Browsing Tag:

formaggi e latticini

Diario/ Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Colomba al cucchiaio con mango e crema mascarpone

 

Arrivo da settimane un filino stressanti.

Sono fatta così purtroppo, dalle cose mi faccio prendere e mi arrabbio, e tanto.

Vivo la scuola delle mie bimbe in prima persona, non sono di quelle mamme che alle riunioni e consigli di classe non va mai, che quando c’è da eleggere il nuovo rappresentante “No guardate sono davvero troppo impegnata, non posso…”.

No, nonostante il tempo sia sempre poco e la vita decisamente troppo di corsa, quello che posso lo faccio e ascolto, ho sempre cercato di collaborare con gli altri genitori e con gli insegnanti.

Ma ora sono un po’ stanca.

Sicuramente non siamo state molto fortunate io e le mie bambine, che peraltro sono bravissime entrambe a scuola e non mi hanno mai dato nessun tipo di preoccupazione o problema.

Sono più che convinta che di bravi insegnanti ce ne sono, e di buone scuole pubbliche anche, eccome se ce ne sono.

Ma quando ti capita per anni di sentire sempre lo stesso ‘disco‘, che sia alla scuola primaria o secondaria, allora c’è qualcosa che non va.

Quando ti ripetono per anni, in generale, che “la classe è troppo difficile, i ragazzi sono maleducati, sono distratti, non portano rispetto, non fanno gruppo…” e via dicendo, ché di aggettivi negativi ne ho dovuti sentire tanti in 8 anni…

Vedi però che con il passare degli anni le azioni svolte dagli insegnanti sono inesistenti o non consone, oppure ancora peggio sono ingiuste, parziali, assolutamente non meritocratiche, allora qualche domanda te la fai.

Sicuramente non ci sono più i bambini né i ragazzi di una volta, probabilmente nemmeno i genitori di una volta, ma è anche più che certo che non ci sono nemmeno più gli insegnanti di una volta.

Io li ricordo ancora oggi i miei professori delle medie (ché io preferisco chiamarle così), severi, anche bruschi nei modi alcuni ma, cavolo, bravi.

Erano persone carismatiche, appassionate, che il rispetto se lo guadagnavano, non potevi proprio fare a meno di ascoltarli.

Ho letto proprio pochi giorni fa un interessante articolo su questo blog, vi riporto qui un passaggio.

 

“Un bravo insegnante ha bisogno di essere “attraente”,

di intrattenere e tenere alta l’attenzione e la curiosità,

di avere quella passione che tenga incollate le persone e quel carisma che le spinga

a darsi da fare e applicare fuori dall’aula ciò che hanno imparato.

Domanda secca: sono veramente i giovani non motivati oppure alcune persone non sono motivanti da ascoltare?

Ho qualche ricordo scolastico in mente…
La verità è che come in ogni generazione non ci sono più i giovani di una volta.

Quando andavo a scuola io non eravamo più come quelli della generazione prima

(che non rispondeva mai all’insegnante).
E quelli della generazione prima non erano più come quella precedente alla loro

(che prendevano bacchettate sulle dita o si inginocchiavano sui ceci).

In comunicazione la responsabilità della comunicazione è bene che se la tenga chi comunica

(se vuole influenzare in qualche modo il processo).

I gggiovani d’oggi hanno semplicemente motivazioni diverse,

banalmente perché hanno strumenti, tecnologia, conoscenze, ambienti e stimoli diversi.”

Alessandro Mora

 

Cari insegnanti, insomma, dato che in classe ci siete voi, io un esamino di coscienza me lo farei ogni tanto eh…

 

Oggi una ricetta davvero facilissima con cui io ho riutilizzato della colomba avanzata (se devo dirla tutta l’ho fatta avanzare apposta per fare questo dolcetto..).

In realtà potete prepararla anche con il panettone, pan brioche o della focaccia, provatela anche con tipi diversi di frutta, ad esempio con il passion fruit è buoneRRima!

Ricettina dai!

 

DSC_0148_colomba_nel_bicchiere

 

COLOMBA AL CUCCHIAIO CON MANGO E CREMA MASCARPONE 

 

Ingredienti

Per la crema mascarpone

3 tuorli (di uova biologiche)

150 g zucchero semolato

½ bicchierino rum (o marsala, se preferite)

50 g acqua

500 g mascarpone

Per completare i bicchierini

Colomba qb (pan brioche o focaccia)

1 mango maturo

zucchero a velo

alchermes qb

Preparazione

Montate i tuorli con 50 g di zucchero, fino a quando saranno chiari e spumosi.

Versate i restanti 100 g di zucchero e l’acqua in un pentolino e mettetelo sul fuoco, a fiamma media, dovrebbe raggiungere i 121°. Se non disponete di un termometro controllate lo sciroppo, quando inizierà a fare delle bolle grosse spegnete, significa che la temperatura è raggiunta.

Versate lo sciroppo a filo sui tuorli montati e continuate a sbattere con la frusta elettrica fino a quando otterrete una crema gonfia e ormai raffreddata.

Lavorate il mascarpone con una spatola fino a renderlo cremoso, quindi unitelo al composto di uova ed amalgamate bene.

