Browsing Tag:

frutta

Biscotti e Frolle/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate/ Greenery mood/ Qualcosa di rosso

Crostatine con kiwi curd, crema mascarpone e lamponi

 

Eh niente…

Proprio nel periodo in cui uno dovrebbe prepararsi per la prova costume, alimentazione sana, tanta verdura e pochi dolci e zuccheri, sport, massaggi, estratti e centrifughe drenanti e depurativi come se non ci fosse un domani…

Quell’uno, cioè io, cosa fa invece?

Dolci, dolci e ancora dolci. E se li mangia pure in abbondanza!

Che vi devo dire?

Per prima cosa, sono golosa. Si, e pure parecchio.

Secondo in questo momento c’è un’esplosione di frutta colorata che mi invoglia ancor di più a sfornare frolle, crostate ed affini.

Alcune non riesco nemmeno a fotografarle per poterne fare un post.

Infatti mi toccherà pure rifare la crostata con le fragole che avete visto passare su Instagram, era deliziosa ed è sparita nel giro di un nanosecondo.

Vabbè, intanto beccatevi queste crostatine và!

Frolla + kiwi curd + crema mascarpone + lamponi = omammamia! (si insomma, ‘esperimento riuscito’)

Vi avanzerà del kiwi curd, ma non preoccupatevi, è buono spalmato anche su una fetta biscottata!

Ricettina?

DSC_0786_crostatine_kiwi_curd_mascarpone_lamponi

 

CROSTATINE CON KIWI CURD, CREMA MASCARPONE E LAMPONI

 

Ingredienti

Pasta sablée

150 g burro salato (o burro normale + 2 g di sale)

150 g zucchero semolato

80 g tuorlo (ca 4 tuorli uova bio) a temperatura ambiente

200 g farina macinata a pietra tipo 1

5 g lievito

½ bacca vaniglia (o ½ cucchiaino vaniglia in polvere)

Kiwi curd

300 g kiwi (circa 4)

2 cucchiai succo di limone

190 g zucchero

3 uova biologiche

100 g burro biologico morbido

1 cucchiaino di amido di mais

1 presa sale

Crema di mascarpone

250 g mascarpone

200 g panna fresca

100 g zucchero a velo

Lamponi per finire

Preparazione

Kiwi curd

Sbucciate i kiwi e riduceteli a fettine, frullate tutto con un mixer ad immersione.

In una casseruola mettete la polpa dei kiwi, il succo di limone, lo zucchero, le uova, l’amido di mais ed il sale.

Quando il composto inizia a bollire unite anche il burro a dadini e sbattete con una frusta fino a quando il composto inizierà ad addensarsi.

Versate il curd in un contenitore ermetico sterilizzato e fate raffreddare. Fatelo riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore prima di utilizzarlo. (Si conserva in frigorifero per circa 3 settimane)

Pasta sablée

Lavorate il burro morbido a crema insieme allo zucchero e la vaniglia (o i semini estratti dalla bacca o la polvere).

Unite i tuorli e amalgamate bene. Aggiungete anche la farina setacciata con il lievito e lavorate velocemente per non far scaldare troppo l’impasto.

Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e fatelo riposare in frigorifero per almeno 2 ore.

Crema mascarpone

Lavorate il mascarpone a crema. Montate la panna con lo zucchero e unitela delicatamente al mascarpone.

Assemblaggio crostatine

Stendete la pasta sablée su un piano di lavoro infarinato, ritagliate la pasta leggermente più larga rispetto al diametro degli stampini che utlizzerete, sarà il vostro bordo.

Adagiatela sugli stampini precedentemente imburrati ed infarinati, fate aderire bene e ritagliate la pasta in eccesso sui bordi. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e coprite con della carta forno e pesi (o legumi) per la cottura in bianco.

Cuocete a 180° per circa 20 minuti.

Sfornate e fate raffreddare.

Una volta raffreddate, farcite con il kiwi curd e successivamente coprite con la crema mascarpone.

Finite con i lamponi freschi.

Conservate in frigorifero fino al momento di servire.

 

Il KIWI CURD, una delizia!

DSC_0759_kiwi_curd

 

DSC_0763_crostatine_kiwi_curd_mascarpone_lamponi_prep

Un piccolo omaggio alla nuovissima fan page di Pomikaki Store di Jesolo e a Giorgia,

la mia spacciatrice di borse belle e colorate!

Colori, colori, colori!

Questo portachiavi – gelato è troppo carino!

