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Eventi/ Salato/ Secondi di pesce

Filetto di scorfano gratinato agli anacardi per #VENTURATOPBLOGGER2014

 
“ La qualità non è mai casuale;
è sempre il risultato di uno sforzo intelligente” 
 
John Ruskin
Sono di corsa questa settimana.
Trolley in fase cosacavolocimettodentro  e tante cose da fare prima della partenza.
Si, perché sono in partenza giovedì mattina.
Il 27 e 28 Novembre sarò ospite di Ventura presso il Casta Diva Resort & Spa, prestigioso hotel sul Lago di Como.
Non sarò sola ovviamente, con me ci saranno altre blogger.
La location è davvero da sogno e, nel pomeriggio di giovedì, ci attende una lezione con il Maestro Luca Montersino.
Che dire? Posso essere un filino emozionata secondo voi?
Io al mio ritorno vi racconto tutto!
Voi intanto potete seguire la nostra avventura sui social seguendo l’hastag #VenturaTopBlogger2014!
Qualità.
La qualità non è casuale.

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Cioccolato/ Diario/ Dolce/ Torte

Torta foresta nera – Schwarzwaelder kirschtorte

 

 Un vero amico è chi ti prende per la mano

e ti tocca il cuore.

(Gabriel García Márquez)
Oggi una torta.
E che torta!
Non si sa molto delle sue origini storiche.
Sembra che non siano molto lontane comunque, la prima apparizione della sua ricetta risale agli anni ’30.
Schwarzwälder Kirschtorte  ovvero Torta della foresta nera, forse deve il suo nome allo sciroppo che bagna il pan di spagna al cioccolato, il kirsch per l’appunto, brandy a base di ciliegie, che può comunque essere sostituito dal rum oppure omesso del tutto.
Altra curiosa ipotesi sull’origine del nome di questa torta, si pensa che sia ispirato al costume tradizionale delle donne della Foresta Nera.
Il loro abito infatti è nero come il cioccolato, la camicetta bianca come la panna ed il copricapo ha dei piccoli poix rossi proprio come le ciliegie.
Golosità totale, è stata approvata da tutta la famiglia.
Non fatevi scoraggiare dalle diverse preprazioni, è davvero semplice da fare!

TORTA FORESTA NERA – SCHWARZWÄLDER KIRSCHTORTE
(ricetta tratta dal libro “Cioccolato” di R. Gioffré)
Ingredienti  (dose per stampo da 20-22 cm)

Base torta

4 uova biologiche
120 g zucchero
80 g farina macinata a pietra tipo 1
10 g fecola di patate
40 g mandorle tritate
4 cucchiai cacao amaro
30 g burro sciolto
½ bustina polvere lievitante naturale (cremor tartaro)
Farcia 
500 g panna fresca
50 g zucchero a velo
Sciroppo 
60 g zucchero
120 ml acqua
3 cucchiai sciroppo amarene Fabbri
3 cucchiai liquore kirsch
Riccioli di cioccolato
100 g cioccolato fondente
20 g panna fresca

 

Riccioli di cioccolato
Preparate una ganache, scaldate la panna in un pentolino, quando sarà prossima al bollore unite in cioccolato tritato e fatelo sciogliere fuori dal fuoco, mescolate bene e stendetela in una piccola teglia.
Fatela raffreddare completamente quindi fate riposare in frigorifero per circa mezz’ora.
Prendete una bocchetta da pasticcere (o un cucchiaio), tenendolo verticale ma leggermente inclinato fatelo strisciare sulla superficie del cioccolato premendo leggermente. Si formeranno dei piccoli riccioli di ganache.
Base torta
Accendete il forno a 180°.
In planetaria (o in un contenitore capiente con le fruste elettriche), sbattete i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare spumosi, poi aggiungete poco per volta la farina, precedentemente setacciata insieme al cacao ed al cremor tartaro, e le mandorle tritate, mescolate bene.
Unite anche il burro sciolto, mescolate.
A mano, con una spatola e movimenti dall’altro verso il basso per non smontarli, unite anche gli albumi montati a neve fermissima.
Versate l’impasto in uno stampo (D 22 cm) imburrato ed infarinato, ed infornate a 180° per circa 40 minuti.
Verificate la cottura con la prova stecchino, quindi estraete dal forno e fate raffreddare, quindi tagliatela in orizzontale ricavando 3 dischi.