Mettete poca crema di mascarpone sul fondo dei bicchieri, coppate dei dischetti di colomba e disponeteli sopra alla crema, bagnate la colomba con poco alchermes quindi fate uno strato con dei cubetti di mango e coprite con altra crema.

In una padella antiaderente tostate delle fette sottili di colomba (oppure potete tostarle in forno) in forno), fatele raffreddare e sbriciolatele.

Cospargete le briciole sopra ciascun bicchiere e finite con abbondante zucchero a velo.

 

DSC_0145_colomba_nel_bicchiere

Buon fine settimana gente!

 

roby-antracite-300x75

Senza categoria

Spuma di Mortadella I.G.P. con pistacchi

 

E’ così, lo confesso.

Adoro la Mortadella.

Del pane fresco, possibilmente tiepido, e due fette di Mortadella Bologna I.G.P., cosa c’è di più semplice e buono?

Oggi, come sempre nell’ultimo periodo (sob), passo davvero di corsa.

Il tempo è poco, il lavoro, le cose da fare e seguire tante, le mie giornate e settimane corrono via veloci, succede anche a voi?

Per fortuna è venerdì e c’è anche il sole, prevedo quindi un fine settimana all’insegna soltanto della famiglia, ché ce n’è bisogno!

Poi lunedì alzataccia e partenza per a Milano.

Ricettina dai!

DSC_0155_spuma_di_mortadella

 

SPUMA DI MORTADELLA I.G.P. CON PISTACCHI

 

Ingredienti

300 g Mortadella Bologna I.G.P.

150 g ricotta di bufala

100 ml panna liquida

1 cucchiaio di Parmigiano Reggiano grattugiato

½ cucchiaino di semi di senape tritati

sale qb.

pepe qb

pistacchi qb

Preparazione

Tritate la mortadella finemente, mettetela nel cutter (o mixer) insieme alla ricotta ben scolata dal siero, la panna da cucina e i semini di senape pestati nel mortaio.

Frullate tutto insieme fino ad ottenere un composto omogeneo.

Mettetelo in una ciotola o nel bicchiere del mixer, e frullate con il mixer ad immersione affinché il composto acquisti maggiore leggerezza.

Regolate di sale e pepe, mescolate e ponetelo in frigorifero a riposare coperto con della pellicola per alimenti.

Cospargete di pistacchi tritati grossolanamente e servite con delle fette di pane casereccio tostato leggermente.

 

DSC_0151_spuma_di_mortadella_ingredienti

DSC_0158_spuma_di_mortadella

Il mio ultimo fine settimana l’ho passato a Venezia con Elisabetta, a Gusto in Scena 2016, in missione per iFood, se vi va di leggere la nostra avventura  cliccate qui.

gusto_in_scena_1La suggestiva Cena di Gala a Ca’ Sagredo, splendido palazzo del XV secolo che conserva dipinti dei più autorevoli artisti veneziani del XVII e XVIII secolo, quali Sebastiano Ricci, Gianbattista Tiepolo, Nicolò Bambini e Pietro Longhi.gusto_in_scena_2La foto, che non poteva mancare, con il meraviglioso, simpatico, gentile…insomma persona speciale davvero, Pastry Chef Luigi Biasetto.

IMAG9872_gusto_in_scena_luigi_biasetto

Dal 6 all’8 Marzo iFood sarà presente a Identità Golose in qualità di Media Partner, tanti i nomi illustri dell’Alta Cucina!

Seguiteci sui social!  ‪#‎ifoodit‬ ‪#‎iGm16‬ 🙂

Buon fine settimana gente!

 

roby-antracite-300x75

Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Gelato al panettone e ricotta, senza gelatiera.

 

 

Ebbene si.

Altra ricetta con recupero del panettone.

Che ci volete fare? Quest’anno ne avevo parecchi ed anche molto buoni e mi è presa così ‘sta cosa delle ricette con il panettone.

Giuro che con quella di oggi finisco, anche se ne ho fatte altre che mi sono piaciute parecchio, ma le terrò in memoria per il prossimo anno!

La gelatiera è uno di quegli elettrodomestici che mi piacerebbe avere ma che nella mia cucina attuale, purtroppo, non saprei dove mettere, oltre al fatto che dal punto di vista economico avrebbero priorità d’acquisto altre cose.

In ogni caso una volta scoperto che potevo preparare il gelato in modo furbetto anche senza la gelatiera, e che oltre tutto è più buono e sano della maggior parte dei gelati che si trovano in commercio, dentro ai quali non so cosa ci mettono dentro, mi sono dilettata a provare e sperimentare gusti diversi.

Tanto panettone a casa, buono peraltro, insomma qualche fetta è finita anche in questo gelato che, giovedì scorso, divanata durante la puntata di Masterchef, tra un tweet e l’altro, mi stavo comodamente gustando.

Vi lascio alla ricettina del gelato al panettone e ricotta!

Continue Reading…

Diario/ Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Panna cotta al mascarpone e panettone. Inizi.