DSC_0769_crostatine_kiwi_curd_mascarpone_lamponi_PMK

DSC_0776_crostatine_kiwi_curd_mascarpone_lamponi_pmk

DSC_0790_crostatine_kiwi_curd_mascarpone_lamponi_pmk

DSC_0783_crostatine_kiwi_curd_mascarpone_lamponi

Io ora vi saluto e corro a preparare il trolley!

Sono in partenza per Verona,

dove IFOOD è media partner di ESPERIENZE GUSTOSE

a Villa La Mattarana, Verona, dal 6 all’8 Maggio 2016.

Non perdetevelo!

 … e seguite gli hastag #ifoodit #LeFluffose #esperienzegustose #EGV16

487516_779894378821835_7778211231052185686_n_banner

Ciao gente!

 

roby-antracite-300x75

Diario/ Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Colomba al cucchiaio con mango e crema mascarpone

 

Arrivo da settimane un filino stressanti.

Sono fatta così purtroppo, dalle cose mi faccio prendere e mi arrabbio, e tanto.

Vivo la scuola delle mie bimbe in prima persona, non sono di quelle mamme che alle riunioni e consigli di classe non va mai, che quando c’è da eleggere il nuovo rappresentante “No guardate sono davvero troppo impegnata, non posso…”.

No, nonostante il tempo sia sempre poco e la vita decisamente troppo di corsa, quello che posso lo faccio e ascolto, ho sempre cercato di collaborare con gli altri genitori e con gli insegnanti.

Ma ora sono un po’ stanca.

Sicuramente non siamo state molto fortunate io e le mie bambine, che peraltro sono bravissime entrambe a scuola e non mi hanno mai dato nessun tipo di preoccupazione o problema.

Sono più che convinta che di bravi insegnanti ce ne sono, e di buone scuole pubbliche anche, eccome se ce ne sono.

Ma quando ti capita per anni di sentire sempre lo stesso ‘disco‘, che sia alla scuola primaria o secondaria, allora c’è qualcosa che non va.

Quando ti ripetono per anni, in generale, che “la classe è troppo difficile, i ragazzi sono maleducati, sono distratti, non portano rispetto, non fanno gruppo…” e via dicendo, ché di aggettivi negativi ne ho dovuti sentire tanti in 8 anni…

Vedi però che con il passare degli anni le azioni svolte dagli insegnanti sono inesistenti o non consone, oppure ancora peggio sono ingiuste, parziali, assolutamente non meritocratiche, allora qualche domanda te la fai.

Sicuramente non ci sono più i bambini né i ragazzi di una volta, probabilmente nemmeno i genitori di una volta, ma è anche più che certo che non ci sono nemmeno più gli insegnanti di una volta.

Io li ricordo ancora oggi i miei professori delle medie (ché io preferisco chiamarle così), severi, anche bruschi nei modi alcuni ma, cavolo, bravi.

Erano persone carismatiche, appassionate, che il rispetto se lo guadagnavano, non potevi proprio fare a meno di ascoltarli.

Ho letto proprio pochi giorni fa un interessante articolo su questo blog, vi riporto qui un passaggio.

 

“Un bravo insegnante ha bisogno di essere “attraente”,

di intrattenere e tenere alta l’attenzione e la curiosità,

di avere quella passione che tenga incollate le persone e quel carisma che le spinga

a darsi da fare e applicare fuori dall’aula ciò che hanno imparato.

Domanda secca: sono veramente i giovani non motivati oppure alcune persone non sono motivanti da ascoltare?

Ho qualche ricordo scolastico in mente…
La verità è che come in ogni generazione non ci sono più i giovani di una volta.

Quando andavo a scuola io non eravamo più come quelli della generazione prima

(che non rispondeva mai all’insegnante).
E quelli della generazione prima non erano più come quella precedente alla loro

(che prendevano bacchettate sulle dita o si inginocchiavano sui ceci).

In comunicazione la responsabilità della comunicazione è bene che se la tenga chi comunica

(se vuole influenzare in qualche modo il processo).

I gggiovani d’oggi hanno semplicemente motivazioni diverse,

banalmente perché hanno strumenti, tecnologia, conoscenze, ambienti e stimoli diversi.”

Alessandro Mora

 

Cari insegnanti, insomma, dato che in classe ci siete voi, io un esamino di coscienza me lo farei ogni tanto eh…

 

Oggi una ricetta davvero facilissima con cui io ho riutilizzato della colomba avanzata (se devo dirla tutta l’ho fatta avanzare apposta per fare questo dolcetto..).

In realtà potete prepararla anche con il panettone, pan brioche o della focaccia, provatela anche con tipi diversi di frutta, ad esempio con il passion fruit è buoneRRima!