 

Sciroppo
In un pentolino fate bollire l’acqua con lo zucchero per ca 5 minuti, togliete dal fuoco e unite il liquore ed il succo delle amarene.
Farcia
Montate la panna con lo zucchero a neve ferma.

 

Assemblaggio del dolce
Sistemate il primo disco su un piatto o una griglia, bagnatelo con 1/3 dello sciroppo, spalmate sopra la chantilly e una parte delle amarene.
Coprite con il secondo disco di torta e ripetete le operazioni sopra descritte.
Coprite con l’ultimo disco, imbevuto con il restante sciroppo.
Spalmate tutta la torta con la panna, rivestendola completamente.
Coprite i bordi con i riccioli di cioccolato e decorate il centro del dolce con le amarene rimaste e, a piacere, con dei ciuffetti di chantilly.
Fate riposare in frigorifero almeno un’ora prima di consumarla.

 

Cliccate qui vi si aprirà il mondo delle FLUFFOSE
la bellissima raccolta delle torte sofficissime
ormai simbolo del gruppo di blogger Le Bloggalline.
 ää
Enjoy!
 

 

Biscotti e Frolle/ Dolce/ Eventi

Biscottini d’orzo alla vaniglia e cranberry per #Ventura #TopBlogger2014

 “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.”
Eleanor  Roosevelt
 
Sono giorni molto pieni.
Frenetici.
Agitati.
Ma anche molto felici.
Strano a volte come le cose capitano tutte insieme…
Così, improvvise. Davvero quando meno te lo aspetti.
E allora non resta che rimboccarsi le maniche e andare.
Fare, scrivere, progettare, pianificare…
La testa scoppia, l’agitazione toglie il sonno, ti tocca prendere due pasticchette di valeriana per riuscire a dormire senza svegliarti di soprassalto sul letto come ‘na cavalletta…

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È stagione di/ Eventi/ Primi piatti/ Salato

Riccioli gratinati alla zucca, scamorza, bacon e anacardi #Ventura per #TopBlogger2014

 

La voglia di cucinare la zucca in millemila modi si è impossessata di me.

Ve lo avevo detto anche qui, e devo dire che ho anche iniziato presto, ché faceva ancora caldo quando ho preso la prima. Zucca intendo.

Ma tant’è!
Vista in fattoria e portata subito a casa!

Come si fa a resistere ai prodotti biologici e Km0?

Che io ami molto la frutta secca non è un segreto…

La utilizzo tantissimo in cucina, il blog è pienozeppo di ricette dolci e salate

Quindi avere a disposizione dei prodotti Ventura, azienda leader nel settore della frutta secca, per me è stato un enorme piacere!

Ma la cosa non finisce qui, eh no!

A fine Novembre parteciperò, insieme ad altre blogger, all’evento Top Blogger 2014, che si svolgerà nella meravigliosa cornice del CastaDiva Resort & SPA sul Lago di Como.

Saremo ospiti di questa struttura da sogno, e non bastasse, avremo l’onore di partecipare ad una lezione di cucina con il Maestro Luca Montersino!

Altri dettagli? Naaaaaaaaaa…

Tocca aspettare fine Novembre!

Poi torno a raccontarvi tutto eh!