 

 

Ho iniziato il nuovo anno facendo pulizia. Si, buttando cose inutili, abiti, oggetti, giornali. Cose che si conservano pensando che ci possano servire, che le potremo riutilizzare, ma che in realtà a pensarci bene, riempiono solo la casa, angoli utili, bloccando le energie ed il loro fluire.

Non è che tutto va buttato, sia chiaro. Alcuni oggetti, abiti, libri, sono talmente belli che vanno conservati, con la loro storia, il loro fascino. Quello si chiama vintage, ma il resto no, il resto è solo roba vecchia, e va eliminata.

Ho iniziato l’anno andando al cinema. Non cine-panettoni ed il voler ridere-per-forza ché a Natale si fa così, non l’ho mai fatto del resto… ma con una favola bella, con la poesia che fa salire la risata ma al tempo stesso le lacrime, che fa riflettere e impone di guardare oltre, e di guardarsi dentro, perché ‘l’essenziale è invisibile agli occhi‘.

Ho iniziato il 2016 sentendo addosso tutta la stanchezza dell’anno appena passato. Tante cose fatte, lavoro, impegno, energie, e la necessità di staccare almeno qualche giorno (il mio povero blog lo sa..), sapendo che l’anno nuovo non sarà meno impegnativo, anzi. Il lavoro da conciliare con la nuova casa, mobili da vendere ed altri da acquistare, il trasloco, nuovi passaggi importanti per le mie ragazze, insomma energie, nuove energie per caricarsi e ripartire!

Ho iniziato l’anno facendo ordine tra i pensieri, con la consapevolezza che i rami secchi vanno tagliati senza indugi, che le chiacchiere sterili e le invidie non fanno per me, che il pessimismo va evitato, e che i bicchieri voglio continuare a vederli mezzi pieni, sempre.

E soprattutto certa che, che chi se ne va, FA SEMPLICEMENTE SPAZIO. E non è una cosa negativa.

Ho iniziato l’anno nuovo mangiando e facendo dolci, ché mi piace un sacco e mi rilassa.

Ma soprattutto l’ho fatto recuperando, si perché se le cose vecchie vanno buttate, in cucina invece non si butta nulla!

Al cibo si dà nuova forma e vita, utilizzando un po’ di fantasia e creatività.

Siete pronti per il recupero del panettone?

Alé, andiamo! Panna cotta al mascarpone e panettone!

 

DSC_0134_panna_cotta_al_panettone

 

PANNA COTTA AL MASCARPONE E PANETTONE 

 

Ingredienti (per 6 porzioni)

Per la panna cotta al panettone

400 g panna fresca

100 g mascarpone

100 gr zucchero

3 g di agar agar (1 cucchiaino raso ca)

½ cucchiaino di polvere di vaniglia bourbon biologica

zenzero candito (facoltativo)

1 fetta sottile di panettone

Per finire

Panettone qb

rum qb

mandorle a lamelle qb

lamponi qb (o ribes)

zucchero a velo qb

Preparazione

In un pentolino versate la panna, la polvere di vaniglia, lo zucchero e l’agar agar (a freddo), mescolate bene con la frusta e mettete a scaldare sul fuoco.

Portate ad ebollizione continuando a mescolare, quindi togliete dal fuoco.

Unite il mascarpone precedentemente lavorato ed ammorbidito, mescolate bene fino ad ottenere un composto senza grumi.

In una padella antiaderente tostate la fetta di panettone, poi sbriciolatela ed unitela al composto mescolando bene.

Se amate una nota piccante tritate un pezzetto di zenzero candito ed aggiungetelo al composto di panna insieme al panettone.

Versate negli stampini e fate raffreddare, quindi riponete in frigorifero per alcune ore.

Tagliate a fettine sottili il panettone e ricavate dei dischi utilizzando un coppapasta.

Mettete un disco di panettone su ciascun piattino e bagnatelo con poco rum.

Disponete sopra ciascun dischetto una panna cotta, finite con alcune mandorle leggermente tostate in un padellino antiaderente, un lampone e cospargete leggermente di zucchero a velo.

 

NOTA:

Se con l’anno nuovo avete in mente di investire soldini in qualche elettrodomestico, io vi consiglio spassionatamente l’abbattitore di temperatura. Lo adoro ed è utilissimo in cucina, fare la panna cotta poi è un attimo con lui, si mettono gli stampini bollenti dentro e PUF!

Pronta in un battibaleno!

 

DSC_0129_panna_cotta_al_panettone

DSC_0128_panna cotta al panettone

Buon 2016 gente!

Che sia come lo volete voi!

 

roby-antracite-300x75

Antipasti/ Greenery mood/ Piatti unici/ Salato

Crab & avocado sandwich a San Diego: la #California con Morato

 

8 blogger, 8 ricette ed 8 tappe da Nord a Sud per scoprire la #CALIFORNIA , accompagnandovi in un tour virtuale, per il concorso #italialovesamerica di Morato Pane.

