Succede che alcune ricette nascano da degli errori.
Altre invece nascono dalla necessità di riciclare o utilizzare alcune preparazioni che avanzano.
Per questi trancetti è successo così.
Festa di compleanno delle mie ragazze.
Avevo in mente di preparare delle tartellette di frolla con farcia di crema alla ricotta e lemon curd.
Preparata la torta di compleanno però mi era avanzata una buona dose di base torta.
Che fare? Preparare comunque la frolla e seguire il programma iniziale oppure fare una divagazione e provare ad utilizzare questa base?
Dato che io, numero uno sono sempre di corsa e, numero due, non sarei riuscita ad utilizzare subito la base torta avanzata ho optato per la divagazione.
Il risultato è stato molto apprezzato sia per l’aspetto festoso e molto Natalizio, sia per il gusto, e se come me amate il limone non possono che piacervi!
Io vi lascio così, con una ricetta dolce e festosa.
Magari sembrerò banale, ma mi auguro davvero un nuovo anno con un mondo un pochino più giusto.
Durante il prossimo anno con l’EXPO 2015 in arrivo, di CIBO si parlerà molto.
Ecco io mi auguro davvero che questo serva a sensibilizzare tutti, ma soprattutto i potenti della terra.
Non è possibile accettare che in una parte del mondo ci sia chi non ha nulla e muore di fame e chi, al contrario in un’altra parte, muore per eccessi ed obesità.
Mi auguro un mondo dove le ricchezze sono distribuite in modo più equo, dove le persone sono consapevoli degli effetti delle loro azioni sul pianeta, sull’ambiente, e se ne prendono cura.
Chiedo forse troppo? Io non credo.
Vi auguro un fine anno sereno e #solocosebelle!
FELICE 2105
Vediamo come ho fatto!
Non vi indico gli ingredienti perché tutte queste preparazioni ci sono già presenti nel blog e vi basterà cliccare sopra ai link qui sotto.
Potete utilizzare come base sia il Pan di Spagna oppure con la Torta biondina che uso spesso come base per le torte farcite.
Poi avrete bisogno del lemon curd, di un bel cestino di ribes, dello zucchero a velo e del limone.
Utilizzando un semplice stampino rotondo ( per biscotti) ho tagliato tanti piccoli dischetti dalla base torta (quella che preferite), li ho tagliati a metà, spalmando sia l’interno che la parte superiore con il lemon curd.
Li ho decorati con dei rametti di ribes (precedentemente lavati sotto l’acqua corrente e tamponati).
Ho preparato una glassa aggiungendo pochissime gocce di limone allo zucchero a velo e, utilizzando un conetto di carta forno, l’ho fatta scendere delicatamente sopra ad ogni trancetto.
Mi piace l’atmosfera festosa in giro per le strade, le luminarie, le vetrine addobbate.
Mi piace festeggiare in famiglia, senza troppi eccessi e fronzoli…solo per stare insieme rilassati.
Mi piace il profumo della cioccolata calda e dei biscotti speziati.
Mi piace poter uscire a passeggiare senza dover controllare l’orologio.
Mi piacciono le serate in divano con la copertina ed i filmetti natalizi (visti e stravisti decine di volte mavabenelostesso), senza preoccuparsi dell’orario ché il giorno dopo c’è scuola.
E mangiare panettone e pandoro senza preoccuparmi del bottone dei jeans che tira leggermente….
Mi piacciono le mattinate in cui ci si alza tardi e si fa due volte colazione, una alle 9 a casa e una alle 11 fuori, in pasticceria…eh si…
Mi piacciono le canzoncine natalizie che si sentono ovunque, e cantarle senza preoccuparmi del fatto che non sono tanto intonata...
E a voi?
A voi piace il Natale?
Oggi vi saluto così, con dei biscotti profumatissimi.
Ho provato diverse ricette per i gingerbread cookies, quella che preferisco è questa che ho visto da Patrizia, io l’ho leggermente modificata ed aggiunto alcune spezie.
Vi auguro tutto quello che desiderate ma soprattutto, giornate serene e tanta salute!
Buon Natale gente!