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Diario/ Primi piatti/ Salato

Sedani al battuto di triglie, sedano e limone … non ho più pazienza

 

“Non ho pazienza per alcune cose,
non perché sia diventata arrogante,
semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita,
in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce.
Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura.
Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada,
di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride.
Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare.
Ho deciso di non con-vivere più con la presunzione, l’ipocrisia,
la disonestà e le lodi a buon mercato.
Non tollero l’erudizione selettiva e l’arroganza accademica.
Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi.
Non sopporto conflitti e confronti.
Credo in un mondo di opposti, per questo evito le persone rigide e inflessibili. Nell’amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento.
Non mi accompagno con chi non sappia elogiare o incoraggiare.
I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare
coloro a cui non piacciono gli animali.
Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza.”
Meryl Streep
Ecco,  come Meryl Streep, non ho più pazienza…
Spesso diciamo le cose che ci piacciono nei nostri diari, nei nostri blog.
Ma quelle che non ci piacciono?
A me non piacciono i saccenti, i prepotenti, i presuntuosi, gli arroganti, e gli ipocriti.
Le categorie sopra elencate sono assolutamente prive di due grandi doti.
L’IRONIA e L’UMILTA’.
“Il senso d’ironia è una grande garanzia di libertà.”
Maurice Barrès
Il mondo del web non è diverso da quello reale, là fuori.
Delle sopraelencate categorie di persone, anzi, è alquanto pieno.
E leggendo un blog si capisce abbastanza bene chi si ha davanti.
A volte mi capita di sbagliare e mi ricredo ma, nella maggior parte dei casi, ci azzecco sulle persone.
E io le mie idee, su alcune persone, gruppi, e quant’altro, me le ero fatte già ben prima di aprire il mio, di blog.

Chiaro quindi perché ho scelto ed abbracciato certe persone piuttosto che altre.
Affinità elettive, tendiamo a scegliere chi è simile a noi, con ideali, ed atteggiamento verso il prossimo simili.

Io sono così, schietta, diretta, a volte scomoda, ma assolutamente libera di scegliere quello che mi aggrada e di tenermi alla larga da certe dinamiche ed ipocrisie.

Mi rendo conto che nel mondo, c’è una quantità enorme di frustrazione, di rancori, di insoddisfazioni, di tristezza.
Mi spiace davvero per le persone che vivono così, la vita è breve e preziosa, ed è un peccato trascorrerla in questo modo.

Io per fortuna la mattina mi alzo quasi sempre felice (ché, per carità, ce li ho anch’io gli ormoni ballerini e le palle girano anche a me ogni tanto, sia chiaro…), sono grata della salute di cui ancora dispongo, do il buongiorno alle mie bimbe, do un bacio a mio marito, faccio una carezza al mio cane e dopo un buon caffè se posso vado a correre.

Tutto il resto è insignificante.
Io non me ne preoccupo e vado avanti per la mia strada, cercando di fare le cose, tutte, al meglio delle mie possibilità.

E comunque credo che al mondo ci sia davvero posto per tutti.



 

Ma passiamo alla ricetta và!
Questa pasta è deliziosa e di una semplicità imbarazzante.
La cosa noiosetta è pulire e sfilettare le trigliette, ma se trovate voglia e tempo, credetemi, ne vale la pena!
Buon inizio settimana gente!

SEDANI al BATTUTO di TRIGLIE, SEDANO e LIMONE
Ingredienti
360 g di fusilli
500 g di triglie
3 coste sedano verde
1 limone biologico
1 spicchio d’aglio
Olio EVO qb
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
Prezzemolo fresco qb

Pulite le triglie, squamatele, eliminate le interiora, la testa e sfilettatele.
Eliminate la pelle e tagliate finemente riducendoli a piccoli dadini.
In una padella capiente, fate soffriggere l’aglio tritato in poco olio EVO.
Unite il sedano mondato e tagliato a dadini piccoli (brunoise), fate soffriggere per alcuni minuti quindi aggiungete anche le triglie.

Regolate di sale, unite la buccia del limone e poco succo.
Lasciate cuocere per una decina di minuti e, a fine cottura aggiungete pepe e prezzemolo, quindi tenete da parte.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e conservate poca acqua di cottura.

Versate la pasta nella padella con il ragù di triglie, unite l’acqua di cottura (poca per volta e a seconda di quanta la pasta ne assorbe) e saltatela per pochi minuti.
Servite con altro prezzemolo (a piacere) e del pepe bianco.