Ricettina dai!

 

DSC_0148_colomba_nel_bicchiere

 

COLOMBA AL CUCCHIAIO CON MANGO E CREMA MASCARPONE 

 

Ingredienti

Per la crema mascarpone

3 tuorli (di uova biologiche)

150 g zucchero semolato

½ bicchierino rum (o marsala, se preferite)

50 g acqua

500 g mascarpone

Per completare i bicchierini

Colomba qb (pan brioche o focaccia)

1 mango maturo

zucchero a velo

alchermes qb

Preparazione

Montate i tuorli con 50 g di zucchero, fino a quando saranno chiari e spumosi.

Versate i restanti 100 g di zucchero e l’acqua in un pentolino e mettetelo sul fuoco, a fiamma media, dovrebbe raggiungere i 121°. Se non disponete di un termometro controllate lo sciroppo, quando inizierà a fare delle bolle grosse spegnete, significa che la temperatura è raggiunta.

Versate lo sciroppo a filo sui tuorli montati e continuate a sbattere con la frusta elettrica fino a quando otterrete una crema gonfia e ormai raffreddata.

Lavorate il mascarpone con una spatola fino a renderlo cremoso, quindi unitelo al composto di uova ed amalgamate bene.

Mettete poca crema di mascarpone sul fondo dei bicchieri, coppate dei dischetti di colomba e disponeteli sopra alla crema, bagnate la colomba con poco alchermes quindi fate uno strato con dei cubetti di mango e coprite con altra crema.

In una padella antiaderente tostate delle fette sottili di colomba (oppure potete tostarle in forno) in forno), fatele raffreddare e sbriciolatele.

Cospargete le briciole sopra ciascun bicchiere e finite con abbondante zucchero a velo.

 

DSC_0145_colomba_nel_bicchiere

Buon fine settimana gente!

 

roby-antracite-300x75

Colazione e merenda/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate/ Torte

Torta di grano saraceno, mela e more

 

Non passo con dolci cuoriciosi, biscottini, cupackes a tema S. Valentino.

Eh, non c’ho tempo. Che vi devo dire?

Se vi accontentate però, sono riuscita a fotografare al volo questa torta.

Semplice, rustica grazie al grano saraceno, dolce e profumata grazie a mela, more e fava tonka.

La classica torta che va bene a colazione, pranzo, merenda e cena. Ha sempre un suo perchè.

Ma quanto bello è vedere lo sciroppo che cola da tutti i lati?

Andiamo alla ricetta và!

DSC_0155_torta_grano_saraceno_mele_more

 

TORTA DI GRANO SARACENO, MELA E MORE

 

Ingredienti

Dose per uno stampo da 20 cm

120 g farina macinata a Pietra tipo 1

80 g farina di grano saraceno

80 g burro biologico

150 g zucchero semolato

4 uova biologiche medie

2 cucchiaini di cremor tartaro

1 cucchiaino di bicarbonato di sodio

1 presa di sale

2 cucchiai di yogurt naturale

fava tonka (una abbondante grattugiata)

300 g more

1 mela

due cucchiai di rum

3 cucchiai zucchero semolato

Preparazione

Nel bicchiere della planetaria, con la frusta K, montate il burro morbido a crema con 50 g di zucchero ed il sale.

Separate i tuorli dagli albumi e aggiungeteli insieme allo yogurt.

Unite anche le farine setacciate insieme al cremor tartaro e al bicarbonato, mescolate bene.

Montate gli albumi a neve insieme a 60 g di zucchero; uniteli delicatemente all’impasto con movimenti dal basso verso l’alto.

Sbucciate la mela e riducetela a fettine sottili, versatela nell’impasto insieme a metà delle more ed una generosa grattugiata di fava tonka.

Mescolate con una spatola e versate in una tortiera (cm 20) rivestita di carta forno.

Cuocete nella parte bassa del forno (preriscaldato) a180° per circa 45-50 minuti.

Fate la prova stecchino al centro per verificare che il dolce sia cotto.

Sfornate e fate raffreddare.

Mettete poca acqua, il restante zucchero, il rum e le more in una piccola padella antiaderente. Cuocete a fiamma vivace per pochi minuti, spegnete a fate raffreddare.

Versate le more e lo sciroppo sopra al dolce.

 

NOTA:

Accompagnare la fetta di torta con una pallina di gelato alla vaniglia o fiordilatte ha un suo perché.

