Eccomi ritrovare un attimo di tempo dopo settimane di lavoro e dopo aver superato (finalmente) una influenza bella tosta.
I wafflesono una di quelle preparazioni che faccio abbastanza spesso perché le mie ragazze li apprezzano molto e me li chiedono (un po’ come i pancakes) ma che non avevo mai pubblicato nel blog.
Sono più difficili da spiegare che da fare!
Ovviamente serve la macchina (piastra) apposita per prepararli, e se non l’avete a disposizione sappiate che ormai ne potete trovate in commercio a prezzi davvero contenuti.
Io ve li propongo al cacao, accompagnati da una semplicissima crema di mascarpone e tanta frutta fresca.
Prometto di impegnarmi un po’ di più e aggiornare più spesso il blog nelle prossime settimane, sicuramente mi aiuteranno anche le giornate che poco a poco si stanno allungando, regalandoci più ore di luce!
Intanto vi auguro un felice fine settimana con questa ricetta, i Waffle al cacao con crema di mascarpone e frutti di bosco.
Le torte di melenon sono mai abbastanza non trovate?
Io almeno non mi stanco mai di provarne di nuove, torte soffici, crostate, torte rovesciate, ce ne sono davvero una infinità di varianti.
Questa è nata un po’ per caso, spunti e idee messi insieme.
Per preparare la base ho preso spunto dalla bravissima amica Simona del blog Tavolartegusto, che qualche settimana fa ha pubblicato questa torta soffice alle mele.
Da un po’ di tempo però avevo in mente di preparare un dolce che avesse una bella crosticina croccante sopra, un crumble che facesse contrasto con la morbidezza e leggerezza dell’impasto sotto.
È così che è nato questo dolce.
In un pomeriggio in cui c’era bisogno di casa e di buono, è arrivata questa torta soffice di mele con crumble al cacao, nocciole emandorle.
A me poi l’abbinamento mele e cioccolato piace un sacco, e a voi?
Una settimana di vacanza con tutta la famiglia, intensa, rigenerante e necessaria.
Abbiamo passato gli ultimi due anni a seguire un progetto importante, il nostro progetto, che ha assorbito tempo, soldi, energie.
La costruzione della casa in cui ci siamo trasferiti alcuni mesi fa.
Due traslochi in soli tre anni possono essere devastanti, e seguire la costruzione di una casa dalle fondamenta altrettanto.
Chi ci è passato credo possa capirlo.
Beh, avevamo davvero bisogno di questavacanza.
Di giorni insieme, di sole, mare, spensieratezza.
In soli otto giorni siamo passati in due regioni diverse, viste e fatte davvero tante cose, scoperti luoghi nuovi, imparato molto e conosciuto belle persone.
Presto torno a raccontarvi tutto e, mentre io sistemo foto e pensieri, vi lascio una ricetta veloce e facilissima.
Quei dolcetti di cui a volte hai davvero bisogno, dei brownies al cioccolato fondente e lamponi.
Una merenda facile e veloce da preparare e, a tutto comfort!
Sarà la nebbia che da qualche giorno ormai ricopre la Pianura Padana, il grigio, l’umidità e lo stato d’animo che, a causa della ridotta produzione di serotonina, (benedetto ormone del buonumore!) mi fa venire una voglia esagerata di dolci, ma soprattutto di cioccolato!
Insomma, diamo la colpa a quello che chiamano “Seasonal Affective Disorder” (il Disordine Affettivo Stagionale che mi prende in assenza di sole e luce) e tuffiamoci, senza nessun senso di colpa, in questo dolce!
Frolla di cioccolato la base, mou salato nel mezzo e una ricca ganache fondente sopra. Fate voi insomma…
Ricetta base del Maestro Ernst Knam, il Re del cioccolato, dalla sua torta ‘Giulio’.
Queste crostatine ‘Giulio’ (eh eh eh) al cioccolato con ganache fondente e mou salato sono da fare e da assaggiare e, attenzione gente, perchè possono dare vera dipendenza!