 

Diario/ Dolce/ Eventi/ Torte

Chiffon cake ‘La Fluffosa’ al limone e lime

“Che cosa importa se ci prendono per sognatori”   
M. Gandhi
Si, lo so.
Sono un po’ in ritardo, lo so.
Ma tutte le emozioni che abbiamo vissuto lo scorso fine settimana sono state davvero tante…e io avevo bisogno di metabolizzarle.
Di riprendermi un po’…
Quale dolce migliore per festeggiare se non La Fluffosa?
Il dolce della nostra community di blogger.
No, non l’ha inventata nessuna di noi…con buona pace delle malelingue.
Monica, la Chiffon Cake, (che lei chiama La Fluffosa), l’ha presentata molte volte, in diverse (golose) versioni, nel suo blog e, poco per volta, è stata seguita a ruota dalle altre amiche della community,  un tripudio di torte altissime e sofficissime, fluffosissime insomma … per questo motivo è diventata giorno dopo giorno il nostro dolce.
La mia era lì che aspettava di essere pubblicata da diverso tempo, e non ci poteva essere momento migliore di questo.

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È stagione di/ Eventi/ Primi piatti/ Salato

Vellutata di zucca e patate con quenelle di ricotta gratinate … Milano arrivoooo





Non so voi, ma io faccio una fatica immensa ad abituarmi all’autunno, alle giornate che si accorciano, alla nebbiolina la mattina, al grigio, alle maglie e giacche, ché fa freddino…
Ho ancora voglia di sole, di cielo azzurro, di giornate lunghe e luce, del potersi vestire con due cose
…poi mi passa, poco per volta mi abituo ed apprezzo anche la stagione fredda in arrivo. 
La prima zucca della stagione l’ho presa che faceva ancora caldo, in una fattoria biologica, dove polpettina ha fatto anche i centri estivi.
Mi sono davvero scatenata, e in un paio di giorni l’ho finita, utilizzandola in diverse ricette.
Quindi siate pronti alla saga della zucca nei prossimi post! 
Poi non dite che non vi avevo avvertiti ;-).
Quest’ultima settimana è stata intensa e piena di emozioni.
Una delle mie cugine americane è venuta a trovarci, non la vedevo da quando io sono stata ospite da loro, circa 25 anni fa…
Non mettetevi a fare i conti sulla mia età, ché non è carino.
Poi detto tra di noi cosa importa? Tanto non li dimostro …  eh eh eh
E’ bello sapere di avere un’altra famiglia in un altro continente, a S. Francisco, e dei legami che, nonostante la distanza ed il tempo che passa, rimangono.
Ora vi lascio e finisco di preparare il trolley. Domani si parte, destinazione Milano.
Domani sera, presso l’Hotel Enterprise di Corso Sempione, si terrà il gran finale, la serata di premiazione de “La Cucina Italiana nel Mondo verso l’EXPO 2015” contest promosso da Le Bloggalline  in collaborazione con Informacibo, il patrocinio di Expo Milano ed in collaborazione con il Consorzio del Prosciutto di Parma, Consorzio del Parmigiano Reggiano e Amarena Fabbri.
Io vi saluto, quando torno vi racconto tutto!