 

DSC_0198_ingredienti_mele_more

 

IMAG9236_ingredienti_more_fava_tonka

DSC_0153_torta_grano_saraceno_mele_more

DSC_0169_torta_grano_saraceno_mele_more_fetta

Buon fine settimana gente!

roby-antracite-300x75

Diario/ Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Panna cotta al mascarpone e panettone. Inizi.

 

 

Ho iniziato il nuovo anno facendo pulizia. Si, buttando cose inutili, abiti, oggetti, giornali. Cose che si conservano pensando che ci possano servire, che le potremo riutilizzare, ma che in realtà a pensarci bene, riempiono solo la casa, angoli utili, bloccando le energie ed il loro fluire.

Non è che tutto va buttato, sia chiaro. Alcuni oggetti, abiti, libri, sono talmente belli che vanno conservati, con la loro storia, il loro fascino. Quello si chiama vintage, ma il resto no, il resto è solo roba vecchia, e va eliminata.

Ho iniziato l’anno andando al cinema. Non cine-panettoni ed il voler ridere-per-forza ché a Natale si fa così, non l’ho mai fatto del resto… ma con una favola bella, con la poesia che fa salire la risata ma al tempo stesso le lacrime, che fa riflettere e impone di guardare oltre, e di guardarsi dentro, perché ‘l’essenziale è invisibile agli occhi‘.

Ho iniziato il 2016 sentendo addosso tutta la stanchezza dell’anno appena passato. Tante cose fatte, lavoro, impegno, energie, e la necessità di staccare almeno qualche giorno (il mio povero blog lo sa..), sapendo che l’anno nuovo non sarà meno impegnativo, anzi. Il lavoro da conciliare con la nuova casa, mobili da vendere ed altri da acquistare, il trasloco, nuovi passaggi importanti per le mie ragazze, insomma energie, nuove energie per caricarsi e ripartire!

Ho iniziato l’anno facendo ordine tra i pensieri, con la consapevolezza che i rami secchi vanno tagliati senza indugi, che le chiacchiere sterili e le invidie non fanno per me, che il pessimismo va evitato, e che i bicchieri voglio continuare a vederli mezzi pieni, sempre.

E soprattutto certa che, che chi se ne va, FA SEMPLICEMENTE SPAZIO. E non è una cosa negativa.

Ho iniziato l’anno nuovo mangiando e facendo dolci, ché mi piace un sacco e mi rilassa.

Ma soprattutto l’ho fatto recuperando, si perché se le cose vecchie vanno buttate, in cucina invece non si butta nulla!

Al cibo si dà nuova forma e vita, utilizzando un po’ di fantasia e creatività.

Siete pronti per il recupero del panettone?

Alé, andiamo! Panna cotta al mascarpone e panettone!

 

DSC_0134_panna_cotta_al_panettone

 

PANNA COTTA AL MASCARPONE E PANETTONE 

 

Ingredienti (per 6 porzioni)

Per la panna cotta al panettone

400 g panna fresca

100 g mascarpone

100 gr zucchero

3 g di agar agar (1 cucchiaino raso ca)

½ cucchiaino di polvere di vaniglia bourbon biologica

zenzero candito (facoltativo)

1 fetta sottile di panettone

Per finire

Panettone qb

rum qb

mandorle a lamelle qb

lamponi qb (o ribes)

zucchero a velo qb

Preparazione

In un pentolino versate la panna, la polvere di vaniglia, lo zucchero e l’agar agar (a freddo), mescolate bene con la frusta e mettete a scaldare sul fuoco.

Portate ad ebollizione continuando a mescolare, quindi togliete dal fuoco.

Unite il mascarpone precedentemente lavorato ed ammorbidito, mescolate bene fino ad ottenere un composto senza grumi.

In una padella antiaderente tostate la fetta di panettone, poi sbriciolatela ed unitela al composto mescolando bene.

Se amate una nota piccante tritate un pezzetto di zenzero candito ed aggiungetelo al composto di panna insieme al panettone.

Versate negli stampini e fate raffreddare, quindi riponete in frigorifero per alcune ore.

Tagliate a fettine sottili il panettone e ricavate dei dischi utilizzando un coppapasta.

Mettete un disco di panettone su ciascun piattino e bagnatelo con poco rum.

Disponete sopra ciascun dischetto una panna cotta, finite con alcune mandorle leggermente tostate in un padellino antiaderente, un lampone e cospargete leggermente di zucchero a velo.

 

NOTA:

Se con l’anno nuovo avete in mente di investire soldini in qualche elettrodomestico, io vi consiglio spassionatamente l’abbattitore di temperatura. Lo adoro ed è utilissimo in cucina, fare la panna cotta poi è un attimo con lui, si mettono gli stampini bollenti dentro e PUF!