Il racconto delle varie tappe nei post delle amiche blogger che mi hanno preceduta, mi ha fatto in parte ripercorrere un viaggio studio fatto tanti anni fa quando, appena ventenne, sono partita alla volta di S. Francisco.
Primo volo aereo, primo viaggio da sola, quasi due mesi distante dalla famiglia e ad attendermi parenti americani che non avevo mai incontrato.
Ho visitato diverse località, ma solo fino a Big Sur, ero troppo giovane e timorosa per andarmene a spasso per la California tutta sola, quindi spingermi oltre e portarvi virtualmente a S. Diego, nella settima tappa di questo viaggio, per me è un enorme piacere!

Per respirare a fondo l’atmosfera californiana, bisogna davvero cavalcare l’onda e raggiungere S. Diego!
Città dall’influenza messicana, movimentata, giovane, ricca e curata, con le sue lunghe e sconfinate spiagge, le alte palme ai lati delle strade, il clima mite durante tutto l’anno, S. Diego è la città californiana per eccellenza.

San Diego collage_2foto credits Lucia e Valentina de Pianeta cucina e i suoi satelliti

 

Situata poco sopra al confine messicano, S. Diego un tempo era una Missione francescana, di cui conserva ancora le atmosfere tra gli edifici della città vecchia, il suo cuore messicano infatti pulsa ancora nella Old Town.
Da Balboa Park con i suoi innumerevoli musei e spazi espositivi, alla vita notturna del Gaslamp Quarter con i suoi ristoranti e locali, la Jolla, il quartiere ‘gioiello’ con le sue spiagge scogliose, passando per Mission Bay e le sue 27 miglia di spiaggia, e arrivando a Coronado Island ed alla sua bellissima spiaggia, insomma S. Diego con il suo mix di storia, natura, sport e movida, offre tantissimo al visitatore ed è davvero una tappa imperdibile!

Il legame degli abitanti con il mare è molto forte a S. Diego, anche nella cucina. Perché non proporvi quindi un sandwich dove il granchio, è abbinato all’avocado, frutto di cui la contea di S. Diego è uno dei maggiori produttori?

 

DSC_0181_crab_avocado_sandwich_blog_3

 

CRAB & AVOCADO SANDWICH a SAN DIEGO: la #CALIFORNIA CON MORATO

 

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone

1 confezione di American Sandwich Classico Morato

700 g di chele di Granciporro (oppure polpa di granchio confezionata)

8 fette di Emmental (o altro formaggio filante)

3 avocado maturi

1 limone biologico

2 lime

7-8 pomodori datterino

1 cipollotto

Sale qb

1 Peperoncino verde Jalapeno (facoltativo)

foglie di insalata qb (scarola o gentile)

Pepe bianco qb

Olio evo qb

Preparazione

Preparate la salsa guacamole: sbucciate 2 avocado, eliminate il nocciolo e schiacciate la polpa con i rebbi di una forchetta.

Unite il succo dei lime, il cipollotto tritato, i pomodori datterino tagliati a piccoli cubetti ed il peperoncino jalapeno tagliato a pezzetti (se desiderate un guacamole piccante), regolate di sale e pepe e tenete da parte.

Se utilizzate le chele di granchio, lessatele per 10-12 minuti, fatele raffreddare un po’ quindi , utilizzando uno schiaccianoci, rompetele per estrarne la polpa. Eliminate eventuali cartilagini e fate attenzione ad eliminare tutte le schegge.

Condite con sale, pepe, succo e un po’ di scorza grattugiata del limone (nel caso utilizziate polpa di granchio confezionata, eliminate il liquido, strizzatela bene, controllate che non ci siano cartilagini, e condite come sopra).

Tostate le fette di pane su un solo lato, disponete le fette di emmental sulla fetta inferiore di ciascun sandwich e passatela sotto al grill per alcuni minuti affinché si sciolga leggermente.

Disponete sopra al formaggio una foglia di insalata (precedentemente lavata ed asciugata), abbondante salsa guacamole, della polpa di granchio e finite con delle fette sottili di avocado. Spalmate poco guacamole sulla seconda fetta quindi chiudete il sandwich e servite subito.

 

DSC_0172_crab_avocado_sandwich_ingredienti_blog

DSC_0180_cra_avocado_sandwich_blog_2

DSC_0179_crab_avocado_sandwich_blog_1

Il sandwich ve lo offro io,

voi lasciatevi catturare dall’aria rilassata e vacanziera che si respira a S. Diego,

immaginatevi seduti in un locale sulla baia, ad ascoltare musica, guardando i surfisti che cavalcano le onde dell’oceano, in attesa del tramonto.

Magari il sogno si realizza quindi forza! Cosa aspettate a partecipare?

 

Qui  il regolamento completo!
Avete tempo fino al 14 Dicembre 2015!

L’ottava e ultima tappa del nostro viaggio sarà con Vatinee a Palm Springs!
Stay tuned!

 

#sponsorizzato Morato Pane

 

 

roby-antracite-300x75

È stagione di/ Primi piatti/ Salato

Gnocchi di ricotta con funghi chiodini e porcini e Food & Book ’15

DSC_0046_gnocchi_ricotta_funghi

 

A distanza di oltre una settimana da Food & Book eccomi qui.

Un fine settimana bellissimo. Tante amiche e amici riabbracciati. Un sole meraviglioso. Luoghi bellissimi. Persone accoglienti.