CROSTATINE ‘GIULIO’ AL CIOCCOLATO CON GANACHE FONDENTE E MOU SALATO
Ingredienti (per 6 crostatine o una crostata D cm 24)
Impastate il burro morbido con lo zucchero e la vaniglia nella planetaria, con il gancio a foglia (ma anche a mano se non avete la planetaria o se vi fa stare bene impastare), unite anche l’uovo, poi farina, cacao e lievito setacciati ed il sale.
Lavorate il tempo necessario affinché le polveri siano ben incorporate, estraete l’impasto, formate velocemente un panetto, appiattitelo un po’ ed avvolgetelo nella pellicola alimentare.
Fatelo riposare in frigorifero per almeno 3 ore.
Trascorso il tempo di riposo, prendete la frolla e stendetela ad uno spessore di circa 2 mm (2,5 se preparate una crostata e non delle crostatine monoporzione). Ritagliate i dischi appoggiando sopra alla pasta gli stampini, lasciando tutto attorno la pasta (circa 1,5 cm in più per le crostatine) per il bordo.
Adagiateli sugli stampini precedentemente imburrati ed infarinati, fate aderire bene la pasta e ritagliate quella in eccesso sui bordi.
Bucherellate il fondo delle crostatine con i rebbi di una forchetta e fate raffreddare in frigorifero per una mezz’ora circa (io velocemente nell’abbattitore di temperatura).
Coprite il fondo con della carta forno e versate dei pesi o dei legumi, facendo cuocere in bianco, forno ben caldo, per circa 15 minuti a 170° (forno ventilato). Trascorso il tempo, eliminate i pesi (o legumi) e la carta forno e continuate la cottura per altri 7/10 minuti (controllate la cottura a vista, perchè i tempi di cottura dipendono un po’ dal forno). Fate raffreddare.
Preparazione mou salato
Versate lo zucchero in un pentolino dal fondo spesso e dai bordi alti, e lasciate sciogliere senza mescolare.
Portate la panna a bollore. Una volta che lo zucchero sarà ben sciolto e avrete ottenuto un caramello dorato, unite la panna bollente a filo (con prudenza perchè farà grosse bolle e gonfierà) e mescolate bene con una frusta. Lasciate ridurre per alcuni minuti, sempre mescolando, quindi togliete dal fuoco, unite il burro tagliato a pezzetti ed il sale, mescolate bene e tenete da parte.
Versate il mou salato sul fondo dei gusci di frolla, livellate bene e fate raffreddare in congelatore per 1 ora (o velocemente nell’abbattitore di temperatura).
Preparazione ganache
Portate a bollore la panna ed unite il cioccolato tritato, mescolate con cura fino a quando sarà ben sciolto ed il composto liscio e lucido.
Prendete le crostatine dal congelatore e versate sopra al mou salato la ganache fondente tiepida, livellate bene e fare rassodare almeno 1 ora in frigorifero.
Finite (se vi va) cospargendo con del cacao amaro e del sale*.
NOTE:
Per accontentare le mie ragazze, anziché con il sale, * io ho decorato le crostatine con degli zuccherini trasparenti che del sale avevano solo l’aspetto.
La sola cosa che si può dire dopo averne addentata una è …
Questa cosa del blog fermo per un mese non mi piace.
No, no … proprio per niente. Devo rimediare.
Questo sarà uno dei buoni propositi per il nuovo anno.
Dedicare più tempo al blog, a me stessa, a ciò che mi piace fare.
Questo mese è volato, tra riunioni, contest, eventi vari, e il trolley sempre lì, aperto e pronto ad essere riempito.
Ma adesso pausa, Natale, famiglia, relax, niente sveglia e scadenze.
Almeno per un po’, e si respira.
Non so se riuscirò a passare da questa parti con un’altra ricetta prima di fine anno.
Chissà.
Per ora vi lascio questa torta glassata al cioccolato, facilissima e molto buona, perfetta da colazione e merenda che, con una ganache golosa e alcuni zuccherini natalizi sbrilluccicanti, diventa bellissima da portare in tavola anche durante le feste natalizie.
