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frutta secca

Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Apple and pecan bundt cake con mele speziate caramellate

 

Sono stata a Milano questa settimana.

Milano è bella con le giornate di sole, terse.

Se poi ti ritrovi con delle amiche è speciale.

E se pranzi da California Bakery in Corso Como è meravigliosa.

Ero lì, con lo sguardo sognante, ad ammirare il bancone mentre sorseggiavo il mio caffè con le brioscine integrali (deliziose), ad ammirare le bundt cake esposte come tanti dolcissimi soldatini sul bancone.

E mi è venuta voglia di tirare fuori lo stampo (bello come un soprammobile!) Nordic Ware e metterlo al lavoro.

Io ho un debole per le torte con le mele.

Ed ho un debole anche per la frutta secca.

E queste noci…

Sono difficili da trovare le noci pecan.

Quindi appena le ho viste al super…subito mie!

L’albero delle noci pecan è originario della zona al confine tra Centro America e Stati Uniti D’America, la cosa curiosa è che il termine ‘pecan’, nella lingua degli indiani d’America, significa letteralmente ‘nocciola che richiede una pietra per essere rotta’.

Le noci pecan sono ricche di acidi grassi monoinsaturi come l’acido oleico, che è un’ottima fonte di antiossidanti, e la loro regolare assunzione aiuta ad abbassare il livello del colesterolo cattivo nel sangue aumentando invece quello buono, oltre che contrastare l’insorgenza dei tumori, in particolar modo il cancro al seno.

Insomma ora che le ho trovate ho fatto scorta e le ho messe subito dentro ad una torta!

 

Sabato 22 Novembre a Desenzano,

parteciperò come blogger ma soprattutto come mamma,

ad una iniziativa molto bella di Cameo.

 In occasione del compleanno della Mucca MUU MUU,

per ogni foto di auguri postata sui vari social

Facebook, Twitter o Instagram,

con l’hashtag #auguriMuuMuuXAIL,

Cameo devolverà 1 euro alla AIL

(Associazione Italiana contro Leucemie-linfomi e mieloma),

una donazione speciale in favore dei piccoli pazienti che l’Associazione aiuta.

In particolare finanzierà le Case Alloggio AIL che ospitano

gratuitamente i bambini e i loro familiari durante la malattia

per continuare le cure in un ambiente ospitale e caldo, vicino al

centro ematologico di riferimento.

Avete tempo fino al 31 Gennaio 2015,

forza cosa aspettate?

Info e regolamento qui

 #auguriMuuMuuXAIL

 

APPLE and PECAN BUNDT CAKE con MELE SPEZIATE CARAMELLATE

Ingredienti

Per la torta

220 g burro biologico (morbido)

280 g zucchero di canna (più poco per le mele)

4 uova biologiche

1 presa sale integrale

230 g farina macinata a pietra tipo 1

100 g farina di riso biologica

½ bustina di cremor tartato

1 cucchiaino bicarbonato di sodio

120 gr yogurt biologico (io alla vaniglia)

cannella in polvere qb

1 pezzetto di zenzero fresco

2 mele

80 g noci pecan

Per le mele speziate caramellate

50 g burro biologico

100 g zucchero di canna

2 mele

cannella qb

zenzero fresco qb

Impasto

Accendete il forno a 180°.

Sbucciate le mele e tagliatele a piccoli dadini, passatele in padella con pochissima acqua ed un cucchiaio di zucchero.

Devono rimanere croccanti. Fate raffreddare e tenete da parte.

In planetaria, con la foglia, lavorate il burro morbido con lo zucchero, unite le uova, una alla volta.

Aggiungete poi il sale, lo yogurt, la radice di zenzero grattugiata e la cannella.

Per ultime unite le farine setacciate insieme al cremor tartaro ed al bicarbonato.

Aggiungete anche, mescolando a mano con una spatola, le mele a dadini e parte delle noci pecan tagliate grossolanamente (tenetene da parte il giusto numero per decorare la bundt cake).

Versate l’impasto nello stampo da ciambella imburrato ed infarinato ed infornate a 180° per circa 35 minuti.

Fate la prova stecchino per verificare la cottura, quindi estraete dal forno, sformatela su un piatto e fate raffreddare.

 Mele speziate caramellate

Sbucciate le mele, eliminate il torsolo e tagliatele a fette non troppo sottili.

In una padella antiaderente fate sciogliere il burro ed unite pochissima acqua e lo zucchero.

