Colazione e merenda/ Dolce

Hot cross buns

 

“Nascere non basta.

È per rinascere che siamo nati.

Ogni giorno.” 

Pablo Neruda

 

Ogni paese ha le sue tradizioni e specialità, tra quelle britanniche una delle più diffuse sono sicuramente questi panini semi dolci e speziati ricchissimi di uvetta, gli hot cross buns. 

Questi panini speziati hanno origini antiche e in rete potete facilmente trovare tutti gli interessantissimi dettagli sulla loro storia e leggende.

Sono una preparazione tipica della Quaresima, il loro nome, hot cross buns, deriva infatti dalle croci di impasto che vengono disegnate su ciascun panino, croci che ricordano appunto la crocifissione di Cristo.

Soffici e profumati, gli hot cross buns sono molto apprezzati soprattutto per la loro aromaticità: durante la preparazione, viene infatti aggiunto un cucchiaino di spezie miste (cannella, chiodi di garofano, noce moscata) e poi scorza di limone e frutta secca, generalmente uvetta.

Sono ottimi a colazione da soli oppure farciti con marmellate e creme spalmabili, il modo più tradizionale per gustarli è tagliarli a metà, scaldarli in forno e spalmarmi con un velo di burro (gli anglosassoni con il burro ci vanno giù pesanti e, confesso, che quando sono stata in suolo britannico, ho fatto la stessa cosa pure io!).

A questi deliziosi panini è dedicata anche una filastrocca per bambini, ma la cosa più carina che ho scoperto riguarda l’amicizia, la simpatica credenza dice che il panino spartito a metà tra due amici farà durare nel tempo la loro amicizia: “Half for you and half for me, between us two shall goodwill be”.

Io li ho preparati seguendo la ricetta di un libro che amo molto, e utilizzando una parte di farina integrale, il risultato è stato molto soddisfacente!

Ricettina?

 

 

HOT CROSS BUNS

(dal libro ‘Come si fa il pane’ di Emmanuel Hadjiandreou)

Ingredienti (per 15 buns)

Per le croci

90 ml di acqua

40 ml di olio di semi di girasole (o altro olio vegetale)

75 g di farina

½ cucchiaino di sale fino

Per la glassa

250 ml di acqua

150 g di zucchero

½ arancia non trattata (tagliata in 4)

½ limone non trattato (tagliato in 2)

2 bastoncini di cannella

5 chiodi di garofano

3 semi di anice stellato

Per l’impasto

10 g di lievito di birra fresco

40 g di zucchero

200 ml di acqua (calda ma non bollente)

200 g di farina manitoba

150 g di uvetta sultanina

90 g di uvetta di Corinto (la ricetta ne prevedeva 150 g)

1 cucchiaino di zenzero in polvere

1 cucchiaino di cannella in polvere

1/3 di cucchiaino di polvere di chiodi di garofano

La scorza grattugiata di 2 arance non trattate

La scorza grattugiata di 2 limoni non trattati (grandi)

100 g di farina tipo 1

100 g di farina integrale

½ cucchiaino di sale fino

90 g di burro ammorbidito

1 uovo biologico grande (leggermente sbattuto prima)

 

 

Preparazione pastella per le croci

Utilizzate un contenitore graduato per unire (e dosare) acqua e olio.

In una ciotola piccola mescolate la farina ed il sale, unite il composto liquido e mescolate bene fino ad ottenere una pastella liscia. Coprite con la pellicola e tenete da parte in frigorifero.

Preparazione della glassa 

In una casseruola mettete l’acqua, lo zucchero, l’arancia e il limone tagliati, le stecche di cannella, i chiodi di garofano e l’anice stellato, e portate a ebollizione.

Lasciate bollire qualche minuto, poi spegnete e fate raffreddare in luogo fresco in modo che gli agrumi e tutte le spezie rilascino i loro aromi.