“Vi auguro sogni a non finire,
la voglia furiosa di realizzarne qualcuno.
Vi auguro di amare ciò che si deve amare,
e di dimenticare ciò che si deve dimenticare.
Vi auguro passioni,
vi auguro silenzi,
vi auguro il canto degli uccelli al risveglio,
e risate di bambini.
Vi auguro di resistere all’affondamento,
all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.”
Jacques Brel
TORTA GLASSATA AL CIOCCOLATO
Ingredienti:
200 g di farina macinata a pietra tipo 1 per dolci lievitati
150 g di zucchero
80 g di nocciole tostate
80 g di mandorle
100 g di burro morbido
10 g di lievito per dolci
2 uova medie biologiche
qb di latte (ca 5-6 cucchiai)
1 presa di sale
3 cucchiai di cacao amaro in polvere
150 g di cioccolato fondente al 70%
60 ml di panna fresca
qb di zuccherini decorativi natalizi
Preparazione:
Accendete il forno a 180°. Montate il burro morbido con 100 g di zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite le uova, una presa di sale, la farina setacciata con il lievito ed il cacao amaro e mescolate bene. Tritate nocciole e mandorle con il restante zucchero. Aggiungetele al composto ed unite anche il latte, amalgamate aiutandovi con una spatola. Tritate 50 g di cioccolato fondente ed unitelo all’impasto, mescolate.
Imburrate ed infarinate bene uno stampo lavorato (va bene anche da ciambella) di circa 20-22 cm di diametro. Versate l’impasto, livellatelo bene e infornate a 180° per circa 50 minuti. Fate la prova stecchino per verificare la cottura, infilato al centro del dolce dovrà uscire bello asciutto.
Fate riposare la torta per una decina di minuti e poi sformatela su un piatto. Lasciatela raffreddare. Preparate la ganache, facendo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente rimasto tritato. Quando sarà bene sciolto unite la panna e mescolate bene. Versate la ganache sulla torta e cospargetela a piacere con zuccherini natalizi.
Con questa manina per #foodinhands della mia amica Vaty, vi auguro ogni cosa bella!
Devo ancora prepararmi il trolley ché oggi (tra poco) si parte ed è tardi, anzi no è tardissimo.
Mi aspettano Bologna, il Cioccoshow, le amiche e colleghe e la presentazione di un bellissimo libro Le Fluffose.
Passo al volo insomma e vi lascio, cosa vi lascio?
Ma una chiffon cake, claro que si!
Questa è marmorizzata, con due impasti che si mescolano, al cappuccino e vaniglia.
Per evitare l’uso di latticini ho utilizzato una bevanda di riso, che voi potete tranquillamente sostituire con altro tipo di bevanda, di avena o di soia ad esempio.
Ottima da inzuppo, anche senza nessuna guarnizione sopra.
Ma con la panna, eh con la panna…
FLUFFOSA MARMORIZZATA AL CAPPUCCINO E VANIGLIA
Ingredienti:
300 g di farina macinata a pietra per dolci lievitati
300 g di zucchero semolato
6 uova biologiche
130 g di olio di semi di girasole
180 g di latte di riso (o altro tipo, ad es. avena)
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di cremor tartaro
1/2 cucchiaino di polvere di vaniglia biologica (o i semi di mezza bacca)
4 cucchiaini di caffè liofilizzato
1 presa di sale
250 ml di panna fresca
2 cucchiai di zucchero a velo
qb cacao amaro
Preparazione:
Separate i tuorli dagli albumi. Setacciate insieme in una grande ciotola la farina, il lievito ed il sale. Dividete il composto a metà e versatene una parte in una seconda ciotola. Scaldate leggermente il latte di riso e dividetelo in due bicchieri. Fate un buco al centro nella prima ciotola, versate nell’ordine 3 tuorli, la vaniglia, 65 g di olio di semi emulsionato con metà latte di riso leggermente tiepido. Fate un buco al centro anche nella seconda ciotola e versate 3 tuorli, 65 g di olio di semi emulsionato con il latte di riso tipeido in cui avrete sciolto precedentemente il caffè liofilizzato.