Aggiungete anche zenzero fresco e cannella a piacere per profumare.

 

Versate le mele, e fate caramellare lentamente.

Quando saranno ancora consistenti ma colorate, toglietele dal fuoco.

Versate lo sciroppo speziato sopra la torta e disponete le fettine di mela e le noci pecan tenute da parte.

Una pallina di gelato alla vaniglia a fianco di una fetta di questa torta ha un suo perché.

Buon fine settimana gente!
Biscotti e Frolle/ Dolce/ Eventi

Biscottini d’orzo alla vaniglia e cranberry per #Ventura #TopBlogger2014

 “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.”
Eleanor  Roosevelt
 
Sono giorni molto pieni.
Frenetici.
Agitati.
Ma anche molto felici.
Strano a volte come le cose capitano tutte insieme…
Così, improvvise. Davvero quando meno te lo aspetti.
E allora non resta che rimboccarsi le maniche e andare.
Fare, scrivere, progettare, pianificare…
La testa scoppia, l’agitazione toglie il sonno, ti tocca prendere due pasticchette di valeriana per riuscire a dormire senza svegliarti di soprassalto sul letto come ‘na cavalletta…

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È stagione di/ Eventi/ Primi piatti/ Salato

Riccioli gratinati alla zucca, scamorza, bacon e anacardi #Ventura per #TopBlogger2014

 

La voglia di cucinare la zucca in millemila modi si è impossessata di me.

Ve lo avevo detto anche qui, e devo dire che ho anche iniziato presto, ché faceva ancora caldo quando ho preso la prima. Zucca intendo.

Ma tant’è!
Vista in fattoria e portata subito a casa!

Come si fa a resistere ai prodotti biologici e Km0?

Che io ami molto la frutta secca non è un segreto…

La utilizzo tantissimo in cucina, il blog è pienozeppo di ricette dolci e salate

Quindi avere a disposizione dei prodotti Ventura, azienda leader nel settore della frutta secca, per me è stato un enorme piacere!

Ma la cosa non finisce qui, eh no!

A fine Novembre parteciperò, insieme ad altre blogger, all’evento Top Blogger 2014, che si svolgerà nella meravigliosa cornice del CastaDiva Resort & SPA sul Lago di Como.

Saremo ospiti di questa struttura da sogno, e non bastasse, avremo l’onore di partecipare ad una lezione di cucina con il Maestro Luca Montersino!

Altri dettagli? Naaaaaaaaaa…

Tocca aspettare fine Novembre!

Poi torno a raccontarvi tutto eh!

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Diario/ Dolce/ È stagione di/ Pane & co

Panini alla zucca e uvetta – Pan coa suca. Una merenda e tanti ricordi

 

Non capita anche a voi?
Collegare un cibo, un piatto ad un momento o un periodo della vostra vita?
Ecco, i panini con la zucca, mi scaraventanoindietro di tantissimi anni, a quando andavo alle elementari ed abitavo a Venezia.
Ricordo la strada a piedi la mattina per raggiungere la scuola, la tappa in panificio, il profumo di questi panini, e l’attesa della campanella della ricreazione per mangiarli, finalmente.
A casa mia non arrivavano molte merendine, aggiungerei per fortuna, anche se  all’epoca magari a noi bimbi facevano gola, ma un po’ per risparmio un po’ per l’attenzione alle cose fresche e buone, mia mamma comperava più merende di questo tipo che confezionate.
A Venezia, durante la stagione della zucca, si trovano facilmente nei panifici, con o senza uvetta.
Farli a casa è semplicissimo.
La semplicità delle cose, e tanti bei ricordi.
Buon fine settimana gente!

PANINI ALLA ZUCCA E UVETTA – PAN COA SUCA
Ingredienti (per 8-9 panini):
180 g polpa di zucca (cotta al vapore o lessata)
200 g farina macinata a pietra tipo 1
50 g farina di farro biologica
1 uovo biologico
45 g zucchero semolato
18 g lievito di birra
15 g burro biologico sciolto (freddo o tiepido)
1 manciata abbondante di uvetta sultanina
5 g sale (io integrale)
Sciogliete il lievito in poca acqua tiepida, quindi unitelo alla polpa di zucca, schiacciata con i rebbi di una forchetta.
Lavorate bene (io ho fatto tutto questo passaggio con la planetaria ed il gancio), quindi unite l’uovo, lo zucchero, le due farine, il sale ed il burro.
Infarinate il piano di lavoro e continuate a lavorare l’impasto per una decina di minuti, affinché  il lievito si attivi, poi coprite con un panno pulito, bagnato e strizzato, e lasciate lievitare per almeno 2 ore in un luogo caldo.

