sale, la scorza di limone e il cucchiaino di rum.

Riempite lo stampo (né imburrato né infarinato) poco per volta, cercando di posizionare il composto in tutti gli spazi, pareggiate delicatamente la superficie e pulite il bordo se sporco.

IMPORTANTE: Inserite delicatamente la lama di un coltello nell’impasto (o la spatola da decorazione) e formate dei cerchi concentrici dal centro verso l’esterno, questo permetterà all’aria di uscire.

Cuocete in forno pre riscaldato a 175° per circa 20-25 minuti.

Fate la prova stecchino per verificare la cottura, infilato al centro del dolce dovrà uscire asciutto.

Sfornate il dolce e fatelo raffreddare capovolto (ecco perché è necessario lo stampo con i piedini).

Passate la lama di un coltello lungo il bordo e staccatelo delicatamente dallo stampo.

L’angel food cake è buonissimo anche semplicemente cosparso di zucchero a velo, servito con frutta, gelato o una crema delicata.

Io l’ho finito con una panna di riso, montata leggermente con poco zucchero a velo e scorza di limone, cosparso poi con della granella di pistacchio e tanti lamponi freschi.

 

 

░E░N░J░O░Y░!░

 

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