Pronta in un battibaleno!

 

DSC_0129_panna_cotta_al_panettone

DSC_0128_panna cotta al panettone

Buon 2016 gente!

Che sia come lo volete voi!

 

roby-antracite-300x75

Antipasti/ Greenery mood/ Piatti unici/ Salato

Crab & avocado sandwich a San Diego: la #California con Morato

 

8 blogger, 8 ricette ed 8 tappe da Nord a Sud per scoprire la #CALIFORNIA , accompagnandovi in un tour virtuale, per il concorso #italialovesamerica di Morato Pane.

Il racconto delle varie tappe nei post delle amiche blogger che mi hanno preceduta, mi ha fatto in parte ripercorrere un viaggio studio fatto tanti anni fa quando, appena ventenne, sono partita alla volta di S. Francisco.
Primo volo aereo, primo viaggio da sola, quasi due mesi distante dalla famiglia e ad attendermi parenti americani che non avevo mai incontrato.
Ho visitato diverse località, ma solo fino a Big Sur, ero troppo giovane e timorosa per andarmene a spasso per la California tutta sola, quindi spingermi oltre e portarvi virtualmente a S. Diego, nella settima tappa di questo viaggio, per me è un enorme piacere!

Per respirare a fondo l’atmosfera californiana, bisogna davvero cavalcare l’onda e raggiungere S. Diego!
Città dall’influenza messicana, movimentata, giovane, ricca e curata, con le sue lunghe e sconfinate spiagge, le alte palme ai lati delle strade, il clima mite durante tutto l’anno, S. Diego è la città californiana per eccellenza.

San Diego collage_2foto credits Lucia e Valentina de Pianeta cucina e i suoi satelliti

 

Situata poco sopra al confine messicano, S. Diego un tempo era una Missione francescana, di cui conserva ancora le atmosfere tra gli edifici della città vecchia, il suo cuore messicano infatti pulsa ancora nella Old Town.
Da Balboa Park con i suoi innumerevoli musei e spazi espositivi, alla vita notturna del Gaslamp Quarter con i suoi ristoranti e locali, la Jolla, il quartiere ‘gioiello’ con le sue spiagge scogliose, passando per Mission Bay e le sue 27 miglia di spiaggia, e arrivando a Coronado Island ed alla sua bellissima spiaggia, insomma S. Diego con il suo mix di storia, natura, sport e movida, offre tantissimo al visitatore ed è davvero una tappa imperdibile!

Il legame degli abitanti con il mare è molto forte a S. Diego, anche nella cucina. Perché non proporvi quindi un sandwich dove il granchio, è abbinato all’avocado, frutto di cui la contea di S. Diego è uno dei maggiori produttori?

 

DSC_0181_crab_avocado_sandwich_blog_3

 

CRAB & AVOCADO SANDWICH a SAN DIEGO: la #CALIFORNIA CON MORATO

 

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone

1 confezione di American Sandwich Classico Morato

700 g di chele di Granciporro (oppure polpa di granchio confezionata)

8 fette di Emmental (o altro formaggio filante)

3 avocado maturi

1 limone biologico

2 lime

7-8 pomodori datterino

1 cipollotto

Sale qb

1 Peperoncino verde Jalapeno (facoltativo)

foglie di insalata qb (scarola o gentile)

Pepe bianco qb

Olio evo qb

Preparazione

Preparate la salsa guacamole: sbucciate 2 avocado, eliminate il nocciolo e schiacciate la polpa con i rebbi di una forchetta.

Unite il succo dei lime, il cipollotto tritato, i pomodori datterino tagliati a piccoli cubetti ed il peperoncino jalapeno tagliato a pezzetti (se desiderate un guacamole piccante), regolate di sale e pepe e tenete da parte.

Se utilizzate le chele di granchio, lessatele per 10-12 minuti, fatele raffreddare un po’ quindi , utilizzando uno schiaccianoci, rompetele per estrarne la polpa. Eliminate eventuali cartilagini e fate attenzione ad eliminare tutte le schegge.

Condite con sale, pepe, succo e un po’ di scorza grattugiata del limone (nel caso utilizziate polpa di granchio confezionata, eliminate il liquido, strizzatela bene, controllate che non ci siano cartilagini, e condite come sopra).

Tostate le fette di pane su un solo lato, disponete le fette di emmental sulla fetta inferiore di ciascun sandwich e passatela sotto al grill per alcuni minuti affinché si sciolga leggermente.