Trascorso il tempo, prendete l’impasto e sgonfiatelo, aggiungete l’uvetta precedentemente bagnata e strizzata, e lavorate ancora un po’ la pasta.

Formate 8-9 palline e disponetele su una teglia coperta di carta forno.

 

 

Lasciate lievitare coperte per altri 30 minuti, quindi infornate (forno ben caldo) a 180° per circa 20 minuti, e comunque fino a quando saranno belli dorati.

 

È stagione di/ Eventi/ Primi piatti/ Salato

Vellutata di zucca e patate con quenelle di ricotta gratinate … Milano arrivoooo





Non so voi, ma io faccio una fatica immensa ad abituarmi all’autunno, alle giornate che si accorciano, alla nebbiolina la mattina, al grigio, alle maglie e giacche, ché fa freddino…
Ho ancora voglia di sole, di cielo azzurro, di giornate lunghe e luce, del potersi vestire con due cose
…poi mi passa, poco per volta mi abituo ed apprezzo anche la stagione fredda in arrivo. 
La prima zucca della stagione l’ho presa che faceva ancora caldo, in una fattoria biologica, dove polpettina ha fatto anche i centri estivi.
Mi sono davvero scatenata, e in un paio di giorni l’ho finita, utilizzandola in diverse ricette.
Quindi siate pronti alla saga della zucca nei prossimi post! 
Poi non dite che non vi avevo avvertiti ;-).
Quest’ultima settimana è stata intensa e piena di emozioni.
Una delle mie cugine americane è venuta a trovarci, non la vedevo da quando io sono stata ospite da loro, circa 25 anni fa…
Non mettetevi a fare i conti sulla mia età, ché non è carino.
Poi detto tra di noi cosa importa? Tanto non li dimostro …  eh eh eh
E’ bello sapere di avere un’altra famiglia in un altro continente, a S. Francisco, e dei legami che, nonostante la distanza ed il tempo che passa, rimangono.
Ora vi lascio e finisco di preparare il trolley. Domani si parte, destinazione Milano.
Domani sera, presso l’Hotel Enterprise di Corso Sempione, si terrà il gran finale, la serata di premiazione de “La Cucina Italiana nel Mondo verso l’EXPO 2015” contest promosso da Le Bloggalline  in collaborazione con Informacibo, il patrocinio di Expo Milano ed in collaborazione con il Consorzio del Prosciutto di Parma, Consorzio del Parmigiano Reggiano e Amarena Fabbri.
Io vi saluto, quando torno vi racconto tutto!


VELLUTATA di ZUCCA e PATATE con QUENELLE DI RICOTTA GRATINATE
Ingredienti:
Vellutata di zucca e patate
2 patate di media grandezza
500 g polpa di zucca
½ cipolla
1 lt di brodo vegetale (1 carota, 1 cipolla, 1 costa sedano)
Rosmarino fresco
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
Olio EVO qb
Quenelle di ricotta
300 g ricotta biologica di mucca (soda)
2 cucchiai di Grana Padano grattugiato
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
Olio EVO qb
Salvia e rosmarino freschi qb
mandorle a lamelle qb
Tritate la cipolla e fatela soffriggere in una pentola capiente con un paio di cucchiai di olio EVO.
Lavate e sbucciate le patate e tagliatele a dadini, fate la stessa cosa anche con la zucca.
Alla cipolla unite sia le patate che la zucca e lasciate cuocere alcuni minuti, quindi aggiungete il brodo vegetale (che avrete preparato mettendo a bollire in acqua leggermente salata le verdure lavate e tagliate a pezzettoni, lasciandole cucinare a fuoco basso per circa 30-45 minuti, filtrando poi il tutto a fine cottura), il rosmarino fresco, e continuate la cottura a fuoco medio.
Quando le verdure saranno ben cotte, regolate di sale e pepe e frullate con il mixer ad immersione fino a ridurre ad una crema.
Per le quenelle, scaldate il forno a 190°, quindi lavorate la ricotta con il Grana Padano grattugiato, un cucchiaio di olio EVO, poco sale e pepe.
Aiutandovi con due cucchiai formate 4 quenelle e disponetele su una teglia coperta di carta forno.
Preparate  un trito di salvia e rosmarino, con il quale cospargerete le quenelle.
Finite con poche mandorle a lamelle e infornate per una decina di minuti, comunque fino a quando saranno leggermente gratinate.
Servite la vellutata disponendo in ogni piatto una quenelle ancora tiepida, un giro d’olio, una grattugiata di pepe e, a piacere, dei piccoli dadini di pane raffermo (io li ho saltati in padella con poco olio EVO ed uno spicchio d’aglio schiacciato).
Eventi/ Pane & co/ Salato/ Secondi di carne