…e tutta la mia famiglia con me. Cosa volere di più?

La presentazione del nostro libro, Il Gusto della Terra, e diversi showcooking.

Io e Monica, sabato 24 presso il Teatro le Maschere a Montecatini Alto, abbiamo presentato due piatti, utilizzando le erbe spontanee raccolte insieme a Graziella Picchi, autrice del libro ‘Atlante dei prodotti tipici: Le Erbe’, degli gnocchetti di ricotta allo zafferano con una salsa di Silene Bianca e mandorle tostate, ed una insalata di erbe spontanee miste con primosale, arancia, anacardi tostati e crostini speziati alla curcuma. Nella stessa location, Alessandra ha invece presentato una deliziosa torta salata, ricetta ispirata al Medioevo. Piatti molto graditi dal pubblico!

Poi domenica presso le Terme Tettuccio, la presentazione del libro con Cristina e Lina e showcooking, con ricette tratte dal libro, a cura di Fedora e Tiziana, tutto molto buono e spazzolato dai presenti in sala!

 

Gli stessi gnocchi di ricotta, profumati allo zafferano, ve li propongo oggi abbinati a dei funghi.

Gli gnocchi di ricotta sono davvero facili e molto veloci da preparare.

Al posto dello zafferano potrete unire all’impasto anche spezie diverse oppure delle erbe aromatiche, come ad esempio erba cipollina o basilico, servendoli poi semplicemente con del burro fuso e formaggio grattugiato o salse di diverso tipo. Sono ottimi anche leggermente gratinati al forno.

Vi lascio alla ricetta! 🙂

 

DSC_0043_gnocchi_ricotta_funghi

 

 

GNOCCHI DI RICOTTA CON FUNGHI CHIODINI E PORCINI

 

Ingredienti

Dose per 4 persone

Per gli gnocchi

500 g ricotta di bufala (o ricotta di mucca)

150 g di farina di riso biologica (circa)

50 g Parmigiano Reggiano grattugiato

1 uovo biologico

1 bustina di zafferano

sale qb

pepe qb

Per il condimento

300 g di funghi chiodini

2 funghi porcini

1 spicchio d’aglio

prezzemolo

olio evo qb

sale qb

pepe bianco qb

Ricotta affumicata qb

Preparazione

Per gli gnocchi

Lavorate bene la ricotta, unite l’uovo, il Parmigiano grattugiato, il sale e lo zafferano sciolto in pochissima acqua.

Aggiungete la farina, poca per volta, e quanta ‘ve ne chiede’ l’impasto; quando sarà omogeneo e non attaccherà più tanto alle mani potete procedere alla preparazione degli gnocchi.

Cospargete di farina il piano di lavoro, prendete un pezzo di impasto e formate un cordoncino. Tagliate tanti piccoli pezzetti con un coltello pulito.

Fate rotolare ciascun pezzetto tra i palmi delle mani, fino a formare delle piccole palline. Disponetele su una teglia foderata di carta forno.

Per il condimento

Pulite bene i funghi, eliminando la parte terrosa e lavandoli velocemente sotto l’acqua corrente. In un tegame, fate rosolare uno spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato con poco olio evo, poi unite i chiodini e lasciate cuocere a fuoCo medio per una decina di minuti.

Verso fine cottura unite anche i porcini tagliati e fettine, regolate di sale e pepe, continuate la cottura per qualche minuto, finite con prezzemolo fresco e tenete da parte.

Tuffate gli gnocchi in acqua bollente salata, una volta venuti a galla potete scolarli e passarli nel tegame ad insaporire con i funghi.

Servite ben caldi cospargendo di altro prezzemolo fresco e ricotta affumicata grattugiata.

 

DSC_0034_chiodini

DSC_0025_porcini

DSC_0038_ingredienti_gnocchi_ricotta

 

DSC_0049_gnocchi_ricotta_funghi

 

Food & Book 2015 – 23/25 Ottobre – Montecatini

Festival del libro & della Cultura Gastronomica

Istanti di un bellissimo fine settimana….

collage_Ale_Food&Book2015

collage credits Alessandra Giovanile

IMAG3030_Montecatini_1

IMAG3036_Montecatini_2

IMAG3040_Montecatini_3

Food&Book_Montecatini_2015credits foto Cristina Panizzuti –  Stefania StoraiVatinee Suvimol

Grazie all’ Hotel Cappelli Croce di Savoia per la splendida e calorosa accoglienza!

A presto!

 

roby-antracite-300x75

 

 

 

Antipasti/ Piatti unici/ Salato/ Senza categoria

Pomodori gratinati ripieni di miglio, melanzane e feta

 

Adoro i pomodori gratinati!

D’estate sono un piatto unico perfetto, anche freddi, accompagnati da un’insalata mista.

Questi ripieni di miglio sono speciali.

La volete sapere la reazione di mio marito la prima volta che ha visto in cucina un sacchettino di miglio?

“Sai che mio papà questo lo dava ai canarini?”

Va beh, non credo di essere l’unica a lottare contro una famiglia prevenuta verso ingredienti inusuali…

Certo il miglio va lavorato, nel senso che ad esempio è bene cuocerlo insieme a della buccia di limone, in modo da eliminare il sapore di sacco.