VELLUTATA di ZUCCA e PATATE con QUENELLE DI RICOTTA GRATINATE
Ingredienti:
Vellutata di zucca e patate
2 patate di media grandezza
500 g polpa di zucca
½ cipolla
1 lt di brodo vegetale (1 carota, 1 cipolla, 1 costa sedano)
Rosmarino fresco
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
Olio EVO qb
Quenelle di ricotta
300 g ricotta biologica di mucca (soda)
2 cucchiai di Grana Padano grattugiato
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
Olio EVO qb
Salvia e rosmarino freschi qb
mandorle a lamelle qb
Tritate la cipolla e fatela soffriggere in una pentola capiente con un paio di cucchiai di olio EVO.
Lavate e sbucciate le patate e tagliatele a dadini, fate la stessa cosa anche con la zucca.
Alla cipolla unite sia le patate che la zucca e lasciate cuocere alcuni minuti, quindi aggiungete il brodo vegetale (che avrete preparato mettendo a bollire in acqua leggermente salata le verdure lavate e tagliate a pezzettoni, lasciandole cucinare a fuoco basso per circa 30-45 minuti, filtrando poi il tutto a fine cottura), il rosmarino fresco, e continuate la cottura a fuoco medio.
Quando le verdure saranno ben cotte, regolate di sale e pepe e frullate con il mixer ad immersione fino a ridurre ad una crema.
Per le quenelle, scaldate il forno a 190°, quindi lavorate la ricotta con il Grana Padano grattugiato, un cucchiaio di olio EVO, poco sale e pepe.
Aiutandovi con due cucchiai formate 4 quenelle e disponetele su una teglia coperta di carta forno.
Preparate  un trito di salvia e rosmarino, con il quale cospargerete le quenelle.
Finite con poche mandorle a lamelle e infornate per una decina di minuti, comunque fino a quando saranno leggermente gratinate.
Servite la vellutata disponendo in ogni piatto una quenelle ancora tiepida, un giro d’olio, una grattugiata di pepe e, a piacere, dei piccoli dadini di pane raffermo (io li ho saltati in padella con poco olio EVO ed uno spicchio d’aglio schiacciato).
Eventi/ Pane & co/ Salato/ Secondi di carne

Hamburger di pollo con ananas grigliato e panini homemade … e Bloggalline alla festa della vendemmia

Avete presente quando vi capita di mangiare fuori qualcosa di buono, che vi stuzzica il palato, e il desiderio di riprovare a farlo a casa vi assale?

Ecco.
A me capita spesso.
Questo forse non è un piatto così strano e particolare, in fondo è un hamburger…
Ma mi è piaciuto così tanto che ho voluto provare a farlo praticamente subito, appena tornati da Londra.
Potete servirlo a mò di hamburger con tutti gli ingredienti stratificati, ma vi servirà un ananas più piccolino, diversamente le fette deborderanno dal panino…
Io ho preferito lasciarlo destrutturato, esattamente come l’ho mangiato a Londra.
Poi volete mettere la soddisfazione di farsi anche i panini?
Si ok, si lavora un pochino, ma vedere tutta la famiglia concorde sulla bontà, che ripulisce allegramente il piatto, ripaga del tempo impiegato a prepararlo!
Alla fine del post, un piccolo reportage fotografico del mini-raduno de Le Bloggalline alla Festa della Vendemmia 2014, presso le Tenute Tomasella in quel di Portobuffolé.
Vi saluto, buon fine settimana gente!
 

HAMBURGER di POLLO con ANANAS GRIGLIATO e PANINI HOMEMADE
Ingredienti ( per 4 hamburger e 4 panini):
Panini per hamburger  (ricetta tratta da “Come si fa il pane” di E. Hadjiandreou)
200 g di farina macinata a pietra tipo 1
¾ cucchiaino di sale integrale
6 g di lievito di birra fresco (o 3 gr di lievito secco attivo)
130 ml acqua calda
Hamburger di pollo
500 g di petto di pollo
1 uovo biologico
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 spicchio d’aglio (a piacere)
Salvia e prezzemolo freschi qb
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
3 grani di pepe di Sichuan (tritato o pestato nel mortaio)
Per completare
1 ananas fresco
2 cipolle di Tropea
Insalata a piacere (a foglia grande)
mandorle a lamelle una manciata
olio EVO
sale qb
pepe qb
Panini per hamburger
1) In una piccola ciotola, mescolate la farina e il sale, tenete da parte. Questi sono gli ingredienti secchi.
2) In un’altra ciotola (più grande), mescolate il lievito con l’acqua calda fino a che sarà sciolto. Questi sono gli ingredienti umidi.
3) Unite gli ingredienti secchi a quelli umidi.
4) Mescolate i due composti con un cucchiaio di legno (io ho eseguito questa operazione con la planetaria, gancio) e lavorateli con le mani finché si formerà un impasto.

5) Usate un raschia-pasta per pulire le pareti della ciotola (o della planetaria) ed assicurarvi che gli ingredienti siano ben mescolati.