Hamburger di pollo con ananas grigliato e panini homemade … e Bloggalline alla festa della vendemmia

Avete presente quando vi capita di mangiare fuori qualcosa di buono, che vi stuzzica il palato, e il desiderio di riprovare a farlo a casa vi assale?

Ecco.
A me capita spesso.
Questo forse non è un piatto così strano e particolare, in fondo è un hamburger…
Ma mi è piaciuto così tanto che ho voluto provare a farlo praticamente subito, appena tornati da Londra.
Potete servirlo a mò di hamburger con tutti gli ingredienti stratificati, ma vi servirà un ananas più piccolino, diversamente le fette deborderanno dal panino…
Io ho preferito lasciarlo destrutturato, esattamente come l’ho mangiato a Londra.
Poi volete mettere la soddisfazione di farsi anche i panini?
Si ok, si lavora un pochino, ma vedere tutta la famiglia concorde sulla bontà, che ripulisce allegramente il piatto, ripaga del tempo impiegato a prepararlo!
Alla fine del post, un piccolo reportage fotografico del mini-raduno de Le Bloggalline alla Festa della Vendemmia 2014, presso le Tenute Tomasella in quel di Portobuffolé.
Vi saluto, buon fine settimana gente!
 

HAMBURGER di POLLO con ANANAS GRIGLIATO e PANINI HOMEMADE
Ingredienti ( per 4 hamburger e 4 panini):
Panini per hamburger  (ricetta tratta da “Come si fa il pane” di E. Hadjiandreou)
200 g di farina macinata a pietra tipo 1
¾ cucchiaino di sale integrale
6 g di lievito di birra fresco (o 3 gr di lievito secco attivo)
130 ml acqua calda
Hamburger di pollo
500 g di petto di pollo
1 uovo biologico
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 spicchio d’aglio (a piacere)
Salvia e prezzemolo freschi qb
Sale integrale qb
Pepe bianco qb
3 grani di pepe di Sichuan (tritato o pestato nel mortaio)
Per completare
1 ananas fresco
2 cipolle di Tropea
Insalata a piacere (a foglia grande)
mandorle a lamelle una manciata
olio EVO
sale qb
pepe qb
Panini per hamburger
1) In una piccola ciotola, mescolate la farina e il sale, tenete da parte. Questi sono gli ingredienti secchi.
2) In un’altra ciotola (più grande), mescolate il lievito con l’acqua calda fino a che sarà sciolto. Questi sono gli ingredienti umidi.
3) Unite gli ingredienti secchi a quelli umidi.
4) Mescolate i due composti con un cucchiaio di legno (io ho eseguito questa operazione con la planetaria, gancio) e lavorateli con le mani finché si formerà un impasto.

5) Usate un raschia-pasta per pulire le pareti della ciotola (o della planetaria) ed assicurarvi che gli ingredienti siano ben mescolati.

 

6) Coprite l’impasto con una ciotola e fatelo riposare per 10 minuti.
7) Trascorso il tempo l’impasto è pronto da lavorare. Lasciandolo nella ciotola, tirate una parte dell’impasto dal lato e premetelo al centro. Girate leggermente la ciotola e ripetete l’operazione con un’altra porzione di impasto. Ripetete altre 8 volte. L’intero processo dovrebbe durare circa 10 secondi e l’impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.
8) Coprite nuovamente e lasciate riposare per 10 minuti.
9) Ripetete due volte le fasi 7 e 8. Dopo la terza lavorazione, l’impasto dovrebbe essere liscio.
10) Ripetete la fase 7 un’ultima volta. Dopo questa lavorazione, capovolgendo l’impasto nella ciotola dovreste avere una palla liscia.
11) Coprite nuovamente e fate lievitare per 1 ora.
 