Disponete sopra al formaggio una foglia di insalata (precedentemente lavata ed asciugata), abbondante salsa guacamole, della polpa di granchio e finite con delle fette sottili di avocado. Spalmate poco guacamole sulla seconda fetta quindi chiudete il sandwich e servite subito.

 

DSC_0172_crab_avocado_sandwich_ingredienti_blog

DSC_0180_cra_avocado_sandwich_blog_2

DSC_0179_crab_avocado_sandwich_blog_1

Il sandwich ve lo offro io,

voi lasciatevi catturare dall’aria rilassata e vacanziera che si respira a S. Diego,

immaginatevi seduti in un locale sulla baia, ad ascoltare musica, guardando i surfisti che cavalcano le onde dell’oceano, in attesa del tramonto.

Magari il sogno si realizza quindi forza! Cosa aspettate a partecipare?

 

Qui  il regolamento completo!
Avete tempo fino al 14 Dicembre 2015!

L’ottava e ultima tappa del nostro viaggio sarà con Vatinee a Palm Springs!
Stay tuned!

 

#sponsorizzato Morato Pane

 

 

roby-antracite-300x75

Colazione e merenda/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Crostata meringata di grano saraceno e mele

 

“Il problema non è diventare grandi, ma dimenticare di essere stati piccoli.”

da ‘Il Piccolo Principe’  Antoine de Saint-Exupéry

 

Necessità estrema di prendersi del tempo.

Di fermarsi un attimo. Dedicarsi alla famiglia, a se stessi. Smettere di correre insomma.

Basterebbe ricordare quando, da piccoli, non c’era il problema del tempo, niente orologio, niente telefono.

Anche stare un fine settimana a casa, fare le cose che più ci piacciono, leggere, ascoltare musica, ma anche a non fare nulla.

Fare un dolce poi è terapeutico.

Accendere il forno, preparare una crostata per profumare la casa e accompagnare il tè del pomeriggio.

Forse riuscirò a fermarmi un secondo durante questo lungo fine settimana…chissà.

Se a voi viene voglia di fare un dolce, io vi suggerisco questo.

Mele, mele, mele!

Non mi stancano mai nei dolci, e in questa crostata meringata sono perfette.

Non è dietetica affatto eh … buona però si, garantisco!

Continue Reading…

Dolce/ Dolci da credenza e crostate/ È stagione di/ Torte

Plum cake alla zucca, zenzero e frutta secca

Adoro la zucca!

In questa stagione a casa mia non manca mai.

E’ perfetta per sperimentare nuove ricette, dolci e salate.

Oggi vi propongo un cake velocissimo da preparare, speziato e ricco,

una ricetta in collaborazione con Territori Coop.

Un dolce che vede protagonista l’ortaggio simbolo dell’autunno,

arricchito e profumato da frutta e spezie.

 

La zucca è davvero il simbolo della stagione autunnale. E’ uno degli ortaggi più antichi ed uno dei primi che furono importati dopo la scoperta del continente americano.
Può essere di svariate forme e dimensioni, dalle zucche giganti che vengono intagliate durante la festa di Halloween, alle piccole zucche decorative. Ne esistono tantissime varietà ed ognuna ha le sue caratteristiche, la più famosa e pregiata è forse la zucca Mantovana, molto rinomata anche la zucca di Chioggia varietà molto diffusa in Veneto, quella lunga di Napoli dalla polpa dolce, la zucca Violina chiamata così per la sua particolare forma che ricorda la custodia di un violino e dal sapore delicato, la zucca Delica, varietà molto diffusa, dalla polpa dolce e poco filamentosa. Ma sono solo alcune.

La zucca è un ortaggio che trova molti impieghi, e non solo in cucina, spesso utilizzata anche come contenitore o come decorazione. Il suo sapore dolce la rende ideale per tante preparazioni , dall’antipasto fino al dolce; perfetta per vellutate, minestroni, nella pasta ripiena e negli gnocchi, nel purè, cotta al forno, in umido o alla piastra, e anche in tantissime preparazioni dolci.
Confesso che io la utilizzo molto e molto spesso per preparare dolci e dessert.

Il Plum Cake è un dolce che mi piace molto, semplice, veloce, versatile, lo si può preparare in tantissimi modi diversi, sia dolce che salato, basta lasciare libera la fantasia e la voglia di sperimentare.
Il nome che ormai comunemente utilizziamo, ‘plum cake’, non sarebbe molto corretto. Letteralmente in inglese significa ‘torta di prugne’, per l’appunto si fa riferimento ad una torta tedesca, la Pflaumenkuchen o in inglese la German Plum Cake, generalmente una base di frolla o pasta leggermente lievitata sulla cui superficie vengono affondate le fette di prugna.