 

6) Coprite l’impasto con una ciotola e fatelo riposare per 10 minuti.
7) Trascorso il tempo l’impasto è pronto da lavorare. Lasciandolo nella ciotola, tirate una parte dell’impasto dal lato e premetelo al centro. Girate leggermente la ciotola e ripetete l’operazione con un’altra porzione di impasto. Ripetete altre 8 volte. L’intero processo dovrebbe durare circa 10 secondi e l’impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.
8) Coprite nuovamente e lasciate riposare per 10 minuti.
9) Ripetete due volte le fasi 7 e 8. Dopo la terza lavorazione, l’impasto dovrebbe essere liscio.
10) Ripetete la fase 7 un’ultima volta. Dopo questa lavorazione, capovolgendo l’impasto nella ciotola dovreste avere una palla liscia.
11) Coprite nuovamente e fate lievitare per 1 ora.
 

 

12) Trascorso il tempo l’impasto dovrebbe essere raddoppiato di volume, schiacciatelo delicatamente con il pugno per sgonfiarlo e fare uscire l’aria.
13) Trasferite l’impasto su un piano di lavoro infarinato e dividetelo in 4 porzioni  uguali (da ca. 80 gr ciascuna) utilizzando un raschia-pasta di metallo o un coltello.
14) Prendete una porzione di impasto e rotolatela tra le mani fino ad ottenere una pallina liscia perfettamente rotonda. Appiattitela leggermente da un lato ed appoggiatela su una teglia coperta di carta forno, con il lato schiacciato in basso.
Formate in questo modo i 4 panini.
15) Coprite e fate lievitare per circa 15-20 minuti, fino a quando saranno quasi raddoppiati di volume.
16) Nel frattempo accendete il forno a 240° (ventilato) o alla massima temperatura.
Mettete a scaldare una teglia sul fondo del forno e tenete da parte una tazza piena d’acqua.
17) Mettete i panini lievitati nel forno ben caldo, versate l’acqua tenuta da parte nella teglia sul fondo per formare il vapore e abbassate la temperatura a 220°.
Cuocete i panini per circa 15 minuti, comunque fino a che saranno belli dorati.
Per verificare la cottura, rigiratene uno e dategli un colpetto sul fondo, dovrebbe suonare vuoto.
Fateli raffreddare su una griglia.

 

Hamburger di pollo
Tritate la carne di pollo nel cutter (robot da cucina), trasferitela in una terrina ed unite l’uovo, il Parmigiano, l’aglio tritato (privato dell’anima) e mescolate bene con un cucchiaio di legno.
Unite anche sale, pepe bianco, pepe di Sichuan tritato e le erbe aromatiche lavate e tritate.
Mescolate bene e, con le mani bagnate, prelevate una parte di prodotto e formate delle palline con i palmi delle mani, disponetele su un piatto coperto di pellicola trasparente, appiattendole un po’ per dare loro la forma dell’hamburger.
Fate riposare gli hamburger in frigorifero per almeno una mezz’ora affinché si compattino (io li ho passati in abbattitore in modalità surgelazione per una decina di minuti).
Scaldate una padella antiaderente dal fondo spesso e cuoceteli a fiamma media  per circa 3-4 minuti per lato.
Io ho finito la cottura in forno caldo, li ho trasferiti su una teglia rivestita di carta forno e li ho lasciati a 180° per circa 6-7 minuti.
Per completare il piatto
Tagliate le cipolle a fette spesse e grigliatele da entrambi i lati, salate e pepate.
Preparate le fette di ananas e grigliate anche queste da entrambi i lati.
Tostate le mandorle in una padella antiaderente.
Servite il piatto con le foglie di insalata sul fondo (lavate ed asciugate), disponete sopra l’ananas e la cipolla grigliati, hamburger ed il panino.
Regolate di sale e pepe, finite il piatto con poco olio EVO e le mandorle tostate.
LE BLOGGALLINE alla FESTA DELLA VENDEMMIA
Tenute Tomasella – Portobuffolé
Una domenica tra le vigne.