Va unito a ingredienti gustosi, profumato con erbe aromatiche, arricchito con formaggio saporito.

Insomma va usata la fantasia ed il gusto, come si deve fare in cucina.

La cosa certa è che il miglio fa bene.

Un giorno (il marito) è tornato a casa per pranzo dicendo “Ma lo sai che parlavano del miglio alla radio poco fa? Dicono faccia benissimo..”

E io: “Ma dai…davvero?” Santa pazienza! Ma lo devono dire alla radio che fa bene?

Il miglio è un cereale molto antico, anche gli antichi Egizi lo conoscevano e lo coltivavano. Non è molto comune il suo consumo nel nostro continente, anche se ormai si trova facilmente in commercio sotto forma non solo di semi, ma anche di farina e fiocchi. Rappresenta invece una risorsa alimentare molto importante in alcune regioni asiatiche ed africane.

Dal punto di vista nutrizionale ha un maggior apporto proteico rispetto al frumento al riso ed al mais. Non contiene glutine, è ricco di carboidrati, fibra e di vitamine. Tra le proprietà del miglio va sottolineato l’effetto alcalinizzante.

Quindi perché darlo solo ai canarini?

Andiamo alla ricettina và!

 

DSC_0659_pomodori_gratinati_miglio

POMODORI AL GRATIN RIPIENI DI MIGLIO, MELANZANE E FETA

 

Ingredienti

(dose per 6 persone)

12 pomodori tondi a grappolo

150 g di miglio decorticato biologico

1 limone biologico

100 g formaggio feta

1 melanzana media (oppure 2 piccole)

2 spicchi aglio

olio evo qb

Parmigiano Reggiano qb

sale integrale qb

pepe bianco qb

menta fresca qb

basilico fresco qb

Preparazione

Mettete il miglio in un setaccio a maglie fini e lavatelo accuratamente sotto l’acqua corrente.

Fatelo tostare leggermente (1-2 minuti) in una padella dal fondo spesso, quindi procedete alla cottura.

Lessatelo in acqua salata bollente insieme ad una scorza di limone biologico secondo i tempi di cottura indicati sulla confezione (circa 20 minuti).

Scolatelo e tenetelo da parte.

Lavate bene le melanzane e ricavatene dei dadini, fateli saltare in una padella antiaderente dove avrete fatto soffriggere 1 spicchio d’aglio (privato dell’anima) tritato, salate e pepate, quindi unite al miglio e mescolate bene.

Sbriciolate dentro anche il formaggio feta e del Parmigiano Reggiano grattugiato (circa 3 cucchiai), spezzettate anche le foglie di basilico e di menta, aggiungete olio evo a piacere e mescolate bene.

Lavate bene i pomodori, tagliate la parte superiore e scavate la polpa aiutandovi con un coltello ed un cucchiaio.

Tagliuzzate parte della polpa ed unitela al miglio. (Con la rimanente potete preparare un’ottima panzanella, ma questa è un’altra ricetta!)

Disponete i pomodori in una pirofila leggermente unta d’olio con l’aglio schiacciato, riempiteli bene con il miglio ed infornate (forno già caldo) a 180° per circa 25-30 minuti. Comunque fino a quando avranno una leggera crosticina in superficie.

NOTE:

La regola base per molti cereali è anzitutto il lavaggio accurato, o sotto l’acqua corrente o in ammollo cambiando spesso l’acqua fino a quando non risulterà limpida e priva di impurità, poi la tostatura prima di procedere alla cottura.

La quantità di acqua da utilizzare per la cottura è di due parti di acqua per una parte di miglio.

Questi pomodori potete consumarli sia tiepidi che freddi, sia come antipasto che come piatto unico.

Vi basterà variare la quantità!

 

DSC_0660_pomodori_gratinati_miglio

 

DSC_0666_pomodori_gratinati_miglio

 

Buona settimana gente!

 

roby-antracite-300x75

 

 

Colazione e merenda/ Dolci da credenza e crostate/ Senza categoria

Banana bread con yogurt al cocco

“…come un istinto a sopravvivere
e a difendermi
come la musica
punto ad espandermi
partiamo, andiamo
è la chimica degli elementi
È la scienza, bellezza!
si procede per esperimenti
questo è un grande giorno da vivere
io ci voglio credere
questo è un grande giorno da vivere
senza limiti senza fiato
tutto giusto tutto sbagliato
mi devo muovere
sento un formicolio…
eh
ho agitato così tanto la lattina
che…attenzione
può scoppiare con la minima pressione …
eh
se salterò per aria
o scoprirò la formula
se ho perso la memoria
è solo per scoprire un mondo nuovo…”

 da “E’ la scienza, Bellezza!”  di Lorenzo Cherubini Jovanotti

 

Oggi va così! E se avete due minuti andate ad ascoltarvi questa canzone!

Il Banana bread è un plumcake profumatissimo nel cui impasto vengono utilizzate delle banane molto mature. Tipica preparazione dei paesi anglosassoni, soprattutto Stati Uniti e Australia, viene normalmente consumato a colazione o durante il brunch nel fine settimana.