Questa glassa va preparata il giorno prima e conservata poi in frigorifero fino al suo utilizzo.

Preparazione impasto

Prefermento: In una ciotola abbastanza grande, versate l’acqua quindi unite il lievito e lo zucchero e mescolate fino a che saranno sciolti.

Unite la farina (200 g)  e mescolate con un cucchiaio di legno per amalgamare bene.

Coprite con della pellicola e fate raddoppiare di volume (ci vorranno almeno 30 minuti), se non avete la camera di lievitazione (io uso l’abbattitore) mettete l’impasto nel forno con la luce accesa.

Nel frattempo preparate la frutta secca, le spezie e la buccia grattugiata di limone e arancia, tenete da parte.

 

 

In una ciotola più piccola ponete le farine e il sale, ed unite il burro ammorbidito in piccoli pezzi. Lavorate con la punta delle dita fino a non avere più pezzi grossi di burro.

Trascorso il tempo, prendete il prefermento, a mano o nella planetaria con il gancio, lavoratelo insieme al composto di farina e burro e l’uovo leggermente sbattuto, continuate fino a quando avrete un composto omogeneo.

Coprite e fate lievitare per ca. 10 minuti.

Trascorso il tempo, l’impasto è pronto per essere lavorato. Lasciandolo nella ciotola, tirate una parte di impasto da un lato e premetelo al centro. Ruotando la ciotola eseguite la stessa operazione tutto attorno, per 8 volte. Questa operazione dovrà essere veloce e durare circa 10 secondi, il vostro impasto dovrebbe iniziare a fare resistenza.

Coprite nuovamente l’impasto e fatelo riposare altri 10 minuti.

Ripetete per tre volte le fasi precedenti, poi coprite e fate lievitare altri 30 minuti.

Io ho fatto riposare l’impasto in frigorifero tutta la notte e lavorato la mattina successiva.

Prendete l’impasto dal frigorifero, fatelo riposare ca 15 minuti a temperatura ambiente prima di iniziare a lavorarlo.

Dividetelo in 15 pezzi dello stesso peso con un raschia-pasta o con un coltello affilato.

Rotolateli tra le mani per ottenere delle palline lisce, disponetele su una teglia rivestita di carta forno, leggermente distanziate tra di loro affinché abbiano spazio per l’ultima lievitazione.

Coprite con un panno e fate lievitare per ca. 30 minuti fino al raddoppio di volume.

Accendete il forno a 220°, e ponete una teglia sul fondo.

Riempite una sac à poche con la pastella e disegnate delle croci sui panini, facendo prima la riga verticale e successivamente quella orizzontale.

Versate una tazza d’acqua sulla teglia sul fondo del forno per creare vapore, quindi infornate i buns e abbassate la temperatura a 180°.

Fate cuocere per circa 10-15 minuti, comunque fino a quando saranno belli dorati.

Sfornate, spennellate con la glassa speziata e fate raffreddare.

 

 

 

NOTA:

La pastella non dovrà essere troppo liquida, verificate la consistenza ed in caso aggiungete poca farina al bisogno, altrimenti le vostre croci si allargheranno in cottura come è successo a me la prima volta che li ho preparati. Per fotografarli li ho rifatti (non è stato un enorme sacrificio considerato che qui li hanno spazzolati via subito…) perché le croci non mi soddisfacevano affatto.

Fondamentale utilizzo della sac à poche, in mancanza di quest’ultima potete prepararvi un conetto utilizzando la carta forno, vi aiuterà nel disegnare con precisione le croci di pastella.

Uvetta, la ricetta del libro ne prevedeva davvero tantissima ed ho ridotto leggermente la dose, potete anche utilizzare un unico tipo di uvetta, insomma variate anche a seconda degli ingredienti a vostra disposizione, secondo me anche con gocce di cioccolato fondente avrebbero comunque un loro perché!

 

 

Buona Pasqua a tutti!

 

 

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