 

 

 

Piedini al lavoro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

foto Miky Pisanu

 

Grazie a tutte le ragazze che hanno partecipato!
E’ sempre un piacere stare insieme!
La bloggallinite dà dipendenza!

 

Diario/ Salato/ Secondi di pesce

Polpette di seppia con salsa allo yogurt

La settimana è quasi passata, e per noi è stata abbastanza frenetica.

La prima settimana di scuola è sempre così, se poi è moltiplicata per due diventa una settimana di corsa.
Respirando profondamente e ripetendo ‘OHMMMM’ mentalmente, mattinate passate in coda per acquistare il materiale scolastico, i libri, per fare i vari pagamenti in banca (contributo volontario, ne vogliamo parlare? No, meglio di no và, ché sennò ci viene mal di stomaco di prima mattina…), per acquistare i buoni mensa (ovviamente in un’altra banca, mica vorremmo semplificare le cose, naaaaaaa),  per consegnare documenti vari in direzione, le alzatacce e le vestizioni frenetiche da metabolizzare … insomma non è stato semplice ma siamo sopravvissuti!
La cosa che però ci rende felici è che Polpettina ha avuto un approccio perfetto, è contenta, carica e si sveglia volentieri per andare a scuola, cosa chiedere di più?
Si sente grande, ed è davvero cresciuta tanto, soprattutto caratterialmente.
Come crescono in fretta.
Lei non vorrebbe più essere chiamata così.
Polpettina intendo.
Ma la chiamo in questo modo da quando è nata, mi viene così spontaneo mannaggia!
Capisco però che ormai è grande, quindi abbiamo trattato sulla faccenda.
Mi ha concesso di chiamarla Polpettina solo tra le mura domestiche, fuori no, fuori è Serena e basta.
A proposito di polpette, io con queste l’ho ingannata per bene, che le seppie non le vuole vedere neanche da lontano, ma che sotto forma di polpetta mangerebbe qualsiasi cosa.
Provatele, sono ottime!
La salsa secondo me ci sta troppo bene, ed è ottima per accompagnare anche carni bianche ed in particolar modo quelle alla griglia!
Ora vi saluto e mi riposo un po’, ché il fine settimana sarà abbastanza pieno.

Domani vado in gita in un bel posto con la mia cara amica Lara .

Domenica invece saremo in tante ad una bella festa, presso le Tenute Tomasella!
Le Bloggalline alla vendemmia!
Insomma fine settimana intenso, vi auguro buon week end gente!

Poi quando torno vi racconto!

POLPETTE DI SEPPIA con SALSA ALLO YOGURT

Ingredienti:

Polpette di seppia

500 g di seppie
40 g Parmigiano Reggiano grattugiato
90 g pane grattugiato (più altro per panare le polpette)
2 uova biologiche
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
la scorza di mezzo limone biologico
Prezzemolo fresco qb
Sale integrale qb
Pepe bianco qb

Salsa allo yogurt

200 g yogurt greco
1 spicchio d’aglio
½ cucchiaino di curry
buccia di ½ limone biologico o non trattato
1 cucchiaio di olio EVO
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
menta fresca (facoltativa)

 

Lavate bene le seppie sotto l’acqua corrente (le mie erano già state pulite, diversamente eliminate pelle, osso, becco ed occhi), tagliatele a pezzettoni e tritatele finemente nel cutter (robot da cucina) con lo spicchio d’aglio privato dell’anima, unite le uova, il Parmigiano ed il pane grattugiato.

Per ultimo unite il prezzemolo fresco, mescolate bene, quindi con le mani bagnate per evitare vi si appiccichi il composto, formate delle palline e passatele nel pane grattugiato.

Scaldate l’olio nella padella (verificate se è pronto facendo la prova stecchino, immergete uno stecchino, se si formano delle bollicine tutto intorno l’olio è alla giusta temperatura), fate cuocere poche polpette per volta (3-4 a seconda della dimensione della padella), giratele durante la cottura e toglietele appena le vedrete belle colorate.