Biscotti di pan di zenzero – Gingerbread Xmas Cookies
Ingredienti:
Gingerbread cookies
250 g farina integrale macinata a pietra
80 g burro biologico
50 g miele (io di Tiglio)
80 g zucchero di canna integrale
90 ml acqua
1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio
un pizzico di sale integrale
1 cucchiaio di cannella in polvere
1 cucchiaio di zenzero in polvere
4-5 bacche di cardamomo (semini interni pestati al mortaio)
1/2 cucchiaino chiodi di garofano in polvere
1 grattugiata generosa di fava tonka
2 bacche di pepe di Giamaica (tritate)
Glassa Reale
1 albume
150 g zucchero a velo
limone (poche gocce)
zuccherini a piacere per decorare
Mettete sul fuoco un pentolino con l’acqua, il miele, lo zucchero e le spezie, portate a bollore.
Raggiunta la temperatura spegnete ed aggiungete il burro tagliato a pezzetti, mescolate bene fino a quando non sarà completamente sciolto.
Setacciate la farina con il bicarbonato e un pizzico di sale in una ciotola e versate sopra lentamente il composto ancora caldo, mescolate bene.
Otterrete un impasto abbastanza morbido, ma non aggiungete altra farina, fatelo raffreddare, poi coprite la ciotola con della pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per tutta una notte.
Il giorno successivo preparate i biscotti.
Accendete il forno a 190°.
Infarinate leggermente il piano di lavoro e stendete l’impasto in una sfoglia sottile (circa 2 mm).
Usate la formina per biscotti che preferite (io omino e renna), disponete i biscotti su delle teglie rivestite di carta forno e cuocete in forno ben caldo a 180-190° per circa 8-10 minuti (verifivcate la cottura controllando il colore, devono diventare ambrati ma ci mettono pochissimo a bruciare, quindi attenzione!).
Mentre cuocete una teglia conservate le altre in frigorifero, i biscotti manterranno meglio la forma.
Fateli raffreddare e decorateli con la glassa reale e zuccherini a vostro piacere.
Glassa reale
Montate l’albume a neve, quindi sempre sbattendo con le fruste, unite lo zucchero a velo e poche gocce di limone.
Versate tutto in una sac à poche con bocchetta liscia piccolissima e decorate!
Riflettevo oggi che forse sarò una delle poche foodblogger a non pubblicare ricette di panettoni e pandori prima del Natale. Macché!
E chi ha il tempo in questo momento per lunghe lievitazioni da coccolare e seguire con l’orologio in mano???
Portate pazienza ma io non ce l’ho.
Quindi andiamo di zuppa.
Non so voi, ma io ne mangio tantissime in questa stagione.
Non potrei vivere senza.
Le verdure a disposizione per prepararle poi in questo periodo sono davvero tante, molto gustose e piene zeppe di proprietà benefiche per l’organismo che tra l’altro, con il freddo arrivato all’improvviso, viene messo a dura prova.
Io lo ripeto sempre, la natura lo sa.
Ogni frutto o ortaggio ha la sua stagione ed il suo ruolo ben preciso nel nostro organismo.
Consumare frutta ed ortaggi di stagione aumenta le nostre difese immunitarie e, cosa non meno importante, riducendo il trasporto delle merci e l’utilizzo delle serre, si riduce anche l’inquinamento.
La verza, insieme ad altri ortaggi di stagione, possiede eccellenti proprietà benefiche per l’organismo, io non ve le sto ad elencare tutte ché sennò divento noiosa, se siete curiosi di scoprirle tutte vi basterà googlare ‘proprietà verza’.
Sappiate però che, siccome la natura non fa davvero nulla a casaccio, la verza ci viene in aiuto con le sue proprietà protettive contro infiammazioni alle vie respiratorie e malanni di stagione in genere, oltre ad essere un ottimo supporto contro la spossatezza.
Insomma, ve la preparate questa zuppetta comfort?
Zuppa di verza, patate e speck alla curcuma
Ingredienti per 4 persone
1/2 verza (grande)
2 patate medie
1 cipolla dorata
1 spicchio d’aglio
1 lt di brodo vegetale (1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla)
Tritate la cipolla finemente e fatela soffriggere in un tegame abbastanza capiente con poco olio EVO.
Unite le patate e successivamente anche la verza, fate cuocere per alcuni minuti sempre mescolando, quindi unite un mestolo di brodo vegetale (*), lasciate cuocere fino a che si sarà consumato, regolate di sale ed aggiungete il restante brodo.
Lasciate cuocere a fuoco lento coperta per circa 40 minuti ca.