 

12) Trascorso il tempo l’impasto dovrebbe essere raddoppiato di volume, schiacciatelo delicatamente con il pugno per sgonfiarlo e fare uscire l’aria.
13) Trasferite l’impasto su un piano di lavoro infarinato e dividetelo in 4 porzioni  uguali (da ca. 80 gr ciascuna) utilizzando un raschia-pasta di metallo o un coltello.
14) Prendete una porzione di impasto e rotolatela tra le mani fino ad ottenere una pallina liscia perfettamente rotonda. Appiattitela leggermente da un lato ed appoggiatela su una teglia coperta di carta forno, con il lato schiacciato in basso.
Formate in questo modo i 4 panini.
15) Coprite e fate lievitare per circa 15-20 minuti, fino a quando saranno quasi raddoppiati di volume.
16) Nel frattempo accendete il forno a 240° (ventilato) o alla massima temperatura.
Mettete a scaldare una teglia sul fondo del forno e tenete da parte una tazza piena d’acqua.
17) Mettete i panini lievitati nel forno ben caldo, versate l’acqua tenuta da parte nella teglia sul fondo per formare il vapore e abbassate la temperatura a 220°.
Cuocete i panini per circa 15 minuti, comunque fino a che saranno belli dorati.
Per verificare la cottura, rigiratene uno e dategli un colpetto sul fondo, dovrebbe suonare vuoto.
Fateli raffreddare su una griglia.

 

Hamburger di pollo
Tritate la carne di pollo nel cutter (robot da cucina), trasferitela in una terrina ed unite l’uovo, il Parmigiano, l’aglio tritato (privato dell’anima) e mescolate bene con un cucchiaio di legno.
Unite anche sale, pepe bianco, pepe di Sichuan tritato e le erbe aromatiche lavate e tritate.
Mescolate bene e, con le mani bagnate, prelevate una parte di prodotto e formate delle palline con i palmi delle mani, disponetele su un piatto coperto di pellicola trasparente, appiattendole un po’ per dare loro la forma dell’hamburger.
Fate riposare gli hamburger in frigorifero per almeno una mezz’ora affinché si compattino (io li ho passati in abbattitore in modalità surgelazione per una decina di minuti).
Scaldate una padella antiaderente dal fondo spesso e cuoceteli a fiamma media  per circa 3-4 minuti per lato.
Io ho finito la cottura in forno caldo, li ho trasferiti su una teglia rivestita di carta forno e li ho lasciati a 180° per circa 6-7 minuti.
Per completare il piatto
Tagliate le cipolle a fette spesse e grigliatele da entrambi i lati, salate e pepate.
Preparate le fette di ananas e grigliate anche queste da entrambi i lati.
Tostate le mandorle in una padella antiaderente.
Servite il piatto con le foglie di insalata sul fondo (lavate ed asciugate), disponete sopra l’ananas e la cipolla grigliati, hamburger ed il panino.
Regolate di sale e pepe, finite il piatto con poco olio EVO e le mandorle tostate.
LE BLOGGALLINE alla FESTA DELLA VENDEMMIA
Tenute Tomasella – Portobuffolé
Una domenica tra le vigne.

 

 

 

Piedini al lavoro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

foto Miky Pisanu

 

Grazie a tutte le ragazze che hanno partecipato!
E’ sempre un piacere stare insieme!
La bloggallinite dà dipendenza!

 

Diario/ Dolce/ Dolci da credenza e crostate

Torta rovesciata alle susine rosse

 

E’ ufficiale, sono una deficiente!

Non ero convinta, ero convintissima fosse oggi.

Si, i 2 anni dall’apertura del blog!

Ma si può essere più storditi?

Certo che si può, ci sono io a confermare tutto questo.

Insomma, il compi-blog era il 12 e io mi ritrovo a festeggiarlo oggi!

Mi fa un certo effetto pensare che sono passati già due anni.

Confesso che per certi aspetti mi sembra di aver aperto questo blog da molto più tempo.

Forse perché di cose ne sono successe parecchie, ho conosciuto tante persone, imparato tante cose, chissà.

Ma al tempo stesso mi sembra ieri che, bella imbranata quale sono in quanto a tecnologie, riuscivo comunque ad aprire questo mio piccolo spazio di esperimenti e condivisione.

Quest’anno mi sono finalmente regalata anche il nuovo look, con l’header che adoro, disegnato con le mie manine.

Insomma passo dopo passo, anche il blog è cresciuto ed è cambiato con me.