La ricetta del Plum Cake, di cui peraltro attualmente esistono diverse dosi e varianti, ricorda invece la Pound Cake anglosassone, ovvero la ‘Torta della libbra’, nome che deriva dal dosaggio degli ingredienti, la ricetta originale prevede infatti l’utilizzo dello stesso dosaggio, una libbra, per ciascuno dei cinque ingredienti necessari, farina, burro, zucchero, uova e frutta secca o candita.
Simile la preparazione francese del ‘Quatre-Quarts’, stessa dose per tutti e quattro gli ingredienti utilizzati, senza utilizzo di frutta candita.

Non è ben chiaro come mai nel tempo si sia arrivati a definire con Plum Cake un intero genere di preparazioni, sia dolci che salate. Sono cambiati dosaggi e ingredienti, ne troviamo tantissime varianti e ormai con questa definizione si comprende una intera categoria di preparazioni, accomunate dalla tipica forma rettangolare di questo dolce, data dall’utilizzo dell’omonimo stampo a cassetta.

In questa versione che vi propongo la polpa della zucca colora e addolcisce naturalmente l’impasto, il tutto è arricchito e profumato dalla frutta secca ammollata nel rum, dallo zenzero che dona una nota piccantina e fresca, e dalle spezie, che potrete tranquillamente variare, e aumentando o diminuendo la quantità a seconda dei vostri gusti.

Continue Reading…

Cioccolato/ Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Marquise al cioccolato

 

 

Non voglio trovare scuse.

Si, scuse del tipo, “fa freddo”, “è brutto tempo”, ” ho l’umore è ballerino”

Macché.

Per me il cioccolato è sempre presente, è una quotidiana parentesi di godurioso relax per il palato e l’umore.

Quello fondente, bello scuro, amaro, cacao al 70%, mangiato così, in purezza, oppure cacciato dentro ai dolci.

Poi diciamocelo, ormai studiecontrostudi lo hanno definito una sorta di cibo farmacia dalle mille proprietà; i componenti presenti nel cacao svolgono infatti innumerevoli funzioni benefiche.

Stimola le endrofine, contrasta i problemi cardiovascolari, abbassa la pressione sanguigna ed il colesterolo cattivo, è antinfiammatorio, protegge il fegato, calma la tosse, protegge la pelle e la vista, questo oltre a svolgere un’azione di riduzione dell’ormone dello stress, insomma solleva il morale….e vi sembra poco?

Insomma, dovessero venirvi dei sensi di colpa nel produrre dolci al cioccolato, potete sempre trovare riparo in queste ottime ‘scuse scientifiche‘!

Si ok, ok, dentro al dolce che vi propongo oggi, la Marquise al cioccolato, una sorta di mousse, assolutamente paradisiaca, ci sono anche un bel botto di burro e panna, ma tutto sommato sono piccoli dettagli…suvvia non siate così pignoli.

Nel week end potete sempre andare a correre per smaltire!

Ricettina?

 

DSC_1460_CIOCCOLATO

 

 

MARQUISE AL CIOCCOLATO

 

Ingredienti

200 g cioccolato fondente al 70%

100 g burro biologico

3 tuorli (uova medie biologiche)

100 g zucchero a velo

250 ml panna liquida

½ cucchiaino di polvere di vaniglia biologica

cacao amaro per finire

pesche e lamponi per guarnire

Preparazione

Procedete alla pastorizzazione delle uova: versate lo zucchero con alcuni cucchiai d’acqua (3-4) in un pentolino e portate a 121°, nel caso non disponiate del termometro per alimenti controllate lo sciroppo, quando vedete che si formano delle bolle abbastanza grandi la temperatura di 121° è indicativamente raggiunta.

Montate i tuorli nella planetaria (con la frusta) a velocità sostenuta (oppure con una frusta elettrica), aggiungete a filo lo sciroppo caldo e continuate a montare fino a quando otterrete un composto ben gonfio e raffreddato.

Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria.

In una ciotola ampia montate il burro con la polvere di vaniglia fino a quando diventerà chiaro e soffice.

Aggiungete il burro al cioccolato, mescolando delicatamente per amalgamare tutto, quindi anche il composto di tuorli e zucchero.

Montate la panna a neve ben ferma ed unitela delicatamente al composto, mescolando dal basso verso l’alto.

Foderate uno stampo rettangolare o quadrato con della pellicola alimentare, versate il composto e livellatelo con una spatola.