Solo a fine cottura aggiungete la curcuma e pepate.
Tagliate lo speck a listarelle o dadini e passatelo in una padella antiaderente fino a farlo diventare bello croccante.
Eliminate il grasso in eccesso ed unitelo alla zuppa.
Servite con abbondante Grana padano e fettine di pane tostate in forno.
Queste settimane stanno passando davvero velocemente, forse troppo.
Io non mi rendo nemmeno conto che tra poco è Natale…
Tante cose da fare durante la settimana, diversi gli spostamenti fatti nell’ultimo periodo e forse anche il freddo che non arrivava mai, mi hanno davvero fatto perdere un po’ la consapevolezza del tempo e le giornate che scorrono…veloci.
Non ho ancora fatto l’albero di Natale, e io di solito entro l’8 Dicembre lo faccio sempre.
Ecco, mi sa che ora finisco di preparare il trolley così stasera c’è il tempo par fare l’albero con le mie ragazze in tutta tranquillità.
Ve l’avevo detto che la zucca l’ho davvero cucinata tanto in questo periodo.
Ecco, questa ricettina era lì che aspettava buona buona di essere pubblicata, ed eccola qua!
Semplice, anzi semplicissima.
Un cake morbido e profumato.
Io ho utilizzato diverse spezie, tra queste il pimento giamaicano che ha un profumo speciale.
Viene chiamato pepe di Giamaica o pepe garofanato, è una spezia ricavata da un albero sempreverde della stessa famiglia del Mirto, originario dell’America Centrale e dell’area caraibica.
Si presenta sotto forma di palline, simili al pepe, ed ha un aroma particolare e molto intenso, che ricorda la cannella, il pepe, i chidi di garofano e la noce moscata messi insieme.
È molto utilizzato nella cucina caraibica e, secondo me, si presta molto bene anche per profumare biscotti e torte.
Io ora vi lascio e torno agli ultimi preparativi.
Domani mattina si parte.
Destinazione Firenze.
Come al solito, quando torno vi racconto tutto.
Promesso.
A me i profumi e le spezie ricordano un’amica in particolare, Vatinee Suvimol, perfetto quindi questo cake per partecipare al suo Giveaway in occasione del compleanno del suo blog A Thai Pianist, bellissimo, nella sua nuova veste.
Tutto per te Amica!
CAKE SPEZIATO ALLA ZUCCA E CIOCCOLATO
Ingredienti
150 g polpa di zucca (cotta al vapore)
200 g farina di farro biologica
80 g fecola di patate
120 g burro biologico
150 g zucchero di canna
3 uova biologiche
70 g yogurt greco
30 g latte
1 presa sale integrale
1/2 cucchiaino bicarbonato
8 g cremor tartaro
100 g gocce di cioccolato
spezie a piacere, io ho utilizzato: pimento o pepe giamaicano qb; polvere di vaniglia qb; zenzero fresco grattugiato qb
Accendete il forno a 200°.
Montate il burro (morbido) con lo zucchero nella planetaria con la frusta K, aggiungete le uova, una alla volta, poi il latte, lo yogurt e la polpa di zucca schiacciata con i rebbi di una forchetta.
Unite gli aromi (q.tà a vostro piacere), il sale e la farina setacciata insieme a fecola, bicarbonato e cremor tartaro.
Alla fine aggiungete anche le gocce di cioccolato, mescolate bene e versate il composto nello stampo da plumcake rivestito di carta forno.
Incidete il composto al centro in lunghezza con una spatola bagnata (si formerà la crepa tipica del plumcake) e cuocete a 200° per circa 40 minuti.
Sformate e fate raffreddare. Cospargete a piacere di zucchero a velo.
Eh si! Nuova piattaforma, nuovi progetti, #solocosebelle!
Vi avevo anticipato che avrei partecipato a questo evento organizzato da Ventura – solo la frutta più buona, marca che da oltre 70 anni opera con passione nel settore della frutta secca.
Ricevere il loro invito un enorme privilegio.
Soprattutto per il significato importante di tutto questo.
#TopChef, e #TopBlogger.
L’incontro di due mondi molto diversi, ma che possono finalmente incontrarsi, con il fine ultimo di diffondere la cultura del buon cibo, la conoscenza delle tecniche per cucinare bene e, ultima ma non meno importante, la conoscenza dei prodotti e delle eccellenze italiane.