Continue Reading…

Colazione e merenda/ Dolce/ Qualcosa di rosso

Pancake di avena e riso allo yogurt con sciroppo d’acero, fragole e pistacchi

“Buon viaggio
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
Che sia per sempre o un secondo
L’incanto sarà godersi un po’ la strada
Amore mio comunque vada
Fai le valigie
E chiudi le luci di casa

Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Non c’è niente di più vero
Di un miraggio
E per quanta strada ancora c’è da fare
Amerai il finale

Share the love…

Chi ha detto
Che tutto quello che cerchiamo
Non è sul palmo di una mano
E che le stelle puoi guardarle
Solo da lontano

Ti aspetto
Dove la mia città scompare
E l’orizzonte è verticale
Ma nelle foto hai gli occhi rossi
E vieni male

Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Che sei ci pensi siamo solo di passaggio
E per quanta strada ancora c’è da fare
Amerai il finale

Share the love…

In fondo è solo un mare di parole
E come un pesce puoi nuotare solamente
Quando le onde sono buone
E per quanto sia difficile spiegare
Non è importante dove
Conta solamente andare
Comunque vada
Per quanta strada ancora c’è da fare

Share the love…

Buon viaggio
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
E siamo solo di passaggio
Voglio godermi solo un po’ la strada
Amore mio comunque vada
Buon viaggio

Share the love…”

“Buon viaggio (share the love)”  Cesare Cremonini

 

Oggi apro così, con una canzone che mi fa allegria, e al tempo stesso mi fa riflettere.

Continue Reading…

Dolce/ Qualcosa di rosso/ Torte

Victoria Sponge Cake

 

 

Dura ripartire dopo questo lungo fine settimana ed un mercoledì che sembra un lunedì.

Va beh, oggi iniziamo con un po’ di storia, che dite?

La storia di una torta slurposiSSima.

Creata intorno al 1840 dalla dama di compagnia della Regina Vittoria, tale Anne Russel, duchessa di Bedford, questa torta  entrò ben presto a far parte di un rito che ancor oggi è rispettato e seguito nel Regno Unito. La duchessa di Bedford inventò infatti il rito dell’afternoon tea, servendo insieme all’amata bevanda dolci vari e sandwich.

Chiamata anche Victoria Sandwich, la Victoria Sponge Cake ricorda molto la Madeira Cake.  Il nome è ovviamente dedicato alla Regina Vittoria che durante l’afternoon tea amava consumare una fetta di questa torta. Una base di pan di Spagna arricchito da burro nell’impasto, farcita come un sandwich con confettura di frutta e crema al burro. Una torta che si presta per essere farcita nei più svariati modi.

Non è una torta complicata e non richiede particolari attenzioni, se non che è preferibile cuocere i due strati separatamente in due teglie.

A me onestamente non piace che la farcia all’interno sia perfetta, quindi volutamente ho evitato l’uso della sac à poche, spalmando la chantilly con una spatola a mò di muratore con la cazzuola!

L’effetto strabordante della farcia mi piace da morire!

Potete  utilizzare ovviamente della confettura confezionata, ma vi assicuro che farcita con una confettura di fragole fatta in casa il profumo ed il gusto sono davvero altra cosa!

Ho trovato diverse ricette nel web, ma poi mi sono basata su quella del Cavoletto, interpretandola a mio modo.

 

DSC_0752_victoria_sponge_cake

VICTORIA SPONGE CAKE

 

Ingredienti

Per la Victoria sponge cake

150 g farina macinata a pietra per torte

70 g farina di riso biologica

220 g di zucchero semolato

220 g burro biologico (morbido)

4 uova biologiche medie

½ cucchiaino polvere di vaniglia biologica

1 cucchiaino di cremor tartaro (o lievito per dolci)

Per la confettura di fragole

500 g fragole

300 g zucchero semolato

½ limone non trattato

½ cucchiaino di agar agar

Per la Chantilly

300 g panna fresca

50 g zucchero a velo (+ altro per finire)

Preparazione

Per la confettura di fragole

Lavate le fragole velocemente sotto l’acqua corrente, tamponatele leggermente per eliminare l’eccesso di acqua.

Eliminate la parte verde e tagliatele in piccoli pezzetti. Versatele in una ciotola e copritele con lo zucchero, la buccia di limone ed il succo. Coprite con pellicola alimentare e fatele riposare una notte in frigorifero.

Trascorso il tempo di riposo, avrete un composto molto liquido e profumatissimo. Versatelo in una casseruola, unite l’agar agar e mettete sul fuoco, Fate sobbollire per circa 40 minuti, seguendo sempre la confettura e mescolando di tanto in tanto (eliminando la schiuma se necessario).

Versate nel vasetto e fate raffreddare. (se la consumate subito con la torta non serve fare la procedura di sotto vuoto.)

Per la Victoria sponge cake

Accendete il forno a 180°C.

Sbattete il burro morbido con lo zucchero, fino ad ottenere un composto cremoso e chiaro. Unite le uova, una alla volta; aggiungete il successivo solo quando il precedente è ben amalgamato all’impasto.