Fate solidificare e riposare in frigorifero per almeno 3 ore.

Estraete la marquise dallo stampo, eliminate la pellicola e cospargetela di cacao amaro.

Servitela affettata, accompagnando con fettine di pesca noce e lamponi.

 

 

DSC_1469_preparazione_marquise_1

 

DSC_1471_marquise_2

 

DSC_1474_marquise_4

DSC_1479_marquise_fetta_1

DSC_1482_marquise_fetta_2

 

Buon fine settimana gente!

 

roby-antracite-300x75

 

 

 

Colazione e merenda/ Dolce/ Torte

Cake fondente con pesche tabacchiere

 

E allora? Tornati tutti dalle vacanze?

Io rientro proponendovi una torta golosiSSima, con tanto cioccolato e pesche.

Amo tantissimo il cioccolato.

Fondente, grazie! Certo se mi offrite un pezzo di gianduia o di cioccolato al latte non rifiuto, ma il fondente!

Il Fondant al cioccolato mi fa letteralmente impazzire!

Questo che vi propongo oggi è una sorta di fondant al cioccolato.

Di solito faccio la ricetta di Santin (con la sua salsa alla menta è da urlo!), questa volta però l’ho stravolta a mio piacimento, ottenendo un cake fondente dal cuore morbido e goloso, l’amaro del cioccolato fondente che si sposa con la nota fresca e dolce delle pesche.

Credetemi è meraviglioso questo cake! Procuratevi gli ingredienti e provatelo!

Continue Reading…

Dolce/ Dolci al cucchiaio e semifreddi

Crumble di albicocche con zenzero, mandorle e pistacchi

 

 

Non sarebbe fantastico se diventando mamme, si si, proprio prima della dimissione dall’ospedale, insieme a quel fagottino bello e coccoloso, ci dessero anche un manuale d’istruzioni?

Si, un bel manualetto che ci spiegasse come affrontare le tappe di crescita dei figli.

Se la fase dei NO e dei perché sono difficili, l’adolescenza è un bel casino.

Una tempesta.

E il manuale non c’è. Ognuno se lo deve scrivere da solo il manuale.

Un proprio, personale manuale, fatto di regole, strategie, ramanzine ma anche incoraggiamenti.

Un manuale per riuscire a stare accanto in questo percorso non facile, ma senza invadenza, accompagnandoli lungo la strada, abbastanza in salita, del diventare adulti.

Gestire i conflitti, i silenzi, le risate di gioia ma anche gli umori nerissimi, l’aggressività e subito dopo gli slanci smisurati di affetto.

Accogliere e lasciare andare, dando però al tempo stesso regole ed argini rassicuranti.

Insegnare a desiderare le cose prima di ottenerle, trasferire amore, passione e rispetto per ciò che ci circonda.

 

“L’adolescenza, la più delicata delle transizioni”

Victor Hugo

 Andiamo di crumble và!

Questo vi assicuro che è delizioso! Se non vi piace lo zenzero potete anche evitare di utilizzarlo (io amo la sua nota esotica e pungente!)

Io ho un albero generosissimo in giardino, e parte del raccolto è finito in questa ricetta!

Questo crumble con albicocche e pistacchi è perfetto da servire con il gelato alla vaniglia, se ne avete voglia potete anche prepararlo a casa, la ricetta furbissima la trovate  QUI.

Continue Reading…

Colazione e merenda/ Dolci da credenza e crostate/ Senza categoria

Banana bread con yogurt al cocco

“…come un istinto a sopravvivere
e a difendermi
come la musica
punto ad espandermi
partiamo, andiamo
è la chimica degli elementi
È la scienza, bellezza!
si procede per esperimenti
questo è un grande giorno da vivere
io ci voglio credere
questo è un grande giorno da vivere
senza limiti senza fiato
tutto giusto tutto sbagliato
mi devo muovere
sento un formicolio…
eh
ho agitato così tanto la lattina
che…attenzione
può scoppiare con la minima pressione …
eh
se salterò per aria
o scoprirò la formula
se ho perso la memoria
è solo per scoprire un mondo nuovo…”

 da “E’ la scienza, Bellezza!”  di Lorenzo Cherubini Jovanotti

 

Oggi va così! E se avete due minuti andate ad ascoltarvi questa canzone!

Il Banana bread è un plumcake profumatissimo nel cui impasto vengono utilizzate delle banane molto mature. Tipica preparazione dei paesi anglosassoni, soprattutto Stati Uniti e Australia, viene normalmente consumato a colazione o durante il brunch nel fine settimana.

Continue Reading…