Ma eccomi qui per raccontarvi tutto.
Non sarà facile riuscire a spiegare quanta BELLEZZA abbiamo vissuto, tutta concentrata in due giorni.
Lascerò parlare molto le foto.
Ma iniziamo dal viaggio per raggiungere Como.
Ritrovo a Milano Centrale (arrivavamo davvero da ogni dove dello stivale) e poi via di corsa (ma davvero di corsa perché i tempi erano strettissimi per la coincidenza…) verso il treno che ci avrebbe portate a Como.
E l’abbiamo perso. Ebbene si, e per un solo minuto…
Ne passava un altro di lì a poco per nostra fortuna.
Ad attenderci a Como la navetta che ci avrebbe portate direttamente dentro al sogno.
Il Casta Diva Resort & Spa è uno splendido hotel cinque stelle lusso situato sulla riva orientale del Lago di Como, nel suggestivo villaggio di Blevio.
La tenuta dove sorge il Casta Diva Resort & Spa fu di proprietà della famosa soprano Giuditta Pasta, musa ispiratrice di Vincenzo Bellini, e prima interprete della Norma.
Tra il 1827 ed il 1829 acquistò e fece restaurare Villa Roda, che divenne presto luogo d’incontro e convegno di artisti, scrittori, cantanti e compositori, tra cui lo stesso Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti.
Il Resort è composto da diverse ville ed è circondato da un rigoglioso parco botanico che si sviluppa su una superficie di circa 26.000 mq, dove ancora si respira la storia, e da dove si possono godere panorami suggestivi e romantici del lago.
Gli arredi sono meravigliosi, ogni oggetto sprigiona un fascino speciale, tutto è curatissimo.
Quello che mi ha colpita in modo particolare è l’accoglienza speciale.
Il personale è caloroso, attento, ogni dettaglio curato per coccolare l’ospite.
La musica rimane protagonista al Casta Diva Resort, che propone un ricchissimo calendario di eventi, resi ancor più suggestivi dalla cornice romantica e speciale del Lago di Como.
Il tempo purtroppo non è stato molto clemente, ha sempre piovuto, ma il fascino e la bellezza incredibile di questo luogo hanno comunque avuto la meglio, anche sulla pioggia.
Io ho ancora negli occhi tutto questo.
Le camere sono davvero belle. Grandissime, luminose.
La mia, al quinto piano in posizione panoramica, e davanti al letto una vetrata enorme, con terrazza e vista sul lago.
Non ha smesso un attimo di parlare, sorridere e scherzare mentre lavorava alla preparazione delle due torte, generoso di dettagli, spiegazioni e risposte.
Un uomo sorprendente e davvero disponibile.
Ma come fa a non sporcarsi mentre armeggia cioccolato, sac à poche, creme e mousse?
Maestro ma nemmeno una macchietta piccolapiccola?
Vederlo creare sotto i nostri occhi due torte spettacolari è stato un enorme privilegio.
Terminata la cooking class è toccato a noi mettere le mani in pasta!
Divise in quattro squadre abbiamo preparato quattro diversi tipi di biscotti (ricette tratte dal libro “La mia dolce vita” di Luca Montersino uscito proprio in questi giorni).
E’ stato molto divertente lavorare tutte insieme attorno ad un grande tavolo attrezzatissimo, sotto lo sguardo attento e critico della simpaticissima Roberta Schira, scrittrice e giornalista, nonché gourmet.
Foto di rito, omaggi…tra cui il libro del Maestro in regalo con tanto di dedica ed autografo, ed una splendida serigrafia del pittore Marcello Scuffi.
Doccia, trucco e parrucco velocissimi, ed eccoci all’aperitivo, cui poi è seguita la cena di gala!
Preparata dal Maestro Luca Montersino, la cena chiudeva l’edizione 2014 del Simposio del Gusto, rassegna enograstronomica promossa da Casta Diva Resort & Spa.
Gli eventi gourmand in programma hanno visto la partecipazione di alcuni tra i cuochi migliori del panorama culinario italiano e mondiale.
La cena è stata perfetta, il menu eccellente.
Il menu
Polpo croccante in carpione di frutta secca e morbida
Risotto gamberi e lime mantecato al butto di mandorle
Filetto di fassona piemontese alle nocciole
con salsa allo zenzero e crema bianca di melanzane