Setacciate le farine con il lievito e la polvere di vaniglia, quindi unitele a burro e zucchero mescolando con una spatola, incorporandole bene.

Foderate con la carta forno due stampi con bordo amovibile (diametro 20-22 cm), versate metà impasto su ciascuno e livellate bene con una spatola.

Infornate a 180°C per circa 20-25 minuti.

Fate raffreddare completamente.

Assemblaggio del dolce

Montate la panna fresca con lo zucchero a velo.

Spalmate generosamente con la confettura di fragole la parte inferiore della torta, coprite con una generosa dose di chantilly e coprite con l’altro disco di torta. Cospargete generosamente di zucchero a velo.

 

 

DSC_0714_fragole_limone

 

DSC_0738_victoria_sponge_cake

DSC_0740_victoria_sponge_cake

 

Alla prova costume pensateci un altro giorno!

 

roby-antracite-300x75

Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi/ Qualcosa di rosso

Cestini di pasta fillo, fragole, robiola e lemon curd

 

Eccomi, eccomi…

Non sono morta. Riemergo da alcuni giorni di lavoro e di influenza.

Colpo di coda dell’inverno e qualche virus rompiscatole ancora nell’aria.

Passo davvero di corsa, con un dolcino velocissimo.

Vi piace la pasta fillo? A me da impazzire!

Ultimamente ho faticato tantissimo a reperirla, nemmeno surgelata al supermercato riuscivo più a trovarla. Girati tutti, sparita. Mi ero quasi arresa.

Poco tempo fa però, ho avuto l’occasione di assaggiare una torta alle mele preparata con la pasta fillo.

Due erano le cose: o la trovavo o me la dovevo preparare io a casa.

Per fortuna, dato che tempo non ne ho tantissimo in questo periodo, l’ho trovata!

La pasta fillo mi ricorda uno dei luoghi più amati delle mie vacanze estive, la Grecia.

Phyllo, significa foglia; è una sorta di pasta sfoglia priva però di grassi, che viene preparata in numerosi e sottili fogli separati tra loro.

Si può utilizzare in tantissime preparazioni, sia dolci che salate, cotte in forno o fritte.

I dolcini che vi propongo oggi sono più difficili da spiegare che da fare.

Una delizia leggera e croccante!

Ricettina?

 

DSC_0518_cestini_fillo_fragole

 

CESTINI DI PASTA FILLO, FRAGOLE, ROBIOLA E LEMON CURD

 

Ingredienti

Per 12 cestini

1 rotolo di pasta fillo

1 cestino di fragole

300 g robiola

300 ml panna fresca

60 g zucchero a velo

burro qb

Lemon curd

2 limoni biologici grandi

2 uova biologiche

80 g burro

130 g zucchero

1 cucchiaino di amido di mais

Preparazione

Lemon curd

Lavate bene i limoni, grattugiate la buccia (soltanto la parte gialla) e spremete il succo (dovreste ottenere circa 120 g di succo).

Sciogliete il burro a bagnomaria, unite lo zucchero, il succo, la buccia di limone, e l’amido setacciato. Aggiungete anche le uova leggermente sbattute.

Fate cuocere a fiamma media per circa 10 minuti, togliete dal fuoco, fate raffreddare e poi riposare in frigorifero.

Per i cestini

Accendete il forno a 180°C.

Fate sciogliere poco burro su una piccola padella e spennellate tutti i fori di uno stampo da muffin.

Srotolate la pasta fillo sul piano di lavoro pulito, tagliatela a quadrati leggermente più grandi dei fori dello stampo da muffin (circa 14-15 cm) ed iniziate a disporre all’interno di ogni foro dei quadrati di pasta precedentemente spennellati di burro; sovrapponete 4 o 5 fogli in modo sfalsato.

Lavate le fragole, tamponatele e tagliatele a pezzettini.

Mescolate bene la robiola con 30 g di zucchero a velo, mettetene una cucchiaiata dentro ad ogni cestino, un cucchiaino anche di lemon curd e finite con le fragole a pezzetti. ripiegate la pasta fillo sopra alla farcia, spennellando di burro per farla aderire.

Infornate a 180°C per circa 10 minuti, comunque fino a quando saranno belli dorati.

Montate la panna insieme al restante zucchero a velo.

Fate intiepidire leggermente i cestini e serviteli cosparsi di zucchero a velo, ed una cucchiaiata abbondante di chantilly.

NOTE:

Questi cestini vanno consumati appena dopo la cottura.
Se preferite prepararli in anticipo, potete in alternativa cuocere i cestini senza ripieno, e farcirli prima di servirli con yogurt greco mescolato con zucchero a velo e lemon curd (quantià a vostro piacere), finendo con delle fettine di fragole, zucchero a velo e chantilly.

 

 

DSC_0515_cestini_fillo_fragole

DSC_0520_cestini_fillo_fragole

In alternativa,

cuocere i cestini senza ripieno e riempirli all’ultimo con yogurt greco,

lemon curd e fragole fresche.

DSC_0534_cestini_fillo_fragole_yogurt

 

Buon LUNGO fine settimana!

roby-antracite-300x75