Montate gli albumi insieme al cremor tartaro. Mescolate entrambi i composti con la frusta (prima quello chiaro e poi quello al caffè per non macchiarlo). Versate metà albumi in ciascuna ciotola e mescolate delicatamente con una frusta per non smontare gli impasti. Versateli in modo alternato in uno stampo da chiffon cake (con i piedini), senza imburrarlo né infarinarlo, in modo tale da formare l’effetto marmorizzato. Infornate a 160° (forno ben caldo) per 1 ora e 15 minuti. Sfornate e capovolgete a testa in giù. Fate raffreddare bene la torta prima di sformarla. Montate la panna con lo zucchero a velo e decorate la torta utilizzando una sac à poche con bocchetta a vostro piacere (io a stella), cospargete infine con cacao amaro e servite.
NOTE:
Dose per uno stampo da chiffon cake da 26 cm.
Potete tranquillamente utilizzare anche la farina 00.
Strano quanto un anno possa passare in fretta e al tempo stesso darti la sensazione di molto, molto più tempo trascorso anziché soli 12 mesi.
C’è stato tanto lavoro per dare vita a questo progetto, abbiamo lavorato sodo, sempre con tanta carica ed entusiasmo, raggiungendo risultati importantiinaspettati in così pochi mesi.
Quante cose realizzate e fatte, un sito bellissimo di cui andiamo molto orgogliosi e che curiamo con enorme passione, un network di food blogger entusiasti che ci mettono la faccia e che cresce di continuo, la partecipazione a tante importanti manifestazioni ed eventi, un libro già pubblicato, Il Gusto della terra, e uno, meraviglioso, in arrivo.
Si, si, perchè tra poche settimane, al Salone Internazionale del libro di Torino, Monica Zacchia presenterà il Libro LE FLUFFOSE.
Monica è la nostra Mrs Fluffy, colei che ha iniziato a chiamare così queste torte in modo del tutto giocoso.
Fluffosa è un nome nato per scherzo e diventato poco a poco il simbolo di amicizia e condivisione di un gruppo di blogger un po’ pazzo.
La Fluffosa è una torta, altissima, sofficissima, per l’appunto fluffy!
Ma non è soltanto questo.
È una passione condivisa, è unione, umiltà, impegno e lavoro, è ‘sogni che si realizzano‘.
“La Fluffosa è uno stato mentale, un segnale di fumo,
una mano tesa, lo scambio di una ricetta
replicata mille volte, è amicizia.”
Insomma, LE FLUFFOSE è un libro che non potete davvero perdervi.
Voi continuate a seguire IFOOD! #thebestisyettocome
Il compleanno di IFOOD lo festeggio con una golosissima
Fluffosa al cioccolato e caffè con toffee alle noci.
Fluffosa cioccolato e caffè con toffee alle noci
Author: Roberta Morasco
Ingredients
Per la Fluffosa
250 g farina macinata a pietra tipo 1
260 g zucchero semolato
50 g cacao amaro
50 g sciroppo di riso
120 ml caffè di moka tiepido
2 cucchiai di caffè solubile
6 uova biologiche
120 ml olio semi di girasole
1 bustina lievito per dolci
1 bustina cremor tartaro
1 presa sale
Per il toffee alle noci
170 g zucchero semolato
100 ml acqua
15 g burro
100 ml panna fresca
80 g misto noci, noci pecan e mandorle a lamelle
Instructions
Per la Fluffosa: setacciate la farina insieme allo zucchero, il cacao amaro, il lievito, il caffè solubile e il sale. Mescolate il caffè tiepido e olio, uniteli agli ingredienti secchi insieme allo sciroppo di riso e mescolate con un cucchiaio.
Separate i tuorli dagli albumi, unite i tuorli al composto di farina, mescolate bene.
Montate a neve ferma gli albumi insieme al cremor tartaro quindi uniteli all’impasto poco per volta, e mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con una frusta.