Servite calde (potete tenerle al caldo nel forno, a bassa temperatura) con la salsa allo yogurt.

 

 

Salsa allo yogurt
Tritate l’aglio ed unitelo allo yogurt, mescolate bene quindi unite anche gli altri ingredienti.
Menta fresca sminuzzata se vi piace, ma è buona anche senza.
Regolate di sale e pepe e conservate in frigorifero fino al momento di servirla.

 

Inizia l’avventura cucciolotta!

 

 

Eventi

Il Primo Imperdibile CONTEST di Bloggalline con Informacibo e Cucina Italiana nel Mondo


Carissime FoodBloggers e FoodLovers, siamo entusiaste di comunicarvi l’avvio del primo imperdibile contest de Le Bloggalline in collaborazione con INformaCIBO, il quotidiano web del Gusto.

L’invito è quello di partecipare all’evento internazionale de «La Cucina Italiana nel Mondo verso  l’Expo 2015» promosso da INformaCIBO con il patrocinio di Expo 2015 Milano.
Le nostre ricette si uniranno a quelle dei grandi chef: partecipano infatti all’iniziativa il CIM, Chef Italiani nel Mondo, un network che raggruppa 3500 chef italiani che lavorano in oltre 70 paesi in tutto il mondo, Ciao Italia, Ristoranti italiani nel mondo e la storica Associazione UIR – Unione Italiana Ristoratori.
 
La manifestazione si avvale di prestigiosi main sponsor come il Consorzio del Prosciutto di Parma, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Fabbri 1905 e il sostegno di Parma Alimentare, Cibus, Alma, Apt dell’Emilia Romagna, Parmigiano Reggiano Bonat Medaglia d’Oro, Ifse Scuola di Cucina , ITS Italy to Savour, Degusta e tanti altri.
 
Noi siamo qui a dare lo start a questo contest unico.
 

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Diario/ Primi piatti/ Salato/ Travel

Bloggalline in Laguna e il Risotto alle ortiche e pancetta

 



Cosa succede quando parte una piccola idea nel gruppo LE BLOGGALLINE?
Avevamo pensato che sarebbe stato bello farci un giretto a Venezia una mattina, passando al mercato del pesce e fermarci poi a pranzo in qualche bàcaro.

Ma perché non chiedere nel gruppo se qualche altra gallinella veneta voleva unirsi a noi??

Ed ecco materializzarsi una giornata piacevolissima, trascorsa con alcune amiche già conosciute ai precedenti raduni di Milano e Tuscania, altre invece conosciute proprio in questa occasione, Genny, Silvia; Elisa; Marianna, Sandra, Cinzia, Lara e io.

La cosa bella è che la sensazione è quella di sentirsi completamente a proprio agio, come se ci conoscesse già da tempo…e forse è anche un po’ vero dato che ogni giorno ci si trova, ci si saluta, si scherza, e molto altro nel gruppo facebook.

Abbiamo iniziato la mattinata con una tappa in pasticceria, da Tonolo, quella dove i miei genitori comperavano la millefoglie (quella di cui parlo qui) per poi mangiarci un ottimo fritto take away da Acqua e Mais (Campiello dei Meloni, vicino a Campo S. Polo).
Sulla strada per raggiungere il Mercato del pesce, tappa in drogheria per scorte di spezie, golden syrup, acqua di rose…
E poi il mercato del pesce e della frutta di Rialto.
Peccato non aver potuto comperare del pesce, non sarebbe sopravvissuto fino al pomeriggio purtroppo..
Ma le ortiche si! Le ortiche le ho comperate, e sono arrivate a casa anche abbastanza in forma (..e sono finite nel risotto che vi propongo oggi!)
Poi il pranzo delizioso e piacevolissimo al Ristorante dell’Hotel Savoia & Jolanda in Riva degli Schiavoni, offerto dall’amico di Marianna, lo Chef Pasticcere Molin.
Insomma vi lascio tutte le foto della bellissima giornata, da rifare al più presto ragazze, vero?
Ci siamo troppo divertite!
 
 

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