Mi sembra doveroso ringraziare chi mi segue, chi viene a leggere, chi prova le mie ricette, chi scrive e commenta, ma anche chi passa in silenzio.

Senza di tutti voi questo piccolo spazio non avrebbe senso di esistere, quindi GRAZIE.

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Diario/ Piatti unici/ Salato/ Secondi di carne

Peperoni cornetti ripieni di cous cous, pollo al curry e mandorle … e le gonne di Stella Jean

 
  
Il cous cous.
Evoca notti sahariane di luna e di stelle.
La magia di un tè nel deserto.
E’ un piatto mutevole, cambia sembianza, può essere tunisino, algerino, marocchino, libanese.
Preparato con gli ortaggi, con la carne, il pesce, con i ceci e le verdure.
Ma anche freddo, con le verdure fresche, che in Libano chiamano taboulé, oppure il mestuf, cous cous dolce con il miele e la frutta, sia fresca che secca.
Poi succede che incontra un peperone, e ci salta dentro.
Trasformandosi in felice contaminazione.
 
 
 
“Credo che la moda possa essere innovativa 
quando si pone come ponte tra culture diverse.” 
 
Stella Jean


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Biscotti e Frolle/ Cioccolato/ Colazione e merenda/ Dolce

Tartellette all’avena e mandorle con crema di mascarpone al cioccolato e more

 

Arrivato anche il fine settimana.
Non so voi ma io ho corso tanto.
Tra pediatra (ché la polpettina ha la tosse che non se ne vuole andare..),  riunioni e colloqui a scuola, per cui due interi pomeriggi passati in coda tra mamme accaldate e un po’ agitate…
E per mia fortuna ho avuto solo belle notizie, ché la mia pre-adolescente è una rompi, ma è davvero bravina a scuola, bella testolina di mamma sua!
Insomma sono arrivata a fine settimana pure un po’ acciaccata, quasi afona (diciamo pure che ho una voce leggermente da trans oggi…) e raffreddata.
Ma non ci lamentiamo và!
ENJOY TODAY!
E godiamoci questo fine settimana!

da Pinterest
 

Questo dolcetto finger lo dovevo postare da qualche giorno, ma sempre per problemi di tempo (mannaggia) ormai riesco a fare un solo post a settimana.

A dirla tutta fatico anche a fotografare le cose che cucino…a volte non ho tempo, altre onestamente non ho nemmeno voglia.

Per fortuna le giornate si stanno allungando così avrò la possibilità di fare delle foto decenti anche nel tardo pomeriggio/sera.

Insomma, di corsa e quasi allo scadere del termine, un piccolo finger dolce per il contest di Paola e Monique.

Buon w.e. a tutti!
 


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Contorni/ Primi piatti/ Salato

Eccol cavolo! Foglie al pesto invernale e cavolo nero al forno ‘alla Jamie’

 


Quando, la scorsa settimana, ho letto questa cosa su un settimanale femminile (Gioia), ho sorriso.
Abbiamo delle materie prime meravigliose, che però spesso non apprezziamo a sufficienza, che forse un pochino snobbiamo, o che semplicemente non ci ricordiamo di usare in modi diversi…
Foglie di kale.
E’ semplicemente il nome del cavolo nero.
Il nuovo superfood d’America.
Di tutti i vegetali, sembra sia il più in voga fra i newyorkesi.
E’ ricco di vitamina C, ha proprietà antitumorali ed antinfiammatorie.
E allora vogliamo metterlo solo nella zuppa? Naaaaaaaa
Al corso di cucina naturale avevo imparato la ricetta del pesto invernale, fatto proprio con il cavolo nero, e questa ricetta è di Linda Busato, la cuoca che teneva il corso.
La pasta che ho usato l’ho presa dal mio spacciatore di cose buone (leggasi generi alimentari) è una pasta prodotta da un pastificio pugliese, semola di grano duro a lenta essiccazione, buonissima, e un formato molto accattivante ed originale, foglie di ulivo….e mi sa che proverò anche a farla a casa.
La cosa divertente è che dopo aver pranzato con questa pasta sono passata nel blog di un’amica, che aveva appena postato delle Linguine al pesto di cavolo neroClaudia è una bravissima cuoca, ma la maggior parte di voi la conoscono già, mica ve la devo presentare…lei è davvero una garanzia!…con i primi piatti, secondo me, in modo particolare!
Leggevo poi che lo chef stellato Jamie Oliver lo cucina arrosto, con olio e semi di sesamo…ed ecco due ricette con un unico ingrediente.
Lui per la precisione lo infila direttamente nel forno a 220° cosparso di olio, sale e semi di sesamo, io ho preferito sbollentarlo un po’ prima di infilarlo in forno.
Ciao!
 