Versate nello stampo da chiffon cake (dotato di piedini) imburrato ed infarinato, quindi cuocete in forno (preriscaldato) a 150° per 1 ora e 15 minuti (non aprite mai il forno durante la cottura).
Fate comunque la prova stecchino al centro per verificare la cottura.
Capovolgete su un piatto e lasciate che si raffreddi e si stacchi da sola dallo stampo.
Per il toffee: Versate lo zucchero e l’acqua in un pentolino dal fondo spesso. Portate a ebollizione a fuoco medio.
Una volta sciolto lo zucchero lasciate cuocere per circa 8′, comunque fino a quando avrà il bel colore ambrato tipico del caramello.
Togliete dal fuoco, unite il burro e fatelo sciogliere mescolando con un cucchiaio di legno, unite la panna delicatamente (Fate attenzione! Quando il caramello è molto caldo potrebbe schizzare e voi scottarvi). Mescolate bene quindi unite anche il miz di noci e mandorle.
Si, scuse del tipo, “fa freddo”, “è brutto tempo”, ” ho l’umore è ballerino”…
Macché.
Per me il cioccolato è sempre presente, è una quotidiana parentesi di godurioso relax per il palato e l’umore.
Quello fondente, bello scuro, amaro, cacao al 70%, mangiato così, in purezza, oppure cacciato dentro ai dolci.
Poi diciamocelo, ormai studiecontrostudi lo hanno definito una sorta di cibo farmacia dalle mille proprietà; i componenti presenti nel cacao svolgono infatti innumerevoli funzioni benefiche.
Stimola le endrofine, contrasta i problemi cardiovascolari, abbassa la pressione sanguigna ed il colesterolo cattivo, è antinfiammatorio, protegge il fegato, calma la tosse, protegge la pelle e la vista, questo oltre a svolgere un’azione di riduzione dell’ormone dello stress, insomma solleva il morale….e vi sembra poco?
Insomma, dovessero venirvi dei sensi di colpa nel produrre dolci al cioccolato, potete sempre trovare riparo in queste ottime ‘scuse scientifiche‘!
Si ok, ok, dentro al dolce che vi propongo oggi, la Marquise al cioccolato, una sorta di mousse, assolutamente paradisiaca, ci sono anche un bel botto di burro e panna, ma tutto sommato sono piccoli dettagli…suvvia non siate così pignoli.
Nel week end potete sempre andare a correre per smaltire!
Ricettina?
MARQUISE AL CIOCCOLATO
Ingredienti
200 g cioccolato fondente al 70%
100 g burro biologico
3 tuorli (uova medie biologiche)
100 g zucchero a velo
250 ml panna liquida
½ cucchiaino di polvere di vaniglia biologica
cacao amaro per finire
pesche e lamponi per guarnire
Preparazione
Procedete alla pastorizzazione delle uova: versate lo zucchero con alcuni cucchiai d’acqua (3-4) in un pentolino e portate a 121°, nel caso non disponiate del termometro per alimenti controllate lo sciroppo, quando vedete che si formano delle bolle abbastanza grandi la temperatura di 121° è indicativamente raggiunta.
Montate i tuorli nella planetaria (con la frusta) a velocità sostenuta (oppure con una frusta elettrica), aggiungete a filo lo sciroppo caldo e continuate a montare fino a quando otterrete un composto ben gonfio e raffreddato.
Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
In una ciotola ampia montate il burro con la polvere di vaniglia fino a quando diventerà chiaro e soffice.
Aggiungete il burro al cioccolato, mescolando delicatamente per amalgamare tutto, quindi anche il composto di tuorli e zucchero.
Montate la panna a neve ben ferma ed unitela delicatamente al composto, mescolando dal basso verso l’alto.
Foderate uno stampo rettangolare o quadrato con della pellicola alimentare, versate il composto e livellatelo con una spatola.
Fate solidificare e riposare in frigorifero per almeno 3 ore.
Estraete la marquise dallo stampo, eliminate la pellicola e cospargetela di cacao amaro.
Servitela affettata, accompagnando con fettine di pesca noce e lamponi.