 

 

FOGLIE AL PESTO INVERNALE  

Ingredienti (per 4 persone):
320 gr foglie d’ulivo di semola di grano duro (a lenta essicazione)
Pesto invernale
350 g di cavolo nero
50 g Parmigiano Reggiano
50 g di gherigli di noce
20 g di pinoli (io anacardi)
1 spicchio d’aglio
Olio EVO qb
Sale fino qb
Pepe bianco qb
 
 
 

 

 
 
 
Lavate bene il cavolo nero ed eliminate il gambo.
Sbollentatelo in acqua bollente leggermente salata per una decina di minuti.
Scolatelo bene e passatelo al mixer con tutti gli altri ingredienti.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e conditela con il pesto.
 
 
 
Nota:
con questa quantità, io ho preparato anche un risotto il giorno successivo.
 
 
 
CAVOLO NERO AL FORNO ‘alla JAMIE’
Ingredienti:
Cavolo nero
Semi di sesamo qb
Sale qb
Pepe qb
Olio EVO qb
Lavate bene il cavolo nero ed eliminate il gambo.
Sbollentatelo in acqua bollente leggermente salata per una decina di minuti.
Scolatelo e disponetelo in una pirofila, salatelo, e cospargete con i semi di sesamo ed un filo d’olio.
Passatelo in forno a 180° per 10- 15 minuti.
A fine cottura pepate e servite.

 

 
 
 
 
 
Contorni/ Diario/ Salato

Cultura, ecco cosa serve. Indivia belga gratinata con crescenza e pistacchi

 
 

Io mi incavolo quando mi guardo attorno, quando leggo.
Mi incavolo se penso all’enorme patrimonio artistico italiano, e a quanto poco viene investito per promuoverlo, proteggerlo, preservarlo.
Mi incavolo quando leggo dei tagli alla scuola, all’istruzione, alla cultura.
Ricordo lo slogan della campagna di un ex ministro alla cultura, “Con la cultura non si mangia”.
Poi è seguito un altro ministro….quello dei neutrini che passano sotto al tunnel, e giù tagli…
Io credo che impoverendo la cultura di impoverisce anche la democrazia.
La democrazia secondo me si fonda sulla cultura.
Cultura significa memoria storica, significa capacità critica sulle cose che ci circondano ed avvengono.
Investire sulla cultura significa formare degli italiani preparati, capaci, per costruire, magari, una democrazia migliore, domani.
Ma forse è proprio questo che vogliono evitare.
Un popolo stolto si manovra più facilmente.


“La fortuna di un popolo dipende dallo stato della grammatica.
Non esiste grande nazione senza proprietà di linguaggio”
Fernando Pessoa – poeta
“Un paese ignorante è un paese che con maggiore difficoltà
può uscire dalla crisi che ci attanaglia”
Umberto Galimberti – filosofo
“Una società che non comprende ciò che legge
e che non sa utilizzare le proprie conoscenze matematiche
per interpretare i numeri riportati sui giornali o che sente in televisione,
è una società schiava di chi la governa.”
Roberto Saviano – scrittore
 
 
Ricetta facilissima, velocissima e gustosissima!
Buon fine settimana.
 

 

INDIVIA BELGA GRATINATA con CRESCENZA e PISTACCHI
Ingredienti:
indivia belga
Crescenza
Pistacchi qb
Olio EVO qb
Burro qb
Sale rosa dell’Himalaya qb
Pepe bianco qb
Brodo vegetale qb (1 carota, 1 costa sedano, ½ cipolla)
 
 
 
 
 
Lavate e tagliate a metà i cespi di indivia.
Fateli cucinare coperti in una casseruola, con poco brodo vegetale, per circa 15 minuti.
Scolateli e disponeteli su una pirofila leggermente imburrata, spalmate su ogni mezzo cespo della Crescenza, salate e cospargete con i pistacchi tritati grossolanamente.
Fate gratinare in forno a 190° per una decina di minuti.
Pepate e servite caldi.
nota: non indico quantità perché credo che in questo caso non siano necessarie.